sabato 26 luglio 2014

Il canto di Meredith Monk




Il 10 giugno ho partecipato a uno spettacolo del Circolo degli Attori (di cui faccio parte).
Il giorno prima si stavano provando le musiche per lo spettacolo e ce n'è stata una che mi ha letteralmente fulminata.
Finito le prove, ho subito chiesto di chi era.
"Meredith Monk."
Meredith Monk? Mai sentita.
Ho passato alcuni giorni a cercare quella canzone e alla fine l'ho trovata.
Sin dalla prima volta che l'ho sentita, l'ho trovata ipnotica.




E' come un canto di bellezza, di un momento racchiuso in sé che a volte sfocia in una sguaiatezza.
Ecco cosa dice: Io lavoro tra le crepe, dove la voce inizia a danzare, dove il corpo inizia a cantare, dove il teatro diventa cinema (citazione presa da wikipedia)


giovedì 24 luglio 2014

I post più visti per i quasi 700 post (+ iniziativa per voi lettori)

Mancano pochi post per raggiungere il 700esimo e perciò ho voluto realizzare un elenco dove per ogni tag ho scelto il post più visto.
A volte lo stesso post compariva in più tag quindi ho voluto scegliere degli altri.
In più per ogni tag, ho cercato di scegliere il più rappresentativo. A volte magari non è così.
Vi chiedo un'altra cosa: di condividere il post che vi piace di più nel vostro blog o nella vostra bacheca di Facebook e spiegare il perché, scrivendo cosa vi piace o comunque quello che desiderate.
Per il 700esimo post raccoglierò tutte le segnalazioni (perciò vi chiedo di farmelo sapere commentando a questo post).
Ah, non si tratta di qualcosa a premi, ma soltanto per il piacere di condividere e la curiosità di sapere che cosa ne pensiate.
Ve ne sarei grata se lo faceste.
Questa iniziativa scade il 10 agosto sperando che qualche buona anima accetti
Grazie mille e che tante, tantissime farfalle possiate toccare.



di Masao Yamamoto



about me: La dislessia: problema o dono?
accademia: Tesi: pittura-teatro
acqua: Ofelia
acquarelli: Le fate come omaggio alle Donne
affreschi: Aria di primavera
aforismi: La magia del silenzio
albero: Il maestoso ulivo
altre culture: Perché mi piace Avatar
amore: Il mito di Amore e Psiche
analisi: Alla scoperta della sessualità con La Bella Addormentata nel Bosco
animazione: Le vere storie di Mulan e Pocahontas
arte: I Preraffaelliti nell'Autunno
artisti vari: Frida Kahlo: omaggio e testimonianze
attualità: I bambini ci guardano
Aulonia: O fior di loto, fior dell'Universo


