venerdì 25 febbraio 2011

Quell'insulsa e arrogante libertà di parola

La libertà di parola è stata una delle più grandi conquiste degli ultimi secoli solo che adesso in nome di questa libertà tutti si sentono liberi di poter parlare anche se dell'argomento non ne sanno un benemerito ca**o!!!
E poi precisano: "Oh, è una mia opinione."
Già, adesso avere un'opinione è di grande moda e non parlo solo di quello che succede nella tv, ma anche della vita in generale visto che adesso, molto spesso, tv e vita vera si confondono.
E se per caso io tento di spiegare i miei motivi, loro dicono le solite frasi banali, frasi fatte, frasi di chi non sa nulla! E magari uno che legge, penserà: "Ma tu come fai a sapere se lui ha passato o no oppure sa o no quell'argomento?" Uno che sa o che ha passato non ricorrerebbe mai a frasi del genere. "Quali?" Quelle che ogni volta cercano di spiegarmi, di analizzarmi oppure di dire quella stronzata colossale che io in una vita precedente ho fatto chissà che cosa!
Ma che ca**o posso sapere io cosa ho fatto in una vita precedente? E in più a cosa mi serve saperlo? A me interessa solo una vita: quella che sto vivendo adesso!
E poi si riempiono la bocca con cazzate solo perché si sentono liberi di dire la loro.
Ma che arroganza c'è in tutto questo?! Quale arroganza ti permette di parlare se non sai niente dell'argomento o se non hai passato quell'esperienza?

Sia chiaro che non sto parlando di una dittatura, ma di una maggior consapevolezza in quello che si dice e che non a tutto c'è qualcosa di chiaro, una risposta.
Forse si fa una migliore figura a stare zitti, a volte.


P.S.: Se qualcuno si starà chiedendo come mai tutto questo astio, cosa sia successo oggi, rispondo che è già da tempo che sento salire questa insopportazione. Oggi ho voluto solo condividere questo mio sfogo con voi.

P.P.S.: I commenti sono graditissimi soprattutto se anche voi vi siete mai sentiti così.

venerdì 18 febbraio 2011

Il Cigno nero




Cazzo!

Scusate la parola poco fine, ma è quello che ho detto tra me e me con un filo sottile di voce appena è finito il film.
Sì. perché ca**o (una volta scritto per intero basta ed avanza) raramente un film mi ha fatto sentire così sperduta, ma anche sedotta, raramente sentivo il mio corpo tremare d'inquietudine, ma anche di piacere. Raramente ciò che sentiva il mio corpo era lo stesso di quello che sentiva la mia mente.




ATTENZIONE SPOILER:

Nina si sta preparando per quello che sarà il ruolo della sua vita ovvero il doppio ruolo di Odette/Odile rispettivamente cigno bianco e cigno nero solo che il suo carattere timido, sottomesso e frigido non permette di comprendere la controparte oscura. Inoltre sua madre, una ballerina in pensione le tarpa continuamente le ali (non a caso ho scelto questa frase) con il suo controllo ossessivo.
La presenza di Beth, la prima ballerina precedente scacciata in malo modo, e quella di Lilly, nuova ballerina molto sensuale continuano a farle dubitare di se stessa così come il regista e coreografo Thomas Leroy.
Soprattutto Lilly e Thomas si trovano in una posizione ambigua: agiscono per incitarla a farle conoscere il suo lato oscuro, per liberarla o solo per farle del male?
E cosa sono quelle continue visioni? Sono reali o finte?
Ma soprattutto: cosa le sta succedendo al corpo e alla mente?




Il tema realtà e finzione, dove l'uno si mescola con l'altro, è usato molto spesso nei film soprattutto quando questi sono ambientati su un palco (basti pensare a Moulin Rouge) però qui ci troviamo a livello più profondo e alcune scene mi hanno ricordato La Mosca (che adoro!) di David Cronenberg.
Oltre alla recitazione della Portman e a una colonna sonora che sottolineava ogni momento alla perfezione, voglio ricordare la fotografia di Matthew Libatique (non lo conoscevo prima, ma ohi!) anch'esso nominato per l'Oscar, è perfetta per il film proprio perché non è perfetta, non è pulita, ma è nevrotica e danza con i ballerini con una grazia ed è sempre "dietro" alla Portman (guardate al film e capirete).
Il regista Darren Aronofsky pensava a questo film da anni e di certo ridimensiona il pregiudizio che si ha sul mondo del balletto: tutto grazia e calzamaglia, da femminucce eppure, e questo mi è stato detto tante volte, il mondo del balletto classico è forse il più duro in tutto lo spettacolo.




