sabato 27 agosto 2011

Il suono del vento

Amo il vento. Amo sentirlo sulla pelle, sentirlo che si muove tra i miei capelli.
Amo sentire il suo suono e così quando alla Rocca Brancaleone si è alzato il vento, l'ho filmato e ho voluto cantare per lui.





Si può vedere il vento?


Vento di Vincent van Gogh


Vorrei che andaste incontro al sole e al vento con la pelle, più che con il vestito, perchè il respiro della vita è nella luce solare e la mano della vita è nel vento.
Kahlil Gibran

mercoledì 24 agosto 2011

Artemisia Gentileschi: la passione di una donna



Autoritratto come Allegoria della Pittura, 1630 ca.

Un detto latino dice "Nomen omen" ovvero il destino sta nel nome.
Artemisia è il corrispettivo femminile di Artemis ovvero Artemide, la dea dei boschi, della caccia e della luna con il nome di Diana.



Diana cacciatrice, 350 (affresco)

Viene caratterizzata con una grande indipendenza dagli uomini e di solidarietà con le donne.
Ebbene sembra che per uno strano gioco del destino, Artemisia è giunta a questo.


domenica 21 agosto 2011

Salvador Dalì e Philippe Halsman

Ci sono incontri tra artisti anche diversi dai quali nascono opere che poi cambiano il mondo e un esempio è l'incontro tra Salvador Dalì e Philippe Halsman.
Pittore il primo (anche se le sue opere toccano vari campi dell'arte) e fotografo il secondo si incontrarono nel 1941 e si  unirono per portare il Surrealismo anche nelle foto.

Ecco la foto che viene ricordata per aver cambiato il mondo della fotografia:


Dalì Atomicus, 1948
e qui sotto come è stato realizzato


Ci vollero 28 tentativi perché Halsman sia soddisfatto del risultato. Il titolo si riferisce alla Leda Atomica, un dipinto di Dalì, che si vede raffigurata sulla destra.

Afrodite Anadiomene

Afrodite ha con sé molti appellativi e uno di questi è appunto Anadiomene ovvero l'emergente. Questo appellativo si riferisce quando Venere esce emergendo dalle acque.
La sua nascita è dovuta a un fatto particolare: Crono evirò il padre Urano e gettò i testicoli in cielo. Questi caddero nelle acque vicino a Cipro e produssero schiuma (Afros=schiuma). Da questa schiuma nacque Afrodite.
Così Esiodo racconta la nascita di Venere nella sua Teogonia:

E le vergogne, cosí come pria le recise col ferro,
dal continente via le scagliò nell'ondísono mare.
Cosí per lungo tempo nel pelago errarono; e intorno
all'immortale carne sorgea bianca schiuma; e nutrita
una fanciulla ne fu, che prima ai santissimi giunse
uomini di Citèra. Di Cipro indi all'isola giunse.
E qui dal mare uscí la Dea veneranda, la bella;
ed erba sotto i piedi suoi morbidi crebbe; e Afrodite
la chiamano gli Dei, la chia mano gli uomini: ch'ella
fu dalla spuma nutrita: Ciprigna anche è detta, da Cipro
ov'ella anche approdò: Citerèa perché giacque a Citera;
e genïale perché dalle membra balzò genitali.
Compagno Amor le fu, la seguí Desiderio leggiadro,
quando ella prima nacque, dei Numi avanzò fra l'accolta.
Tal da principio onore possiede, tal sorte prescelta
a lei fu tra le genti mortali e fra i Numi immortali:
i virginali colloquî d'amore, ed il riso e gl'inganni,
ed il soave sollazzo, coi baci piú dolci del miele.
E il padre, Uràno grande, chiamava Titani i suoi figli
ch'ei generò: distinti li volle d'un nome d'oltraggio,
perché, ligi ad empiezza, compiuto un immane misfatto
avevano essi; e il fio dovrebbero un giorno pagarne.


