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venerdì 16 giugno 2017

La carica delle 101 bacheche di Pinterest



Ebbene sì: 101 bacheche.
No, non ho intenzione di stracciare nessun record.
Diciamo che se c'è qualcosa che mi interessa, mi chiedo: "Perché no?" e il più delle volte la risposta è "Perché sì."
Pronti a partire?
Ma prima, ecco gli altri post.
Non è necessario che li vediate tutti adesso.


Il magico meraviglioso mondo di Pinterest
Un anno con Pinterest
Benvenuta 50esima bacheca di Pinterest
5000 (e più) pin su Pinterest
Due anni con Pinterest
10.000 pin: tutte le mie board di Pinterest (prima e seconda parte)
3 anni con Pinterest


E ora via con le bacheche realizzate dopo l'ultimo post.
Come ho sempre fatto, sono inserite in ordine alfabetico.
Le immagini sono scelte da me.


Artemis/Selene/Hekate


Sulla luna avevo già realizzato questa bacheca dove ci sono immagini, (dipinti e foto), indicazioni astrologiche e  informazioni scientifiche su questo satellite argentato.
Alcune delle immagini ritraevano le dee (alcune anche di altre culture) e così ho pensato di realizzare una bacheca dove le tre dee erano assieme.
Proprio per non favorirne nessuna (ogni fase ha la sua importanza), ho inserito un'immagine che racchiudesse le tre dee e quindi un pensiero alla Fanciulla (Artemide), alla Madre (Selene) e alla Crona (Ecate).



martedì 25 aprile 2017

Mostra di illustrazione di Paolo Domeniconi a Ravenna e intervista

Sabato 22 aprile c'è stata alla Libreria Momo di Ravenna l'inaugurazione della mostra con le illustrazioni di Paolo Domeniconi tratte da Nino e Nina, scritto da Bruno Tognolini ed edito da Giunti Editori, che vede due bambini (appunto Nino e Nina) attraversare i mesi e così le stagioni.
Ecco alcune di queste illustrazioni




venerdì 13 gennaio 2017

Sugli album delle fiabe e sulle illustrazioni

Sì, sono ancora viva anche se non ho pubblicato niente finora.
Perciò, per farmi perdonare, e sperando di fare una cosa lieta, inserisco qua, in ordine alfabetico, i link di tutti gli album delle fiabe che ho creato nella mia pagina FB L'antro della fiaba assieme a un'illustrazione dell'album.



A oriente del sole a occidente della luna



di Kay Nielsen

lunedì 19 dicembre 2016

Vassilissa la bella e Baba Yaga

Da qualche settimana ho aperto una pagina su Facebook intitolata L'antro della fiaba e ho chiesto a chiunque lo desiderasse, di propormi una fiaba così io sarei andata a cercare le illustrazioni di vari autori e raccoglierle in un album
Così ho pensato di far conoscere a tutti voi questa fiaba inserendo le illustrazioni nel testo.
Nota: Il testo è stato preso da questo sito il quale permette la diffusione affidandone la paternità e non modificando il testo originario.

Siete pronti?



illustrazione di Kinuko Y. Craft nella versione narrata da Marianna Mayer

lunedì 28 novembre 2016

L'antro della fiaba, nascita di una nuova pagina Facebook

Era da un po' che volevo diffondere il mondo delle fiabe attraverso Facebook.
L'anno scorso ho voluto dare il via a una catena molto simile a quello che era il gioco dell'arte (qui la prima parte) ovvero io metto un'immagine e a tutti coloro che mettevano mi piace assegnavo un nome. Questa volta però non si trattava di un artista, ma di una fiaba e la richiesta era di scegliere l'illustrazione che più piaceva a loro.
Ma non è andato avanti, tranne per una mia amica che ha cliccato mi piace, le ho assegnato una fiaba e io ero l'unica ad aver cliccato ancora.
Così ho voluto riportare questo gioco qualche settimana fa. 
Riproviamo, mi sono detta.
Niente, neanche questa volta.
Stanotte, alle 2 inoltrate, ecco che mi viene in mente di creare una pagina Fb dedicata a questo mondo e l'ho voluto chiamare L'antro della fiaba.
Perché antro? Beh, perché ho sempre pensato al territorio della fiaba come a un territorio oscuro che nasconde le sue ricchezze e come immagine di copertina ho trovato perfetta questa illustrazione di Errol Cain per Briar Rose (Rosaspina)