E adesso voglio lodare la Portman che si è trasformata fisico e mente per affrontare questo ruolo. Di certo non mi sono dimenticata dei comprimari (ed è ironico il ruolo di Winona Ryder ovvero di Beth, lei che era considerata una star e poi caduta in disgrazia dopo l'episodio di cleptomania), ma lei vince su tutto e un ruolo così ti può far cadere in rovina o ti può innalzare a star se già non lo si era capito prima.
Io le darei l'Oscar già da subito senza aspettare il 27 febbraio.


Occhio perché il Cigno nero è in agguato.




Ed adesso vi voglio lasciare con un Lago di Cigni interpretato da Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn e scusate se è poco:






Modificato

Aggiornamento 28 marzo: Come era giusto, Natalie Portman ha vinto l'Academy Award come migliore attrice protagonista. Sulle 5 nominations totali (miglior film, miglior regia, migliore attrice protagonista, miglior montaggio), il Cigno nero ha vinto quell'unico Academy Award.

giovedì 17 febbraio 2011

Oggi festa del Gatto

Forse non molti di voi sanno che oggi 17 febbraio è la festa nazionale del Gatto dal 1990. La data non è casuale infatti è nel segno dell'Acquario, segno anticonformista per eccellenza, e il 17 beh non è necessario spiegarvi cosa simboleggi.
E io voglio inserire qui quadri, poesie e altro che hanno come protagonista Sua Maestà il Gatto.
Bene gattolici, siete pronti:




Gatto e Uccello di Paul Klee



mercoledì 16 febbraio 2011

domenica 13 febbraio 2011

Mio intervento al "Se non ora, quando?" di Ravenna




Ravenna, Piazza del Popolo

Avrei voluto caricare almeno l'attesa che c'era per l'inizio della manifestazione, le persone che erano lì, ma ho avuto dei problemi di caricamento e quindi ho caricato solo il mio intervento. Ringrazio la mia amica che ha filmato.
Per me si tratta di orgoglio personale aver parlato lì assieme ad altre donne che hanno voluto rivendicare i loro diritti. Nello stare lì, mi sono sentita come se avessi un'importante responsabilità: non era solo il voler dire qualcosa, ma anche la possibilità di poter comunicare, di arrivare in quei pochi minuti a tutte le persone che mi stavano ascoltando e credo di esserci riuscita perché alcune signore, alcune poi non le conoscevo neanche, mi hanno fatto i complimenti.
Inizialmente pensavo di leggere un pezzo tratto da un testo teatrale che poteva andare bene per l'occasione solo che due cose erano da tenere in conto: il poco tempo concesso per dare spazio a tutti gli interventi e il pubblico che di sicuro non è quello di un teatro quindi ho preferito scrivere qualcosa di mio punto.
Voglio ricordare una signora anziana che ha lottato per far sì che oggi ragazze come me parlassero ad un microfono, che ha visto molte sue compagne morire e che ancora adesso va nelle scuole per diffondere la sua speranza perché come ha detto lei stessa, il trattamento della donna, il non farla parlare, il non considerarla come un essere umano, ma quasi un parassita che si attacca all'uomo (così si poteva leggere nei comunicati medici) non accada mai più.
C'era una tenda a cui tante donne e tanti uomini hanno firmato. Ho lasciato la mia compresa di questo messaggio: "Oggi ho parlato, ma le parole non servono a niente se nessuno le ascolta. Uomini, ascoltateci."
Perché la lotta delle donne appartiene anche agli uomini e ci tengo a precisare che tanti, tantissimi uomini erano là e non solo per accompagnarci, ma perché sentivano questa manifestazione come la loro.


