tag:blogger.com,1999:blog-63843615183279198992024-02-08T08:42:13.518+01:00Farfalle eternelibera le farfalle che hai dentro e creerai giardini immensiAlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.comBlogger915125tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-18914499856593152262018-10-18T11:43:00.001+02:002018-10-18T11:43:28.446+02:00Farfalle eterne non ci sarà più?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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Vado sul mio blog e noto questo: sono passati esattamente sei mesi da quando ho scritto l'ultimo post ovvero il resoconto sullo spettacolo finale del Teatro Accademia Marescotti (vedi <a href="https://almacattleya.blogspot.com/2018/04/teatro-accademia-marescotti-decima-ed.html">qui</a>).</div>
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Già da tempo i post diminuivano sempre di più vedendo anche come diminuivano le visualizzazioni e i commenti.</div>
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E' tutto correlato, un tassello che cade su un altro tassello.</div>
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Senza contare che ormai i blog hanno fatto il loro tempo. Troppo lunghi da leggere anche se si cerca di accorciare il più possibile.</div>
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Certo, ci sono le eccezioni, blog che continuano ad essere seguiti ma questi lo erano anche diversi anni fa. Può anche darsi che alcuni di loro si siano accorti che le visualizzazioni totali sono diminuite rispetto ad anni fa, ma ancora continuano.</div>
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Poi non so se è una mia impressione, ma mi sembra ci sia una diversa percezione per alcuni tra il leggere un blog e un sito. Ovvero che per alcuni il blog sembra qualcosa di amatoriale, uscito fuori dal guizzo di un momento di follia, mentre il sito è invece qualcosa di professionale.</div>
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Ecco, questa dicotomia mi sembra piuttosto sciocca perché io li vedo alcuni di questi siti e direi che di professionale hanno ben poco: piene di errori e non solo ortografici (alcuni di questi possono capitare), immagini prese a caso e senza alcun autore attribuito.</div>
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A volte, alcuni mi hanno detto che sono una giornalista e io, tutta imbarazzata, dico di no, che chiamarmi giornalista mi sembra un po' troppo. Poi leggo alcuni siti e tutto ciò mi rende perplessa, articoli dove non c'è nessuna elaborazione, dove si prende quel che c'è nel web senza rielaborarlo o di capire, dove non si vanno a cercare le fonti.</div>
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Alcuni potrebbero anche dirmi di fregare delle visualizzazioni, dei commenti ma questa situazione è durata un bel po'. E a dir la verità, se davvero volessi scrivere per me stessa, terrei un diario segreto, non un blog pubblico.</div>
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Sarà un mio difetto, ma non riesco a sorvolare sopra senza contare che la voglia di scrivere poco a poco si stava scemando.</div>
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Gli argomenti c'erano, ma mentre prima mi bastava poco per pubblicarli, adesso invece è più un "No." Solo che non è un "No." urlato, è più privo di interesse.</div>
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Ormai non sono più interessata a tenere il blog.</div>
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Ovviamente il blog rimane così come i post perché, a dispetto di tutto, sono grata.</div>
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Perché, nonostante tutto, il blog è stato utile a qualcuno e anche se l'anno prossimo non festeggerò con un post i 10 anni di blog (mi sarebbe piaciuto), niente del blog è stato tempo perso.</div>
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Finisce qui la mia stagione di blogger?</div>
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Non lo so. Chissà dove mi condurranno queste mie farfalle eterne.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgny6xaEsv6ghpfYmoJGXCPGQiMdhDzgvnii0IPxb5ym6zSimd6gtkZOYHaX89lomovqym2FSYt6WlKlJYvbK0S1zBX0WoyU2q2RhWQ-pXI4tud3LvOB6k-F8SZafgvymWvJgKW8N-msvlQ/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="692" data-original-width="960" height="460" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgny6xaEsv6ghpfYmoJGXCPGQiMdhDzgvnii0IPxb5ym6zSimd6gtkZOYHaX89lomovqym2FSYt6WlKlJYvbK0S1zBX0WoyU2q2RhWQ-pXI4tud3LvOB6k-F8SZafgvymWvJgKW8N-msvlQ/s640/1.jpg" width="640" /></a></div>
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P.S.: Se c'è qualcuno che è interessato a vedere cosa faccio, qualche mese fa mi sono iscritta a Instagram. Eccomi <a href="https://www.instagram.com/alma_cattleya/?hl=it">qua</a> </div>
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AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-27816707635009960982018-04-18T18:05:00.000+02:002018-04-18T19:01:57.704+02:00Teatro Accademia Marescotti (decima ed ultima parte) <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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E' passato un mese dal saggio finale del TAM (Teatro Accademia Marescotti) ed ecco qui il decimo post, quello finale.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1569NXHGx0Tw61eHUhf7v3x0d_q4eFLdoRi6CJ273eLTLFo6n61Gykvgbybs_zJ7AzSXctCwP7WGz130AZKL-Qu6tzhTwZuAkaMPr1gHPnfsUZZzK3FcnkH_1QQS16UfxPTz0tfOX93HN/s1600/000v.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1569NXHGx0Tw61eHUhf7v3x0d_q4eFLdoRi6CJ273eLTLFo6n61Gykvgbybs_zJ7AzSXctCwP7WGz130AZKL-Qu6tzhTwZuAkaMPr1gHPnfsUZZzK3FcnkH_1QQS16UfxPTz0tfOX93HN/s640/000v.jpg" width="640" /></a></div>
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foto di Steven Bortolussi</div>
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-prima-parte.html">Prima</a> parte</div>
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<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-seconda.html">Seconda</a> parte</div>
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-terza-parte.html">Terza</a> parte</div>
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-quarta-parte.html">Quarta</a> parte</div>
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-quinta-parte.html">Quinta</a> parte</div>
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-sesta-parte.html">Sesta</a> parte</div>
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<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-settima.html">Settima</a> parte</div>
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-ottava-parte.html">Ottava</a> parte</div>
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/03/teatro-accademia-marescotti-nona-parfe.html">Nona</a> parte</div>
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In inglese la parola play sta sia per giocare che per recitare così come suonare.</div>
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Così sembra che recitare abbia lo stesso valore del gioco.</div>
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Un gioco ha i suoi partecipanti, le sue regole e non può essere perpetuato all'infinito: ha un inizio, uno sviluppo e una fine.</div>
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Dire che in teatro stiamo giocando per me non equivale a sminuire quest'arte. Anzi, per me equivale ad esaltarla.</div>
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Ma il gioco non si compie solo in questo. Assumere altre identità, altri panni, potrebbe sembrare come il gioco del "Facciamo che io ero...", portare quello che <i>è stato</i> nell'<i>adesso</i> e così in teatro: si sta raccontando qualcosa che è successo ma ve la facciamo vedere <i>adesso. </i>E' l'arte del racconto ma qui non si tratta solo di narrare bensì di ricreare, di far vivere in scena. </div>
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Così è stato per i 23 allievi del Teatro Accademia Marescotti che assieme all'attore romagnolo hanno portato domenica 18 marzo 2018 a Fusignano, in provincia di Ravenna, il saggio conclusivo <i>Olio su tela.</i></div>
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Ma prima di tutto questo, c'è ben altro.</div>
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<i></i><i></i><br /></div>
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<a name='more'></a>Sabato 17 si è andato a vedere il luogo dove avremmo tenuto lo spettacolo.<br />
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di Chiara Roncuzzi</div>
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Si fa il punto della situazione, con gli ultimi ritocchi di alcune scene per poi passare alle prove tecniche dove si sistemano le luci e l'audio e si correda il pavimento del palco di tanti piccoli pezzi di scotch di carta dove sopra viene segnato il nome della scena. Quest'ultima operazione serve per sapere dove posizionare i mobili che costituiranno la scena.</div>
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Così come è stato per il 100 ore con Marescotti, non ci sarà uno spettacolo unico che coinvolgerà allo stesso tempo gli allievi, ma 13 scene sul palco (monologhi, scene a due o più persone) più 11 scene che saranno localizzate agli angoli, vista la struttura del palco, e servono per riempire quei pochi minuti che servono per togliere, o spostare, i mobili della scena precedente e preparare quella successiva. In alcune di queste ci sarà lo stesso Ivano Marescotti.</div>
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di Chiara Roncuzzi </div>
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di Chiara Roncuzzi</div>
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Dopo le ultime indicazione dateci da Ivano Marescotti e scaturite fuori dalla prova generale, ci si sistema per entrare in scena.</div>
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Esce dal sipario chiuso Ivano Marescotti che spiega a chi non sa come è strutturato lo spettacolo e chiede a tutti gli spettatori di spegnere i loro cellulari. Non si tratta solo della suoneria, dice, ma anche della luce che illumina il viso e visibile da coloro che sono sul palco.</div>
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di Chiara Roncuzzi</div>
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di Chiara Roncuzzi</div>
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Dopo la presentazione, lo spettacolo può cominciare ed elencherò ogni scena, non importa se sul palco o sul proscenio, escludendo gli interventi di Ivano Marescotti, e per ciascuna scena ci sarà la fonte (ricordo che la stragrande maggioranza delle scene è stata modificata, ridotta) incluso i partecipanti in ordine alfabetico e in questo non importa se sono gli attori principali o le "comparse". Ci sarà anche un breve riassunto giusto per sapere almeno un po' quello che succede.</div>
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Le foto mi sono state gentilmente concesse dai loro autori e perciò li ringrazio enormemente.<br />
(nota: Ho deciso di tenere sospeso il riassunto di alcune scene perché c'è qualcosa riconducibile alla fonte originaria e che avviene come sorpresa)</div>
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Si parte.</div>
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- <i>Bon anniversaire</i> (ispirato da <i>Il compleanno</i> di Harold Pinter con Chiara Burnacci, Viviella Costantino, Samuele Perini e Luca Ricci)</div>
<br />
La vita in una pensione con un unico cliente può essere monotona vista dal di fuori, ma si intrecciano relazioni ed equivoci, il tutto completato da una torta.<br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmcxwLbAU8aFY8DRl41M4nZQRb5Lr91KOSeWJGB-MtqAdsHWe4L-Q0_fiArZtqQFwWHPqXraLw4Uunc_EaoWODYAgjcIz9-8BTCjch8eXu_8E57JQiRmI30IyaNg-kAt5UHD-iXFF6y8ep/s1600/000cdefg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmcxwLbAU8aFY8DRl41M4nZQRb5Lr91KOSeWJGB-MtqAdsHWe4L-Q0_fiArZtqQFwWHPqXraLw4Uunc_EaoWODYAgjcIz9-8BTCjch8eXu_8E57JQiRmI30IyaNg-kAt5UHD-iXFF6y8ep/s640/000cdefg.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
di Steven Bortolussi</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMmT_wa5_50DhL6XmKatWjQY0rgEyuJElLtOoBiNMH2h63Mn-5DpwET_SMfoF25RegvW7DhxE0LJ96C-rnD1Q5ibXS7r_FCAPH-6c2vkcnKj85C5jBbI4NsW-2Cg-Nha53GhyphenhyphendAwRrqkgm/s1600/000d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMmT_wa5_50DhL6XmKatWjQY0rgEyuJElLtOoBiNMH2h63Mn-5DpwET_SMfoF25RegvW7DhxE0LJ96C-rnD1Q5ibXS7r_FCAPH-6c2vkcnKj85C5jBbI4NsW-2Cg-Nha53GhyphenhyphendAwRrqkgm/s640/000d.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
di Steven Bortolussi</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMfIQ3QOuAizt8nCZMxqvgAkvqWjDi1rMzeTWFnOkwk_yFf9872wnk5EkZuQp1ijQ0cx4tw8F_4VlONS-xevjbVcrWP0uUf8K_ShJ1GIww8oKBRp5kr0_gnPOVmVafAxUVT1WPXMhlLNhM/s1600/000cdefghil.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMfIQ3QOuAizt8nCZMxqvgAkvqWjDi1rMzeTWFnOkwk_yFf9872wnk5EkZuQp1ijQ0cx4tw8F_4VlONS-xevjbVcrWP0uUf8K_ShJ1GIww8oKBRp5kr0_gnPOVmVafAxUVT1WPXMhlLNhM/s640/000cdefghil.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
di Steven Bortolussi</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
- <i>Una notte di Salomé </i>(tratto dal testo omonimo di Emanuele Vacchetto) con Giovanni Dalpozzo, Linda Fabbri e Chiara Elisabetta Wehlte</div>
<br />
<br />
In una bettola a tarda notte, mentre la proprietaria sta pulendo dopo la chiusura, irrompe una nota diva del cinema con una grande borsa che nasconde qualcosa di segreto.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div align="center">