lunedì 21 luglio 2014

L'isola delle pescatrici, di Fosco Maraini





Era da tempo che volevo sapere delle pescatrici Ama.
Chi sono? Gli Ama sono un popolo giapponese che vivono sulle coste e da tempi antichi le donne vanno a pescare in apnea vestite solo di uno slip o di un perizoma.
Così un po' di tempo fa ho comprato L'isola delle pescatrici di Fosco Maraini, scrittore, etnologo, orientalista, fotografo, alpinista e poeta italiano (da wikipedia)
Essendo il libro fuori catalogo, l'ho cercato su Internet e l'ho trovato in una biblioteca (non mi ricordo il nome).
Un passo indietro prima...
Quando si parla delle pescatrici Ama si pensa soprattutto a giovani fanciulle che pescano in apnea le perle, sirene dalla vita breve.
In realtà questa visione romantica va a scontrarsi con l'effettiva realtà.
Il fatto di pescare perle è una leggenda recente portata avanti da Mikimoto Kokichi (il cognome è messo prima), colui che ha ideato la coltivazione perlifera.
Mentre lo leggevo, mi sembrava sempre di più un diario di viaggio ed è stato proprio come immergermi in quei luoghi sperduti e si avverte anche di come diverse tradizioni vengono mandate avanti solo per moda.
Le difficoltà iniziali per trovare ciò che è rimasto come era nell'antichità e poi il riserbo iniziale degli abitanti verso questi stranieri, ma soprattutto lo scontrarsi con una cultura differente dalla nostra ribadendo come noi siamo figli della cultura e non della natura.
L'Italia (riporto le sue osservazioni) è un lembo di terra situato sul Mediterraneo eppure figli del mare lo siamo ben poco vista anche la poca presenza di pesce nella nostra alimentazione.
Tranne rare eccezioni, siamo stati invasi più attraverso il continente. La differenza di come la terra continentale sia più prevalente la si può riscontrare anche nei modi di dire. Se dai noi il cielo è a pecorelle, da loro è a squame di pesce.
In più riporta la sua esperienza in Sicilia dove ha risieduto dopo la guerra. Ricorda donne vestite tutte di nero, lavoratori stanchi e il mare viene vissuto come una minaccia, come un dio temibile.
E leggendo questo mi ha fatto pensare alla canzone Pescatore con Pierangelo Bertoli e Fiorella Mannoia.
Inoltre il rapporto diverso col mare lo si ha anche con la concezione del sacro.
Ne avevo già accennato qui quando parlavo delle polemiche dovute allo spettacolo "blasfemo" (così veniva chiamato) di Romeo Castellucci ovvero Sul concetto di volto nel figlio di Dio.
Dopo diversi giorni, finalmente Fosco Maraini e i suoi collaboratori riescono a vincere il distacco degli Ama.
Grazie a questo stratagemma (che vi invito a leggere se lo trovate), possono seguire il lavoro delle donne e i visi prima indifferenti ora si mostrano con gioia.
Donne che vanno avanti con gli anni, anziane che non ce la fanno a stare ferma e cercano in tutti i modi di pescare le alghe...
Sì perché in realtà le Ama pescano le alghe e tutto ciò che può servire di sostentamento.
Perché solo le donne?
Perché come viene riportato da un anziano del luogo "... le donne sono molto più resistenti di noi! Se noi uomini stiamo in acqua due ore moriamo dal freddo; loro no, sono rivestite di grasso come le foche. (Tipo le selkie?) Poi hanno più fiato. E sono più tranquille. Anticamente si tuffavano anche gli uomini, ma tutti sappiamo che rendevano, e renderebbero, meno delle donne...".
Inoltre assistono alla festa dei morti, da loro in agosto e vengono accolti direttamente nelle case per tre giorni. Vengono cucinati i loro piatti preferiti, messi a disposizione tutti gli oggetti dei quali erano appassionati.
In quei giorni c'era grande burrasca e la cosa sensazionale è che viene accettata così com'è.
Vi lascio con le foto che ha realizzato Fosco Maraini




il ferro serve per estrarre le alghe


domenica 20 luglio 2014

La canzone del bambino nel vento

La guerra che succede in Palestina riempie le bocche di tutti e infatti come si può rimanere indifferenti?
Parlando poi di Israele, c'è una particolare invettiva e alcuni lodano Hitler per aver creato i campi di concentramento (che ricordo non c'erano solo gli ebrei).
A volte nel passato mi sono chiesta: "Siete stati perseguitati, imprigionati, mandati nei campi di concentramento, perché fate questo?"
Si dice che non si impara mai dal passato, ma forse si vuole imparare quello che uno desidera imparare.
Ho sentito molte volte storie di italiani o altri popoli che venivano accusati: Tu hai fatto questo al mio popolo! L'hai reso schiavo! L'hai sterminato! Hai ucciso bambini, stuprato le donne e poi le hai ammazzate!... (scegliete una delle frasi). Poi magari si scopre che lo stesso popolo che accusa ha fatto precedentemente al popolo accusato.
Ma io cosa c'entro?
Non c'ero quando è successo tutto questo!
E' davvero questo il mio peccato originale?
Sarebbe a questo che conduce il mio karma?
Io non credo tanto a queste cose del peccato originale e del karma di vite passate.
Se qualcuno mi dicesse Vedi questo luogo? Tu li hai sterminati io risponderei Veramente non ero ancora nata e se mi dicessero Sono stati i tuoi antenati io ancora risponderei Veramente non lo so. Magari i miei antenati combattevano contro quelli che sterminavano e poi io non sono loro.
Non si tratta de Me ne frego totalmente.
Quello che vorrei è che si spezzasse questa catena.
La Storia, tutta la Storia, è piena di genocidi, di privazioni della terra, di stermini e spesso attraverso questi è arrivata una certa cosa chiamata Civiltà.
Questo ci giustifica?
Non direi proprio.
Non sto parlando di antisemitismo, ma di tutta la Storia. Si tratta di dare la responsabilità a chi sta facendo in questo momento.

