martedì 2 novembre 2010

Dipinti per Ravenna (Botticelli, famiglia Longhi, Klimt)

Ravenna non solo ha ispirato poeti e scrittori (qui il post), ma anche pittori.

Il pittore Sandro Botticelli, lo stesso della Nascita di Venere, ha dipinto una serie ispirata dalla novella di Giovanni Boccaccio nel Decameron, quella ambientata proprio a Ravenna e precisamente nella vicina pineta di Classe e ha dipinto una serie di quattro dipinti che insieme raccontano appunto la novella



Nastagio incontra la donna e il cavaliere nella Pineta di Ravenna





Uccisione della donna



Il banchetto nel bosco


Nozze di Nastagio degli Onesti


Qui brevemente la storia. Nastagio degli Onesti è un giovane nobile ravennate divenuto ricco per la morte del padre e dello zio. S'innamora di una fanciulla molto più nobile, la figlia di Paolo Traversari e così sperpera il suo denaro in feste e banchetti a lei dedicati per cercare di conquistarla. Lei invece si diverte a farlo soffrire e lo schernisce, lo umilia tanto che lui le annuncia che la odierà, che la dimenticherà e persino che si ucciderà, senza però arrivare all'atto. Gli amici e parenti di Nastagio, preoccupati, gli consigliano di andare nella vicina Classe per distrarsi e lui si traferisce.
Un giorno, precisamente un venerdì di inizio maggio, passeggiando nella pineta, vede una donna correre nuda inseguita da due cani che la mordono e da un cavaliere che giura di ucciderla. Nastagio interviene per salvare la donna, ma viene fermato dal cavaliere che si chiama Guido degli Anastagi e gli spiega che un tempo aveva amato quella donna, ma poiché ella non ricambiava, lui si suicidò. La ragazza non mostrò alcun pentimento e così quando lei morì subì la punizione di essere uccisa e poi ricomposta e infine ancora uccisa dal cavaliere rifiutato per tutti i venerdì e per tutti gli anni quanti erano stati i mesi del rifiuto.
Nastagio osserva la scena in cui la ragazza viene uccisa per poi vedere il suo corpo ricomporsi e poi essere ancora uccisa e gli viene un'idea.
Decide di imbandire un banchetto proprio nella pineta di Classe il venerdì successivo invitando parenti e l'amata insieme ai suoi genitori. Dopo qualche ora accade ciò che aveva previsto ovvero l'apparizione dei due fantasmi e la stessa identica scena che Nastagio aveva visto il venerdì precedente.
Nastagio spiega ai commensali, ovviamente spaventati, il racconto che gli aveva confidato Guido degli Anastagi, e la ragazza amata da Nastagio capisce di quanto male gli aveva fatto, anche per paura di fronte a quella scena, s'innamora di Nastagio e così i due sposarono pochi giorni dopo.
Da questa novella si dice che le fanciulle di Ravenna impararono ad essere gentili nei confronti di chi li ama.

Conoscete la famiglia Longhi? E' una famiglia di pittori ravennati attiva tra il 1500 e il 1600 formata da Luca, Francesco e Barbara.

Luca è il capostipite di questa famiglia di pittore e lui era un manierista e miniaturista. Di lui scrisse Giorgio Vasari: "Maestro Luca de' Longhi, ravignano, uomo di natura buono, quieto e studioso, ha fatto nella sua patria Ravenna, e per di fuori, molte tavole a olio e ritratti di naturale bellissimi; e fra l'altre sono assai leggiadre due tavolette che gli fece fare, non ha molto, nella chiesa de' monaci di Classi il reverendo don Antonio da Pisa, allora abate di quel monasterio; per non dir nulla d'un infinito numero d'altre opere che ha fatto questo pittore. E per vero dire, se maestro Luca fusse uscito di Ravenna, dove si è stato sempre e sta con la sua famiglia, essendo assiduo e molto diligente e di bel giudizio, sarebbe riuscito rarissimo; perché ha fatto e fa le sue cose con pacienza e studio; ed io ne posso far fede, che so quanto gli acquistasse, quando dimorai due mesi in Ravenna, in praticando e ragionando delle cose dell'arte"


Lo sposalizio mistico di Santa Caterina e i santi Sebastiano, Gerolamo, Rocco e Benedetto, 1529




Martirio di San Ursicino

Luca Longhi fece propri gli ideali di grazia e delicatezza partite da Niccolò Rondinelli senza dimenticare la lezione di Raffaello e delle pose plastiche.

Francesco Longhi (1544-1618)
Purtroppo di lui non ho trovato praticamente niente.

Barbara Longhi (1552-1638) è la secondogenita di Luca Longhi ed era molto stimata dai suoi contemporanei. Un esempio è Giorgio Vasari che di lei disse: "Né tacerò che una sua figliola ancor piccola e fanciulletta, chiamata Barbara, disegna molto bene, ed ha cominciato a colorire alcuna cosa con assai buona grazia e maniera.". Oppure da un altro biografo come Muzio Manfredi che disse: "Sappiate che in Ravenna è hoggi una fanciulla di età di diciotto anni figliola di Messer Luca Longhi Eccellentissimo pittore, la quale in questa arte è si meravigliosa, che il padre stesso comincia a meravigliarsi di lei, e massime nella parte de’ ritratti ch’ella a pena darà una occhiata a una persona, che meglio la finge di chiunque altro più che mediocremente esercitato, avendola tuttavia dinanzi non farebbe: il suo nome è Barbara."
Potete ben capire come all'epoca questi apprezzamenti verso una pittrice fossero qualcosa di altamente eccezionale.
Barbara Longhi preferiva le tele di piccolo formato ed eccovi alcuni suoi dipinti:


La dama con l'unicorno, 1595



Santa Caterina d'Alessandria (si dice che si sia autoritratta)



Madonna col Bambino, 1595


Madonna con Bambino, 1600- 1605


La sua tavolezza di colori era molto più ridotta rispetto a suo padre però era rinomata per i colori brillanti e per la linearità delle forme, molto plastiche. Di lei non rimane molto, ma si sa che dopo il 1600 si concentrò soprattutto nei temi religiosi mentre prima si dedicava alle sante.

Conoscete Gustav Klimt? Il suo stile dorato è celebre in tutto il mondo. Ebbene quello stile gli è stato ispirato appunto da una sua visita qui a Ravenna nel 1903.


Particolare del Corteo di Teodora, basilica di San Vitale



Particolare del Ritratto di Adele Bloch Bauer, 1907
Per ora è tutto. Se ho dimenticato qualcosa, lo aggiornerò subito. Ci potete contare.



1 commento:

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