Aggiornamento 14 febbraio 2011:
Ed ecco un altro video dove potete vedere quanta gente c'era e anche l'intervento della signora anziana




Aggiornamento 10 novembre 2016: Ci tengo a sottolineare che non sono sorda quando a subire maltrattamento e violenza è l'uomo. Solo perché sono una donna, non vuol dire che lottare per far sì che non ci sia più violenza sulle donne sia molto più importante rispetto a quello sugli uomini.
Solo perché si parla continuamente del femminicidio, dei soprusi sulle donne, ciò che succede agli uomini sia di breve portata.

venerdì 11 febbraio 2011

Pubblicata una mia lettera su un giornale locale

Carissimi, forse non v'importerà niente (soprattutto a chi non è ravennate) però come dice il titolo: hanno pubblicato una mia lettera.
Si tratta di un giornale locale Ravenna&dintorni e ho spedito all'e-mail della redazione questa lettera:

Ogni volta che settimanalmente prendo il giornale, vado subito sulla pagina del Forum Ravenna Capitale della Cultura perché m'interessano le diverse opinioni dei vari artisti ravennati alcuni dei quali poi li conosco personalmente e questo vivo interesse è per due motivi: sono ravennate di nascita e di residenza e anch'io, nel mio piccolo, faccio arte.
Quest'anno compio 28 anni e trasgredendo a quella che sembra essere una regola, soprattutto nei colloqui di lavoro nei quali me lo chiedono puntualmente, non faccio Mosaico. Non potrei farlo perché ha una tecnica completamente diversa dalla mia: quando dipingo il mio polso si muove come se stessi combattendo con la spada.
Sono laureata in Pittura e, miracolo (!), sono riuscita a finire gli anni dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna nel 2007, prima che questa venisse fagocitata da quella di Bologna. Molti ragazzi, non potendo trasferirsi, hanno preferito cambiare il loro corso: ovvero da pittura a mosaico. Tutto questo mi è rimasto come un grande smacco personale non solo perché lì ho trascorso i più begli anni della mia carriera scolastica, ma anche perché lì ha insegnato e ne è stato il direttore un mio parente: il pittore Umberto Folli.
E qui vengo a un punto cruciale: ma Ravenna è candidata a Capitale della Cultura o Capitale del Mosaico? Non so perché ancora la situazione non mi è chiara.
Naturalmente non rinnego il passato musivo di Ravenna e considero il mosaico un'arte bellissima solo che ormai sembra che ci sia una dittatura o monopolio riguardo a quest'arte. So perfettamente che Ravenna è famosa nel mondo per i suoi mosaici bizantini, ma così mi sembra di essere fossilizzati nel passato. Ovviamente non dico che bisogna trascurare il mosaico, ma credo che si deve dare spazio a tutti quegli artisti che vogliono contribuire per il decoro di Ravenna.
E poi, non è forse vero che Ravenna stia diventando anche una fucina per il teatro (altra arte in cui mi sto cimentando)? E questo lo si deve a dei giovani che 30 anni fa hanno voluto fortemente il diritto di fare nella loro città.
Quindi, cos'altro potrebbe diventare Ravenna se si dà l'occasione a chi vuole fare? E qui non parlo solo della Candidatura a Capitale, ma anche alla possibilità di "risvegliare" una città che sembra chiusa nonostante la sua fama nel passato di grande accoglitrice. Parlo purtroppo di alcuni miei concittadini che incontro per strada e li trovo addormentati e abitudinari, senza nessuna apertura e curiosità.
Io sono ravennate e sono orgogliosa di esserlo anche se mi dispiace vedere come questa città non esprima il suo potenziale effettivo. Spero fortemente che Ravenna vinca la Candidatura, ma ancora più fortemente spero che rinasca.
Grazie mille per l'Attenzione,

Elena Vignoli

P.S.: Se per la Candidatura alla Cultura, si investisse, come lo si fa quotidianamente con il Mosaico, credo che avremmo buone probabilità.
P.P.S.: La data è il 2019 ovvero fra 8 anni quindi... che faranno i giovani in quell'anno?


I due poscritti non me li hanno pubblicati (questa è la copia salvata dell'originale) però tutto il resto sì.
Magari qualcuno dirà (soprattutto da chi mi legge dall'inizio): Uffa, ancora con questa storia? Basta, lo sappiamo benissimo.
Eh, che ci volete fare? Per me è una questione d'orgoglio :)

- sto ancora esultando -


E questo è un invito a non rinunciare alla vostra voce. Se qualcosa non va, ditelo. Vedrete che qualcuno vi ascolterà.