Vi sembra stupido quello che dico?
Beh io in realtà non sto vivendo quella guerra. Posso vederla dalla tv o vedere le foto. E inoltre non sono una sopravvissuta dei campi di concentramento però, vedete, oggi sento una canzone e non trovo nessuna differenza tra il titolo della canzone e quello che sta succedendo adesso.





Davvero notate qualche differenza?











Attenzione: Purtroppo sto vedendo quanto l'industria delle bufale e del fake colpisce anche quest'ultima guerra facendo passare bambini di altri nazioni per bambini palestinesi. Oppure bambini morti per cause naturali o incidentali per morti di guerra.

martedì 15 luglio 2014

Buon compleblog Romina!!!

Il blog di Romina Tamerici ha compiuto da poco 3 anni e per l'occasione ha pensato a diverse cose tra le quali un giveaway. (qui il post di compleanno e qui quello del giveaway).
Ma chi è Romina?
Giovanissima (compirà fra qualche mese 23 anni), ha la passione della scrittura (vai qui per leggere meglio il suo curriculum) sin da bambina ed è di questo che il suo blog si occupa.
Grammatica, sintassi, figure retoriche (e alla fine scopri di usarle più di quanto pensi), scrittura corretta delle parole, dubbi...



Inoltre ha anche un canale Youtube e vi invito a esplorarlo.
E' davvero ammirevole vedere un blog così e spero davvero che continui.
Inoltre lei è una di quei blogger ai quali sento più che vicina.
Mi ha davvero commosso l'affetto che prova per la mia Aulonia e anche se non ha vinto quei due giveaway che ho fatto sulla mia piccola creatura, di sicuro sa quanto le devo molto. Almeno lo spero.
Intanto vi consiglio di leggere attentamente le istruzioni del suo di giveaway ovvero scrivere in quel post specifico un racconto anonimo di massimo 300 parole (non caratteri).
Nel post trovate le indicazioni.
Tanti auguri per il tuo compleblog Romina.




Aggiornamento 10 marzo 2016: per quanto riguarda la scrittura, alcune cose sono cambiate. Lascio a lei la parola con il suo post.


venerdì 11 luglio 2014

La Luna delle Ninfe

Domani c'è la Luna Piena, La Luna delle Erbe o delle Ninfe.
Volevo già da tempo pubblicare queste foto e penso che con questa luna siano adatte.





sabato 5 luglio 2014

Quello che il corpo e le cicatrici raccontano...

Ieri vedo su Facebook questa statua che si trova a New York e ne rimango incantata.





Quindi mi informo e scopro che l'artista è Paige Bradley e la scultura si intitola Expansion (vedi qui nel suo sito).
Andando a cercare ne vedo alcune che sono nella stessa posizione, ma non hanno le crepe e sono proprio quelle ad intrigarmi.
Guardandole poi mi viene da pensare al Kintsugi (o Kintsukuroi) ovvero a quella antica pratica giapponese dove per riparare un oggetto in ceramica, lo si fa con l'oro.



mercoledì 2 luglio 2014

Live Painting




Un brindisi alla pittura e a tutte le arti



La pittura è un momento intimo, in solitaria ma cosa succede quando dipingi a degli eventi dove c'è la musica, ci sono persone che ti guardano?
Mi è capitato di dipingere dal vivo (o live painting come si dice) e sono state quattro (per ora) le occasioni, degli eventi.
La prima volta è stata quattro anni fa.
Ero stata invitata all'Almagià (un locale di Ravenna per eventi culturali).
Si poteva dipingere quello che si voleva basta che sia qualcosa accaduto nel primo decennio del 2000.
Così ho voluto dipingere quella che chiamo una Guerra del Golfo ovvero il disastro ambientale del Golfo del Messico.







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