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martedì 21 marzo 2017

Laboratorio teatrale 100 ore con Ivano Marescotti (settima parte)



Ivano Marescotti con Chiara Roncuzzi,
insegnante de Il Circolo degli Attori e in questo laboratorio assistente


Prima parte
Seconda parte
Terza parte
Quarta parte
Quinta parte
Sesta parte

Penultimo appuntamento questo di sabato 18 marzo e domenica 19.
La tensione si fa sentire.
Si faceva sentire anche prima, ma ci stiamo avvicinando sempre di più al giorno dello spettacolo (il 9 aprile a Cesenatico) e abbiamo l'8 ancora per reincontrarci e lavorarci.
Ma anche così non ci si dimentica di divertirci, di ridere assieme e sì, si è creata una bella complicità.
Indipendentemente dai nostri percorsi, da quello che desideriamo fare, si è creato un buon collante.
E' sempre un piacere poi vedere lo sbocciare di una persona. La si vede nel suo splendore, anche nella sua fragilità che sul palco può diventare una straordinaria bellezza.
Buttarsi, spingersi un po' più in là, non accontentarsi dei passi fatti, ma sapere che si può andare avanti.
E' importante che tra le persone di un corso nasca fiducia.
Anche la persona più talentuosa si rivela debole se non prova fiducia nei suoi compagni, se pensa che gli altri siano lì per rubare il suo posto, per togliergli la luce del palcoscenico.
Alla lunga, quella persona si spegne. Non è capace di andare avanti.
Dopo questa premessa, vi parlo delle due giornate.

martedì 28 febbraio 2017

Laboratorio teatrale 100 ore con Ivano Marescotti (sesta parte)


Ivano Marescotti e a destra Chiara Roncuzzi, insegnante de Il Circolo degli Attori


Prima parte
Seconda parte
Terza parte
Quarta parte
Quinta parte


Mancano due fine settimana in cui ci si incontra, poco più di un mese.
Si entra sempre di più nel vivo del saggio finale, esplorando le diverse possibilità, mostrando le scene e capendo che cosa non funziona.
La tensione c'è, ma contemporaneamente ci si diverte come se stessimo giocando.
Questo non vuol dire che non prendiamo sul serio quello che faremo sul palco. Anzi, tutt'altro.
Lo prendiamo tanto sul serio che ci divertiamo.
Può sembrare un controsenso, un paradosso? Può darsi, ma vedete non bisogna pensare che il divertimento sia qualcosa di fine a se stesso, almeno non qui.

martedì 14 febbraio 2017

Laboratorio teatrale 100 ore con Ivano Marescotti (quinta parte)

Prima parte
Seconda parte
Terza parte
Quarta parte


Si avvicina sempre di più lo spettacolo finale. 
Questa volta ad essere portati sono i pezzi che poi si porteranno in teatro. Dalla volta scorsa, alcuni sono cambiati e si è lavorato sempre su diverse intenzioni, modificando le scene, introducendo nuovi elementi.
Questo comporta anche una modifica di ciò che si era prefissati.
Perciò è importante non affezionarsi alle scelte precedenti e modificare i propri ritmi secondo le nuove impostazioni.
All'inizio non sembra facile ma provando e riprovando, adattandosi ai nuovi cambiamenti, si nota poi come anche il nostro corpo cambia.
A proposito di corpo, sabato mattina è cominciato con un allenamento tenuto dal direttore artistico del Circolo degli Attori, Cristiano Caldironi.
All'inizio si è lavorato sul diaframma sentendo il cambiamento della voce quando ci si stacca dal terreno con un salto.
Poi sui sette crescenti livelli di energia.
La camminata neutrale è rappresentata dal terzo livello dove non ci sono preoccupazioni.
Il primo e il secondo livello sono raramente usate e se per la prima ci siamo stesi per terra e ci svegliavamo, per la seconda c'era l'alzarsi con lentezza 
Il quarto livello è l'allerta per avere una maggiore sicurezza (quinto) passando ai livelli sei e sette.
Al sesto si chiedeva di scegliere un'emozione tra rabbia e gioia e poi al settimo lo scoppio totale, che sia voglia di ammazzare o amare.
Ovviamente non ci può essere un'energia zero (se non si interpreta un morto in scena) anche perché qui non si intende un'energia solo fisica, ma anche emotiva. Persino se si deve stare immobili, per esempio mentre si ascolta qualcuno, la presenza è costante e in questo si rafforza l'altro che parla.
L'intenzione di uno che parla ad un altro è differente da uno che parla con se stesso.
Dopo aver esplorato i vari livelli, Cristiano Caldironi ce li ha detti in successione varia quindi da uno stato di esplosione totale si può passare a uno di rallentamento anche perché i livelli sei e sette (soprattutto l'ultimo) non sono molto duraturi nel tempo.
Infine a ritroso così se prima i due livelli energia rappresentavano il risveglio e l'alzarsi, al contrario rappresentano l'essere feriti (secondo) e il momento poco prima di morire (primo).



