mercoledì 28 novembre 2012

Shakespeare a fumetti: Amleto e Romeo e Giulietta

Questo post mi ha dato una bellissima notizia: la ripubblicazione da parte della Black Velvet editrice dei due volumi a fumetti su due opere scespiriane ovvero Amleto e Romeo e Giulietta




Avevo letto di questi fumetti in un articolo nella rivista Scuola di Fumetto su Gianni de Luca, fumettista. illustratore e pittore. 
Morto 21 anni fa, è uno dei fumettisti considerati nell'ambiente come uno dei Maestri in assoluto, ma purtroppo è misconosciuto ai più e anche per me, molto prima di quell'articolo, rappresentava una mia lacuna.
Quando ho letto di questi fumetti partii alla ricerca, ma fu invano e credo che erano alcuni anni fa. Poi quell'articolo riaccese la speranza e finalmente posso dire di averli letti.

lunedì 26 novembre 2012

Pantani



Pantani.
Non serve altro. Basta il suo nome per riecheggiare anni di splendore assoluto e di caduta inarrestabile. Basta il suo nome per riecheggiare ferite di un uomo non ancora emarginate neanche dopo la sua morte.
Lo vedete in questa foto. Lui, dietro la ruota di una bici con i raggi che lo frammentano come se la sua immagine venisse trasmessa attraverso un vetro rotto.
Con Pantani l'Italia di quegli ultimi anni del 1900 si è appassionata a questo romagnolo mingherlino con le orecchie a sventola, a lui che scalava come se niente fosse, che sentiva la strada come se respirasse, a lui che era un violinista della bicicletta, il suo Stradivari.
Pantani viene dalla Romagna, è uno dei suoi figli. In lui c'era la Romagna, non quella di adesso però bensì quella Romagna arcaica, quella terra che sa di terra.
Lui era un romagnolaccio, il bambino vecchio come è stato chiamato da Gianni Mura, ma non nel senso di un bambino invecchiato prima del solito bensì di un bambino che aveva tanti anni.
Ed è a lui che è dedicato in tutto e per tutto l'ultimo spettacolo della compagnia ravennate, il Teatro delle Albe con un titolo che non lascia incertezze ovvero Pantani perché non serve altro così come non c'è un attore che lo impersona. A che servirebbe? Cosa aggiungerebbe? Marco Pantani è il protagonista che non compare come qualcosa di fisico, ma è lì attraverso le parole, le foto e le immagini video.

mercoledì 21 novembre 2012

Selace lascia una lettera ad Aulonia


Selace ha mostrato ad Aulonia il suo vero aspetto dopo che quest'ultima le ha rivelato che non le importa se non era desiderata. Il fior di loto le ha dato sicurezza.
E così Selace sorride perché finalmente Aulonia ha capito cosa è veramente importante e ha capito che ora il suo compito è finito e scompare lasciando la piccola Aulonia anche lei con un sorriso.


Ma ditemi, credete che Selace non abbia combinato altro? Credete che sia finito così con lei?
Suvvia, non siate ingenui poiché Selace le lascia una lettera


Ecco un assaggio del post:






martedì 20 novembre 2012

I bambini hanno diritto di volare

Oggi è la Giornata Mondiale per l'Infanzia.


I bambini hanno il diritto di volare


di Arthur Rackham tratto da Peter Pan nei Giardini di Kensigton

lunedì 19 novembre 2012

Premio UNIA

Romina Tamerici mi ha assegnato il Premio UNIA.



All'inizio non ho accettato perché poi c'era sempre la solita questione di passare il premio (quindi il non sapere esattamente chi premiare che comporta così l'escludere qualcun altro) però poi ho cambiato idea: ci sono delle domande da rispondere e questa volta sulla lettura.
E poi guardate l'immagine del premio: ciliegi in fiore di notte (ok, sto andando in uno stato di estraniamento dal mondo)
Grazie mille Romina per ciò e per la sua presenza nel mio blog.

Ed ecco le domande e le risposte.


giovedì 15 novembre 2012

Lettera ai sessantottini di ieri e di oggi

Cari sessantottini di ieri,
immagino che a quel tempo avevate sogni e speranze. Volevate un mondo migliore, libero. Volevate proseguire con il vostro sogno senza qualcuno che vi dicesse cosa fare e come fare.



Dove siete? Cosa avete realizzato? Sognavate questa realtà per i vostri figli? E per i vostri nipoti?


mercoledì 14 novembre 2012

Ho una cosa da chiedervi

Carissimi blogger, ho una cosa da chiedervi (è quello che poi c'è scritto come titolo)

Sto scrivendo un post, inserisco delle immagini e alla fine mi fa:

Spiacenti. Hai esaurito lo spazio. Stai utilizzando il 100% della tua quota di 1 GB per le foto. 


