lunedì 31 gennaio 2011

Un anno di video su Youtube

Su Youtube sono iscritta dal 16 aprile 2008, ma è solo da un anno che ho deciso di pubblicare video e tutto è partito da una piuma che canta.



Qui quando ne parlo per la prima volta.
E non dimentichiamo cosa mi ha scritto una certa persona che prima scriveva complimenti su di me e poi arriva a questo.
Adesso mi viene solo da ridere nel leggere quella lettera così accorata verso di me.

Aggiornamento 1^  febbraio:

Ed ecco il video per festeggiare quest'anno di video:



Il discorso non è cosa nuova: infatti la prima volta che l'ho scritto era qui però ci stava benissimo.

venerdì 28 gennaio 2011

Mio nuovo blog!!!

Carissimi followers e non, vi voglio presentare la mia ultima creatura: un altro blog.
Qualcuno magari dirà: ma uno non ti bastava?
No, perché questo è totalmente diverso. Infatti, non sarò io a parlare o a scrivere, ma una mia piccola creatura totalmente inventata: Aulonia.
Si tratta di un blog sperimentale con cui ancora non so che fine farà però ho voluto provare anche se con qualche clima di incertezza.
Quindi se avete fiducia in me, in quello che in questi quasi due anni ho potuto scrivere, vi chiedo di seguire anche l'altro e di scoprire piano piano chi sia in realtà Aulonia e che vita faccia.
Questo è l'indirizzo.
Ciao a tutti e grazie mille per l'Attenzione,

AlmaCattleya

giovedì 27 gennaio 2011

Il Sole bambino

Ecco a voi un nuovissimo quadro, finito ieri per l'esposizione pittorica di stasera e ho pensato per questo quadro un dialogo tra la Terra (o meglio i terrestri) e questo oggetto non ancora identificato.
Cosa sarà? Ancora non si sa. Può essere qualsiasi cosa: da una stella, a un'idea, a un'opera d'arte o altro, ma è ancora presto per dirlo.






musica: Valzer di un minuto in Re bemolle maggiore, Op. 64, N° 1: Molto Vivace di Evgeny Bilyar

mercoledì 26 gennaio 2011

Contro i tagli del Governo al Teatro

RavennaTeatro ha deciso di diffondere questo comunicato contro i tagli del Governo al fus (fondo unico dello Spettacolo):

AVVISO AI CITTADINI

Questo governo in tre anni ha dimezzato i finanziamenti al teatro.
Agiremo perché la qualità, la radicalità, il senso del nostro teatro non venga a meno.
Opereremo perché il livello occupazionale delle nostre imprese non venga intaccato.
Non intendiamo modificare gli impegni presi con la città, con gli spettatori, con gli studenti che partecipano alle nostre iniziative. Manterremo gli impegni stipulati con tutti gli artisti. Tutto ciò e nonostante una situazione economica gravemente compromessa.
Protestiamo contro questa concezione televisivo-barzellettiera della cultura.
Protestiamo contro un ministro dell'economia che pensa che la cultura non dia da mangiare.
Solo nella provincia di Ravenna sono centinaia e centinaia le persone che operano professionalmente nel teatro.
Protestiamo perché in nessuna altro paese europeo si è pensato di affrontare la crisi economica tagliando i finanziamenti alla scuola, alla ricerca, alla cultura.
Protestiamo contro la debolezza del ministro Sandro Bondi che annunciò assieme a Gianni Letta, al Festival del cinema di Roma, in pompa magna, il reintegro del Fus (fondo unico dello spettacolo), e che non ha proferito parola quando attraverso il cosiddetto “decreto milleproroghe” il suo governo ha deciso di tagliare pesantemente e ulteriormente il Fus.

Non avevamo mai operato in un’epoca così buia per la cultura italiana.