Galata morente, copia da un originale del III a.C.


Foto di energia due, ognuno con una diversa intenzione e immagine:


al tavolo Chiara Roncuzzi, insegnante del Circolo degli Attori

martedì 7 febbraio 2017

Laboratorio teatrale 100 ore con Ivano Marescotti (quarta parte)


io durante il monologo che ho portato
foto di Chiara Roncuzzi, insegnante del Circolo degli Attori


Prima parte
Seconda parte
Terza parte


Siamo giunti al quarto weekend, a metà del percorso.
Si avvicina sempre di più la data dello spettacolo finale e quindi ci è stato chiesto di pensare a cosa portare, di cercare autonomamente.
Essendo da sola e avendo difficoltà nell'incontrare gli altri ragazzi se non durante il corso (alcuni vengono da fuori Ravenna), ho pensato ad un monologo.
Ho chiesto aiuto a Cristiano Caldironi, direttore artistico e insegnante del Circolo degli Attori, e mi ha saputo consigliare un monologo che alla fine porterò nello spettacolo. Per questo non vi rivelo di che si tratta perché vorrei parlarvene dopo che è stato fatto lo spettacolo.
Nello spettacolo non reciteremo tutti assieme, Ci saranno scene a due, a tre, anche a quattro forse e monologhi. Avremo pochi minuti a disposizione, ma questo non vuol dire che non siamo partecipi.
E' come una squadra di calcio. Ogni giocatore tocca la palla per pochi minuti oppure no ma questo non vuol dire che non si è giocato (in inglese e in altre lingue la parola che indica giocare e recitare è la stessa)
Sabato 4 si inizia con un'ora di riscaldamento tenuta da Cristiano Caldironi (ricordo che questo laboratorio è organizzato proprio da Il Circolo degli Attori) dove noi, per tutta la stanza, camminavamo tenendo ben in mente che non ci dovevano essere spazi vuoti. Questo per noi rappresentava il sottotesto, qualcosa da tenere in mente anche durante le diverse microazioni.
Infatti ad un battito di mani, ci era chiesto di avere un'emozione, prima la risata, poi la rabbia, poi la tristezza, l'amore.


lunedì 16 gennaio 2017

Laboratorio teatrale 100 ore con Ivano Marescotti (terza parte)


al tavolo Cristiano Caldironi, direttore artistico e insegnante del Circolo degli Attori,
e Ivano Marescotti mentre si guardava una scena


Prima parte
Seconda parte


Sabato 14 e domenica 15 gennaio c'è stato il terzo weekend del laboratorio teatrale 100 ore di Ivano Marescotti organizzato dal Circolo degli Attori.
Per sabato si doveva portare una delle scene che erano proposte da testi come L'orso di Anton Cechov, Il Calapranzi di Harold Pinter, Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee e Classe di ferro di Aldo Nicolaj. 
Io ho scelto una scena tratta da L'orso.
Questo dramma, composto da un solo atto, parla di Elena Ivanovna Popova rimasta vedova e perciò ha giurato di restare chiusa in casa e di non frequentare più nessun uomo. Accanto a lei c'è il suo fedele servitore Luka che cerca di sbloccarla da quella situazione, ma niente. Un giorno arriva improvviamente l'ex ufficiale di artiglieria Smirnov che richiede di riscuotere un debito contratto con il marito di lei.
Ed è proprio di quest'ultima situazione, ossia l'arrivo di Smirnov, che si basa la scena in questione con il rifiuto di lei perché in quel momento non ha soldi e l'insistenza dell'ex ufficiale. Inoltre proprio in quel giorno sono passati esattamente sette mesi dalla morte del marito e non si sente disposta a discutere di questioni finanziarie.

