giovedì 22 giugno 2017

Storie di ispirazioni

C'è una blogger di nome Anna Bernasconi (qui il suo blog) che mi segue e a me piace vedere i suoi lavori di pirografie, le sue foto.
Ebbene qualche giorno fa mi fa sapere che da tre foto condivise da me su Pinterest, si è sentita ispirata per un suo lavoro.
La mia felicità è grande e quando mi fa vedere le tre foto "incriminate", le rispondo "Saranno processati per delitto di ispirazione."

Ecco le tre immagini


di Ota Janecek



di Paul Ziska



di Claudia Moeckel (qui la foto per intero)



Ed ecco ciò che lei realizza:



Le bolle vanno verso il sole o dal sole provengano?
Ogni senso che si vuol dare è giusto.
Della realizzazione, Anna Bernasconi realizza questo post dove mi cita e tutto ciò mi rende orgogliosa perché poi le immagini non sono mie. Io le ho inserite su Pinterest ma non mi appartengono come è giusto che sia.
Inoltre ciò che mi rende orgogliosa è il titolo ovvero Riscoprire come si gioca e io adoro il momento del gioco, attività spensierata e allo stesso tempo presa molto sul serio dai bambini.
Tutto parte dal gioco e il riscoprire a giocare può portare ad esplorare nuove vie, nuovi modi.
E' come se dentro ci fosse quella spinta che dal gattonare, la stessa elevazione ci porta a stare su due piedi. Poi a cadere e ancora a rialzarci perché c'è una meta da raggiungere.


Grazie mille Anna di avermi reso partecipe. Grazie infinite.





P.S.: Metto questa nota a livello preventivo.
Qui non si tratta di plagio. Se vedete lei ha preso più elementi per realizzare la sua opera e in questo caso si può dire che si è ispirata per poi combinarli
Sarebbe stato un plagio se ne avesse preso uno solo.
Inoltre questo non vuol dire che lei non sia originale perché si rifà ad opere già realizzate. Tutta l'arte è un lavoro derivativo. Non c'è un'arte originale al 100% se appunto per originale intendiamo un'arte che è stata creata per prima.
Anche gli artisti più originali, più creativi hanno preso da altri, combinandoli e mettendoci del proprio.

venerdì 16 giugno 2017

La carica delle 101 bacheche di Pinterest



Ebbene sì: 101 bacheche.
No, non ho intenzione di stracciare nessun record.
Diciamo che se c'è qualcosa che mi interessa, mi chiedo: "Perché no?" e il più delle volte la risposta è "Perché sì."
Pronti a partire?
Ma prima, ecco gli altri post.
Non è necessario che li vediate tutti adesso.


Il magico meraviglioso mondo di Pinterest
Un anno con Pinterest
Benvenuta 50esima bacheca di Pinterest
5000 (e più) pin su Pinterest
Due anni con Pinterest
10.000 pin: tutte le mie board di Pinterest (prima e seconda parte)
3 anni con Pinterest


E ora via con le bacheche realizzate dopo l'ultimo post.
Come ho sempre fatto, sono inserite in ordine alfabetico.
Le immagini sono scelte da me.


Artemis/Selene/Hekate


Sulla luna avevo già realizzato questa bacheca dove ci sono immagini, (dipinti e foto), indicazioni astrologiche e  informazioni scientifiche su questo satellite argentato.
Alcune delle immagini ritraevano le dee (alcune anche di altre culture) e così ho pensato di realizzare una bacheca dove le tre dee erano assieme.
Proprio per non favorirne nessuna (ogni fase ha la sua importanza), ho inserito un'immagine che racchiudesse le tre dee e quindi un pensiero alla Fanciulla (Artemide), alla Madre (Selene) e alla Crona (Ecate).