Dopo segue la firma di tutti coloro che hanno partecipato al Ravenna viso-in-aria, e così tra i quali io, e che sono d'accordo con questo comunicato. Non potevo non acconsentire.
Qui parla soprattutto del Teatro, ma è di tutta la Cultura che si parla e non solo.
A proposito il Ministro dalla rima lesta Sandro Bondi (provate a leggere le sue poesie: rabbrividerete di orrore) ha ottenuto la fiducia, salvo per 22 voti.
Benissimo, cosa crollerà dopo Pompei?

Il documentario su Banksy nominato all'Academy Award

Ieri sono state date le nomination per l'Academy Award e tra sorprese, delusioni e conferme (come sempre poi) segnalo la presenza come miglior documentario di Exit trough the Gift Shop sulla figura di Banksy.



Ma chi è?
Per chi non lo sapesse Banksy è un graffitaro, uno di quelli che i più se li immaginano come vandali visto che disegno sul muro = vandalismo e forse Banksy lo è un po' visto che arriva, lascia le tracce e poi se ne va eppure quel che rimane cattura l'attenzione.
Di Banksy, nato a Bristol (Inghilterra) nel 1974 o 1975 non si sa molto poiché la sua identità è sconosciuta.


martedì 25 gennaio 2011

Notizie che mi riguardano

Ecco a voi delle notizie su di me:

1) Alla fine ci sono ricascata. Avevo detto (vedere qui) che non avrei più fatto il laboratorio non-scuola però ieri, vedendo le loro prove come spettatrice, mi sono lasciata travolgere e alla fine ho partecipato anch'io. Forse è perché adesso non sto facendo niente a livello teatrale. Sto preparando un progetto teatrale però ho bisogno di stare sul palco, di lavorare attivamente e poi mi intrigava il soggetto dello spettacolo ovvero il poeta Vladimir Majakovskij e le sue opere.

2) A proposito del progetto teatrale, proprio ieri mi è arrivata la notizia che non sono (o meglio non siamo visto che non sono da sola) passata alla seconda selezione del Premio Lo Scenario. Si tratta di un concorso teatrale nazionale dedicato ai giovani teatranti. Ci ho già partecipato due anni fa con L'eretica e anche quella volta non sono passata. Comunque completerò questo spettacolo (dovevamo far vedere i primi 5 minuti ed è ancora in work-in-progress).

3) Questo giovedì farò un'esposizione pittorica in un locale qui di Ravenna che si chiama Vinvita e per l'occasione sto preparando un quadro nuovo. Forse ne farò anche un altro.


Per ora è tutto. Prossimamente vi parlerò meglio di questo mio progetto teatrale visto che non partecipando più a Lo Scenario, sono libera dal vincolo di tenerlo segreto. Come sempre, parlerò anche di questo laboratorio non-scuola (penso anche di fare un post su questo poeta russo) e vi racconterò anche di questa esposizione pittorica.

lunedì 24 gennaio 2011

Le dichiarazioni di Pepe

Attenzione! Perché Pepe ha qualcosa di molto importante da dichiarare. Quindi ecco a voi questo mirabile (!) servizio giornalistico che la vostra AlmaCattleya ha in esclusiva per voi.


domenica 23 gennaio 2011

Luoghi comuni nell'arte

- Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace. -
- Che bel dipinto: sembra una fotografia. -
- Non ci capisco niente. -