lunedì 5 dicembre 2016

Laboratorio teatrale 100 ore con Ivano Marescotti (seconda parte)


foto di Chiara Roncuzzi, un'insegnante del Circolo



Qui la prima parte


3 dicembre, riparte il secondo weekend con il laboratorio teatrale 100 ore con Marescotti organizzato dal Circolo degli Attori.
Ivano Marescotti ci presenta subito uno spezzone dello sceneggiato televisivo Le avventure di Pinocchio diretto da Luigi Comencini ovvero quando Geppetto, interpretato da Nino Manfredi, parlava a Pinocchio mentre si trovavano nello stomaco del pescecane.
Pinocchio non poteva sentirlo, era addormentato, e Geppetto gli stava preparando la colazione parlando anche di quale guaio fosse incappato per cercarlo.
Poteva anche stare seduto, ma in quel momento era stato scelto questo.
Ogni azione che si fa deve avere una funzione drammaturgica.

martedì 22 novembre 2016

Laboratorio teatrale 100 ore con Ivano Marescotti (prima parte)

Una novità di quest'anno del Circolo degli Attori, che frequento per il quarto anno, è quello di un corso teatrale con Ivano Marescotti (qui potete leggere un'intervista che gli è stata fatta) che impegnerà per otto weekend (100 ore appunto) fino ad aprile dove poi ci sarà uno spettacolo teatrale.
Per la grande richiesta, è stato realizzato un altro corso che parte da gennaio.
I partecipanti sono allievi del Circolo degli Attori e altre persone che hanno esperienza teatrale. 
Il laboratorio è ubicato in una stanza della Domus dei Tappeti di Pietra.




Sabato 19 novembre 2016

In tutto siamo 25 e siamo stati impegnati dalle 10 alle 18 con una pausa pranzo di più di un'ora.
Assieme a Ivano Marescotti, ci sono Cristiano Caldironi, direttore artistico del Circolo degli Attori e insegnante, e Chiara Roncuzzi, insegnante.
Al pomeriggio sono arrivati altri tre insegnanti del Circolo ovvero Davide Allevi, Christian Amadori e Martina Seffusatti
L'11 novembre c'è stato un incontro preliminare con partecipanti di tutti e due corsi dove Ivano Marescotti ci spiegava come intendeva fare.

sabato 29 ottobre 2016

Omaggio ai gatti neri con la mia Iside

E dopodomani è il 31 ottobre. 
Halloween o Samhain a ricordare la festa celtica, una festa che ha anche radici italiane (ricordo l'intervista con Eraldo Baldini dove ne ha parlato e questo sito Le vere origini di Halloween), una festa purtroppo temuta per ignoranza così come temuti sono i gatti neri, che sono considerati spesso come i compagni delle streghe.
Dal 10 maggio c'è un nuovo animale con me, una gatta nera, e l'ho chiamata Iside in onore della dea egiziana.




mercoledì 5 ottobre 2016

Mare d'ottobre

Quando si pensa alla Riviera Romagnola, si pensa soprattutto a un esercito di ombrelloni, musica da discoteca o comunque un tormentone estivo ad altissimo volume e all'happy hour. 
Personalmente tutto ciò non fa per me e non sto qui a giudicare gli altri. 
È solo che se vado al mare, voglio vedere il mare. 
Per questo in estate ci vado poco e da alcuni anni ho scoperto di quanto mi piaccia il mare di settembre o ottobre, quando sento il mare così com'è, quando posso liberare il mio canto al mare e sentirmi connessa con il vento, le nuvole, la sabbia e ovviamente l'acqua. 
Eccovi le foto che ho fatto qualche giorno fa. 
Spero che vi piacciano e che anche voi provaste le mie sensazioni di totale espansione con quel tempo e quel luogo. 