di Steven Bortolussi</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNqtpwSTO4_18twU3UoSvd_51nOl3lgXIPV0zfDh55umwfFvtF_G1ke5CC0O_KewDC4fK-mSwpIT6-oQ0zFMrmY2jDMMAzcXT7KjPIGi8LKy6A_Vh_MGqFKSvLVdqJs9iB1uUTTaxdUDM0/s1600/000d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNqtpwSTO4_18twU3UoSvd_51nOl3lgXIPV0zfDh55umwfFvtF_G1ke5CC0O_KewDC4fK-mSwpIT6-oQ0zFMrmY2jDMMAzcXT7KjPIGi8LKy6A_Vh_MGqFKSvLVdqJs9iB1uUTTaxdUDM0/s640/000d.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div align="center">
di Steven Bortolussi</div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<br />
- <i>Il povero Ettore</i> (ispirato da <i>Un nome equino</i> di Anton Cechov) con Rita Caravita, Debora Cavessi e Wilmer Pasi<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un ascesso non dà pace ad Ettore con la conseguenza che anche sua moglie ne risente. Un fraintendimento diventa la goccia che fa traboccare il vaso. </div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8qEvpJisZlLA9PJSvhBKQ9otTrDxP5GWFl0ETRjNO_vLevAF8-t4mVtfO1qEEmGl2mjsoURl3vDIRQA8bVH537H3nAmlJat5s1ox4prAbkK3hWJw8HIl6MIt3FYxxyOEU3oki3VZpVb3v/s1600/000u.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8qEvpJisZlLA9PJSvhBKQ9otTrDxP5GWFl0ETRjNO_vLevAF8-t4mVtfO1qEEmGl2mjsoURl3vDIRQA8bVH537H3nAmlJat5s1ox4prAbkK3hWJw8HIl6MIt3FYxxyOEU3oki3VZpVb3v/s640/000u.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<div>
<strike><br /></strike></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsJhiY94FZll0ujtzVOtrEI37e1JTl68VsZNIs2fCDBLizLDl4H72lz4YtZmgJenQrTSpSH5Q7AUj-jiPMZZL4oXAyZR1Pe0hFT2BUA4sJnwXCtaDKyLQ_4ynsMgOqmUlfq9b5P4gzb2V0/s1600/000s.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsJhiY94FZll0ujtzVOtrEI37e1JTl68VsZNIs2fCDBLizLDl4H72lz4YtZmgJenQrTSpSH5Q7AUj-jiPMZZL4oXAyZR1Pe0hFT2BUA4sJnwXCtaDKyLQ_4ynsMgOqmUlfq9b5P4gzb2V0/s640/000s.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia17X_an9dWT-MCiT0ukfZFyhiZQtCa51IkePdIO2QVXc2wkAvEgHC3yCrCTD8mrSmlk9PqOvu05LRO-mmJ3pbpfjbyiSnvlZAYTEAw0ejxAj6oKYktPpo4nJOs2wQgg_DnDjt0VQczZrS/s1600/000t.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia17X_an9dWT-MCiT0ukfZFyhiZQtCa51IkePdIO2QVXc2wkAvEgHC3yCrCTD8mrSmlk9PqOvu05LRO-mmJ3pbpfjbyiSnvlZAYTEAw0ejxAj6oKYktPpo4nJOs2wQgg_DnDjt0VQczZrS/s640/000t.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div align="center">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<b><br /></b>
<br />
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
- <i>Le scale</i>, di e con Annalisa Puletti </div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Quante scale si sono fatte nella vita, scale di ogni tipo, quelle di palazzi vecchi e moderni, a chiocciola, scale che rientrano nella nostra vita quotidiana e poi si può giungere ad un punto dove non si riesce più a farle.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrbNzAMqN2KqgADMyI_QXCmmvqa2nyfIlzxRLGNZLZzgoHMtBZNDd_qt9G7LjV7oIDwXOfXM-aFabV1X1LUlNBXQBtxuCxPpmnkxTyMn1LpESMotB-aZuSnTtD4PyLQj4MhiPcSeazVkSg/s1600/000u.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrbNzAMqN2KqgADMyI_QXCmmvqa2nyfIlzxRLGNZLZzgoHMtBZNDd_qt9G7LjV7oIDwXOfXM-aFabV1X1LUlNBXQBtxuCxPpmnkxTyMn1LpESMotB-aZuSnTtD4PyLQj4MhiPcSeazVkSg/s640/000u.jpg" width="426" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div align="center">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
- <i>L'amante</i> (riduzione del testo omonimo di Harold Pinter) con Enrico Batarra e Simona Brunazzi</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
L'intricato rapporto di due giovani dove ciò che sembra incomprensibile e assurdo porta poi a chiedersi a che gioco stanno giocando.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiSHSdIVpbdmPTeM63Rcilp2kMGzE9KzQfW1RTbGIGfMnzKtV8l1OQZAKnSaostDBDuTlUQaizTYNUPAiqdotrcmT6TPkg39tgd7UlbzDdRJA8cJF8ZYR3iUAZjTAsMWuwpp5u0uB86YMR/s1600/000v.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiSHSdIVpbdmPTeM63Rcilp2kMGzE9KzQfW1RTbGIGfMnzKtV8l1OQZAKnSaostDBDuTlUQaizTYNUPAiqdotrcmT6TPkg39tgd7UlbzDdRJA8cJF8ZYR3iUAZjTAsMWuwpp5u0uB86YMR/s640/000v.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD4ee5sbQ8RfT-LfU0FYyRhPWHTT2QmSF2YVocANkWJkNf2p-saLmimzGgxmgGsMM4iyLkI7BeSsoXC3_kmAomfuK21l3DOM1mQgQzP3Yd1pIgbxrtBKGweubZy6eLtnyMQZfJdvikMCbg/s1600/000s.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD4ee5sbQ8RfT-LfU0FYyRhPWHTT2QmSF2YVocANkWJkNf2p-saLmimzGgxmgGsMM4iyLkI7BeSsoXC3_kmAomfuK21l3DOM1mQgQzP3Yd1pIgbxrtBKGweubZy6eLtnyMQZfJdvikMCbg/s640/000s.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div align="center" dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<br />
<br />
<i></i></div>
<div align="center" dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div align="center" dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<b><i></i><br /></b>
</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
- <i>L'attesa</i> (tratto allo sketch omonimo di Franca Valeri) con Rita Lugaresi</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Una donna vistosamente abbigliata si prepara ad un appuntamento ripassando le frasi e comportandosi come una pantera, ma un'amara sorpresa la aspetta.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheuKXLk0mTzjPdlrfubfrI1jHv_OkRwCX0YTPbxd-gdFyOvOG7OEeBDuizocStjlHlZ0qbMVlF9LRXI_u-bu8_vEzRHnexmhu_RUrffAcknSqkR5i-L39my4AKiybktv8Zorxxvz_g44qH/s1600/000t.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheuKXLk0mTzjPdlrfubfrI1jHv_OkRwCX0YTPbxd-gdFyOvOG7OEeBDuizocStjlHlZ0qbMVlF9LRXI_u-bu8_vEzRHnexmhu_RUrffAcknSqkR5i-L39my4AKiybktv8Zorxxvz_g44qH/s640/000t.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<u><span style="color: #000120;"><br /></span></u></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
- <i>Arsenico e merletti</i> (scena tratta dal film <i>Arsenico e vecchi merletti</i> di Frank Capra basato sull'omonima commedia di Joseph Kesselring) con Giulia Baraldo, Chiara Burnacci, Patrizia Cevoli e Wilmer Pasi</div>
<br />
<br />
Una giovane ragazza va a trovare le sue due adorabili zie e scopre, suo malgrado, che sono coinvolte in un'abitudine alquanto bizzarra.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg18BLpbvgP3WFwU4vW0n1UYUVRXB15gApOLaPS1ZfmSCduEnSBqjGBcM67WdJh-HbjM0dfwaYnUhWNhj0oMy882GE3xH3JakwoXaxtwRgfFJCjhJWh9pXyjFktQoWI-lLE5DVnP03NwUqv/s1600/000v.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg18BLpbvgP3WFwU4vW0n1UYUVRXB15gApOLaPS1ZfmSCduEnSBqjGBcM67WdJh-HbjM0dfwaYnUhWNhj0oMy882GE3xH3JakwoXaxtwRgfFJCjhJWh9pXyjFktQoWI-lLE5DVnP03NwUqv/s640/000v.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
<br />
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9u7TZQCXi-6zroUAdxtwoRBwVrxREPE2XnUoaHnnaTCFm8Vm-Ca2J_pZuYl59C102XeAH-M30ILJZOujXxuWYRAB-zcstYl_s3Vl1VUNdscmNQYD8u8_vhprgAdGu9SyuJfH9epzZi2Vm/s1600/000s.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9u7TZQCXi-6zroUAdxtwoRBwVrxREPE2XnUoaHnnaTCFm8Vm-Ca2J_pZuYl59C102XeAH-M30ILJZOujXxuWYRAB-zcstYl_s3Vl1VUNdscmNQYD8u8_vhprgAdGu9SyuJfH9epzZi2Vm/s640/000s.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div align="center">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span><br />
<br />
<u><span style="color: #000120;"><br /></span></u>
</div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike>- <i>La voce umana</i> (tratto dal testo omonimo di Jean Cocteau) con Paola Gentilini<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Una telefonata tanto attesa ma ormai chi riceve la telefonata ha già attraversato un punto di non ritorno.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4YPYwD2x6VLQdkkZRUn0fstjcseGN1IqKDnZWPo7FcTsxYelkQntM9ZjtRk2wJe8o18A7Ez5URASOYYGk9zyzRA1EApAvkLRLDz6y4Nco4DAZ5TZeY4isnhgYoiIkmfsP1kno64I9qh8S/s1600/000cdefg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4YPYwD2x6VLQdkkZRUn0fstjcseGN1IqKDnZWPo7FcTsxYelkQntM9ZjtRk2wJe8o18A7Ez5URASOYYGk9zyzRA1EApAvkLRLDz6y4Nco4DAZ5TZeY4isnhgYoiIkmfsP1kno64I9qh8S/s640/000cdefg.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
di Steven Bortolussi</div>
<br />
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
- <i>La prostituta d'alto bordo</i> (monologo tratto da <i>La Locandiera</i> di Carlo Goldoni) con Samuele Perini e Elena Vignoli<br />
<br />
<br />
Un militare decide per la prima volta di andare da una ben rinomata prostituta d'alto bordo credendo di trovarci del piacere, ma non immaginava che, dopo una telefonata, si sarebbe ritrovato nelle sue grinfie<br />
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXnqagqDjZVl3r7RRWtyaLf8Kcye2WE_npfXxJl_B75yzSzrz5ZkXcnaep0oAayWHT7YxvBb5Wyem81ji6LvUksW6YIzreo2BE5DTe-glSXIFzFOKHBW1VOM_gsAw7Y1MjEwmoxFshJF_K/s1600/000t.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXnqagqDjZVl3r7RRWtyaLf8Kcye2WE_npfXxJl_B75yzSzrz5ZkXcnaep0oAayWHT7YxvBb5Wyem81ji6LvUksW6YIzreo2BE5DTe-glSXIFzFOKHBW1VOM_gsAw7Y1MjEwmoxFshJF_K/s640/000t.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguBYKB5P95gqscKNZM7Nnj9VXGtyx1FfHx-FqoLohuQpnPN50qJKMqi3NrNGJMhqBkQjncP0YYhw43b9KvS6TgWpPmJpHoHwOkzqXoDYuq4ojn_aLjHpYqnbFyYRziwPUnZRPNEz4avxUX/s1600/000cdefgh.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguBYKB5P95gqscKNZM7Nnj9VXGtyx1FfHx-FqoLohuQpnPN50qJKMqi3NrNGJMhqBkQjncP0YYhw43b9KvS6TgWpPmJpHoHwOkzqXoDYuq4ojn_aLjHpYqnbFyYRziwPUnZRPNEz4avxUX/s640/000cdefgh.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
di Steven Bortolussi</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<i></i><i></i><br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<i></i><br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUCnJIpXHRs2uort6ma4Ud8X0XWvAN1cKWhYvrhqVeMHuLC61-qOAcdVIRxINK4S3xjS1U-QsulYGyecmMMigxw9Hkw6JEqpuXYFzFw1CcB-rtDPB1qeP3Dedae8sexkj0sAcf0fBZPeKW/s1600/000u.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUCnJIpXHRs2uort6ma4Ud8X0XWvAN1cKWhYvrhqVeMHuLC61-qOAcdVIRxINK4S3xjS1U-QsulYGyecmMMigxw9Hkw6JEqpuXYFzFw1CcB-rtDPB1qeP3Dedae8sexkj0sAcf0fBZPeKW/s640/000u.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<br />
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
<strike></strike><br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
- <i>Famiglia Loman</i> (riduzione di <i>Morte di un commesso viaggiatore</i> di Arthur Miller) con Enrico Battarra, Tristano Onofri, Annalisa Puletti e Luca Rondinini</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Una telefonata spezza per sempre il sogno di una vita finalmente agiata di un onesto commesso viaggiatore scatenando così un crescendo dove vengono rinfacciati i fallimenti di una famiglia e portando ad un tragico finale.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBV6PpCfSIi1JY4_kr7BOxZVMoXxYnTRRgUTOZ-Tcfw8-k06E9sfN72K2Kjb9XZBptvP2L6EcDmMG1vrqwWqA3Eie7mhysWntrntbddYB48BiDbejW7QPfkoww4YFkk8ej8WVQhs_C6EHB/s1600/000v.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBV6PpCfSIi1JY4_kr7BOxZVMoXxYnTRRgUTOZ-Tcfw8-k06E9sfN72K2Kjb9XZBptvP2L6EcDmMG1vrqwWqA3Eie7mhysWntrntbddYB48BiDbejW7QPfkoww4YFkk8ej8WVQhs_C6EHB/s640/000v.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<div>
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></div>
<div>
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike><br /></strike></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: justify;" trbidi="on">
- Kamaserta (tratto dal monologo <i>La ninfomane</i> di <span style="color: black; font-family: inherit;">Gloria Calderón Kellett nella raccolta <i>Accessories</i>) con Rita Caravita e Wilmer Pasi</span></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: justify;" trbidi="on">
Un'ingenua signora confessa candidamente i suoi desideri peccaminosi al prete che si rivela essere curioso.</div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><span style="font-family: inherit;"></span><b></b><span style="color: black;"></span><i></i><i></i><br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPZqYhyphenhyphenfEv8EhvAHC7bRPrOMWow5jGqBiEqoqJO7HnaWjKeRcgawYO2KowSusfpu1xo9Owjob05Oecbh4AeOMC-oFp1g93k3XIiDe_7MbQtCN_VEXIAnYSHcY57B7gQPx2aUeJRjOnGqpH/s1600/000s.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPZqYhyphenhyphenfEv8EhvAHC7bRPrOMWow5jGqBiEqoqJO7HnaWjKeRcgawYO2KowSusfpu1xo9Owjob05Oecbh4AeOMC-oFp1g93k3XIiDe_7MbQtCN_VEXIAnYSHcY57B7gQPx2aUeJRjOnGqpH/s640/000s.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div align="center">
<br /></div>
<div align="center">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
- <i>Guarigione avvenuta</i> (idea di Flaviana Betti riarrangiata da Gianfranco Tondini) con Emma Benini, Flaviana Betti ed Elena Vignoli</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div style="text-align: justify;">
Una giovane paziente assume identità altrui trovandosi a fare da dottoressa ad un'altra paziente e dichiarandosi guarita dalla sua dottoressa.</div>
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4GMCWlhFOJq5EWlXMLrzBD5JDk-X-wQAcn2TO9DPZrJAMGvnzl2W58np1Q-a7y8Df6aqmYv8iW8mj1tyiQcYRCCTz96tQ702Mnzo98_6J7yao53mdg0QKc5xWn5CAWBs46EUOTnNXz4ro/s1600/000t.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4GMCWlhFOJq5EWlXMLrzBD5JDk-X-wQAcn2TO9DPZrJAMGvnzl2W58np1Q-a7y8Df6aqmYv8iW8mj1tyiQcYRCCTz96tQ702Mnzo98_6J7yao53mdg0QKc5xWn5CAWBs46EUOTnNXz4ro/s640/000t.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqKpho3JXm862ZxNO9egcqTGdIwTygS8d5GMydetgJkysa1jO3_yVeuPnx_1ZKIPw-Wg7TFsfBcaFgwiJjRCSKzlZsXGwJzNCxnTH8EywQyytFbdHnlT8IPCoDKJD97H2AJg6OZE2eDzq3/s1600/000v.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqKpho3JXm862ZxNO9egcqTGdIwTygS8d5GMydetgJkysa1jO3_yVeuPnx_1ZKIPw-Wg7TFsfBcaFgwiJjRCSKzlZsXGwJzNCxnTH8EywQyytFbdHnlT8IPCoDKJD97H2AJg6OZE2eDzq3/s640/000v.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHsND27txwMnnGPGLNYyptNR-VN7QcV001ugLEd6n8ENId3JBBYnWRetkl0tzOvMnVifCks33QBQ5rz3NI6dPSOA5hSqlXJl7eQKrhMfjIIf8OM0wMOYivZ_ey0xNfs2yoDjJ0P74uzRRn/s1600/000v.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHsND27txwMnnGPGLNYyptNR-VN7QcV001ugLEd6n8ENId3JBBYnWRetkl0tzOvMnVifCks33QBQ5rz3NI6dPSOA5hSqlXJl7eQKrhMfjIIf8OM0wMOYivZ_ey0xNfs2yoDjJ0P74uzRRn/s640/000v.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div align="center">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<b><br /></b>