Credo che tutti voi conosciate il dipinto del 1484 La Nascita di Venere di Sandro Botticelli


lunedì 15 agosto 2011

La vita di una rosa

Vita e morte si susseguono e spesso la morte di uno fa vivere un altro e viceversa.
Vita-Morte-Vita: questa è la Natura


domenica 14 agosto 2011

Donne che corrono coi lupi




"Ah sì, è un libro femminista." Mi dice una ragazza quando le faccio vedere entusiasta Donne che corrono coi lupi e allora storco il naso.
Che cosa vuol dire femminismo adesso? Spesso il significato di una parola cambia attraverso i secoli. Un esempio è la parola "tiranno": nell'antichità non aveva di frequente l'accezione negativa che si ha oggi.
Il femminismo è stato in passato un movimento utile e questo va detto (e lo è anche adesso perché molto ancora non è cambiato), però spesso il femminismo viene usato come arma contro gli uomini ed è qui che io mi dissocio: io non sono contro gli uomini, ma contro gli uomini che violentano così come contro le donne che fanno ciò. Oppure alcune donne giustificano con "femminismo" il loro voler farsi correggere, esageratamente, dalla chirurgia estetica perché Il corpo è mio e quindi lo gestisco io. Peccato che così l'autenticità non esiste più
(nota del 30 ottobre 2016: A parlare del femminismo ne ho parlato anche qui)
Detto questo, vi dico assolutamente che Donne che corrono coi lupi è un libro che può essere letto da tutti anche dagli uomini.
Scritto nel 1993 dalla psicanalista junghiana e cantadora Clarissa Pinkola Estés, il libro affronta diversi temi riguardante la Donna Selvaggia, il femminino che risiede in ogni donna sin dall'antichità. Per questo è molto utile per le ragazze più giovani proprio perché spesso sono le più ingenue e una vera Donna Selvaggia non lo è. Infatti la Estés spiega attraverso fiabe e leggende diversi passi e come in questo caso viene affrontato il tema di Barbablu


sabato 13 agosto 2011

R.I.P. Francisco Solano Lopez, disegnatore de L'Eternauta




Il mondo dei fumetti vive lo stesso pregiudizio dei film d'animazione. Si vede che i disegni sono roba infantile. Come no.
Detto questo ho letto oggi che ieri è morto a 82 anni Francisco Solano Lopez, disegnatore e co-autore de L'Eternauta, un fumetto argentino tra il 1957-1959 arrivato da noi nel 1977.
Questo fumetto ha anticipato la crisi che avrebbe colpito l'Argentina rappresenta dalla dittatura militare.
Vi lascio con una breve intervista al disegnatore fatta dal blog di Nuvole Parlanti.




giovedì 11 agosto 2011

Basquiat (1996)

In questo mio blog mi sono spesso occupata di film che raccontino la vita degli artisti ed eccoli qua:

Frida Kahlo (pittrice)
John Keats (poeta)
Gustav Klimt (pittore)
Diane Arbus (fotografa)

Ora un altro artista si aggiungerà a questa lista ed è Jean-Michel Basquiat, protagonista del film Basquiat appunto.



Premetto subito una cosa o meglio mi sento di fare una raccomandazione a tutti coloro che si avvicinano al mondo dell'arte.
Un film, il più delle volte, non racconta la verità su quell'artista. Molte cose vengono storpiate per il bene del film o per altro. Se volete conoscere la sua biografia, affidatevi a un libro oppure anche a un catalogo. E' molto meglio accompagnare la sua storia personale con quella delle sue opere.

domenica 7 agosto 2011

Fur - un ritratto immaginario di Diane Arbus




Già il sottotitolo e l'avvertimento che precede il film ci avvertono: questo film non racconta la vera storia di Diane Arbus, ma prova a immaginare appunto come questa fotografa si è avvicinata al mondo dei freaks, ovvero i suoi soggetti prediletti.
Considerato che molti film biografici hanno diverse incongruenze con la reale vita del soggetto, questo non mi ha fermato più di tanto a vedere il film, ma ho provato a vedere come se quello che è raccontato sia vero.



Diane Arbus e Allan Arbus, suo marito

mercoledì 3 agosto 2011

Holly Golightly, how are you?





Cinquant'anni fa usciva un film che avrebbe segnato la storia del cinema e della cultura in generale: Colazione da Tiffany. Il film, diretto da Blake Edwards, e tratto dal romanzo omonimo di Truman Capote consacrò Audrey Hepburn nell'Olimpo delle star e fu fonte di ispirazione per tante ragazze che videro in lei un esempio da seguire.