venerdì 2 giugno 2017

Romeo e Giulietta. Forse de Il Circolo degli Attori

Romeo e Giulietta. Forse, spettacolo ispirato da William Shakespeare, riscritto da Davide Allevi e diretto da Christian Amadori
Con questa opera scespiriana, dopo Audizioni per Molto rumore per nulla e P.d.P (acronimo per Pene d'amor perdute), si è concluso il 30 maggio Il Circolo degli Attori
Come rendere appetibile una storia, una tragedia che la stragrande maggioranza conosce, anche se forse non l'ha mai vista?
Magari alcuni dettagli non si sapranno per esempio che Paride, il promesso sposo di Giulietta, viene ucciso da Romeo davanti alla cripta dei Capuleti, però comunque si conosce la sostanza.
Poi sull'amore di Romeo e Giulietta si potranno avere opinioni discordanti.
Di certo è qualcosa che tocca.
Nel titolo del nostro spettacolo c'è quel Forse.
Che cosa vorrà dire?
Si fa o non si fa Romeo e Giulietta?
Certo che si fa ma l'abbiamo tradita.
Tradita, per modo di dire.
Anzi, non tanto tradita.


Quando si pensa a Romeo e Giulietta, vengono in mente i due giovani amanti (prossima ai quattordici anni lei e poco più grande, forse sedici anni, lui)



di Frank Dicksee, 1884


Ma il fatto è che qui Romeo e Giulietta sono due adulti.
Questo cambiamento di età comporta anche un cambiamento tra le relazioni dei personaggi.
Già in passato si era realizzato un film dove i due protagonisti erano chiaramente degli adulti ovvero Giulietta e Romeo del 1936 diretto da George Cukor.
Ecco lo spezzone di dove si incontrano





I due protagonisti sono interpretati da Leslie Howard (noto soprattutto per aver interpretato Ashley Wilkes in Via col vento) e Norma Shearer. Rispettivamente avevano, al momento in cui il film è uscito, 43 e 34 anni. Si vede troppo che non sono giovani e anche se avessero voluto fare una versione in cui Romeo e Giulietta erano più grandi, non potevano recitare come fossero due ragazzi adolescenti.
Chi è adulto si affaccia a un nuovo amore con intenzioni diverse rispetto a un fanciullo.
Un adulto può anche "incretinirsi" (in senso affettuoso) per l'amore ma rimane comunque un adulto.
Un altro importante cambiamento è il fatto che la storia sia ambientata durante gli anni '70, questo anche un po' per tenere conto del linguaggio arcaico, anche se molte frasi sono state ridotte, cambiate mantenendo però lo spirito.

Il testo è stato riscritto da Davide Allevi portando le modifiche necessarie, cercando di mantenere il linguaggio arcaico ma non troppo.
Lo spettacolo sarebbe stato diretto da lui ma poi ha accettato un lavoro in Spagna quindi è arrivato Christian Amadori. Non si è trattato di un addio questo, ma di un arrivederci.
Prima delle prove, Christian Amadori ci ha spiegato il linguaggio di Shakespeare. Non ci sono sottotesti, ciò che viene detto è quello che si vuol dire. E' come avere il petto aperto, lo stomaco aperto. Tutto viene fatto risuonare, anche con brutalità.
Avere a che fare con il teatro scespiriano è impastarsi le mani direttamente con le debolezze umane (e così le forze), anche quando si tratta di commedie.
Inoltre le opere scespiriane sono visive. C'è un pensiero dopo un altro. Anzi, c'è un'immagine dopo un'altra nelle frasi di Shakespeare.
Vi racconterò lo spettacolo grazie alle foto realizzate da Chiara Roncuzzi e Deda Fiorini, rispettivamente insegnante e direttrice operativa del Circolo.
Le foto si distinguono perché quelle di Deda Fiorini hanno a destra la data e l'orario.
Molte sono state fatte durante l'ultima prova.
Inoltre ci saranno anche le musiche e le canzoni usate per lo spettacolo.
Ascoltatele, soprattutto se non le conoscete, perché sono un aiuto in più per godersi lo spettacolo.


Ora possiamo cominciare.



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