martedì 27 settembre 2016

Wild

E' un ricordo questo che spesso ho scritto nel blog, uno dei pochi belli che ho nell'infanzia ma talmente potente da continuare a sostenermi anche adesso, anche in quei momenti nei quali mi sembra sprofondare.
Ormai è diventato un ricordo cristallino che a volte mi chiedo se io abbia sognato o no.
Poi lo sento nelle dita, lo sento in quei gesti, in quella magia che stavo provando, una magia così palpabile e vibrante.

Quando ero bambina mi immaginavo come figlia di Madre Natura e sentivo un forte legame con il tutto. 

Ero al primo o secondo anno delle elementari durante la ricreazione che la facevamo nel parco della scuola. 

Come capitava spesso, me ne stavo tristemente da sola quando vidi un angolo coperto dalle foglie. Eravamo in autunno. 
In quell'angolo vidi che passava il vento così mi avvicinai e con le mani disegnai in aria delle traiettorie che poi le foglie, sollevate dal vento, avrebbero seguito. O almeno così io mi sentii di fare. 
Intanto dietro di me si fermarono alcuni bambini e i maestri. 
La magia non durò molto, ma di certo non è finita lì perché l'ho sentita nelle mie mani. 
Questo mio ricordo continua a sostenermi e il legame lo sento vivo. 

E poi qualche mese fa ho partecipato come Driade della Vite e qualche settimana dopo vedo questa foto di Luca Piccinini che ringrazio fortemente.



lunedì 5 settembre 2016

Anime senza voce, arte e incontri per dare una voce ai bambini vittime di violenza

Anime senza voce, anime frammentate dal quale escono grida silenziose che percorrono tutto il corpo e la psiche, rompendo tutta l'armonia. 
E così ieri è finita la mostra
Dal 2 al 4 settembre la Rocca Brancaleone di Ravenna pullulava di arte. 





Oltre a opere che già avevamo fatto, c'era una molto particolare ovvero quella dedicata all'argomento del tema: la violenza sui bambini.
Organizzata da Brigitte Ostwald (qui il suo sito), con la collaborazione di Agnes Illes e il patrocinio del Comune di Ravenna, questo progetto sbarca a Ravenna dopo essere stato presentato alla Vernice Art Fair di Forlì di quest'anno.
Come ha specificato nella rassegna stampa dell'evento, noi artisti non possiamo fare altro che sensibilizzare, dare una voce a chi non ce l'ha.
Non è la prima volta che nel blog mi occupo della violenza come potete vedere qui e qui ma questa volta non ho voluto realizzare l'immagine in maniera cruenta.

lunedì 1 agosto 2016

Continuano le riprese di Clizia

Il 13 giugno ho partecipato come comparsa alle riprese del mediometraggio Clizia di Alessandro Lonzi (vedi qui) e così ho potuto scrivere di quella giornata, ma ovviamente le riprese sono continuate spaziando dal Giardino Incantato di Elio Minguzzi all'asprezza industriale (ecco qui la fucina di Vulcano alla Darsena di città e a Italmet), alla sontuosità dei castelli (qui l'Olimpo al Palazzo Grossi di Castiglione di Ravenna, Torre di Leucote alla Torre di Traversara e alla Villa Savoia di Glorie, Esterni della Villa di Venere a Villa Pir di Porto Corsini, Camera di Leucote di Palazzo Milzetti di Faenza solo per dirne alcuni) Ogni luogo serviva ad ambientare un particolare momento di questo mito greco e da' l'occasione di mostrare la ricchezza delle bellezze nel nostro territorio romagnolo e la sua varietà.
Ho ricontattato Alessandro qualche settimana fa per poter presenziare a un giorno di riprese così da fare foto e scrivere ancora del mediometraggio. Mi comunica se potevo venire il 20 luglio al Valtorto, un centro culturale a Fornace Zarattini (poco fuori Ravenna) dove si possono vedere spettacoli teatrali come è stato per me sei anni fa quando ho debuttato con L'eretica nella rassegna teatrale Ravenna viso-in-aria.
E la vastità dei set comprende così anche le riprese con lo schermo blu. (nota: le luci presenti saranno utili per filmare ma per fotografare non tanto. Inoltre fotografavo con il mio tablet. Accanto a me c'erano tre fotografi professionisti che hanno partecipato alle altre riprese ovvero Mauro Bosi, Angelo Palmieri e Luca Piccinini) 