Uno dei miei obiettivi verso questo mio blog non è solo di mostrare i miei lavori o di scrivere cose che mi vengono in mente, ma anche e soprattutto di rendere l'arte accessibile a più persone possibili solo che mi accorgo che sempre più luoghi comuni riempiono la testa.
Riguardo alla prima frase ne avevo già parlato qui, ma lo dico ancora: questa frase fa presupporre che la bellezza sia uguale al piacere, ma tutto ciò è completamente insensato poiché queste due cose sono assolutamente indistinte e spesso non coincidono.
Quante volte poi ho sentito la prima e la seconda frase.
La prima frase fa equiparare i dipinti alla fotografia, ma qui c'è un errore colossale poiché queste due arti sono talmente differenti. Inoltre, spesso si vede il dipinto tramite una fotografia o anche un video, ma quello che si vede non è bensì il quadro, ma una sua riproduzione: per apprezzare meglio un quadro bisogna vederlo dal vivo.
La fotografia poi viene vista come riproduzione della realtà, ma è inesatto oppure no se non avessimo della realtà una concezione statica: provate a spostarvi anche di un solo passo, quello che vedrete sarà completamente diverso da ciò che vedevate prima.
La terza frase poi si sente soprattutto per i quadri astratti o comunque incomprensibili. Infatti non serve che siano astratti per forza basta solo che non si capiscano e questo non vale solo per i quadri, ma anche per le forme strane delle varie arti.
Però attenzione: questo non giustifica tutte le forme d'arte insensate e come fare per distinguere? Basta sviluppare il proprio senso critico che non vuol dire porre una distanza tra le diverse forme d'arte, ma accoglierle e porsi in dubbio, provare a riformulare varie domande. Vi servirà un po' di allenamento.

Qualcuno magari dirà che non si occupa di arte, che appunto non capisce però quel che vi chiedo non è la storia dell'arte. Magari io, e altri che si occupano d'arte, posso vedere correlazioni però l'arte è qualcosa che appartiene a tutti, tutti quelli che sono disposti ad accoglierla.
Inoltre con "arte" non intendo solo la pittura, come spesso succede, ma le varie forme d'arte.

Quello che vi chiedo è di non essere pigri se vedete qualcosa, di non ricorrere a frasi banali e luoghi comuni, ma di attivare quella cosa strana che abbiamo in testa ovvero il cervello.



P.S.: Un'ultima cosa. non è che se prendete una riproduzione di un'opera d'arte come le tazzine con raffigurato il quadro o una poesia avrete un pezzo di quella opera. Questo è solo il kitsch però se ne siete consapevoli, buon per voi.

venerdì 21 gennaio 2011

Benvenuto/a Pepe

Mercoledì abbiamo preso un cucciolo di coniglio. E' ancora piccolo e gli ho dato un nome neutro (ovvero Crystal) perché, secondo quanto detto dalla veterinaria, se è maschio i testicoli spuntano fra qualche mese.
Qui c'è anche il gatto.




Aggiornamento 22 gennaio 2011: Cambio del nome: invece di Crystal, Pepe. Mi sembra un po' troppo maschile però lo vedo più adatto a un coniglio che sa di selvatico, letteralmente (ha un odore che facciamo fatica a stargli vicino)

giovedì 20 gennaio 2011

Stregati dalla Luna

Che rapporto avete con la Luna?
Io ne sono affascinata e quando nel mercatino d'antiquariato mensile, che vende anche libri e roba vecchia, ho visto un libro intitolato Scoprire la Luna, non potevo non prenderlo.
Sin dalla preistoria, la Luna ha sempre affascinato per il suo essere mutevole e per essere collegata ai ritmi dell'agricoltura.
Proprio per il suo cambiare forma ha dato vita origine a dei e a miti sempre più strani come quello di Endimione. Lui era amato da Selene, la dea della Luna in mitologia greca, che lo vide addormentato e pur di andarlo a trovare gli donò un sonno lungo 50 anni.



Il risveglio di Endimione di Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson, 1791


domenica 16 gennaio 2011

Essere travolti dalle Ninfe

Chi sono le Ninfe? Cosa rappresentano?