</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
- <i>Coppia aperta</i> (tratto da <i>Coppia aperta, quasi spalancata</i> di Dario Fo e Franca Rame) con Giovanni Dalpozzo, Erika Leonelli e Luca Rondinini</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
In un rapporto di coppia chi tiene le redini dell'altro? Uno dei due? Entrambi? O una volta è uno e poi l'altro?</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYo8Wf1p2m5B0r_pCCLzVdzBufSUiPj689EnNeVU5ZTcIUG-lrqgQ6nfho6grw_L3SRLadf_DRLiAR453YLZZK2vIj59fvsZt-Ywexbjw35JYS4Lw359w3f8FUssawdRDOEzdD2ciI-zOy/s1600/000t.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYo8Wf1p2m5B0r_pCCLzVdzBufSUiPj689EnNeVU5ZTcIUG-lrqgQ6nfho6grw_L3SRLadf_DRLiAR453YLZZK2vIj59fvsZt-Ywexbjw35JYS4Lw359w3f8FUssawdRDOEzdD2ciI-zOy/s640/000t.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<div>
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></div>
<div>
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike><br /></strike></div>
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj16R1LMC7TgazpmwAbJ9ZUKcmRgT-Po6nsoGSQ5xwcHTY5WAoA_A0Hn68_cpGcY37Wg-hPlaDVHlAsbBoinLziPBOGoNOFGtYVHPPgAI49eOFELv4ioT9kdUPouDvk3Hj6Iz9jCsLVmdqd/s1600/000u.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj16R1LMC7TgazpmwAbJ9ZUKcmRgT-Po6nsoGSQ5xwcHTY5WAoA_A0Hn68_cpGcY37Wg-hPlaDVHlAsbBoinLziPBOGoNOFGtYVHPPgAI49eOFELv4ioT9kdUPouDvk3Hj6Iz9jCsLVmdqd/s640/000u.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div align="center">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3H6s44ps0Fy-lTBpFB876Gh4j_QlhTZpUgwYTL-Cai5UyUXL96CECSUeyKX51BvP8rHAu0mR28dTrZKPd5vNyVc9H20frbXq8GHV9O_jf7x-45NFP0JQYBwDT0zcxl44vImWyHF9i59_V/s1600/000v.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3H6s44ps0Fy-lTBpFB876Gh4j_QlhTZpUgwYTL-Cai5UyUXL96CECSUeyKX51BvP8rHAu0mR28dTrZKPd5vNyVc9H20frbXq8GHV9O_jf7x-45NFP0JQYBwDT0zcxl44vImWyHF9i59_V/s640/000v.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div align="center">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> di Steven Bortolussi</span></div>
<b><br /></b>
<br />
<br />
- <i>L'omino del borgo di sotto</i>, di e con Wilmer Pasi<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Un signore si avvicina a un mobile riferendosi ad esso come se fosse una femmina, qualcuna che conosceva e poco a poco svela il segreto che nasconde, qualcosa di inquietante che ha a che fare con dei bambini</div>
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
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<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div align="center" class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<b><br /></b></div>
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<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVcleOdTj1RH3ZMLYRwdeDtycb1ryUgK2KZTPu5YE_BWnAgjDqrW2hyyrwAqiNR1kkGDqm3PC5_drJhRs8MU5MxqAes0aPV7b-ZOMl530FCoECgkIvDJAzfZoQ8nXYvXRTuPMEM1z_7w44/s1600/000s.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVcleOdTj1RH3ZMLYRwdeDtycb1ryUgK2KZTPu5YE_BWnAgjDqrW2hyyrwAqiNR1kkGDqm3PC5_drJhRs8MU5MxqAes0aPV7b-ZOMl530FCoECgkIvDJAzfZoQ8nXYvXRTuPMEM1z_7w44/s640/000s.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<div>
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></div>
<div>
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike><br /></strike></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH1FaGGJK3ZxtBLKKGdLHLnc2wr-4y-PuvectHYdEI0m4IyQUuJWWT-dCSxYWXFXt3QdaPeJY_YzijkPl-hRXjO69Lm-zAAGwhYUTB5jSFPhVRdJQ8yHPlUk02WupbaFrx-Glg7viqcu2Z/s1600/000t.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH1FaGGJK3ZxtBLKKGdLHLnc2wr-4y-PuvectHYdEI0m4IyQUuJWWT-dCSxYWXFXt3QdaPeJY_YzijkPl-hRXjO69Lm-zAAGwhYUTB5jSFPhVRdJQ8yHPlUk02WupbaFrx-Glg7viqcu2Z/s640/000t.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<div>
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></div>
<div>
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike><br /></strike></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
- Monologo tratto da <i>La signorina Giulia</i> di August Strindberg con Emma Benini e Tristano Onofri<br />
<br />
<br />
Una ragazza urla la sua rabbia, la sua disperazione verso il suo amore prima di venire decapitata.<br />
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirghsWZAL7CXF5rzJKYb6kIldpEaP_KfbtcJgDaGu6j5860yrsUUJFa03h1kTdIfhqHKKVQLZ0dIVbn2mzsmcA1-GbDfq4whS1OIML_0llqPDucRcA_PR3ZcA0eqyyw_-z6sK5OIHeOWBq/s1600/000u.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirghsWZAL7CXF5rzJKYb6kIldpEaP_KfbtcJgDaGu6j5860yrsUUJFa03h1kTdIfhqHKKVQLZ0dIVbn2mzsmcA1-GbDfq4whS1OIML_0llqPDucRcA_PR3ZcA0eqyyw_-z6sK5OIHeOWBq/s640/000u.jpg" width="480" /></a></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
di Chiara Roncuzzi</div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<i><br /></i></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: justify;" trbidi="on">
- <i>Trio comico</i> (liberamente ispirato alle scene <a href="https://www.youtube.com/watch?v=4t8_nbB0Nfw">Omicidio in Casa Smith</a> e Processo per l'omicidio in Casa Smith (<a href="https://www.youtube.com/watch?v=UqQzA72qr_w">prima udienza</a>) de Il Trio Lopez-Marchesini-Solenghi) con Viviella Costantino, Giovanni Dalpozzo, Rita Lugaresi e Samuele Perini</div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: justify;" trbidi="on">
Una situazione assurda tira l'altra con sketch e gag comiche con un finale che si scopre essere assurdamente logico come può essere il teatro.</div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMK2vnmxR9aWvIrrfA9xPxlwiCzKqJzYNDKD15b2c-cD106hFuCqgfOue4_tzS7JSwnIR1IYt1fi_em-ATHjcjZfsJe521WFl8XuJXQCm5IJ8uE4gENMLJkIb8K_YDEetcEto9jbPN_vJv/s1600/000u.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMK2vnmxR9aWvIrrfA9xPxlwiCzKqJzYNDKD15b2c-cD106hFuCqgfOue4_tzS7JSwnIR1IYt1fi_em-ATHjcjZfsJe521WFl8XuJXQCm5IJ8uE4gENMLJkIb8K_YDEetcEto9jbPN_vJv/s640/000u.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
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<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK8Tce8pRkhrhCbQZh3Yyz_HGClK-DdNDf1vvGDK3icFRrIBaIon9wesPcPkGwjicG-4GM8OKd230rcTBM_UUQIufXWsOmmeEBA75UWMzkZM3qKmnSSiXFF7yRKcPE0jc0eYLOVwClAmcp/s1600/000v.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK8Tce8pRkhrhCbQZh3Yyz_HGClK-DdNDf1vvGDK3icFRrIBaIon9wesPcPkGwjicG-4GM8OKd230rcTBM_UUQIufXWsOmmeEBA75UWMzkZM3qKmnSSiXFF7yRKcPE0jc0eYLOVwClAmcp/s640/000v.jpg" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
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<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">di Steven Bortolussi</span></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike><br /></strike></div>
<div>
<br /></div>
<div>
E con questa ultima scena si conclude lo spettacolo</div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrVyuxiNx7tq4kmrNV6f56sx_AhkNmkuMHZQK5rJJJEocE8HfQG9nH2HgI1LRBuQX2-fsK5TmgLqvm6K86TO69CLMSO0_46yMy9uCyWaXAIqXmwq_E7RHOomPwmAG5Sp4tiYrZJKwb642a/s1600/000t.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrVyuxiNx7tq4kmrNV6f56sx_AhkNmkuMHZQK5rJJJEocE8HfQG9nH2HgI1LRBuQX2-fsK5TmgLqvm6K86TO69CLMSO0_46yMy9uCyWaXAIqXmwq_E7RHOomPwmAG5Sp4tiYrZJKwb642a/s640/000t.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: center;" trbidi="on">
di Chiara Roncuzzi</div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
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In molte scene, viene rappresentata la vita quotidiana. Si potrebbe pensare che questa sia noiosa, dove il tran tran fa da padrone e questo potrebbe anche essere in parte vero. Ma capita che in queste vite abitudinarie succeda qualcosa che sconvolge il tutto, che ribalta le carte sul tavolo e in molti di queste scene, come forse avrete notato, è una telefonata, una voce lontana fisicamente che però agisce come se fosse presente in scena senza però il contatto fisico e il vedere le conseguenze e il più delle volte capita anche senza il telefono, anche stando vicini fisicamente.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Semplicemente una voce, che sente le parole (significato), ma non ne percepisce il tono che queste portano (significante). Ma così facendo il significato delle parole viene dimezzato e quindi non capisce che in realtà quel "Non ti preoccupare, sto bene." in realtà vuol dire tutt'altro. </div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Gli spettatori invece lo vedono (se chi recita è bravo in questo). Capiscono dal tono, dai gesti quello che spesso nella vita reale non si coglie.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
In tante scene poi c'è un gioco dei ruoli, un gioco che può essere crudele, anche quando è sottile. Ciò che può essere forte diventa debole, chi può sembrare succube poi alla fine si scopre essere lui il burattinaio.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Il teatro non può fare la morale (scrivo questo anche in merito ad alcuni cambi di finale come quello successo alla <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/09/carmen-ce-una-ragione-se-muore-nel-finale-bizet-ci-capiva-un-po-piu-di-nardella/4082215/">Carmen</a> di Bizet). Può denunciare sì, ma non facendo la morale.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Questo varrebbe per tutti i media, ma purtroppo così non è e adesso anche il teatro sembra esserne contagiato.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Ritornando a noi, tante pennellate hanno composto questo <i>Olio su tela</i> (il nome dello spettacolo), dai colleghi di spettacolo, da Ivano Marescotti, dal TAM e dai suoi professori, dal Circolo degli Attori, da chi ci ha ospitato, da Marco Valtancoli che assieme a Chiara Roncuzzi ha composto la parte tecnica dello spettacolo, da chi venuto a vedere e adesso anche da voi che leggete.</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
(nota: non sono in ordine di importanza)</div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: justify;" trbidi="on">
Spesso ci viene ripetuta la frase <i>Lo spettacolo più bello è quello che non si vede </i>riferendosi allo spettacolo che verrà, ma lo leggo anche in un'altra maniera ovvero Lo spettacolo più bello è ciò che ci sta dietro, la preparazione ad esso e spero che in questi dieci appuntamenti anche voi che leggete vi siate sentiti partecipi così come ci si può sentire partecipi quando si assiste allo spettacolo finale.</div>
</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-43019610854447288682018-03-14T08:48:00.000+01:002018-04-18T18:17:47.315+02:00Teatro Accademia Marescotti (nona parte)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtyM6PcVSMiIkcuP7SSeMHUrQ6glzbPx8z2QfaYtbaQ28uOy0GE6tXZK9YYwNsOQW53NBWJzGfxyh02MKao3V-lUay4jE2Dh4F3rH-Dx1tJ-WQ65aTUzFrlAZyPVlpK2gRYvbt5vyhzNoI/s1600/000cdefg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtyM6PcVSMiIkcuP7SSeMHUrQ6glzbPx8z2QfaYtbaQ28uOy0GE6tXZK9YYwNsOQW53NBWJzGfxyh02MKao3V-lUay4jE2Dh4F3rH-Dx1tJ-WQ65aTUzFrlAZyPVlpK2gRYvbt5vyhzNoI/s640/000cdefg.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-prima-parte.html" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Prima</a> parte</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-seconda.html" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Seconda</a> parte</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-terza-parte.html" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Terza</a> parte</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-quarta-parte.html" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Quarta</a> parte</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-quinta-parte.html" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Quinta</a> parte</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-sesta-parte.html" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Sesta</a> parte</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-settima.html" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Settima</a> parte</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-ottava-parte.html" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Ottava</a> parte</div>
<b><br />
<br />
</b>Penultimo appuntamento questo e in via eccezionale non si è cominciato sabato 10 ma venerdì 9 fino a domenica 11.<br />
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<a name='more'></a><br />
<b><br /></b>Per la prima parte di venerdì abbiamo avuto Valentina Cortesi, la nostra vocal coach.<b></b><br />
<br />
<b></b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrlcWbVcH262JO_JFjsYNCi6liQrWof04qijmasZyGv-r4BOJod5XSO6mPg65VGYOBWoTrKf0I5zMynlo-6hImO-ahkwWFML3cIAy-WpvWQRJ7dq6arJO7jv8nR2w-INB2dCMV1GhlGuY4/s1600/untitled6.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrlcWbVcH262JO_JFjsYNCi6liQrWof04qijmasZyGv-r4BOJod5XSO6mPg65VGYOBWoTrKf0I5zMynlo-6hImO-ahkwWFML3cIAy-WpvWQRJ7dq6arJO7jv8nR2w-INB2dCMV1GhlGuY4/s640/untitled6.png" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci ha parlato dell'importanza della lingua, di come essa sia un fondamentale muscolo posturale, di come diversi disturbi che includono altre parti del corpo possano dipendere da essa</div>