Aver trovato una porta nascosta chiedendosi che cosa ci sarà dentro, quali siano queste meraviglie di cui si parla.
Beh, spero che tantissimi desiderino inoltrarsi ed aprire quella porta e spero che anche voi vogliate farne parte.
Da parte mia, ci sarà il massimo impegno.
Di sicuro non mancheranno immagini, illustrazioni e anche video in alcuni casi. Poi anche link di altri post che parlano delle fiabe.
Riporterò nella pagina alcuni post che avevo già realizzato nel blog e senz'altro ce ne saranno di nuovi.
Per far sì che il mondo delle fiabe sia vivo e presente.

martedì 25 ottobre 2016

Come non essere un artista: false credenze sull'essere un artista

Essere un artista...
Questa parola, artista, è vista molto con soggezione come se chi lo dicesse di sé fosse un presuntuoso.
Oppure viene vista come qualcosa di elitario, come se sin dalla nascita si è stati bagnati nelle sacre acque e luminose della sorgente dell'arte.

Ieri mi è capitato di vedere questo video in inglese (si possono attivare i sottotitoli) dove c'è lui e la versione di quello che non è o meglio non fa un artista.




Ci sono delle credenze che si dicono facciano un artista, ma sono false.


Se fai fumetti, illustrazioni, graffiti tu non puoi essere un artista e anche perché sono più facili da fare rispetto a un dipinto.
Non dimentichiamo che sia nel fare fumetti, illustrazioni, graffiti o dipingere stiamo usando un media e questo non è indice di grande o piccola arte, distinzione che non ci dovrebbe essere così come tra bella arte o brutta.
Fare arte, usare quel media, esplorarlo e continuare a migliorare.



di Moebius

venerdì 21 ottobre 2016

Fuoco vivo

Poche ore fa ho letto questo articolo Il primo giorno di scuola vi racconto la "non scuola" di Marco Martinelli, regista e drammaturgo della compagnia teatrale ravennate Teatro delle Albe e mi sono riconosciuta in quel fuoco.
La non-scuola è stata parte della mia vita (qui tutti i post dedicati ad essa e qui di cosa si tratta nel sito della compagnia) e mi ricordo ancora le sensazioni dopo aver realizzato il mio primo spettacolo non-scuola.
E' tutto successo nel secondo anno dell'Accademia di Belle Arti e lo spettacolo era tratto da Le presidentesse di Werner Schwab e avevo come guide Antonio Rinaldi e Eugenio Sideri.
Me lo ricordo molto bene quel fuoco.
Mi ricordo di quando come reazione dovevo alzarmi dalla mia sedia urlando e facendo cadere la sedia all'indietro. Poi dovevo alzare la sedia e prenderla con forza sbattendola per terra ogni volta che dicevo "Merda! Merda! Merda!". Stavo recitando, ma tutta l'azione era molto fisica. (piccola nota se qualcuno se lo sta chiedendo: non ho rotto niente)
Me lo ricordo di quando finito lo spettacolo mi sentivo calda, come se ogni vena del mio corpo si fosse aperta inondandomi di calore.



di Susan Seddon Boulet


E per me non solo nel teatro.

lunedì 17 ottobre 2016

3 anni con Pinterest

Ormai sono 3 anni da quando ho deciso di iscrivermi su Pinterest, un mondo fatto di immagini che non è diventato solo una specie di album di figurine, ma un'enciclopedia visiva e qualunque cosa che mi potesse ispirare, diventa poi una bacheca per poi cercare e salvare.




Esattamente


Le puntate precedenti:
Il magico meraviglioso mondo di Pinterest
Un anno con Pinterest
Benvenuta 50esima bacheca di Pinterest
5000 (e più) pin su Pinterest
Due anni con Pinterest
10.000 pin: tutte le mie board di Pinterest (prima e seconda parte)