La Ninfa è una fanciulla semidivina della Mitologia greca, fanciulla che apparteneva alla Natura e ai suoi vari aspetti
Nella gerarchia degli dei venivano considerate inferiori però hanno contribuito molto e accompagnato le varie divinità superiori e non parlo esclusivamente di sollazzi amorosi: molte ninfe sono state nutrici e balie.
Gli antichi greci le veneravano molto prima di idolatrare la ragione e la filosofia e chiamavano la follia, la possessione esercitata dalle ninfe come Ninfolessia.
Che cos'è la Ninfolessia? Innanzitutto, come già accennato. bisogna allontanare il concetto che la Ninfa sia un simbolo sessuale (basti pensare alla parola ninfomane) ma bisogna sapere che: "... il corpo delle ninfe era il luogo stesso di una conoscenza terribile, perche' al tempo stesso salvatrice e funesta: la conoscenza attraverso la possessione. Una conoscenza che da' la chiaroveggenza, ma puo' anche consegnare chi la pratica a una peculiare follia. Il paradosso della ninfa e' questo: possederla significa essere posseduti. E da una forza soverchiante. Scrive Porfirio che Apollo ricevette dalle ninfe il dono delle "acque mentali". Ninfa sarebbe allora il nome cifrato della materia mentale che fa agire e che subisce l'incantamento. Chi si immerge in quelle acque e' chiamato nympholeptos. Fra loro il piu' celebre fu Socrate, che cosi' si definisce nel Fedro, e alla fine del dialogo rivolge una preghiera purificatrice alle ninfe... "

da La Follia che viene dalle Ninfe di Roberto Calasso ed.Adelphi

Ma adesso si può essere posseduti dalle Ninfe? Io sono convinta di sì e vi lascio questi dipinti con la speranza che vi possano travolgere.

Siete pronti a tuffarvi?



Galatea di Gustave Moreau

sabato 15 gennaio 2011

Premio Sunshine Award 2011

Vado per caso nel blog di Aisling e scopro con grande sorpresa di aver ricevuto questo premio:



Ecco il regolamento:

Per ritirare il premio è necessario seguire questo piccolo regolamento:

1. Ringraziare coloro che ci hanno premiato
2. Scrivere un post per il premio
3. Passarlo a 12 blog che riteniamo meritevoli
4. Inserire il link di ciascuno dei blog che abbiamo scelto
5. Dirlo ai premiati
 
 
Grazie mille e m'impegno vivamente di tenere questo blog sempre sulla cresta dell'onda.
Scherzo però ci tengo a fare di questo blog come un piccolo angolo dove gli altri possano trovarsi bene e spero di riuscire in una cosa: rendere accessibile l'arte a più persone possibili.
 
Ora, seguendo il regolamento, invio il premio a:
 
Veggie
 
Bizzarro Bazar
 
Cotone
 
Giappone
 
Il canto delle Sirene
 
kinetografo
 
L'armadio del delitto
 
oltre il fondo
 
pensieri cannibali
 
ROCK AND FIOCC
 
SCAGLIE
 
Valentina Barzaghi
 
 
Chiudo il collegamento e a presto.
Bacioni a tutti dalla vostra AlmaCattleya ***

mercoledì 12 gennaio 2011

Princess Mononoke

Come posso non ammirare Miyazaki? Come posso non restare affascinata di fronte ai suoi film?
E soprattutto come si fa a dire che i film d'animazione sono roba per bambini?!

Ho da poco rivisto per l'ennesima volta Princess Mononoke, uno dei suoi film che preferisco in assoluto.




ATTENZIONE SPOILER:
Il film è pregno di quella spiritualità che non solo è giapponese, ma appartiene al resto del mondo e Miyazaki in questo film del 1997 approfondisce ciò che aveva affrontato in Nausicaa e la Valle del Vento del 1984
Nello stile di Miyazaki i personaggi del film vivono delle loro emozioni e non sono mai interamente buoni o cattivi: ognuno si muove spinto dalle sue convinzioni, ognuno ha le sue motivazioni.
La complessità dell'essere umano e la sua contradditorietà spiccano in questo film così come negli altri di Miyazaki e alla fine ci si affeziona ad Ashitaka e a San però non si può non provare qualcosa anche per Lady Eboshi
La maledizione di Ashitaka ci tocca tutti e lui, all'oscuro di tutto nel suo villaggio Emishi, si trova coinvolto in una lotta da cui non uscirà nessun vincitore, ma solo vinti.