Alessandro Lonzi e Federica Navarria (Clizia)


lunedì 2 maggio 2016

Intervista a Maja Rogulich, un'anima preziosa

Ci sono alcune persone che anche il solo conoscerle, averle come amiche, ti fa dire "Come sono fortunata."
Persone con le quali hai un'affinità incredibile e non importa da dove venite o quanto sia la differenza di età.
Una di queste che sto presentando tramite quest'intervista, è una mia carissima amica che quest'anno compie 60 anni, ma al vederla, al sentirla, non glieli daresti.
Si chiama Maja Rogulich (il cognome ha l'accento sulla o e il ch si pronuncia come una c dolce), è nata a Spalato (Split) in Croazia e dall'età di 4 anni è stabile qui a Ravenna. Ha una vivacità mentale che la fa sembrare più giovane e nello stesso tempo una profondità di animo.
Tutto ciò potrebbe sembrare che siano delle frasi fatte anche perché si tratta di una delle mie più care amiche.
Per questo preferisco passare subito all'intervista





Ciao Maja. Eccoci qua. Per favore, parlami del tuo percorso artistico.

Il primo incontro artistico è stato con Maria Greco, Maestro di musica che a quel tempo dirigeva la Corale Polifonica di Ravenna. Questo perché mio padre, che cantava alla Corale di Spalato, ne cercò una a Ravenna. Quindi andando alle prove con mio padre, ho incominciato coi canti di polifonia di Giovanni da Palestrina (nota: uno dei più grandi compositori musicali del 1500, compositore di madrigali, magnificat...)



mercoledì 6 aprile 2016

Mostra "I volti e la storia" di Biagio Piccolo a Ravenna

Qualche giorno fa sono stata contattata via e-mail da Alessandra Maltoni per chiedermi una collaborazione e io sono sempre emozionata in ciò.
Dice di aver visto il mio blog e che le piacerebbe un mio interessamento al suo Centro Servizi Culturali (qui la sua pagina FB) informandomi anche di una mostra in via Massimo d'Azeglio, 2.
Bene, ci incontriamo.
Mi fa sapere che ha letto la mia intervista fatta alle libraie della libreria Momo.
Tutto ciò mi riempie di orgoglio e le chiedo di parlarmi di questo Centro che ha.
Mi risponde che l'ha aperto proprio da poco dopo varie esperienze nella didattica e il suo intento è creare una scuola privata con corsi sulla cultura e sulle lingue.
Intanto, si prodiga anche nella presentazione di eventi e mostre come a questa che mi ha invitato.
Entrare è stato come essere accolta dal colore.





giovedì 17 marzo 2016

Intervista alle libraie di Momo

La notizia di una futura apertura della Libreria per ragazzi Momo (il nome prende dal libro omonimo di Michael Ende, già autore del celeberrimo La storia infinita) non mi era passata inosservata anche perché conosco da alcuni anni Sara Panzavolta, una delle libraie assieme ad Alice Keller e Veronica Truttero.
In più questa notizia era già stata accolta con gioia da alcune case editrici come la Topipittori, una delle case editrici specializzate per l'infanzia e che costituisce un'autentica gemma, un'eccellenza nell'editoria italian) con questo post dove le tre ragazze si raccontano.
Inoltre, da quando ho iniziato a fare corsi di illustrazione (prima con Simone Rea, poi con Morena Forza e Alessandra Fusi e infine, per ora, con Daniela Volpari), avevo interesse enorme di voler portare qui a Ravenna l'illustrazione, fare in modo che nella mia città potessero venire illustratori e fare corsi di illustrazione. Ma mi veniva detto che da sola era molto difficile, che sarebbe stato meglio cercare un'associazione al quale appoggiarmi e infine si è riaffacciato ancora nella mia vita il teatro.
Comunque conservo ancora questo sogno.
Quindi quando ho sentito di questa libreria, la mia gioia era a mille.