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsXP5h_pM6aldNw1q808ieoA0ZXWPS5rwB2HoGaduHbYXaTQmSV_AXMSMDWyj51O7RvNXZSy6Tj1MHzHzyxphEPzpk1KHe-18NTBc6ycQWMv9jbLJLsDus-V7t-GQ6WgsvcAWnwVmxlLng/s1600/000cdefg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="497" data-original-width="800" height="396" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsXP5h_pM6aldNw1q808ieoA0ZXWPS5rwB2HoGaduHbYXaTQmSV_AXMSMDWyj51O7RvNXZSy6Tj1MHzHzyxphEPzpk1KHe-18NTBc6ycQWMv9jbLJLsDus-V7t-GQ6WgsvcAWnwVmxlLng/s640/000cdefg.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">immagine trovata su Google</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come ogni muscolo, anche la lingua ha bisogno di essere riscaldata e qui non sto parlando della voce anche se comunque è sempre un riscaldamento vocale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un esercizio che ci ha fatto fare è stato quello di massaggiare in fuori la lingua con una spatola. Lo si può fare anche con un dito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Che cosa porta questo massaggio? Porta innanzitutto a rilassare la lingua e anche tutti i muscoli collegati. Inoltre capita che la lingua sia poco mobile proprio perché è poco usata: la si sentirà tirare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nell'esercizio successivo ci ha chiesto di dire i numeri e poi di farlo a bocca chiusa</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi non si tratta di mugugnare perché anche così ogni numero deve essere distinguibile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come? Usando la lingua che sbattendo sui denti e sulle pareti della bocca crea suoni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo esercizio aiuta per l'articolazione e la proiezione della voce. Quest'ultima inoltre non va confusa con il volume.</div>
<div style="text-align: justify;">
Urlare non vuol dire necessariamente farsi sentire. Anzi, bisogna anche qui saper controllare la voce perché troppo spesso non si riesce a capire ciò che si sente. Inoltre porta ad affaticare inutilmente la voce, a creare una voce meno ampia e meno gradevole da sentire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sentendo la differenza tra il prima e il dopo in molti degli allievi, si poteva sentire che se anche l'esercizio non era eseguito alla perfezione, la voce era poi più piena mentre prima magari era solo di gola.</div>
<div style="text-align: justify;">
Infine ci ha sentiti nelle nostre scene, nei punti più critici per la voce.</div>
<div style="text-align: justify;">
Molte volte ci ha detto "Ricordatevi che state parlando al pubblico anche quando state parlando a voi stessi." Quindi non si tratta di direzionare la voce al pubblico, a quello più lontano come si dice, ma anche di coinvolgerlo nella scena come se assieme ai nostri compagni di scena oppure accanto a noi da soli ci fosse un altro formato da tante persone.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si passa venerdì pomeriggio con Chiara Roncuzzi, assistente alla regia, e qui in sostituzione di Cristiano Caldironi, impossibilitato ad esserci e sabato e domenica con Ivano Marescotti a supervisionare le scene.</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEif8qK43C5XEwtb2wsXxYzAGzfoSyhyphenhyphen8zN-YBQp-nIwIRygCO1gG3fHnhT6Nd5Wv5kwXV5qYyz8xK0JC6OzhjjBveIY3nRF3DL7PHw4gSlyoawOfBuplrwhg8_yVGrWxlCXoNu406ji4UTN/s1600/000cdefghh.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEif8qK43C5XEwtb2wsXxYzAGzfoSyhyphenhyphen8zN-YBQp-nIwIRygCO1gG3fHnhT6Nd5Wv5kwXV5qYyz8xK0JC6OzhjjBveIY3nRF3DL7PHw4gSlyoawOfBuplrwhg8_yVGrWxlCXoNu406ji4UTN/s640/000cdefghh.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">qui mentre si riprendono le scene per poi rivederle e così di correggersi</span></div>
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
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<br />
<div style="text-align: justify;">
Come Ivano Marescotti ci ha detto sin dall'inizio del corso del Teatro Accademia Marescotti e sia nei due corsi di 100 ore, tutti noi allievi saremo trattati da professionisti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo vuol dire anche che se la scena presentata non è rappresentativa di tutto il percorso effettuato, non ci sarebbe stata nello spettacolo finale ma questo non vuol dire che se una scena non è portata è stato tutto inutile perché comunque c'è qualcosa che rimane, c'è qualcosa che si è imparato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alla presentazione dello spettacolo del primo corso del 100 ore, lui stesso ha parlato di teatro di ricerca ma non nel senso che spesso viene dato, ovvero un teatro sperimentale, d'avanguardia, bensì un teatro dove sia la ricerca il punto nodale</div>
<div style="text-align: justify;">
Andare a cercare, anche quando si pensa di aver già trovato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si è detto piacevolmente colpito da diverse scene perché si è potuto vedere ciò: la ricerca e il progresso che era visibile nella scena.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi ricordo che durante le prove prima dello spettacolo del 100 ore, Ivano Marescotti aveva parlato delle sculture de Le Prigioni o Gli Schiavi di Michelangelo, sculture palesamente non finite, corpi che sembrano lottare per emergere dalla massa di marmo (si parla delle sculture fiorentine)</div>
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNVAHPUKbT_22VsnK3jhg-fJGtIVlLdErbBHjE0HXiItNH13M9KLkrPQ2tCZ3ejJ4jvECUqPhBpCAfC7EUKVpzemSJAxwkLe45c6cCo1D2W0gV9KP7fIb3oW06lsiuSX2UhdQajSc6hNJK/s1600/000cdefg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="820" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNVAHPUKbT_22VsnK3jhg-fJGtIVlLdErbBHjE0HXiItNH13M9KLkrPQ2tCZ3ejJ4jvECUqPhBpCAfC7EUKVpzemSJAxwkLe45c6cCo1D2W0gV9KP7fIb3oW06lsiuSX2UhdQajSc6hNJK/s640/000cdefg.jpg" width="328" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>Schiavo che si ridesta</i></div>
<i><br /></i>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGd8pioPwh3EygQHN2BENccyXZ3PiU6Kz9GvBPnQ77QwSgwRlA2gQ8PRu39lVu6T-AIsFnH7h-YhT_s3SGioHCPma3CTgWeO8NVhYAj6QYgRp6wK0mlZVv0UTJj35Zn-dQJ17eUaK0eSDT/s1600/000cdefgh.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="784" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGd8pioPwh3EygQHN2BENccyXZ3PiU6Kz9GvBPnQ77QwSgwRlA2gQ8PRu39lVu6T-AIsFnH7h-YhT_s3SGioHCPma3CTgWeO8NVhYAj6QYgRp6wK0mlZVv0UTJj35Zn-dQJ17eUaK0eSDT/s640/000cdefgh.jpg" width="312" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Schiavo detto Atlante</i></div>
<div>
<i><br /></i></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco, un lavoro non finito ma dove alcuni parti si possono intuire e altre invece ci si può domandare come sarà</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi al prossimo weekend ovvero questo dove andremo al teatro di Fusignano (Ra) sabato e domenica per provare lì e poi domenica sera alle 21 ci sarà lo spettacolo finale intitolato <i>Olio su tela</i></div>
<i></i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyYEhXWAUhHoKmrMtR3-24jtldAzdO3w0BRpQYMSF6eEclL0AeoAUi_eq8C53LO48ZvOsj_ryJA6mPGG9zVKHy4TCapXExFZg50bSnimMRVpGbzrdUPBZZOPnF3cEKfRTC7A-817AO2ZAZ/s1600/000d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyYEhXWAUhHoKmrMtR3-24jtldAzdO3w0BRpQYMSF6eEclL0AeoAUi_eq8C53LO48ZvOsj_ryJA6mPGG9zVKHy4TCapXExFZg50bSnimMRVpGbzrdUPBZZOPnF3cEKfRTC7A-817AO2ZAZ/s640/000d.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
foto di Steven Bortolussi</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le foto in bianco e nero sono di Chiara Roncuzzi e sono precedenti a questo weekend.<br />
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<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/04/teatro-accademia-marescotti-decima-ed.html">Decima</a> (ed ultima parte)<br />
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<br /></div>
<br /></div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-13240990591925803712018-03-11T19:30:00.001+01:002018-03-11T19:38:05.248+01:00Farfalle eterne compie 9 anni (Ha ancora senso tenere un blog?)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Ebbene sì, Farfalle eterne compie 9 anni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Era il 2009 quando decisi di aprire un blog e di dargli questo nome e arrivata a questo punto mi chiedo: ha ancora senso tenere un blog?</div>
<div style="text-align: justify;">
Non so se qualcuno l'ha notato, se ci sono rimasti lettori affezionati al mio blog, ma i post qui scarseggiano e se non fosse per i resoconti sui due laboratori teatrali con Ivano Marescotti (prima con il <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/11/laboratorio-teatrale-100-ore-con.html">100 ore</a> poi con il <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-prima-parte.html">Teatro Accademia Marescotti</a>), credo che questo blog avrebbe languito in un angolo per la desolazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
In questi nove anni ho visto molti blog sparire mentre altri nascevano ed anche il commentare tra i blogger è calato così come le visualizzazioni.<br />
A cosa si può attribuire questo calo che non è percepito solo da me? Potrei avere qualche idea e da come stanno andando le cose credo che l'attenzione nello stare lì a leggere sia molto ridotta.<br />
Ovviamente cambia da persona a persona, ma si consiglia sempre, e non solo nei blog, di ridurre le parole e di inserire più le immagini e se già la soglia poteva essere breve anni fa, credo che ultimamente sia molto più ridotta. Non so, è un'idea. Così come i social network che rendono più immediato e informale il contatto. Di sicuro, semmai ci dovesse essere, non ci sarà una sola causa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sia chiaro che questa non vuole essere una lamentela anche perché di certo non sono l'unica blogger che sente ciò e capisco se qualcuno si è scocciato ha deciso di non leggere più il mio blog.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'attenzione da parte mia c'è sempre per realizzare post che almeno siano buoni<br />
Inoltre è normale che negli anni, diverse cose cambino così nell'uso della tecnologia così nella vita di ciascuno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Com'è andato finora?</div>
<div style="text-align: justify;">
Non che molto sia cambiato da allora (sono ancora qui che sto cercando di trovare uno spazio nell'arte) e alcuni cambiamenti possono essere talmente lunghi che magari all'inizio non sembra che ci sia stato niente di diverso però se poi si guarda meglio, se ci si sofferma, si riesce a trovare almeno qualcosa, anche una singola cosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il numero 9 rappresenta la fine di un ciclo per poi ripartire dall'inizio, ma non è un resettare il tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ciò che c'è stato rimane.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non intendo promettere che d'ora in poi pubblicherò tot di post alla settimana perché non posso garantirlo e un po' temo cosa avverrà dopo il 18 ovvero dopo lo spettacolo finale del Teatro Accademia Marescotti</div>
<div style="text-align: justify;">
Che cosa ci sarà? Cosa mi farà dire "Voglio raccontare nel blog. Desidero farlo."?</div>
<div style="text-align: justify;">
Finché ci sarà quella voglia, scrivere post avrà ancora senso.<br />
Quindi per quanto mi riguarda, non me la sento di fare promesse, né di tenere una scaletta, né di chiuderlo. Semmai volessi fare l'ultima opzione sarà perché proprio io ho deciso di mia testa, e non solo condizionata da questo calo, di voler chiudere. <br />
Non prendetela come una sorta di ricatto perché così non vuole essere. </div>
<div style="text-align: justify;">
Anzi, intendo ringraziare tutti voi, chiunque voi siate, per questi nove anni.<br />
Grazie infinite.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-86332586964476023672018-02-13T16:44:00.001+01:002018-04-18T18:18:42.354+02:00Teatro Accademia Marescotti (ottava parte)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYjBepNx7tam0laCVpPeoYNQW4DK6w7DxmwOZcmPPBWbXoEAepOqOZvAgL5UWcatAv4k1B1vLlI1CB_Jn-Vhc-zsAS2bN95jBFbwzA7_1kCDzxqg83z6ztb4O7yJ62crtNgUAakqS4GsmQ/s1600/000o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYjBepNx7tam0laCVpPeoYNQW4DK6w7DxmwOZcmPPBWbXoEAepOqOZvAgL5UWcatAv4k1B1vLlI1CB_Jn-Vhc-zsAS2bN95jBFbwzA7_1kCDzxqg83z6ztb4O7yJ62crtNgUAakqS4GsmQ/s640/000o.jpg" width="480" /></a></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-prima-parte.html">Prima</a> parte</div>
<div>
<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-seconda.html">Seconda</a> parte</div>
<div>
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-terza-parte.html">Terza</a> parte</div>
<div>
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-quarta-parte.html">Quarta</a> parte</div>
<div>
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-quinta-parte.html">Quinta</a> parte</div>
<div>
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-sesta-parte.html">Sesta</a> parte</div>
<div>
<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-settima.html">Settima</a> parte</div>
<div class="separator" dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci troviamo all'ottavo appuntamento dei dieci stabiliti e la ricerca del personaggio, della scena, di cosa tagliare e cosa no, ma prima tocca alla voce con la nostra insegnante Valentina Cortesi nella mattina di sabato 10 febbraio.</div>
<div style="text-align: justify;">