Inizialmente Truman Capote aveva pensato a Marilyn Monroe tanto da dire: "Marilyn è sempre stata la mia prima scelta per interpretare la ragazza, Holly Golightly".
Molto del romanzo fu cambiato e lo scrittore fu devastato dal finale: niente lieto fine nell'originale, ma solo una separazione. E anche la bisessualità di Holly fu mascherata per dar risalto a Audrey Hepburn.
Si può proprio dire che questo film fu scritto da e per Audrey Hepburn.





Anche la canzone Moon River, scritta da Henry Mancini, fu ispirata dalla "...sua dote di malinconia e di sommessa tristezza."



La canzone vinse un Oscar e pensare che inizialmente si pensava di non metterla nel film un po' come successe anche a Some day over the rainbow.

Inoltre il tubino firmato Givenchy, grande amico dell'attrice, che compare nelle prime scene del film (vedi sotto),



è stato fonte di ispirazione per gli anni a seguire tanto da essere imitato anche se con scarsi risultati. Forse Natalie Portman c'è riuscita (vedi qui), forse. C'è da dire che trovo ridicolo le borse con immagini di Holly Golightly come se in questa maniera fosse impresso lo stile di Audrey Hepburn. Ma ragazze, una cosa che aveva l'attrice non era solo lo stile, ma l'autenticità.
In Holly Golightly, ma anche in altri suoi personaggi, ha infuso la sua bellezza, che non si trattava solo di quella esteriore, ma quella dell'anima.




Con Holly Golightly, Audrey Hepbrurn "disegnò" un nuovo stile, una nuova femminilità e i due caratteri rimasero sempre insieme, quella luce nello sguardo che aveva.





Forse la stessa Audrey non era consapevole di quanto fosse seguita, di quanti molti si ispirano a lei.

O forse sì comunque... grazie.

martedì 2 agosto 2011

L'arte del sogno




Come si formano i sogni? Che cosa rappresentano? Che influenza hanno su di noi?



Di sicuro hanno un'importante influenza a Stéphane, protagonista del film L'arte del sogno di Michel Gondry.
Stéphane, interpretato dall'attore messicano Gael Garcia Bernal, fin da piccolo soffre di quella che si può chiamare distorsione della realtà o anche confusione tra realtà e sogno.
Questo lo porta a volte a non essere consapevole quando sta sognando o no.
Stéphane è un creativo e s'innamora di Stéphanie e per conquistarla userà tutta la sua inventiva anche se con qualche difficoltà





Dopo l'exploit hollywoodiano con l'ottimo film del 2006 Eternal Sunshine of the Spotless Mind (mi rifiuto categoricamente di scrivere il titolo italiano), il regista francese Michel Gondry rientra in patria per un piccolo film. La creatività non gli manca, sin dai suoi inizi come regista di videoclip (a lui si sono affidati tra l'altro Bjork, Daft Punk, Radiohead ecc...) e così anche in questo film, ma a differenza del film precedente, non c'è la presenza dello sceneggiatore Charlie Kaufman e si sente.
C'è da dire che se anche il confronto perde a favore del film hollywoodiano, è coraggioso questo ritorno alle origini e lo stesso Stéphane è evidente che sia un alter-ego del regista. Il film assume le sembianze di una fiaba, ma nello stesso tempo è una fiaba che si scontra con la realtà. Molto di quello che si vede, avviene nella testa di Stéphane, ma si ha la sensazione che nemmeno lui si rende conto di ciò che è reale o fantastico.





Senza essere un film filosofico, affronta il tema dello scontro tra realtà e sogno, di quando ci si immagina.
In particolare c'è una scena nella quale i comprimari non sono più i personaggi stessi, ma assumono nella testa di Stéphane il ruolo di messaggeri dell'anima: comunicano il significato dei gesti di Stéphanie o almeno quello che sembrano a loro.

Ribadisco, non sarà all'altezza di Eternal Sunshine of the Spotless Mind, ma è senz'altro da vedere, soprattutto per restare meravigliati come dei bambini e questo mi è bastato per innamorarmi del film.





Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...