lunedì 10 ottobre 2016

Le malattie e i disturbi mentali come i mostri di Toby Allen

Oggi è la Giornata mondiale della Salute Mentale e come per tutti gli eventi che hanno una loro Giornata Mondiale, c'è ancora molto da fare.
Sulla salute mentale c'è poi ancora vergogna, uno stigma che porta quasi a una ghettizzazione.
Da cosa è provocato questo stigma? Da diversi fattori: dall'ignoranza così come il pensare che tu ti stia inventando tutto o tu voglia attirare l'attenzione, dal pensare che poiché sei caduto tipo in depressione allora sei più debole degli altri, dall'immaginare che da un giorno all'altro automaticamente diventi uno di quei mostri da prima pagina, dal pensare che stai solo sprecando la tua vita quando nel mondo c'è gente che soffre più di te (basti pensare al confronto che viene fatto tra chi soffre di disturbi alimentari a quelli che muoiono di fame) oppure persone che hanno perso un arto o qualcos'altro (o sono nate così) e comunque non hanno perso la voglia di vivere.
Tutti questi esempi, e ce ne sarebbero degli altri (per esempio ci può essere anche una paura inconscia di diventare come loro), sono tutte cose che sento spesso in giro e mi disgustano!!!
È un quantificare, un pesare, un dimostrare e come si fanno a raccontare i demoni che abitano nella propria testa? Come si fa a quantificare l'irrazionalità di questi gesti? 
A volte poi sento che matti lo siamo un po' tutti. 
Sinceramente, ne avete mai visto davvero uno? Lo avete mai visto quando ha una delle sue crisi se così vogliamo chiamarle?
Non amo tanto la parola "matto" ma molte volte non si tratta di quella follia sana che porta l'essere umano oltre la gabbia. In molti casi anche questa follia è una gabbia, spesso fatta di sequenze meccaniche di gesti e parole. 
Non è qualcosa di romantico, ma ha quel gusto acre di quando vomiti a lungo e alla fine si rigettano succhi gastrici. 
Una volta si diceva che le malattie mentali erano possessioni del Demonio. 
Togliendo il fattore religioso, si potrebbero quasi pensare alle malattie mentali come a dei mostri, dei demoni e l'illustratore Toby Allen ha realizzato proprio questo: creare dei mostri che fossero le malattie mentali con le loro descrizioni. 









Il mostro ossessivo compulsivo è un marionettista crudele e manipolatorio che usa la paura per controllare le sue sue vittime. Ripetutamente batte il suo bastone per terra e usa le sue piume modellate e i molti occhi per ipnotizzare la sua vittima creando intense e spaventose ossessioni spesso alla salvaguardia di loro stessi o dalle persone vicine a loro. Le vittime sviluppano compulsioni che li portano a fare compiti ripetitivi o atti mentali per prevenire l'ossessione di farli divenire reali o cercano di ridurre temporaneamente la paura.
Il mostro spesso non è mai visto ma la sua presenza c'è quasi sempre. I mostri dell'ansietà e della depressione sono spesso usati dal mostro OCD per avere in pugno le sue vittime

martedì 27 settembre 2016

Wild

E' un ricordo questo che spesso ho scritto nel blog, uno dei pochi belli che ho nell'infanzia ma talmente potente da continuare a sostenermi anche adesso, anche in quei momenti nei quali mi sembra sprofondare.
Ormai è diventato un ricordo cristallino che a volte mi chiedo se io abbia sognato o no.
Poi lo sento nelle dita, lo sento in quei gesti, in quella magia che stavo provando, una magia così palpabile e vibrante.

Quando ero bambina mi immaginavo come figlia di Madre Natura e sentivo un forte legame con il tutto. 

Ero al primo o secondo anno delle elementari durante la ricreazione che la facevamo nel parco della scuola. 

Come capitava spesso, me ne stavo tristemente da sola quando vidi un angolo coperto dalle foglie. Eravamo in autunno. 
In quell'angolo vidi che passava il vento così mi avvicinai e con le mani disegnai in aria delle traiettorie che poi le foglie, sollevate dal vento, avrebbero seguito. O almeno così io mi sentii di fare. 
Intanto dietro di me si fermarono alcuni bambini e i maestri. 
La magia non durò molto, ma di certo non è finita lì perché l'ho sentita nelle mie mani. 
Questo mio ricordo continua a sostenermi e il legame lo sento vivo. 

E poi qualche mese fa ho partecipato come Driade della Vite e qualche settimana dopo vedo questa foto di Luca Piccinini che ringrazio fortemente.