All'inizio ci fa sentire questo video di Youtube dove Matteo Belli, attore e regista teatrale, ci illustra i risonatori vocali.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" dir="ltr" style="clear: both; text-align: center;" trbidi="on">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="344" src="https://www.youtube.com/embed/Y-10C-XZnYc" width="459"></iframe><br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>La risonanza è dunque il processo attraverso il quale il prodotto primario della fonazione, cioè il suono generato dalla vibrazione delle corde vocali, oltre ad essere rinforzato in intensità, dà luogo, attraverso il passaggio nelle suddette cavità, a quello che è definito il timbro della voce. Le cavità di risonanza sono spazi confinati contenenti aria, la quale è in grado di risuonare, cioè di vibrare, se investita da un’onda sonora, quella appunto prodotta dalla vibrazione delle corde vocali, producendo un suono che è composto da una banda di frequenze (armoniche) le quali contengono alcuni picchi centrati sulle frequenze naturali di risonanza delle cavità attraversate. </i><span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: inherit; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">(...)</span><i> </i><span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-size: 16px; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><i>Vale la pena sottolineare che in realtà ciò che risuona, ciò che realmente costituisce il “risuonatore”, è l’aria contenuta nelle cavità, non le cavità in quanto tali. </i>da <a href="https://www.voceartistica.it/it-IT/index-index/?Item=Risonanze">Risonanze</a> (sito: La Voce Artistica)</span></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
<a href="https://www.voceartistica.it/it-IT/index-index/?Item=BELLI_new">Fisiologia vocale ed espressività</a> dal sito de La Voce Artistica<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
In tutto questo non c'è nessuno sortilegio o mostruosità, ma solo gran tecnica e pratica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alcune di queste tecniche poi le facciamo inconsciamente per esempio parodiando qualcuno oppure parlando a bambini o animali domestici dove tendenzialmente la voce si fa più infantile perché lo spazio delle cavità si restringe. Oppure quando si imita Babbo Natale nella sua tipica risata, si può notare come invece queste si allargano. Per cambiare le voci, si modificano gli spazi.</div>
<br />
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
Mani all'osso iliaco e poi più giù verso il pube per sentire i muscoli addominali obliqui, conosciuti nel <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-sesta-parte.html" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">sesto</a> appuntamento, si passa alla proiezione della voce.</div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
<b><br /></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgejPfW8anYUVvXZEmykVUAc7p6hi_ftFMZuFKFpP2vkc8YXuX0bhheprk_4liKxYfoXp5TE0ml_SQBZD7bzd5q5tre3O7e7tFL_6NHIRLW_MyXLb3Ti3d6SwIyfEzQi2izi1kUd8S0_0DB/s1600/000n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgejPfW8anYUVvXZEmykVUAc7p6hi_ftFMZuFKFpP2vkc8YXuX0bhheprk_4liKxYfoXp5TE0ml_SQBZD7bzd5q5tre3O7e7tFL_6NHIRLW_MyXLb3Ti3d6SwIyfEzQi2izi1kUd8S0_0DB/s640/000n.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Prima si dice un pezzo qualsiasi a voce libera. Poi alcuni usano una maschera, simile a quelle dell'aerosol, altri invece mettono davanti la propria mano, e si parla in quello spazio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando poi si toglie questo impedimento, e si recita qualcosa, per esempio i giorni della settimana, si nota come la voce sia più proiettata verso l'esterno senza il minimo sforzo. (<a href="http://www.leylatommasi.it/index.php/forum-leyla-tommasi?cont=posts&f=1&t=8">qui</a> si può leggere che cosa succede).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">Alcuni allievi vengono messi in diverse posizioni, anche lontani o con un muro davanti, e uno dice, recita qualcosa con l'obiettivo di parlare prima ad uno poi ad un altro e noi che guardavamo, dovevamo capire a chi era proiettata la voce.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-variant: normal; letter-spacing: normal; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">Poi Valentina Cortesi ha messo alcuni in fila e il primo parlava a quelli che erano dietro di lui e anche qui chi guardava, doveva capire a chi era proiettata la voce.</span></span></div>
<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><b><br /></b></span>
<b><br /></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuyZ7Uh_b1HlovQ4CEC5JbrqIDQbEfDF7GXknBsuMZTDxHrMv1BM7knmvFl3kaiX0bWbveiNMBENdQtlxNSbQTivZlgONN9b0f3L4i3_8-9RGoZ5vk-MbkU77AuH-o4vogFGopVscM3-L4/s1600/000e.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="724" data-original-width="960" height="482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuyZ7Uh_b1HlovQ4CEC5JbrqIDQbEfDF7GXknBsuMZTDxHrMv1BM7knmvFl3kaiX0bWbveiNMBENdQtlxNSbQTivZlgONN9b0f3L4i3_8-9RGoZ5vk-MbkU77AuH-o4vogFGopVscM3-L4/s640/000e.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Dopo alcuni esercizi e indicazioni di Valentina Cortesi, anche chi non riusciva all'inizio, alla fine ce l'ha fatta.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Come ultimo esercizio proposto, l'insegnante ha chiesto ad alcuni di recitare i propri pezzi così per correggere alcuni manierismi come una voce simile ad un miagolio oppure correggere tendenze a mangiarsi le parole, ad accelerare.</div>
<div style="text-align: justify;">
La voce parla di noi, di come stiamo, è stata costruita attraverso il nostro vissuto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre la voce può avere quel tono per la conformità facciale oppure per lo stato delle corde vocali. Per questi fattori (escluso malattie alle corde vocali guaribili) non si può far niente, ma anche così si può educare la voce attraverso esercizi che ampliano la portata respiratoria e trasformare ciò che all'inizio può sembrare un difetto, anche congenito, in una propria particolarità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tra coloro che si sono proposti per la correzione, c'è anche chi nella sua scena deve avere una voce distinta per esempio una voce autorevole. Qui si tratta di rallentare per esprimere confidenza in se stessi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Con questo esercizio finisce il tempo con Valentina Cortesi e si passa ad Ivano Marescotti dopo la pausa pranzo.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhavVjsqjZlxsy6wBB_1NbV9QbbXtise_LaswF_ng8UDFTIy7Kzh8ag8kJ3ZMoqo8cC-VhApZG77dq1faLEO7OXmu4GMySvhNsfwZKlzr1ZD1PhgPCCqTIuY9knwrHinZXCq70UsjFgLlZY/s1600/000g.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhavVjsqjZlxsy6wBB_1NbV9QbbXtise_LaswF_ng8UDFTIy7Kzh8ag8kJ3ZMoqo8cC-VhApZG77dq1faLEO7OXmu4GMySvhNsfwZKlzr1ZD1PhgPCCqTIuY9knwrHinZXCq70UsjFgLlZY/s640/000g.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Tra le scene proposte dagli allievi, c'è una varietà non solo di genere (drammatico, comico...), ma anche di sottogeneri per esempio la commedia nera, dove possono non mancare i morti però si tratta sempre di una commedia. Quindi l'approccio è diverso</div>
<div style="text-align: justify;">
Un errore che spesso si commette nella commedia è quello di voler fare commedia, ovvero di voler far ridere a tutti i costi. (nota: ci sono alcuni film, sketch comici che usano questo stratagemma e c'è gente ride lo stesso, ma non si parla di questo).</div>
<div style="text-align: justify;">
Invece nella commedia si richiedono reazioni realistiche e in particolar modo nella commedia nera dove queste rendono la situazione ancora più paradossale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Molte di queste scene sono riduzioni teatrali, altre sono scene prese da atti dove c'è un prima e un dopo, ma questo non è valido per noi perché tutto si sviluppa in quella singola scena. Quindi ci deve essere un inizio che porta a un proseguimento verso il finale e ogni parte deve essere curata e avere la stessa importanza delle altre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il come comincia dà la strada allo sviluppo della scena.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le scene presentano all'inizio una preparazione sui personaggi il che non vuol dire assistere ad un tempo morto. Come Ivano Marescotti ha ripetuto più volte, sin da quando si presenta il personaggio, sin da quando entra in scena, dalla sua camminata, il personaggio si mostra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il personaggio è se stesso, non ha nulla da dimostrare, quindi bisogna togliere le reazioni esplicative (per esempio farsi sì per convincersi). Possono essere gesti che si fanno nella vita reale, ma sul palco sono dimostrativi e non necessari.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Finisce così sabato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Domenica non ci sono potuta andare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi è stato detto che Ivano Marescotti ha mostrato il <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Hcm4BixLjeQ">monologo</a> di Pierfrancesco Favino per far vedere, come poi mi ha scritto una mia compagna di corso, di come non descrivere le emozioni, ma viverle.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora ci sono polemiche, ma quando domenica ho visto il video, non mi è parso assolutamente che lui parlasse esclusivamente dei migranti. Nell'emozione che lui ha mostrato, in quegli inciampi, si poteva vedere tutta la paura e la lotta alla sopravvivenza, il sentirsi estranei anche nella propria terra d'origine.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ieri trovo <a href="https://youmedia.fanpage.it/video/ab/WoGLI-SwUy2OQxxn">questo</a> link che conferma ciò che avevo percepito inizialmente.</div>
<div style="text-align: justify;">
A questo serve il teatro. Al di là delle parole, c'è l'essere umano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il prossimo appuntamento, il penultimo, comincia eccezionalmente venerdì 9 marzo, per proseguire con sabato 10 e domenica 11.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo spettacolo si terrà il 18 marzo alle 21 al Teatro di Fusignano (Ravenna)</div>
<br />
<br />
<br />
Foto di Chiara Roncuzzi<br />
(la prima e l'ultima sono state fatte domenica)<br />
<br />
<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/03/teatro-accademia-marescotti-nona-parfe.html">Nona</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/04/teatro-accademia-marescotti-decima-ed.html">Decima</a> (ed ultima parte)<br />
<br /></div>
</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-72783899562310053142018-02-08T13:48:00.000+01:002018-04-18T18:19:15.503+02:00Teatro Accademia Marescotti (settima parte)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbhnTi4fGxo8r5696COKEBLe0ipJ4TsvUgpIipyIIKLgBWgGZRiJsfGNUdjI1cG1NWtwYO9Zp84Ojx4-q4PLdvfFf4nKwXvUc6tiXStUo4nJt60-M_C0x90rFkD1EDvgTQbOOSdazTUH7p/s1600/000g.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="854" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbhnTi4fGxo8r5696COKEBLe0ipJ4TsvUgpIipyIIKLgBWgGZRiJsfGNUdjI1cG1NWtwYO9Zp84Ojx4-q4PLdvfFf4nKwXvUc6tiXStUo4nJt60-M_C0x90rFkD1EDvgTQbOOSdazTUH7p/s640/000g.jpg" width="478" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-prima-parte.html">Prima</a> parte<br />
<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-seconda.html">Seconda</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-terza-parte.html">Terza</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-quarta-parte.html">Quarta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-quinta-parte.html">Quinta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-sesta-parte.html">Sesta</a> parte<br />
<br />
<br />
<i>Ciò che non è necessario, è fastidioso</i><br />
Ivano Marescotti<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Settimo appuntamento questo di sabato 3 e domenica 4 febbraio 2018</div>
<div style="text-align: justify;">
Molte scene stanno incominciando a ingranare e per chi guarda è solo un piacere assistere al loro sviluppo. Altre sono state presentate per la prima volta, soprattutto monologhi da fare in proscenio tra una scena e l'altra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alla fine si sceglierà quali e quante scene (monologhi e non) ci saranno nello spettacolo finale, il saggio, così da non superare un limite massimo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nelle prime due ore abbiamo Cristiano Caldironi, direttore artistico del Circolo degli Attori dove sia lì che qua ha il ruolo di docente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per aiutarci a capire il nostro personaggio, a farlo intendere come una persona vera, ci ha fatto fare diversi esercizi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il primo è prendere due personaggi di due scene diverse e farli interagire tra di loro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ognuno di questi personaggi ha un obiettivo chiaro: uno sta leggendo il giornale e l'altro lo vuole prendere. </div>
<div style="text-align: justify;">
Come l'uno cercherà di convincere l'altro rimanendo nel personaggio? </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjotRMlVvWuIu-pU1zHh5m0ujYyJUkFgh1Ad-RjwC-9X4PPrGKLncTT-X2DGibRlzFqNz44KOHOP7MpKHOpVZQzxwCMaDv6O7HmRmDGeOtPDTOX3zALMuhH1-sPbZFDPiconn9HDX9zJw3k/s1600/000n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="854" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjotRMlVvWuIu-pU1zHh5m0ujYyJUkFgh1Ad-RjwC-9X4PPrGKLncTT-X2DGibRlzFqNz44KOHOP7MpKHOpVZQzxwCMaDv6O7HmRmDGeOtPDTOX3zALMuhH1-sPbZFDPiconn9HDX9zJw3k/s640/000n.jpg" width="478" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un appunto fondamentale di questo esercizio è il non usare le parole così come non sono state usate nell'esercizio successivo o meglio, di usarne una sola ovvero Lalalalala.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si sono prese scene che contengono dialoghi e al posto delle parole usare solo Lalalalala.</div>