La Libreria è a Ravenna in via Mazzini, 36. Tra l'altro via molto conosciuta da me perché poco lontano c'era anche la Galleria Art Studio Em di Marcela Vrzalova dove nel 2004, a 21 anni, ho tenuto la mia prima mostra personale ed altre ancora.
Dico c'era perché purtroppo ora è chiusa.
Sabato 5 marzo, giorno dell'inaugurazione.
Arrivo puntuale e già c'è la folla. 
Non riesco molto a parlare con Sara e così parlo con Veronica ovvero di qualcosa che avevo pensato di realizzare a loro: un'intervista.
Le ho detto di questo mio blog, appunto Farfalle eterne, dove parlo anche di illustrazione e dei bambini e mi piacerebbe molto intervistarle.
Bene, dopo essermi ripresentata in un altro giorno, così per accordarci meglio, arriviamo a ieri.
Prima però vi lascio con alcune foto che ho realizzato alla libreria.








martedì 16 febbraio 2016

Il trionfo di Afrodite

Per San Valentino, ho voluto realizzare un post con foto di cuori presenti nella natura.
Ma non pensate che la natura sia solo una gran romanticona.
Anzi, se lei fosse una persona reale verrebbe criticata tantissimo perché tra le sue opere ci sono imbarazzanti richiami ai genitali, degli espliciti messaggi sessuali non tanto subliminali.
Se fosse un'artista, magari avrebbe vita difficile. Magari verrebbe accusata di oggettualizzare la donna e l'uomo e ogni immagine caricata su Internet verrebbe censurata. Magari le sue mostre attirerebbero guardoni e/o bacchettoni.
Ma lei è la Natura. 
Cosa vuoi che gliene importa delle critiche? A parte il venire annientata.
Se fosse una al quale piace guardare, verrebbe presa in giro perché le direbbero che è una pervertita, che è malata di sesso, che scopa troppo o per niente (e in quest'ultimo caso le direbbero "Scopa di più se in ogni cosa ci devi vedere del sesso!"). Altri inorriditi le direbbero: "Non dirmi che davvero vuoi fare del sesso con... un albero?!?".



di Edward Weston


martedì 22 dicembre 2015

Murales di Anna Agati e Alessandro Lonzi al Quake di Ravenna

Qualche giorno fa sono stata invitata in veste di blogger alla presentazione di un murales a un Centro Giovani, il Quake.
In pratica, i due artisti ovvero Anna Agati e Alessandro Lonzi esporranno i murales fatti ai giovani che frequentano questo centro dove peraltro ospita e ha ospitato diverse realtà ravennati.
Per esempio, l'Arcigay "Frida Byron" ha qui la sua base e qualche anno fa ho partecipato come pittrice al suo primo compleanno.
Ma ritorniamo a noi.
Questi due artisti, oltre a dipingere e organizzare eventi, sono attivi dal 2013 come muralisti partecipando anche a festival e bandi come è successo qualche mese fa.



i due artisti con alle spalle un lavoro di Anna Agati


E gli spettatori sono proprio i giovani che quotidianamente frequentano questo centro, giovani dei dintorni, di diverse età, di diverse religioni e anche provenienza, loro e/o le loro famiglie.
Insieme.
E della diversità, della correlazione tra più popoli e culture sono ciò che accomuna questi due artisti al Centro.