mercoledì 25 maggio 2016

La timidezza e la recitazione

Tre giorni fa una ragazza mi ha spedito un'e-mail ringraziandomi per il blog (grazie a te e a tutti voi che leggete) e per chiedermi qualcosa.
Tra le domande fatte c'era una che si può riassumere così: chi è timido può fare teatro?
In effetti appena vediamo qualcuno recitare sul palco non penseremo mai che lui in realtà sia timido e che magari fuori da quel palco, da quel set, in realtà non ha nessuna voglia di andare alle feste, di partecipare ad eventi e preferisce starsene tranquillo.
Anzi, si aspetterebbe da lui o lei la stessa spavalderia, lo stesso coraggio scenico che ha mentre recita anche quando è fuori.
Il punto è che un attore timido è quasi inconcepibile e se lo è, di solito agli altri sembra solo asociale e scontroso.
Eppure il punto è questo: la timidezza non è un ostacolo alla recitazione così come l'introversione.
Prima di fare teatro ero chiusa, quasi a livello ermetico.
Poi è arrivato il teatro e me ne sono innamorata. Prima mi ha permesso di trovare un modo per esprimermi, poi un luogo dove sento di appartenere.
Ma forse il mio esempio non è tanto importante o significativo quindi vi parlerò di coloro che sono timidi e famosi. Due esempi sono Robert de Niro e Johnny Depp.
Johnny Depp ci ha abituato ormai con mille trasformazioni a volte riuscite, altre volte no eppure è proprio il suo mascherarsi che lo porta a recitare, a tirare fuori la sua recitazione.



Quest'anno ha tre film in uscita, uno diverso dall'altro, compresa la commedia Mortdecai. Con quale genere si sente più a suo agio?

"Nell'irriverenza. Mi sono sempre sentito più a mio agio in ruoli comici, perché ti offrono più scelta. E poi sapete che mi è sempre piaciuto nascondermi dietro una maschera, perché posso fare di più con il mio personaggio. Io, Johnny, sono timido, ma quando mi nascondo dietro una maschera non ho paura di niente". (stralcio di questa intervista)




Maya Kitajima di Suzue Miuchi
(vai qui per i post dedicati al manga La maschera di vetro)

venerdì 22 aprile 2016

Sbaglia come un artista

Sono una pessima artista. Sbaglio in continuazione.
Sto bene ragazzi e non mi sto autocommiserando. Anzi, vi invito in questo post e poi capirete il perché di questa frase.


L'altro ieri avevo ricondiviso su Facebook il disegno di una mia Andriade e ridendo e scherzando con un amico mi è venuta in mente di fare un'Andriade che sia una Sibilla. Sapete quelle profetesse del mondo antico che stilavano responsi e oracoli dal contenuto criptico e non sempre chiaro.
E così ieri sera, mentre stavo aspettando che iniziasse il corso di teatro, ho disegnato questa figura.
nota: Andriade è un termine che ho ideato. E' una commistione tra "andros" (uomo, inteso ovviamente in generale) e driade che è una ninfa degli alberi.



venerdì 15 aprile 2016

Biancaneve di Michelangelo Rossato (+ intervista)

Ormai lo sapete: vado pazza per le fiabe e le reinterpretazioni mi piacciono. A patto che abbiano senso.
Purtroppo non lo si può dire per diversi film che stanno uscendo.
I libri illustrati, in questo caso, possono riservare certe sorprese.
Appena ho visto la copertina della versione di Biancaneve di Michelangelo Rossato, l'innamoramento fu istantaneo e folle e quando mi è capitato questo post, avevo una sola azione da fare: dovevo prendere questo libro a tutti i costi.





Così ho fatto domenica e alla sera lo sfogliai poco prima di dormire.
Sono rimasta stregata dalle illustrazioni e mi sentivo tanto un'esploratrice nello scoprire i simboli delle forme e dei colori oppure nel vedere i tanti rimandi ad alcune popolazioni antiche come nel caso delle pettinature.
Per esempio Biancaneve ha un'acconciatura che ricorda le donne della popolazione amerinda degli Hopi


di Edward S. Curtis



Così ho contattato l'autore per fargli i miei complimenti e per chiedergli se accettava di essere intervistato da me.
Ecco qui.


Mi trovo qui con Michelangelo Rossato autore e illustratore di Biancaneve edito da il Gioco di Leggere Edizioni. Raccontaci di te Michelangelo e di come hai iniziato ad appassionarti alle fiabe.


Ciao a tutte e a tutti. Mi chiamo Michelangelo Rossato, sono nato vicino a Venezia e fin da bambino ho sempre avuto un grande amore per le immagini dei libri, soprattutto le illustrazioni delle fiabe classiche. Tra i miei primi ricordi ci sono le incisioni di Dorè delle fiabe di Perrault e una splendida Biancaneve illustrata da Kubasta.







domenica 3 aprile 2016

La trilogia del limite, di Suzy Lee

Da domani sarà gran festa per il mondo dell'illustrazione: si apre la Fiera del Libro per Ragazzi (o Bologna Children's Book Fair, qui il sito).
Anche quest'anno starò qui a casa. L'ultima volta, che è poi la seconda in tutto, che ci sono andata è stata due anni fa.
Intanto però desidero parlarvi di un libro che secondo me spiega perfettamente il lavoro dell'illustratore ovvero La trilogia del limite di Suzy Lee, autrice e illustratrice coreana.