Che cosa vuol dire? Che non posso più inserire più immagini? E io poi come faccio?

Il messaggio prosegue così:

Le foto sono salvate nel tuo account Picasa Web Album e sono incluse nella quota gratuita di 1 GB di memoria per le foto. La memoria aggiuntiva acquistata è condivisa tra vari prodotti Google ed è calcolata in aggiunta alla tua quota gratuita.


Mi dice di fare l'upgrade. Ho cliccato sopra e sono a pagamento.
Qualcuno mi può aiutare per favore?
Anche perché, come avrete visto, io di immagini ne inserisco parecchie e ci mancherebbe: se parlo di dipinti, di illustrazioni tra le altre cose, come non posso non metterle?

Grazie mille per ogni vostro aiuto.

martedì 13 novembre 2012

Non voglio essere la tua bambolina!!!!



La bambina guarda altrove. La donna è lì che la trattiene. Ha una macchina fotografica, un occhio meccanico che cerca di catturare ogni singolo movimento. Non puoi ingannare la macchina fotografica. La donna è lì che fissa lo spettatore, mentre la bambina scosta un attimo la testa e guarda fuori, cerca altrove perché dritto davanti a sé, dove guarda la donna, non puoi guardarci. Lei cerca di gettarti in quella strada e ce la sta facendo, ma una parte di te preferisce di no, una parte di te sa cosa è meglio per te.
La bambina si chiama Eva e non è più la tentatrice biblica, no perché qualcosa di ancora più terribile la sta minacciando. 
Loro sono madre e figlia e questa non è una fiaba. 

Questa è la realtà.

sabato 10 novembre 2012

Conigli coraggiosi (aggiornato)

Ieri Pepe è tornata a casa. E' ancora magra e non è del tutto fuori pericolo.
Ho saputo poi che Lube è morta proprio per dei parassiti, i coccidi, gli stessi che ha Pepe.

Alla fine ho voluto realizzare questo post sui conigli.




Chi non ha mai seguito il Bianconiglio nella sua tana?
qui illustrazione di John Tenniel
(piccolo aggiornamento: se invece volete conoscere la moglie del Bianconiglio cliccate qui)



giovedì 8 novembre 2012

Concorso di Aulonia: esito finale

Ed eccoci arrivati al concorso sul mondo di Aulonia con due sole concorrenti.

Come AlmaCattleya direi: Boh, ciò che chiedevo non mi sembrava tanto difficile. Dopotutto ho voluto anche posticipare la data di scadenza. Ho mandato più volte un post per ricordare, ma solo due blogger hanno accettato la sfida.
Come Aulonia potrei dire: Evidentemente ci deve essere stata una selezione naturale e solo due blogger sono arrivate alla finalissima.

Quale di queste affermazioni è reale? E io che ne so?!


Innanzitutto desidero parlare un po' di Aulonia. Lei "abita" il mio secondo blog e non solo. Come immagine è nata molto prima del secondo blog, diciamo che è nata con il dipinto che trovate a destra. In realtà quel dipinto voleva rappresentare altro e pensate che avrà ormai una decina di anni. Testa più grande rispetto al corpo, capelli biondi sparati in aria con tracce nere, corpo sottile e minuto, una casacca che sa di povero e quegli occhi giallo/verdi contornati di nero che per farli mi sono ispirata a quelli della bambina afghana della famosa foto del National Geographic per non parlare della bocca piccola e rossa.
Sin dalla mia prima mostra ha catturato subito l'attenzione. Rimanevano colpiti da questa piccola creatura dai colori chiari con questo sfondo nero molto insistito nei tratti.
Eppure all'inizio rappresentava qualcosa di terribile e alla fine trovo queste persone affascinate da questa bambina. Che questo dipinto sia ben altro?! Così la bambina ha iniziato ad abitare prima me e rappresentava prima una falena alla ricerca della luce con l'intento di non bruciarsi e poi dopo questa bambina ragno.
Solo dopo che lei è "nata" come la bambina ragno, è "comparso" il nome e davvero attraverso un sogno.
Ecco Aulonia in uno dei primi disegni che ho realizzato.



Il suo corpo è normale, non ha quelle braccia che alla fine ho deciso di tenere però già c'era quell'idea. Infatti sopra avevo scritto Nel suo corpo di bambina risiede una dea ma ancora molte cose dovevano ancora venire.
Alla fine è nato il blog.


Presentiamo ora le due concorrenti.


mercoledì 7 novembre 2012

Le risposte di Aulonia


Voi chiedete ed Aulonia risponde






Aulonia è un nome molto musicale, sei contenta di essere chiamata così? Te lo chiedo perché a me il mio non piace.