Aggiornamento 11 febbraio 2011: Ho da poco superato le 20.000 visualizzazioni. La cosa che mi sorprende ancora di più è che la metà delle visualizzazioni è stata realizzata in poco più di un mese.
Un bacione ad ognuno di voi e grazie mille a tutti quanti!


mercoledì 9 febbraio 2011

Video su Aulonia




musica: Merry Christmas, Mr.Lawrence (dal film omonimo) di Ryuichi Sakamoto


Di chi è la prima voce? E' di Aulonia, la protagonista del mio secondo blog omonimo.
Di chi è l'altra? A voi l'immaginazione.
Cos'è successo ad Aulonia? Vi invito a leggere nel mio blog: http://www.aulonia.blogspot.com/

martedì 8 febbraio 2011

Elevazione alla Purezza

Ecco il mio nuovo video. Il titolo già dice tutto. Sta a voi ascoltare questa creatura







Qui il quadro completo

Incontro su Leo de Berardinis



Quanti di voi hanno sentito parlare di Leo de Berardinis?
Sarò onesta: io non l'avevo mai sentito parlare prima dell'annuncio della sua morte avvenuta nel 2008.
Conoscevo il suo compagno di molti lavori ovvero Carmelo Bene che trovava nei mass-media il miglior palco per il personaggio Bene, ma Leo è sempre stato più silenzioso, più essenziale rispetto al barocco Carmelo Bene.
Nel 1968 il ventottenne Leo e il trentenne Carmelo realizzano un "Don Chisciotte" pensato originariamente per far riunire i fratelli De Filippo. Alla fine colpivano per la loro strafottenza e la loro sicurezza
Oltre a Carmelo Bene, bisogna anche ricordare Perla Peragalo, compagna di tante improvvisazioni e spettacoli.
Non solo attore di razza, ma anche autore, regista, abile compositore e maestro di luci: tutto stava nella creazione dell'opera. A lui non importava la grande scenografia per impressionare, potevano bastare 40 candele per creare atmosfera.
Diceva sempre che l'attore non deve essere il sicario del regista.
Leo dalla doppia vita, dalla divisione che l'alcol ha avuto nella sua vita (prima in eccedenza, poi in assenza) che continuava a distruggere in diverse maniere il prima e il dopo gli anni '80, che molti spettatori lo volevano massacrare mentre i giovani teatrali lo adoravano.
Leo, che se ne è andato per un coma irreversibile dopo un errore di anestesia avvenuto sette anni prima e che purtroppo molti della mia età non hanno avuto il piacere di vederlo in scena, di poter sentire la sua bravura.
L'incontro che c'è stato al Teatro Rasi per presentare La bellezza amara di Gianni Manzella in versione rieditata, forse avrà raccontato la sua biografia, il suo essere radicale però molto di più sono stati l'ammirazione negli occhi di chi parlava e il rammarico per la sua assenza a raccontare Leo de Berardinis









giovedì 3 febbraio 2011

Natale in Sudafrica




Premetto subito una cosa: questo film non è stato scelto di mia volontà.

Io e una mia amica carissima volevamo passare il Capodanno insieme. Poi si sono aggiunti due suoi amici che volevano vedere un film e ci siamo dette perché no?
Si sono proposti loro a prenotare per un film divertente. Ho saputo solo il titolo la sera stessa di Capodanno. Dire che mi sono incazzata nera è poco.
Così, facendo buon viso a cattivo gioco, sono andata a vedere il film scaraventandomi in un cerchio infernale dantesco anche se non saprei dire quale visto che li comprende tutti.
L'inizio parte con un seguito del balletto che si può vedere nel trailer e vedere degli elefanti così orrendamente tridimensionali mi ha fatto pensare che la tecnologia ha fatto diversi passi indietro.

Poi ci viene mostrata la ricca fauna (gli attori) che generosamente spiegano la loro vita e così abbiamo storie di tradimenti, passioni, intrighi tutti rivolti verso lo sfintere anale.
Si dovrebbe denunciare ogni "persona" che ha lavorato a questo film, anche le comparse, per vilipendio verso questa terra maestosa che è l'Africa ed ogni sua creatura animale (comprese le tribù africane) e vegetale.
Alla fine si aggiusta tutto. Tutto è bene quel che finisce bene solo che un film così ti può far venire un trauma e sentire la gente che rideva e che si tratteneva la pancia ti fa pensare che non siano i film di David Lynch e company ad essere film d'incubo, ma questi. E' tutto gnocca-gnocca-troia-troia-trombi tu, trombo io-pupù e pipì.
7,50 euro pesano parecchio quando si vedono film così.

Si può discutere all'infinito di quali film si preferiscano e quali no però questi cinepanettoni mi fanno pensare solo ad una cosa (andate qui)


Modificato
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