venerdì 24 novembre 2017

Un fiore per ogni ferita (Post per il 25 novembre)


Fiori, piccoli bottoni fragili della natura eppure... Ci sono fiori capaci di sbocciare in condizioni che potrebbero essere impossibili.
Dopo una violenza, si vorrebbe ritornare a come si era prima ma tutto questo è un'illusione. 
Lasciare spazio alla bellezza, al piacere e anche all'amore, soprattutto per sé.
Non succederà subito senza dubbio così come un fiore ha bisogno del suo tempo per sbocciare.
Ricongiungersi a sé, fare che quei fori della mappa strappata dell'anima diventino luoghi dove questi fiori possano attecchire con pazienza e tenacia.
Combattere non vuol solo dire stringere i denti, sferrare i pugni all'aria, far divenire di sangue gli occhi.
Combattere vuol dire anche guardare le proprie ferite, quelle cicatrici interiori che deturpano e poi accarezzarle, accoglierle.
Quanto tempo ci vorrà non lo so, dipende da ognuno. Ci potranno essere rallentamenti, passi indietro, ancora rabbia (che non va negata) ma alla fine il proprio giardino sboccerà e la vista sarà da mozzare il fiato.






foto di Guy Tal, prese da qui



giovedì 23 novembre 2017

Caccia al film

Da diverse settimane, Cannibal Kid di Pensieri cannibali e Mr. James Ford di White Russian chiedono nella loro rubrica delle uscite cinematografiche della settimana la collaborazione di altri blogger per rinverdire la loro rivalità e questa volta è toccato a me!
Sarò in grado di non patteggiare troppo per l'uno o per l'altro e di essere all'altezza del compito?



Flatliners – Linea mortale





Quindi stavolta tocca a me.
Sì.
D'accordo ma tu chi sei? Cannibal o Ford?




Alma: E cominciamo subito con una botta di vita, con i protagonisti che vogliono ritornare dalla morte. Perché? Rimanere vivi dopo la visione di alcuni film non è più valido? Dite che vedere questo film equivale a ritornare dalla morte? Forse Cannibal è più disposto a rischiare visto che ci sono Ellen Page e Nina Dobrev, ma ricorda: i benefici iniziali li dovrai pagare poi con gli interessi.

Cannibal Kid: Alma va subito a segno e dimostra di conoscermi bene. Guarderò questo film principalmente per Ellen Page e soprattutto per Nina Dobrev, ma non solo. Sono anche incuriosito dal confronto tra questo sequel/reboot e il film originale, un semi-cult anni '90, e in quanto semi-cult anni '90 probabilmente detestato da Ford che in quel periodo ha subito ingenti traumi. Peccato solo che, oltre al film nuovo, devo ancora recuperare quello vecchio e il tempo stringe!
Ford: non ho mai amato particolarmente il sopravvalutato originale anni novanta - il decennio cult di Cannibal del resto è il più sopravvalutato del Novecento - e questo remake pare riuscire nell'impresa di essere di gran lunga peggiore. Passo volentieri la palla al mio antagonista, mentre consiglio Alma di evitarlo come la peste.


lunedì 20 novembre 2017

Teatro Accademia Marescotti (seconda parte)



Prima parte


Sabato 18 novembre
La campanella suona per i ventiquattro allievi del TAM (Teatro Accademia Marescotti) e in questa giornata si è finito di vedere i monologhi di coloro che erano rimasti fuori la settimana scorsa.
Si chiede la presenza di un'altra persona, una comparsa, ma quando due persone sono in scena, anche se una ha un ruolo minore rispetto ad un altro, non esistono ruoli da sottovalutare.
A differenza del cinema, dove vengono usati molto spesso comparse per fare passanti, nel teatro tutti coloro che sono in scena hanno il loro ruolo, la loro storia. In quel preciso momento, chi è in scena, anche una comparsa, è un protagonista.
Inoltre, diversamente da un personaggio principale, chi ha poche scene, in special modo se ne ha una, ha poche chance di arrivare agli spettatori e se le sbaglia non può recuperare. Così si può anche voler portare a dimostrare a tutti i costi la propria bravura, ma questo porta ad esagerare.
Quindi anche una comparsa non deve essere sottovalutata così come chi ha un ruolo minore.
Non ci si deve sentire più o meno importanti dal quantitativo di battute che si ha. Non si recita con gli altri per competere, per dimostrare così il proprio valore. 


giovedì 16 novembre 2017

Teatro Accademia Marescotti (prima parte)


Sabato 11 novembre, si riparte.

Dopo aver concluso il 100 ore con Marescotti (qui il primo post), alcuni componenti dei due gruppi più altri nuovi sono riuniti insieme in un'unica classe (in tutto 24), quella del TAM (Teatro Accademia Marescotti) e stavolta non vede solo l'attore romagnolo come insegnante, ma altri lo accompagneranno.
Oltre a lui, c'è Cristiano Caldironi, direttore artistico e insegnante de Il Circolo degli Attori, ad occuparsi del corpo, Alessandra Frabetti, attrice e insegnante di recitazione, che si occuperà di dizione, Gianfranco Tondini, attore che già aveva aiutato per gli intermezzi tra una scena e l'altra nel 100 ore, per il rapporto con il testo e l'insegnante e cantante Valentina Cortesi per l'uso della voce.




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