Sì, mi piace molto e concordo con te. E' molto musicale, ma ti dirò una cosa: io non so chi me l'abbia dato. E' come apparso in un sogno dicendomi "Tu sei Aulonia". In quel momento ho preso consapevolezza di me.
A te quale nome piacerebbe darti? Sarebbe il tuo nome, il tuo perché te lo sei dato tu e non altri.

Mi sembra di capire che il tuo primo incontro sia stato con un fior di loto, il fiore dell'universo, quanto ti senti immersa nell'universo?

E' il mio primo ricordo, la mia prima consapevolezza come creatura: con il nome ricordo del fiore di loto. Per cosa intendi con "quanto"? Lo intendi per quantità o a che punto sono? Non saprei dirti quanto io sia immersa perché non ne conosco la fine. Ti posso dire solo questo: Sì, mi sento immersa.

Ma gli uomini da quali fili sono collegati tra di loro?

Non posso dirti di tutti gli uomini e donne, dei bambini e degli anziani perché siete davvero tanti e io non ho toccato i fili di tutti quindi ti posso fare un discorso generale. C'è una cosa però che vi accomuna: siete, ognuno al vostro modo, diversi nel bene e nel male da ogni altra specie di creatura esistente in questo mondo.
Ci sono persone che hanno fili così ingarbugliati che ho anche un certo timore nel toccarli: non vorrei far loro del male. Altri fili sono ricoperti da strati duri o appiccicosi. Ogni volta che provo a lisciarli non sento il suono del filo, ma dello strato che li ricopre. Quel suono è privo di armonia, ma quella persona non se ne accorge: è talmente abituata a sentirlo che per lui o lei è il suono più bello di tutti, quello che lo rappresenta al meglio.
Poi ci sono persone che hanno fili che suonano anche se non li tocco. Sono talmente rumorosi che a volte ho paura. Sono fili che parlano di tutto e che si sentono di dover parlare. Sono fili che si muovono anche e non stanno fermi un attimo. Allora io aspetto, ma quando li tocco è come se fossero morti: sono vivi solo quando suonano per conto loro.
Altri fili invece sono una delizia nel toccarli: mi solleticano le dita. Altri sono freddi, altri sono caldi, altri sono grossi, altri sottili, altri risplendono mentre altri quasi cadono anche se con le dita cerco di tenere quel filo ben teso.
Come puoi vedere ogni filo è diverso come ogni persona lo è. Desidero sottolineare ancora una volta una cosa: sono diversi da quelli di qualsiasi altra specie vivente di questo mondo. Non so, forse sono l'ambiente e le persone con le quali crescete che ve li modifica, ma non ti saprei dire con certezza.







Cara Aulonia, il tuo mondo è fatto di fili, è come una ragnatela. La ragnatela è insidiosa per ogni insetto, invece è casa e rifugio per il ragno che la crea. Io interpreto questa ragnatela un po' come la solitudine. La solitudine protegge dal mondo, a volte, ma allontana tutti, perché spaventa. Ti senti mai sola bambina-ragno? Ti va di parlarmi un po' di come stai tra i fili della tua ragnatela?

Grazie mille per il tuo interessamento. Sì, a volte mi sento sola, ma non per quello che dici tu. La ragnatela nella quale vivo è un mondo che accoglie, non che isola. Io in ogni momento sono in collegamento con i fili delle altre creature. Non tutte, però perché degli alberi ancora non sono riuscita a toccare i loro fili. Perché allora mi sento sola? Non lo so. Forse fa parte del mio essere, forse mi è necessaria a volte, ma a volte la sento questa solitudine. A volte è una solitudine silenziosa quasi come se davanti a me ci fossero delle lande desolate e solo il vento riempie questo vuoto. Altre volte invece è agghiacciante come il non poter fare niente mentre vedi un'onda che ti prende e ti inghiotte. In quei momenti ho paura? Sì, ho paura, ma quando sento il cuore che palpita, sento delle presenze che mi dicono di non temere. Mi sento sola e allo stesso tempo no. Strano a dirsi, vero? Eppure a volte non mi sento così male. Anche dopo che è passato non rimango in quella solitudine. Dico: ok, è passata. Ora possiamo andare. Diciamo che per me la solitudine è una situazione passeggera. In quel momento mi sembra eterna e poi tutto ad un tratto sparisce. E' una pausa.
Scusami se ho fatto un discorso così lungo. Spero tu abbia capito.