martedì 11 gennaio 2011

R.I.P. piccola Bonnie

Stamattina la mia piccola Bonnie è morta. Da due settimane non respirava quasi più: aveva un tumore in metastasi.
Mi piace pensarla com'era: vivace, acuta e arzilla per avere poco più di 9 anni che per un coniglio nano è tanto.
Mi ricordo di quando l'ho portata fuori la prima volta e ha rincorso un gatto grosso e rosso che l'aveva addocchiata.
Non ubbidiva ai comandi però spesso veniva da me per farle dei grattini alla testa.
E poi mi ricorderò dei suoi occhi così particolari, così unici:



Quando stamattina l'ho vista stesa le ho cantato la canzone My Bonnie che la cantavo come una ninna nanna sin da quando era una cucciolotta:




My Bonnie

My bonnie lies over the ocean,
my bonnie lies over the sea,
my bonnie lies over the ocean,
oh bring back my bonnie to me.

Bring back, bring back,
oh bring back my bonnie to me, to me,
bring back, bring back,
oh bring back my bonnie to me.

Traduzione: La mia amata

La mia amata giace al di là dell'oceano,
la mia amata giace al di là del mare,
la mia amata giace al di là dell'oceano,
oh riportatemi la mia amata.

Riportate, riportate,
oh riportate la mia amata a me, a me.
Riportate, riportate,
oh riportate la mia amate a me


Ciao Bonnie e grazie per essere venuta in sogno stanotte a salutarmi.
Grazie per tutto.


P.S.: Qualche ora dopo avevo la prima selezione di un concorso teatrale, Lo Scenario. Ho partecipato con un mio progetto e ci sono anche due mie amiche. Di più non posso dirvi, per adesso.

domenica 9 gennaio 2011

Il suono dell'Arpa

Quanto amo l'arpa e qui sono riuscita a suonarla.
 Trovo questo strumento magico, ipnotico e anche seducente: la sua forma bombata mi ricorda una conchiglia e il suo suono sottile e risuona nell'aria quasi fosse rarefatto.
Secondo me questo strumento non è per niente angelico anzi lo trovo ammaliante.
Voglio qui inserire dei dipinti dove l'arpa è o la protagonista o una compagna partendo


da L'Origine dell'Arpa di Daniel Maclise, 1842

venerdì 7 gennaio 2011

L'influenza di Arthur Rimbaud nella cultura moderna

Qui il mio video sulla Lettera del Veggente
Qui il film che me l'ha fatto conoscere: Poeti dall'Inferno



Questa lingua sarà dell'anima per l'anima, riassumerà tutto: profumi, suoni, colori; pensiero che uncina il pensiero e che tira (dalla Lettera del Veggente)


Una nuova lingua che possa raccontare meglio di chi ci ha preceduto. Meglio?! Beh il passato ci ha donato autori di cui andare fieri (basti pensare a William Shakespeare o al nostro Dante Alighieri) però forse la lingua aveva bisogno di evolversi e forse per questo ci voleva un giovane ragazzo di 17 anni ad apportare questo cambiamento: Arthur Rimbaud.
Lui sperava che degli orribili lavoratori proseguano da dove lui si è accasciato e doveva aspettare qualche secolo per far sì che questo accada.

Innanzitutto i surrealisti viderono in Rimbaud un precursore. André Breton, il teorico del Manifesto del Surrealismo, disse: Trasformare il mondo, ha detto Marx, cambiare la vita, ha detto Rimbaud. Queste due parole d'ordine sono per noi una sola.




