lunedì 28 novembre 2016

L'antro della fiaba, nascita di una nuova pagina Facebook

Era da un po' che volevo diffondere il mondo delle fiabe attraverso Facebook.
L'anno scorso ho voluto dare il via a una catena molto simile a quello che era il gioco dell'arte (qui la prima parte) ovvero io metto un'immagine e a tutti coloro che mettevano mi piace assegnavo un nome. Questa volta però non si trattava di un artista, ma di una fiaba e la richiesta era di scegliere l'illustrazione che più piaceva a loro.
Ma non è andato avanti, tranne per una mia amica che ha cliccato mi piace, le ho assegnato una fiaba e io ero l'unica ad aver cliccato ancora.
Così ho voluto riportare questo gioco qualche settimana fa. 
Riproviamo, mi sono detta.
Niente, neanche questa volta.
Stanotte, alle 2 inoltrate, ecco che mi viene in mente di creare una pagina Fb dedicata a questo mondo e l'ho voluto chiamare L'antro della fiaba.
Perché antro? Beh, perché ho sempre pensato al territorio della fiaba come a un territorio oscuro che nasconde le sue ricchezze e come immagine di copertina ho trovato perfetta questa illustrazione di Errol Cain per Briar Rose (Rosaspina)




Aver trovato una porta nascosta chiedendosi che cosa ci sarà dentro, quali siano queste meraviglie di cui si parla.
Beh, spero che tantissimi desiderino inoltrarsi ed aprire quella porta e spero che anche voi vogliate farne parte.
Da parte mia, ci sarà il massimo impegno.
Di sicuro non mancheranno immagini, illustrazioni e anche video in alcuni casi. Poi anche link di altri post che parlano delle fiabe.
Riporterò nella pagina alcuni post che avevo già realizzato nel blog e senz'altro ce ne saranno di nuovi.
Per far sì che il mondo delle fiabe sia vivo e presente.

martedì 22 novembre 2016

Laboratorio teatrale 100 ore con Ivano Marescotti (prima parte)

Una novità di quest'anno del Circolo degli Attori, che frequento per il quarto anno, è quello di un corso teatrale con Ivano Marescotti (qui potete leggere un'intervista che gli è stata fatta) che impegnerà per otto weekend (100 ore appunto) fino ad aprile dove poi ci sarà uno spettacolo teatrale.
Per la grande richiesta, è stato realizzato un altro corso che parte da gennaio.
I partecipanti sono allievi del Circolo degli Attori e altre persone che hanno esperienza teatrale. 
Il laboratorio è ubicato in una stanza della Domus dei Tappeti di Pietra.




Sabato 19 novembre 2016

In tutto siamo 25 e siamo stati impegnati dalle 10 alle 18 con una pausa pranzo di più di un'ora.
Assieme a Ivano Marescotti, ci sono Cristiano Caldironi, direttore artistico del Circolo degli Attori e insegnante, e Chiara Roncuzzi, insegnante.
Al pomeriggio sono arrivati altri tre insegnanti del Circolo ovvero Davide Allevi, Christian Amadori e Martina Seffusatti
L'11 novembre c'è stato un incontro preliminare con partecipanti di tutti e due corsi dove Ivano Marescotti ci spiegava come intendeva fare.

lunedì 14 novembre 2016

venerdì 4 novembre 2016

Abbracciare la propria oscurità

C'era un episodio della storia di Aulonia, quando era Zoe ed era rinchiusa in casa, che l'avevo pensata in maniera diversa.
Ecco come l'avevo pensato: lei era nell'oscurità, da sola in casa.
All'inizio ero impaurita finché si fece viva in lei la curiosità perché nell'oscurità le sembrava di vedere una creatura enorme, molto più grande di lei, che riempiva la stanza.
Com'era fatto l'animale? Dov'era la sua testa?
Poi Zoe intravede una luce fievole: ecco il suo occhio.
Dopo essersi fatta annusare da quella immensa bestia, ora poteva abbracciarla.
Solo che non sapevo poi come andare avanti e inoltre non avevo un'idea chiara di come rappresentarla.
Così cambiai strada e i disegni furono scartati.
Ce n'era uno che però mi rimase dentro.

Qualche giorno fa completai questo disegno per darmi coraggio.
Presa da una voglia irrefrenabile, presi i pastelli e iniziai a calcare sulla pittura.


Ecco il risultato:






Accogliere la propria oscurità ed abbracciarla.
Perché non c'è niente di più falso quando si dice che siamo completamente esseri di luce, che non dobbiamo abbandonarci a sentimenti come la rabbia.
Oggi nella mia bacheca Facebook mi capita di vedere questo post dal titolo esemplare: Il lato oscuro dell'essere pieni di luce.
Purtroppo si sta diffondendo un'idea di positività che a lungo andare è forzata perché contempla sempre e solo se stessa.
Ma accogliere la propria oscurità non vuol dire lamentarsi, non vuol dire non godersi la vita e soprattutto non vuol dire diventare dei mostri.
Anzi accoglierla, esserne consapevoli ti porta ad essere consapevole delle sfumature della vita, di come questo flusso non abbia una sola forza, un solo andamento.
C'è anche un'altra cosa di questa positività a tutti i costi: non sorge spontanea, non è autentica, 
Si tratta di altra finzione.
Siamo esseri umani, composti dalle sue dualità e per essere completi ci serve anche l'altra parte, anche quella che a prima vista ci sembra scomoda, ma non può esserci luce senza oscurità così come viceversa.
L'oscurità non ci rende né sporchi, né dei mostri.
Ci rende umani.


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