<div style="text-align: justify;">
Senza l'appoggio delle parole, che cosa bisogna andare a cercare, che cosa bisogna capire dall'altro?</div>
<div style="text-align: justify;">
Senza la costruzione delle parole, senza il loro senso, bisogna, come specifica Cristiano Caldironi, cercare la costruzione emotiva, quella portata dal sottotesto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Chi ha fatto l'esercizio ha specificato di come si sentiva incerto perché non sapeva a che punto era del dialogo quindi ha dovuto stare ancora di più in ascolto dell'altro, a sentire le sue intonazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo impedimento ha portato alcuni a dover cercare altre soluzioni. Per esempio, sono state portate azioni nuove, anche opposte a quelle fatte prime.</div>
<div style="text-align: justify;">
Giocare con l'opposto, con la dualità... Cristiano Caldironi ha portato l'esempio di chi deve fare il "matto". Non è su questa caratteristica che bisogna incentrarsi anche perché c'è il rischio di fare la macchietta. Il lato da ispezionare è quello razionale anche perché chi è "matto" non lo è sempre. Solo andando a cercare il suo lato razionale, poi verrà fuori la sua malattia psicologica.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'ultimo esercizio è quello del cerchio neutro dove il personaggio sta in cerchio (questa volta sul palco) e risponde alle domande con voce senza alcuna intenzione e senza nessuna azione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le domande fatte possono fare riferimento o no al pezzo scelto.</div>
<div style="text-align: justify;">
In questo esercizio ci sono andata anch'io con il mio pensiero del personaggio e già qui si è rivelato un errore: così mi precludo ogni possibilità di scoprire il personaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Però nelle risposte date ci possono essere dei punti da sviluppare, anche in quelli che possono sembrare misteriosi.</div>
<div style="text-align: justify;">
A volte è capitato di sentire delle contraddizioni ed è un bene che ci siano perché portano maggiore spessore al personaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cristiano Caldironi ha specificato un punto da tenere in conto ovvero "Cosa perdo e cosa guadagno?".</div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni personaggio si trova in quella scena perché un particolare fatto succede. C'è un vissuto dietro, qualcosa che capita abitualmente, ma in quella scena avviene qualcosa che va oltre, un punto di rottura. Ci fa l'esempio di Giulietta quando dichiara il suo amore a Romeo. Sa che così facendo guadagna l'amore della sua vita, ma così perderà quello della sua famiglia e ricordiamoci che lei deve compiere ancora 14 anni.</div>
<div style="text-align: justify;">
In scena poi possono capitare quei momenti perfetti dove è il personaggio a muoversi ancora prima dell'attore. Possono essere anche gesti semplici, ma li si sente e non bisogna averne timore come per dirsi "Che cosa mi sta succedendo?"</div>
<div style="text-align: justify;">
Cristiano Caldironi ci lascia con queste parole: "Andate in funzione creativa e non esecutiva."</div>
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Libri di cui ha parlato Cristiano Caldironi:</div>
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<a href="http://www.audinoeditore.it/libro/M/92">L'attore e il bersaglio</a> di Declan Donnellan, teorie e tecniche per vincere il "blocco" dell'attore e risolvere i problemi di recitazione, Audino Editore</div>
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<a href="http://www.audinoeditore.it/libro/M/47">Lezioni al teatro Bol'soj</a> di Konstantin S. <span style="background-color: white; color: black; font-family: inherit;">Stanislavskij, testo stenografato delle Conversazioni con gli artisti russi, Audino Editore</span></div>
<u><span style="color: #000120;"></span></u><br />
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<u><span style="color: #000120;"><b></b><i></i><sub></sub><sup></sup><strike></strike><b></b><span style="font-family: inherit;"></span><span style="color: black;"></span><span style="background-color: white;"><br /></span></span></u></div>
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Arriva Ivano Marescotti e così vediamo le scene.</div>
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(nota: non c'è distinzione tra ciò che è successo sabato e domenica)</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAZVYnycsehl5UB9UtogdcmF4oBM7G1L8tR3BnB3_iNgxe_Wy03xg_bnwQn8cjS8oi7ltYFPEXdOTrUQPv2cyIqfLYCZQfdK1Te27kbb8oIVDBmNJriAYlZBQ50jS-Ncvk3wo1LT6aKUFG/s1600/000d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAZVYnycsehl5UB9UtogdcmF4oBM7G1L8tR3BnB3_iNgxe_Wy03xg_bnwQn8cjS8oi7ltYFPEXdOTrUQPv2cyIqfLYCZQfdK1Te27kbb8oIVDBmNJriAYlZBQ50jS-Ncvk3wo1LT6aKUFG/s640/000d.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhR_A9G9skhwjysYqa2us5Jgcu5VRct_z5xVEC_AMh6pGIqWQLxLIzzPFXCzF4iUQ63Zep72mN-uR4NfWB3Hnelv_UEcI__nlwNffaw6GUggJBstDjtMWX_QP2ueGGx0TAoutZy5pUQ1PR/s1600/000n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="854" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhR_A9G9skhwjysYqa2us5Jgcu5VRct_z5xVEC_AMh6pGIqWQLxLIzzPFXCzF4iUQ63Zep72mN-uR4NfWB3Hnelv_UEcI__nlwNffaw6GUggJBstDjtMWX_QP2ueGGx0TAoutZy5pUQ1PR/s640/000n.jpg" width="478" /></a></div>
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<br /></div>
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Le scene hanno bisogno che si sviluppino verso una risoluzione e che non siano statiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se lo spettatore già si immagina il finale, la sua attenzione cala.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo ci ripete spesso di complicarci la vita, di trovare degli intoppi, perché solo così facendo la scena può essere viva così come noi. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'istinto di sedersi, di accomodarsi può essere forte, soprattutto quando si è all'inizio, ma così facendo ci sarà solo un botta e risposta, qualcosa di esecutivo. Quello che all'inizio sembra la soluzione più facile si rivela invece la più complicata perché scene così non portano alcuna risoluzione se prima non c'è un problema. Alla fine non ci sarà nessuna risposta alle domande "Chi sono?" "Che cosa faccio?" "Dove sono? Da dove vengo? Dove andrò?" "In che periodo sono?" "Perché sono qui?" se non ciò che viene detto dalle frasi, ma queste non sono risposte sufficienti perché non c'è niente che possa attirare l'attenzione del pubblico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un elemento da ricordare per attirare il pubblico è costituito dalle contraddizioni che vanno alimentate e se non ci sono, inventarle.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma anche così facendo bisogna tenere in conto lo sviluppo logico della scena, che non salti fuori qualcosa che possa sembrare un'esagerazione, oppure che le azioni che compongono una scena siano slegate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oltre a stare attenti a non muovere eccessivamente le mani, a non dondolarsi, bisogna stare attenti a non telefonare le reazioni. (nota: telefonare fa parte del gergo teatrale e vuol dire anticipare detto di battute, di azioni. <a href="http://www.lacomunicazionediffusa.it/attachments/article/79/Piccola%20guida%20al%20gergo%20degli%20attori.pdf">Qui</a> si può trovare un elenco di parole del gergo teatrale)</div>
<div style="text-align: justify;">
In tantissime scene si vede l'inizio che va verso la risoluzione finale, ma capita che manchi ancora un elemento fondamentale per far sì che siano complete ovvero il ritmo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il ritmo deve cambiare lungo la scena così come succede nei brani musicali che non sono costituiti da un singolo blocco, ma hanno variazioni e anche pause perché una scena che ha ritmo non deve essere accelerata.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgPat1dKe3S3QfapjM7LbwcMh-qsxE_MGXOviDiupgmR4CaK8G_8E1XdmBy5KvTQD7DNUkgP3i0OYbDGuV2JPpN5RbgTh9jCwJJkvlAin5lFjtuXKmewfhx5vFNXCCEJQkYdxRYBK5nghg/s1600/000d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgPat1dKe3S3QfapjM7LbwcMh-qsxE_MGXOviDiupgmR4CaK8G_8E1XdmBy5KvTQD7DNUkgP3i0OYbDGuV2JPpN5RbgTh9jCwJJkvlAin5lFjtuXKmewfhx5vFNXCCEJQkYdxRYBK5nghg/s640/000d.jpg" width="640" /></a></div>
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Prossimo appuntamento è in questo weekend, sabato 10 e domenica 11 febbraio per poi andare ad marzo con gli ultimi due appuntamenti.</div>
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Il 18 marzo si terrà a Fusignano lo spettacolo.</div>
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foto di Chiara Roncuzzi<br />
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-ottava-parte.html">Ottava</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/03/teatro-accademia-marescotti-nona-parfe.html">Nona</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/04/teatro-accademia-marescotti-decima-ed.html">Decima</a> (ed ultima parte)<br />
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AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-84147815000209055422018-01-31T20:17:00.002+01:002018-04-18T18:19:49.902+02:00Teatro Accademia Marescotti (sesta parte)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLiIlPA2cpJ4p6pGAnhdS8UjAgBkBbWBq0yEG7GkfxSFJefpUq_jLeHhuqTkDH2oEIiUZX-94mQP3OplBgAeel2yet68WXihxeoN9gtszNRkjw06QfI5NcoVVx6lxfNv5fgauBFJAAdOlS/s1600/000g.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLiIlPA2cpJ4p6pGAnhdS8UjAgBkBbWBq0yEG7GkfxSFJefpUq_jLeHhuqTkDH2oEIiUZX-94mQP3OplBgAeel2yet68WXihxeoN9gtszNRkjw06QfI5NcoVVx6lxfNv5fgauBFJAAdOlS/s640/000g.jpg" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-prima-parte.html">Prima</a> parte<br />
<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-seconda.html">Seconda</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-terza-parte.html">Terza</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-quarta-parte.html">Quarta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-quinta-parte.html">Quinta</a> parte<br />
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<div style="text-align: justify;">
Sesto appuntamento questo di sabato 27 e domenica 28 gennaio 2018.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci stiamo avvicinando sempre di più alla fine del percorso che ci sarà a metà marzo ma non è tempo di pensare adesso al finale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche se stiamo preparando le scene apposta, c'è tutto un percorso da fare e questo vuol dire percorrere le parti rimanenti e questo vuol dire mettercela tutta senza stare ad aspettare l'ansia del palcoscenico.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Giunti a questo punto, abbiamo cominciato a vedere gli altri, a conoscerci. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sabato 27 abbiamo avuto Ivano Marescotti per tutto il giorno e subito, ancora prima di cominciare, ci ha voluto ricordare il testo scritto da Gianfranco Tondini (<a href="https://www.facebook.com/TEATROACCADEMIAMARESCOTTI/videos/1328614387244720/">qui</a> letto da un'allieva), ricordando di evitare la tentazione del giudizio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto che quella persona cresce nel suo percorso, imparando qualcosa di nuovo, cresce anche chi guarda.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi viene da pensare che è come nell'esercizio di fiducia, fatto a volte nel Circolo degli Attori, dove c'è uno che si butta all'indietro e ci sono tutti gli altri che lo prendono, sollevandolo in aria.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non è soltanto chi si butta a fare tutto il lavoro anche perché chi sta dietro non è uno qualcuno di passivo, anzi partecipa completamente: ogni parte del corpo di chi è sollevato deve essere completamente in asse ed equamente distribuita tra tutti quelli che lo sostengono.</div>
<div style="text-align: justify;">
La paura c'è all'inizio per chi si butta senza contare quell'attimo di vuoto tra il momento del buttarsi all'indietro e l'essere presi per non parlare di quando si è sollevati dove c'è la paura di farsi male, sentirsi completamente vulnerabili, alla mercé di altri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Indipendentemente da ciò che si è vissuto, c'è una sorta di conquista, come aver scalato una montagna. C'è chi magari ci metterà più tempo di un altro, ma non è questo che importa. Non è una gara sul chi arriva prima.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non dimentichiamo che come tocca ad uno, tocca ad un altro. Nessuno è immune e a ben pensarci, è un lusso questo, potersi fidare in questa maniera, dove la risata non è discriminatoria.</div>
<div style="text-align: justify;">
Chi giudica mette dei paletti, non si lascia coinvolgere e questa è una mancanza: se già tra gli attori non c'è coinvolgimento, come lo ci si può aspettare nel pubblico?</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bene, dopo questa premessa di Ivano Marescotti (e la mia digressione dal resoconto), si può partire </div>