Ma andiamo alle foto...

giovedì 1 gennaio 2015

Buon inizio di Anno Nuovo con Aulonia

E stanotte, dopo che tutti i botti hanno cessato di far rumore, sono andata al computer e ho scritto un nuovo capitolo per Aulonia (leggi qui)
Anzi per Zoe perché, ricordo visto che è passato un po' di tempo, Aulonia è rinata stavolta in forma umana al 100% senza aver un solo ricordo di quello che era.
Reincarnazione?
Credo sia molto di più di questo.
Alla fine non credo sia un caso se io abbia scelto il buio per inaugurare il nuovo anno.
Innanzitutto l'incontro col buio era già da tempo che pensavo di scriverlo.
All'inizio inizio pensavo al buio come a una sorte di bestia gigante con la quale Zoe facesse amicizia. 
L'avevo pensata come se Zoe "riconoscesse" nel buio la bestia.
Alla fine, dettata anche da questa notte che ricordo è (era) anche la notte delle fate (spero non si siano spaventate per i troppi botti :D ), ho preferito che l'incontro fosse più semplice.
Tempo fa avevo espresso dei miei pensieri, anzi dei miei dubbi, riguardo al fantasy.
E dire che a me piacciono le fiabe (ma và?) e il mondo fantastico.
Una contraddizione? Boh.
Comunque vi espongo quale è il mio rapporto col fantastico.
Sin da bambina mi sembrava che alcune cose fossero diverse da come me le raccontavano, ma quando ero io a raccontarle a loro venivo subito presa in giro.
E io ero interdetta perché mi dicevo "Perché ridete? Io lo vedo. E' lì. Non me lo sto inventando."
Ve ne accorgerete meglio dalla prossima puntata (che non sarà fra una decina di mesi ;) )
Da queste basi concrete parte il mio mondo immaginario e continua ancora adesso.
Per questo non faccio fatica a vedere in questo mondo il fantastico perché di questo stesso mondo si nutre.
Almeno questo è quello che mi riguarda.
Se anche voi desiderate condividere il vostro rapporto con il fantastico, ne sarei felicissima.

Comunque, alla fine ho pensato alla notte per reintrodurre Zoe e non solo perché è figlia della Luna ma anche perché il buio rappresenta l'ignoto e in un anno appena cominciato credo che l'ignoto faccia la sua bella figura.


Detto questo, io ed Aulonia/Zoe vi auguriamo un felicissimo anno nuovo pieno di fiducia anche verso l'ignoto.





P.S.: La foto non è stata fatta stanotte, ma a fine dicembre 2009.
P.P.S.: Il fatto di sentirsi protetti dal buio è dovuto perché io stessa da bambina mi sentivo così. Comunque anche se ci possono essere dei dettagli autobiografici, non è che tutti lo siano.
P.P.P.S.: Per qualche motivo, il post di Aulonia è segnato il 31 dicembre mentre l'ho scritto verso le 4 di mattina. Misteri di Blogger.

mercoledì 16 aprile 2014

Fiera dell'Illustrazione per l'Infanzia di Bologna 2014

Se vi chiedete perché questo ritardo leggete la premessa di questo post



Il 25 marzo sono andata a Bologna per la Fiera di Illustrazione ed eccomi qua!!!





Esposizione mio quadro al Vernice Art Fair di Forlì

Premessa: Innanzitutto mi scuso per il ritardo colossale, non dipeso da mia volontà. 
Il mio computer ha deciso di proibirmi alcune cose tra il quale scrivere post e guardare serenamente su Youtube.
In questo momento sto scrivendo dalla biblioteca.
Non so quando le cose si aggiusteranno.
Forse quando riuscirò a convincere il computer che l'ha vinta lui, ma forse mi sto imbattendo contro un discendente di HAL 9000.




E così il 21 marzo sono andata all'inaugurazione della Vernice Art Fair di Forlì dove, come avevo già preannunciato qui, un mio quadro è stato esposto.

Iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii


Dire che ero in fibrillazione per la felicità è dire poco.
Magari non avrò saltellato lungo la fiera come una vispa Teresa (ci mancava poco) però dentro di me sì!!!

La mia mente era già andata a mille ancora prima che fossi arrivata a Forlì e quando sono andata alla fiera in taxi, mi sono sentita tanto diva in una limousine!
Giusto per dire come ero messa.

Comunque eccovi le foto





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