Nei sogni le ali

Oggi, attraverso la pagina Facebook di Simona Atzori, vedo questo video che senz'altro mi ha commosso.

Parla di lei da bambina, di come alla domanda "Che cosa vuoi far da grande?", la sua risposta "Pittrice ballerina", lasciava sgomenti gli altri e lei allora non capiva.

Sognare poi non basta per renderlo reale e alla fine tocca a noi fare quei passi.

Quando ero bambina, invidiavo un sacco gli uccelli. Si rendevano conto della fortuna che avevano, poter volare? Così come per le farfalle.

E io, che da bambina mi sentivo imprigionata e senza una via d'uscita, sarei riuscita a volare?

Potevo avere le ali?

Anzi, quali sarebbero state le mie ali?

di Lucy Salgado

Su questo, non c'erano dubbi: da quel che ricordo io sarei stata un'artista e immagino che allora già mi vedevo in quel modo.

E anche adesso, quando dico che sono un'artista, non lo dico con prepotenza o con arroganza, ma con una sorta di candore così come quando qualcuno mi fa i complimenti dopo che ho recitato, dipinto ecc...

Se magari prima ho ruggito, alla fine, spoglia di tutto, emetto un dolce cinguettio in quel "Grazie."

Per poter volare poi bisogna creare quelle ali, rinforzarle col tempo, averne cura.

Un sogno può sembrare un viaggio utopico, ma per poter esistere ha bisogno di tanta concretezza, di tanta dedizione.

A volte, poi ci sono quei momenti nei quali capita di voler essere altro, anche senza quel sogno, momenti nei quali sprofondi.

E nello sprofondare, magari ci si accorge che no, nonostante tutto, nonostante quello che è successo e quello che potrebbe accadere, alla fine quel sogno è la tua vita come uno spiraglio di luce.

Non mi potrei sognare diversamente, senza la mia arte, il mio modo di essere.

di Polina Brzhezinskaya

E se i nostri sogni si sono spezzati, non dimentichiamo che le ali spezzate possono ricrescere.

Magari all'inizio sarà duro riabituarsi, ma riprovando e riprovando, cadendo e rialzando alla fine si potrà volare.

(la canzone inizia al minuto 1:44)

di Carmen Moreno