Grazie mille per le domande. E' stata anche l'occasione di affrontare diverse cose,
Inoltre la questione dei fili: che fili potrebbero avere gli esseri umani? 
Grazie mille ad entrambe e a domani con il vero concorso.

domenica 4 novembre 2012

- 2 giorni allo scadere del concorso

Ormai il concorso de Il mondo di Aulonia sta per scadere e alla fine ho deciso di farlo scadere alle 23:59 di 6 novembre

Ricapitoliamo:


1° iniziativa: realizzare delle domande che abbiano come referente Aulonia. Potete chiederle quello che volete se avete delle curiosità, o avete bisogno di spiegazioni. 

2° iniziativa: realizzare un lavoro sul mondo di Aulonia. Potete scrivere una poesia, un racconto, disegnare ecc... quello che vi viene in mente.

Mandarli alla mia e-mail: vigele_83@libero.it

Il 7 posterò pubblicherò le domande con le risposte e l'8 i 3 lavori vincitori

Al primo selezionato spetterà un disegno su Aulonia che realizzerò appositamente. 

Una sola regola: essere iscritti ad entrambi i miei blog. 

Per entrare nel mondo di Aulonia basta cliccare sulla bambina bionda a destra





anche il bambino che non vuole crescere ti chiede di partecipare




Coraggio!




R.I.P. Lube



Avrei voluto conservare questa foto per l'inverno, per dire copriamoci meglio che si sta facendo freddo. E invece questa foto è l'ultima che ho fatto su di lei. Stamattina è morta e il fatto è che ancora non so di cosa. Cioè, ieri la vedevo bene, l'ho presa in braccio e mi sembrava tutto normale anche perché lei si comportava come sempre. Invece stamattina l'ho visto mogia, era incredibilmente magra e l'ho tenuta fino alla fine. Ho passato con lei ogni secondo dal non stare più dritta, al contorcersi per finire coi suoi ultimi respiri. Sono stata con lei fino alla fine e credo possiate immaginare quante lacrime io abbia versato.
E mi rendo conto ancora di più quanto amore possano dare queste piccole creature. Non è soltanto una questione di dare e ricevere, ma anche di presenza.
Quasi due anni fa è morta Bonnie, la mia prima coniglietta. Poco dopo prendemmo Pepe e alla fine fu deciso di prendere dopo qualche giorno anche la sua sorellina Lube
Erano proprio come due sorelle: a volte bisticciavano (e quasi sempre era Lube a rincorrere e a dare piccoli morsetti) e a volte stavano unite (era bello vederle leccarsi a vicenda)
Sembra che sia morta a causa di un parassita e anche Pepe sembra avere la stessa cosa.
Ora Pepe è in osservazione.

Lube, salutami tanto Bonnie e grazie di tutto. Veglia su tua sorella.


P.S.: Fra una settimana avrebbe compiuto due anni.


sabato 3 novembre 2012

Pinocchio ovvero come diventare ciò che gli adulti vogliono


Come molti, da bambina ho visto il Pinocchio di Disney. Avevo 5 anni e mi ricordo che alla fine piansi. Inoltre a 6 anni mio padre portò in casa un gatto che aveva trovato in un cantiere. Aveva pochi giorni, era tutto nero e io lo chiamai Figaro.
Inoltre alle elementari ci fecero leggere il libro di Collodi Le avventure di Pinocchio.
Andando avanti però mi dispiaceva per Pinocchio: diventava un bambino vero, ma quello che mi sembrava è che diventava un bravo bambino.
Avrebbe perso quella spontaneità, quella irruenza, quella curiosità che a volte lo portava nei guai. E la guarigione qual è? Essere un bravo bambino.
Quando vidi il film di Benigni, rimasi commossa dal finale. Molti lo giudicano un film riuscito a metà, deludente e forse è vero. Credo che molti si aspettassero un film all'altezza de La vita è bella. Troppe aspettative andavano contro di lui.
Eppure in quel finale stava l'essenza di Pinocchio: l'ombra che, incuriosita da una farfalla, la insegue e alla fine la vediamo perdersi nel panorama.
E' una sensazione che mi fece venire le lacrime agli occhi e un sorriso ampio: quella libertà assoluta tanto da "confondersi" con la natura stessa.




venerdì 2 novembre 2012

Lucca Comics 2012 (1° novembre)


E così inauguro il mese di novembre con il Lucca Comics.
Sono alcuni anni che vado al Lucca Comics.
La mia prima volta è stata quando la fiera era tutta raggruppata. Credo sia stato l'ultimo anno che era così organizzata.
Poi l'anno successivo la fiera invase letteralmente il centro.

Ecco le foto che ho scattato ieri che è stato anche il primo giorno di questa fiera.
Alcune foto sono venute bene altre un po' mosse
Alla fine delle foto troverete un mio breve resoconto della giornata.







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