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<a name='more'></a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjknj75g9rdRQPR1d22EJqE19YsV_T6AVGR9TXxhPLWU-Zii6_VIacuLuu9XXBHdBYWHdBhkFRkFk36y_i4J3Iacf94TXG3gSfBgfSJSgvstyG-MOj7YWSUbnV7IKeUi6hbppdB_cKnrwi0/s1600/000e.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjknj75g9rdRQPR1d22EJqE19YsV_T6AVGR9TXxhPLWU-Zii6_VIacuLuu9XXBHdBYWHdBhkFRkFk36y_i4J3Iacf94TXG3gSfBgfSJSgvstyG-MOj7YWSUbnV7IKeUi6hbppdB_cKnrwi0/s640/000e.jpg" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sempre di più si vedono come gli inciampi si rivelino momenti di verità.</div>
<div style="text-align: justify;">
In più scene proposte ci sono stati momenti di silenzio tra chi recita, attimi dove chi guarda pensa "E adesso? Cosa sta succedendo?" quando l'unico momento di tensione è: "Cos'è che devo dire?".</div>
<div style="text-align: justify;">
Oppure qualcosa che non è andato come era stato previsto e proprio per questo c'è stata una sorpresa in chi recita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sul palcoscenico tutto avviene nel qui ed ora e questi momenti sono rivelatori: portano tutto al momento presente e non a ciò che era stabilito a priori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Potrebbe sembrare quasi una battaglia tra chi recita dove nessuno vuole averla vinta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Durante il momento delle prove, ci viene chiesto di improvvisare, di esagerare (perché poi è più facile togliere che aggiungere) senza ovviamente dimenticare lo scopo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sul palcoscenico bisogna portare vita e non soltanto eseguire scene. Bisogna portare azioni non solo parole ed Ivano Marescotti non manca mai di ricordarcelo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per esempio, da che luogo stai uscendo? Dal bagno tipo? Quali azioni si possono fare usciti dal bagno? Oppure, si è in cucina? Quali azioni ci sono?</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, queste azioni non sono momenti di pausa dalle parole (ovvero parlo, faccio azioni, parlo) ma si parla mentre si agisce così come non ci si guarda sempre tra gli occhi.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'atto di vedersi negli occhi così come quello di camminare per il palcoscenico, come ci ha spiegato l'insegnante Alessandra Frabetti domenica, non è vietato in sé ma deve avere uno scopo, una precisa direzione, delle emozioni e motivazioni che guidano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Semplici atti fatti con cognizione di causa assumono un importante significato che non è quello di "Non so cosa fare".</div>
<div style="text-align: justify;">
Un altro gesto sconsigliato di norma è quello di mettersi di spalle.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' capitato che più volte qualcuno si è trovato così ed è successo che una volta chi si è trovato di spalle non sia parso poi così sbagliato, ma anzi sembrava naturale. Sembrava come se assistessimo realmente ad un fatto quotidiano e non c'erano dubbi su che cosa facesse l'uno e cosa l'altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un'azione così non va perpetrata all'infinito ma giusto quel tempo necessario per far sì che non sia un elemento di disturbo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni azione deve essere conscia come il movimento delle mani, una croce per chi recita che molte volte si chiede: "Che cosa faccio con queste mani? Dove le metto?".</div>
<div style="text-align: justify;">
Il muoverle troppo cattura inevitabilmente lo sguardo dello spettatore, come il "balletto" qua e là sul palco, e inoltre quest'azione, come per tutte le altri, se prolungata perde forza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una dote che viene richiesta all'attore è l'avere la consapevolezza di controllare i movimenti del corpo, compresi quelli del viso. Corrucciare la fronte, corrugare le labbra e le sopracciglia, arricciare il naso ecc... Hanno bisogno di una motivazione per essere fatti. Sono tutti micromovimenti che, fatti a priori, non sono indice di espressività.</div>
<div style="text-align: justify;">
Niente e nessuno vieta di farli nella propria vita, ma sul palco bisogna saperli controllare così come per ogni altra azione.</div>
<div style="text-align: justify;">
In alcune scene si è chiesto l'aiuto di altri e spesso questi ultimi potrebbero sembrare comparse avendo poche parole o anche nessuna, ma tutto ciò non importa: <i>Anche chi aiuta è un co-protagonista</i>, ci ricorda Ivano Marescotti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quanto più il co-protagonista è credibile, tanto più lo sarà il protagonista. Il ruolo della spalla non è secondario.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si nota poi sempre di più come chi recita le scene si impegni a cercare azioni che non lo facciano stare con le mani in mano, ma ogni azione deve avere sempre un minimo di attendibilità drammaturgica. Se così non è, le si aggiusta o le si toglie così come si tolgono le parole che servono esclusivamente come spiegazione.</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBBM0InuVkuPKv_wjg7bl82mZXNw93bMotm8Vx9QZjsM507Ctlj-6UtP2Y4WvG2wOx7-7ioUx02iSvok5FM6EW0qEvaO2kB2gVbEibYBEc1gkAITOwAmatZjwFcB0CgnaiYkAD18QaH93r/s1600/000n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBBM0InuVkuPKv_wjg7bl82mZXNw93bMotm8Vx9QZjsM507Ctlj-6UtP2Y4WvG2wOx7-7ioUx02iSvok5FM6EW0qEvaO2kB2gVbEibYBEc1gkAITOwAmatZjwFcB0CgnaiYkAD18QaH93r/s640/000n.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Un'altra azione che si è vista in più scene è il parlare al telefono.<br />
Non si tratta solo di parlare, ma di dare il tempo a chi c'è dall'altra del telefono di rispondere. Ovviamente quest'ultimo non è presente fisicamente, ma comunque il pubblico lo percepisce attraverso noi, attraverso le nostre reazioni.<br />
Per questo Ivano Marescotti ci consiglia di avere bene in mente le frasi dell'altro come Alessandra Frabetti ci dice di avere ben in mente chi sia l'altro.<br />
Solo così la nostra recitazione può essere autentica agli occhi dello spettatore.<br />
<br />
<br />
<br />
Si passa a domenica 28.<br />
<br />
Per la prima ora abbiamo la cantante e nostra vocal coach Valentina Cortesi.<br />
Ci siamo lasciati con la respirazione diaframmatica sabato 16 dicembre 2017 (leggi <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-quarta-parte.html">qui</a>).<br />
Stavolta si va un po' più giù, agli addominali obliqui.<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbYY14HqejfIVKCaFxuWxxDagKR2xL5k_2Ir9fkDcW9b2xy8EIsajpDpiuDGYzVD-KNiZdXoXLG9WMf2Q8b-zv5KIdCDS6uGNdU-93lXE5SzfabHRv4l39hnvNX7ixg2pmmoXLEV590FNn/s1600/000d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="562" data-original-width="700" height="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbYY14HqejfIVKCaFxuWxxDagKR2xL5k_2Ir9fkDcW9b2xy8EIsajpDpiuDGYzVD-KNiZdXoXLG9WMf2Q8b-zv5KIdCDS6uGNdU-93lXE5SzfabHRv4l39hnvNX7ixg2pmmoXLEV590FNn/s640/000d.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">immagine trovata su Google</span></div>
<div>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Respirare con gli addominali obliqui porta alla respirazione performatica. Quindi stesi sul tappetino da yoga o su un telo, prima sentiamo, guidati dalla nostra insegnante, ogni parte del nostro corpo che appoggia per terra e poi respiriamo col diaframma.</div>
<div style="text-align: justify;">
Due dita sotto l'ombelico a lato, in prossimità con la sporgenza dell'osso iliaco, troviamo gli addominali obliqui esterni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni tensione, ogni carico va eliminato, questo anche sul palco, anche quando ci si trova a che fare con un ruolo sofferto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per esempio non respirare usando i muscoli retti. Sono quelli che danno la forma "six packs", i tipici addominali scolpiti, e servono per i movimenti di sforzo, compresa la defecazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sottoporre a una pressione così la respirazione porta ad una voce soffocata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per fare sì che la respirazione funzioni, deve essere fluida e se si sente qualche muscolo tremare vuol dire che si sta caricando troppo così come sentire le spalle rigide.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo, Valentina Cortesi ha chiesto a qualcuno se voleva leggere un racconto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non si tratta di interpretarlo, solo di fare un esercizio con la respirazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi si inspira, si porta in sospensione (per farci un esempio, ci ha detto di pensare a quando improvvisamente ci si rende conto di qualcosa e si dice: <i>Aahhh</i>) e poi si legge.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando si va sul palco non si può pensare a come si deve respirare, ma tutto ciò deve essere automatico per questo sono fondamentali questi esercizi e la stessa cosa ci dice poi la nostra insegnante di dizione Alessandra Frabetti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Domenica è stato il suo ultimo giorno con noi e si è finito di vedere le scene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come è stato per le altre volte, si guarda la scena e poi a turno, l'insegnante chiede a chi guarda le impressioni sulla performance e quali sono stati gli errori fonetici.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Ricordarsi sempre del pubblico </i>ci dice Alessandra Frabetti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Già questo pensiero ci dovrebbe far evitare di mangiare le parole, di dire ogni sillaba.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sul palco siamo in relazione con il pubblico così come gli attori sono in relazione tra di loro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre ci chiede di crederci, di andare dentro i ruoli, di entrare in temperatura emotiva, di lasciarsi trascinare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si fanno le prove, si improvvisa e poi ci si dirige.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il personaggio non bisogna immaginarlo a priori. Per esempio, come ci ha detto l'insegnante, Amleto non è amletico e Otello non è geloso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel senso che queste loro caratteristiche, quasi diventate per tutti delle peculiarità fondamentali e indiscutibili, non compaiono nel personaggio sin dall'inizio, ma ci arriva.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si sono visti anche dei monologhi in relazione con il pubblico e qui chi interpreta si deve chiedere anche a chi lo dice e perché. Chi è il suo pubblico? Che relazione vuole avere da esso?</div>
<div style="text-align: justify;">
Un attimo di spaesamento per noi allievi è stato dato da un monologo di Teatro fisico dove il corpo è il principale canale narrativo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nonostante la fisicità, per chi guarda assume la stessa sensazione di guardare un quadro astratto e tutto ciò richiede una grande sapienza nel fare un'opera del genere, qualcosa che richiede gesto e sintesi</div>
<i></i><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<br />
Finisce così anche domenica.<br />
Il prossimo appuntamento sarà sabato 3 e domenica 4 febbraio.<br />
<br />
Vi lascio con le parole dell'allieva Patrizia Cevoli:<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: transparent; color: #1d2129; display: inline; float: none; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">Amo Tam quando siamo tutti lì e partecipiamo alle insicurezze e agli inceppamenti di chi prova la scena e, sbagliando, offre una verità. E questa si chiama empatia. </span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: transparent; color: #1d2129; display: inline; float: none; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">Amo Tam quando i nostri occhi si incontrano per dirci “bella la tua cosa, mi sei piaciuta” o quando ce lo diciamo proprio in faccia e ci scappa un sorriso e una carezza sul cuore. E questa si chiama condivisione. </span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: transparent; color: #1d2129; display: inline; float: none; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">Amo Tam anche quando non glielo dico. E anche quando tocca a me e ho desiderio di offrire una piccola</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: transparent; color: #1d2129; display: inline; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> emozione che non so se mi riesce. E questa si chiama voglia di dare. </span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i><span class="text_exposed_show" style="background-color: transparent; color: #1d2129; display: inline; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">Amo Tam quando mi fate morire dal ridere e dio sa quanto ne ho bisogno. E questa si chiama gratitudine. </span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i><span class="text_exposed_show" style="background-color: transparent; color: #1d2129; display: inline; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">Amo Tam per quell’energia che esce fuori da un sorriso scomposto che non vorresti mai sparisse da quelle labbra, perché poi mi torna in mente quella faccia e scappa un sorriso anche a me. </span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i><span class="text_exposed_show" style="background-color: transparent; color: #1d2129; display: inline; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">E amo Tam perché quel personaggio sono io e anche io sono il tuo, e Giulietta si scopre Medea, anche se non lo sa. </span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i><span class="text_exposed_show" style="background-color: transparent; color: #1d2129; display: inline; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">Amo Tam perché, alla fine mettere in scena la vita sarebbe per tutti una grande fatica, se non ci fosse bellezza dietro le quinte, un po’ di culo e, forse, un po’ di magia.</span></i></span></div>