martedì 29 marzo 2016

Innocenza


di Laura Makabresku


Parlare di innocenza in questi tempi.
Sarò ingenua? Sentimentale? No, consapevole.
L'innocenza non è solo il contrario di colpevolezza.
Non è solo una qualità che appartiene ai bambini, ignari di come possa essere il mondo.
Negli archetipi, l'Innocente è il punto di inizio del viaggio dell'Eroe.
E' l'apertura, la fiducia nel mondo ed è facile vedere in ciò un bambino, ma per proseguire il suo viaggio, l'innocente dovrà assaggiare sperimentare il mondo e assaggiare così l'amarezza.
Molte volte si parla appunto della perdita dell'innocenza e nelle fiabe spesso viene rappresentata nel perdersi nel bosco e/o affrontare il personaggio cattivo o comunque l'antagonista.
Quindi poi l'innocenza sarà perduta per sempre?



                                                                     di Laura Makabresku

Io non direi.


mercoledì 23 marzo 2016

Il canto del mare (il seguito)

"E poi? Che succede?"
Di solito capita che dopo aver letto una storia, la fine non sia abbastanza. Si vorrebbe sapere di più.
E così mi è capitato con questo mio racconto che ho scritto per un giveaway.
Spesso chi leggeva mi diceva che desiderava sapere cosa è successo poi a questa donna, al bambino.
All'inizio volevo lasciare il finale aperto, ma poi visto alcune richieste (detta così poi sembra che erano chissà quante persone), ho voluto realizzare un finale.
All'inizio ci volevo mettere di mezzo l'amore ovvero che lui, grazie a questo canto, trova la donna della sua vita ma alla fine mi sembrava scontato e così ho scritto questo.
Spero vi piaccia e... Buona lettura


mercoledì 16 marzo 2016

10.000 pin: tutte le mie board di Pinterest (seconda e ultima parte) + piccola iniziativa per voi lettori


A volte succede anche questo e non per il motivo che dicevo nel post precedente.
Te ne dimentichi e Pinterest non ti dice che l'hai già pinnato 
perché magari l'immagine viene da una fonte differente


Avete gustato ben bene il post precedente?
Perché come promesso, ecco la seconda parte e questa volta ci saranno anche delle sorprese alla fine, ma prima illustriamo le bacheche con l'immagine che è stata più pinnata.





Partiamo subito con uno dei miei animali preferiti: la lince.
Animale silenzioso e schivo, custode dei segreti nella simbologia, il suo famoso occhio di lince permette di vedere oltre, ma la sua medicina è difficile da avere.



di Chris Achilleos


lunedì 7 marzo 2016

Atalanta per l'8 marzo

Come una ragazza...





Da ieri sto leggendo Artemide di Jean Shinoda Bolen, già autrice de Le dee dentro la donna e Gli dei dentro l'uomo
Dello spirito indomito di Artemide ve ne parlerò più avanti, ma qui vorrei parlare di Atalanta perché al rivedere questo video mi viene in mente: "Vai Atalanta, fa' vedere come riesce a correre una ragazza."




Atalanta e Ippomene di Guillame Coustou il Vecchio


giovedì 25 febbraio 2016

Intervista a Simona Sanfilippo e storia di una sua creazione

Galeotto fu il bassotto.
Quale bassotto?
Ma quello mostrato nel blog Roba da Disegnatori, del quale il bassotto è il simbolo, in questo post.
Grazie al bassotto, ho potuto conoscere Simona Sanfilippo.
La seguivo già da prima per il blog incantaMenti, ma quel bassotto mi ha spinto a contattarla,
Di Simona Sanfilippo ne avevo già parlato in questo mio post parlando di un suo giveaway
L'idea di trasformare Aulonia in un pupazzetto è collassata, ma non poteva finire qui: volevo che mi creasse qualcosa! Lo desideravo tanto!
E così le ho chiesto di crearmi un animale.
All'inizio è stata una dura decisione, ma posso dire che Simona mi ha messo a mio agio.
Alla fine l'animale scelto, nato dopo un dialogo intenso, dove si parlava di animali che possano rappresentare la propria anima, fu il cervo e chi mi segue da tempo sa quanto io amo questo animale.
Ed il cervo era completamente bianco
Così a Simona ho fatto vedere la mia board di Pinterest sui cervi e quello che l'aveva colpito di più era questo



di Catherine Hyde

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