Ma anche Bob Dylan rimarrà colpito dalle parole del poeta francese. Dopo l'uscita di Another Side of Bob Dylan, il cantante dichiarò: La grande differenza è che le canzoni che scrivevo lo scorso anno erano ciò che io chiamo canzoni unidimensionali, mentre le nuove canzoni che sto cercando di realizzare sono tridimenionali. Ci sono più simbolismi, sono scritte a più livelli.
Nella canzone You're gonna make me lonesome when you go citerà proprio Rimbaud:

Situations have ended sad,
Relationships have all been bad.
Mine've been like Verlaine's and Rimbaud.

trad.:
Le situazioni che hanno una triste fine,
Relazioni finiscono tutte male,
La mia è stata come quella di Verlaine e Rimbaud.

Nel film I'm here un personaggio che rappresenta Bob Dylan ha proprio l'aspetto di Arthur Rimbaud.



Anche la sacerdotessa maudit del rock Patti Smith dichiara apertamente di ispirarsi ad Arthur Rimbaud (tanto da vederlo all'inizio quasi come un fidanzato) ed anche lei lo nomina in una sua canzone, Land: Horses conosciuta anche Go Rimbaud, go.




Qui il testo della canzone
Nella poesia Il sogno di Rimbaud il poeta francese diviene persino suo amante ed è suo il disegno che apre questo post.





Così anche Jim Morrison, un'altro cantante che si è ispirato alla figura maledetta di Rimbaud tanto da sostenere di essere un Rimbaud con una giacca di pelle. Inoltre si dice che poco prima che lui morì, andò come in un pellegrinaggio a Charleville, luogo di nascita del poeta francese.

Inoltre una sua canzone sembra ricordare Arthur Rimbaud, Wild Child:

Wild child full of grace
Savior of the human race
Your cool face

Natural child, terrible child
Not your mother's or your father's child
Your our child, screamin' wild

An ancient lunitic reigns
In the trees of the night
Ha, ha, ha, ha

With hunger at her heels
Freedom in her eyes
She dances on her knees
Pirate prince at her side
Stirrin' into The hollow idols eyes

Wild child full of grace
Savior of the human race
Your cool face
Your cool face
Your cool face

Do you remember when we were in Africa?




L'ultima frase richiama il viaggio in Africa che Arthur Rimbaud fece a 24 anni.



Anche il nostrano Roberto Vecchioni ha dedicato una canzone al poeta francese, AR:






Altri artisti (qui li potrete vedere in inglese) gli sono grati per l'ispirazione, ma che cosa rappresenta Arthur Rimbaud? Perché ha avuto e lo ha ancora un ascendente così forte?

Forse perché Arthur Rimbaud dice che si può andare oltre i limiti, spaziare ed essere liberi, lontano dalle convenzioni e dal conformismo e quella nuova lingua è viva e sa di gusti, di colori, di visioni.
Arthur Rimbaud, il poeta dalle suole di vento, come lo chiamava Paul Verlaine o il primo poeta punk come lo definisce Patti Smith, è ancora vivo e, come il vento, va, non è mai fermo e spazia nell'eternità.


Ciao Arthur e grazie!

martedì 4 gennaio 2011

Studi preparatori (Leonardo da Vinci)

Nel post precedente ho messo anche degli studi preparatori.
Cosa sono? Come dice la parola sono studi (il più spesso disegni) che preparano al dipinto reale.
E ho deciso, per fare un esempio, di prendere un pittore a caso: Leonardo da Vinci :)

In uno studio si può prendere anche una singola parte e qui vediamo lo studio di una testa di un'Annunciazione che gli è stata attribuita:



sabato 1 gennaio 2011

Ofelia

Inauguro l'anno con questo 200esimo post e lo voglio fare in grande stile: un post su Ofelia.
Oggi ho visto su un canale digitale, il film Amleto di Franco Zeffirelli con Mel Gibson, Glenn Close e Helena Bonham-Carter.
Credo che sappiate chi sia Ofelia.
Ecco il suo personaggio ha avuto maggior fortuna nella pittura e non si tratta solo dello stra-famoso dipinto di Millais del 1852







studio per il dipinto


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