<div>
<span style="font-family: inherit;"><i><span class="text_exposed_show" style="background-color: transparent; color: #1d2129; display: inline; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></i></span></div>
<div>
<span style="font-family: inherit;"><i><span class="text_exposed_show" style="background-color: transparent; color: #1d2129; display: inline; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></i></span></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5uiqE4_k6kA57BwEjLO5Wos-ylOzHnOIUsQLqDVPdplQTXs1DRDj8mzjtbQjh8GPKhNGVgvErbQ5TIPpaJvvJeI1sCjltmN8XMK9ca3WOrg1kV3oGU2ySyULjYGRM5SQXXwXYExGJXT11/s1600/000d.jpg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: #0066cc; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5uiqE4_k6kA57BwEjLO5Wos-ylOzHnOIUsQLqDVPdplQTXs1DRDj8mzjtbQjh8GPKhNGVgvErbQ5TIPpaJvvJeI1sCjltmN8XMK9ca3WOrg1kV3oGU2ySyULjYGRM5SQXXwXYExGJXT11/s640/000d.jpg" width="480" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5uiqE4_k6kA57BwEjLO5Wos-ylOzHnOIUsQLqDVPdplQTXs1DRDj8mzjtbQjh8GPKhNGVgvErbQ5TIPpaJvvJeI1sCjltmN8XMK9ca3WOrg1kV3oGU2ySyULjYGRM5SQXXwXYExGJXT11/s1600/000d.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><span style="font-family: inherit;"><span class="text_exposed_show" style="background-color: transparent; color: #1d2129; display: inline; font-variant: normal; letter-spacing: normal; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike><br /></strike></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Foto di Chiara Roncuzzi<br />
<br />
<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-settima.html">Settima</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-ottava-parte.html">Ottava</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/03/teatro-accademia-marescotti-nona-parfe.html">Nona</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/04/teatro-accademia-marescotti-decima-ed.html">Decima</a> (ed ultima parte)<br />
<br /></div>
</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-991816792515034582018-01-17T18:36:00.001+01:002018-04-18T18:20:51.057+02:00Teatro Accademia Marescotti (quinta parte)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI2fsckpUqpbkFcrhfyJriqyEEb9qaY759Q8DYqdnz8vcqoQUi8U3HyVTc_yX4hL5e7LXweE7kkwMwkQXs2Ex8DAuXsK_bSNvroO2PURxGXBXcaOAmqxpFwK93fLgmc_ZJPRvP14uE2_Y5/s1600/000cdefghilmn.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI2fsckpUqpbkFcrhfyJriqyEEb9qaY759Q8DYqdnz8vcqoQUi8U3HyVTc_yX4hL5e7LXweE7kkwMwkQXs2Ex8DAuXsK_bSNvroO2PURxGXBXcaOAmqxpFwK93fLgmc_ZJPRvP14uE2_Y5/s640/000cdefghilmn.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-prima-parte.html">Prima</a> parte</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-terza-parte.html">Seconda</a> parte</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-terza-parte.html">Terza</a> parte</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-quarta-parte.html">Quarta</a> parte</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quinto appuntamento quello di sabato 13 e domenica 14 gennaio</div>
<div style="text-align: justify;">
Per tutto sabato abbiamo Ivano Marescotti e ci ricorda che qui noi, in questa sede, siamo tutelati. Non c'è nulla da dimostrare né agli altri, né a se stessi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non ci si deve intimorire di spingersi oltre. Anzi, a volte viene chiesto di esagerare, non per portarlo poi in scena perché, come ama ricordare l'attore romagnolo, è la ricerca ciò che conta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si esagera perché si sente il bisogno di fare quel passo in più e anche se spesso noi che vediamo ridiamo, non è mai per malignità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anzi, c'è un tifo interiore quando si vede quel passo in più fatto perché così come gli attori sul palco devono essere in ascolto l'uno con l'altro, chi guarda, soprattutto se si è in un gruppo come questo, siamo in ascolto di chi sta recitando, cercando di capire cosa non ha funzionato per poi riferirlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto per quel passo in più.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<a name='more'></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgrArnjsSg3ZMQMGL-ND41T6HbD6sJ8OeXx0XRjbCME08TdAOqHfvoU-8dsurQ1z7BUa6H6CyFizfGcLhu6Mr8-SoSfbX123EJputXP6KAou8ZTcDEYUxzJuPRlPOD9XjSEFfQ7p6AMvwd/s1600/000g.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="854" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgrArnjsSg3ZMQMGL-ND41T6HbD6sJ8OeXx0XRjbCME08TdAOqHfvoU-8dsurQ1z7BUa6H6CyFizfGcLhu6Mr8-SoSfbX123EJputXP6KAou8ZTcDEYUxzJuPRlPOD9XjSEFfQ7p6AMvwd/s640/000g.jpg" width="478" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i>Quello che si vede in scena è quello che succede e quello che succede è quello che si vede in scena</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Questa frase ce la ripete spesso Ivano Marescotti anche quando gli spieghiamo che cosa avevamo in mente nel fare la scena.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ma il punto, ci spiega poi, è che se non si è visto, non ha senso. Lo spettatore non può immaginare quello che pensavamo e il significato che c'è dietro. Il pensiero non ha fisicità e sta a noi a dare corpo e condurlo allo spettatore.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Non possiamo aspettarci che lo spettatore colga se non mostriamo i nostri pensieri con le azioni.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Le parole vengono dopo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Così come ci si cura di imparare a memoria le parole, è fondamentale avere cura delle azioni. Anzi, ancora prima delle parole, bisogna avere chiaro le azioni poiché da esse scaturiscono le parole, dal sottotesto delle azioni.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Le parole sono una maschera: "nascondono" il vero volto delle azioni</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Per questo Ivano Marescotti ci suggerisce di andare contro il significato delle parole, di andare contro ciò che normalmente si penserebbe, di trovare delle complicazioni che abbiano logica. Se no il rischio è che non c'è una vera e propria evoluzione dei personaggi e dei rapporti tra di loro facendo così abbassare l'attenzione del pubblico.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<u><span style="color: #000120;"></span></u><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<u><span style="color: #000120;"><i></i><i></i><br /></span></u></div>
<u><span style="color: #000120;">
</span></u>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh43twlkapGZ2KZo5iRjWkOTrzb8hMWGhv_dUSK_CrmIKpKWXnc_DWNkxcT4ZlO7RuFjH7AubfiPkUoQZTBzab-g0tbpgBZUHXu6oD-lMIhWZQ-gEyP62UaGUF9FWpzOmc2OG9Jyaxeh0QM/s1600/000d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="854" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh43twlkapGZ2KZo5iRjWkOTrzb8hMWGhv_dUSK_CrmIKpKWXnc_DWNkxcT4ZlO7RuFjH7AubfiPkUoQZTBzab-g0tbpgBZUHXu6oD-lMIhWZQ-gEyP62UaGUF9FWpzOmc2OG9Jyaxeh0QM/s640/000d.jpg" width="478" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo noi che decidiamo il sottotesto da dare alle parole che sono sempre le stesse, ma le azioni, l'intonazione no. </div>
<div style="text-align: justify;">
Si va sul palco per portare la vita del personaggio, chi è, che cosa fa, dov'è, da dove viene e dove andrà, quando e il perché. Tutto questo, anche se si tratta di un personaggio che ha poche battute o anche nessuna, non va assolutamente dimenticato. </div>
<div style="text-align: justify;">
Le espressioni del personaggio scaturiscono da ciò che questo sente. Non bisogna predisporsi delle espressioni come se fossero stampate, impostate. Anche perché l'effetto dato può essere opposto di ciò che si vorrebbe.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un esempio:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxUrA0kHphauZZIaXV0CdWUn9phheCAJ2JSibzSKIiLiGNLQvgZYKykQF-Aazulq2W3aaOV7rW5A0bpXzBpc-m8VlR6IPjCqfXRaHWfJMAy6gxpEoYoWzSApeCDe41dtYa2pqtQ9jUQj0Y/s1600/zz.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1200" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxUrA0kHphauZZIaXV0CdWUn9phheCAJ2JSibzSKIiLiGNLQvgZYKykQF-Aazulq2W3aaOV7rW5A0bpXzBpc-m8VlR6IPjCqfXRaHWfJMAy6gxpEoYoWzSApeCDe41dtYa2pqtQ9jUQj0Y/s400/zz.gif" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Dawson Leery (<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; display: inline !important; float: none; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; line-height: 16.12px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-family: inherit;">James Van Der Beek) nella serie televisiva <i>Dawson's Creek</i></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: black; font-family: inherit; font-size: x-small;"><i><br /></i></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche se si piange, anche se spendiamo tutto di noi stessi per fare quell'espressione, tutto ciò non ha importanza se dietro non c'è verità, il che non vuol dire per forza andare a ripescare un nostro ricordo in quella stessa identica situazione anche perché molte esperienze non sono state vissute (Un esempio che ci ha riportato Ivano Marescotti all'inizio del 100 ore è stato: "Se devo interpretare un assassino che faccio? Uccido uno per capire poi come ci si sente?")</div>
<div style="text-align: justify;">
Fondamentale poi è il rapporto tra l'attore e lo spazio: tutto va calcolato in modo da non coprire gli altri o essere coperti e che la scena sia visibile da ogni punto di vista.</div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9siuvCkGdEeuOfHtpxxUZL0c4I6GYOIeIdTD1VJ3ZYCnA3WnC6rPXDhRexoVrk5mnw4ZHvmRk-FG6A3-ZdPFopDKaHXPY_0fuE3UH7ml8iJ3XcJ1dACxBByAvnADzfhAoe8XBgVPTEsQA/s1600/000e.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9siuvCkGdEeuOfHtpxxUZL0c4I6GYOIeIdTD1VJ3ZYCnA3WnC6rPXDhRexoVrk5mnw4ZHvmRk-FG6A3-ZdPFopDKaHXPY_0fuE3UH7ml8iJ3XcJ1dACxBByAvnADzfhAoe8XBgVPTEsQA/s640/000e.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Tutto ciò che succede in scena, succede per la prima volta. Per essere credibili, ogni secondo deve essere imprevedibile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo è un compito difficile per l'attore perché bisogna imparare sia le nostre battute sia quelle degli altri, ma non bisogna dare l'impressione di sapere le battute a memoria anche se sono famose.</div>
<div style="text-align: justify;">
Stare in ascolto degli altri per potersi mettere in relazione e non dire la nostra battuta aspettando poi che l'altro ce la dia per poi rispondergli e così via... </div>
<div style="text-align: justify;">
Rimanendo nel qui e ora (perché tutto avviene nel qui e ora e si nota se l'attore non è presente alla scena), si porta vita sul palco.</div>
<div style="text-align: justify;">
Va benissimo poi se capitano degli inciampi per esempio una parola che non viene, interrompere bruscamente l'altro senza averlo deciso prima.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Sfruttate quell'inciampo. E' il personaggio a sbagliare non voi! </i>ci ricorda Ivano Marescotti così come ci spiega che lì sul palco c'è l'essere umano che non è perfetto.</div>
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Non è come nella musica dove non c'è esitazione. Anzi, inciampi così portano verità e questo l'abbiamo visto</div>
<i></i><i></i><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfVXu9Z20of_mQE1CuDPyy9Fr7OEH4vGQks6C6im1qW_LdJeewkhG1hocVZN78IQ36VjDPSKdyxGt-r02O3KdMvQf5jDLI8ffKt4Uw9wObZKGUW7Lw2NlaWV_nP-Vu7zSdGUyTHcZyZQxV/s1600/000f.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfVXu9Z20of_mQE1CuDPyy9Fr7OEH4vGQks6C6im1qW_LdJeewkhG1hocVZN78IQ36VjDPSKdyxGt-r02O3KdMvQf5jDLI8ffKt4Uw9wObZKGUW7Lw2NlaWV_nP-Vu7zSdGUyTHcZyZQxV/s640/000f.jpg" width="640" /></a></div>
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Domenica 14 abbiamo per un'ora Christian Amadori, insegnante de Il Circolo degli Attori.</div>
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In quest'ora ci insegna sull'importanza del gruppo e questo non importa da quanto tempo si è nel gruppo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per esempio fare cerchio, farlo guardandosi negli occhi e non i piedi (Christian Amadori: <i>Quando guidi, guardi le ruote di chi ti è davanti?</i>) vedere con la coda dell'occhio le spalle di chi abbiamo ai lati. Se poi qualcuno entra o esce dal cerchio, questo automaticamente si modifica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Diversi esercizi ci ha fatto fare. Per esempio, così come succede al diaframma dove ci sono due forze opposte (si è parlato del diaframma nella <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-quarta-parte.html">quarta</a> settimana), ci dice di comprimere le mani di fronte al petto, come nell'immagine qui sotto (trovata su Google) premendo bene i palmi, e fare una nota senza stare a pensarci troppo.</div>
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Sentiamo la voce che si riscalda, avere maggior corpo.</div>
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Altri due esercizi sono stati aver ben chiaro a chi volevamo dire le nostre parole (anche una canzone, l'importante era non recitare) e l'esercizio dell'arco ovvero dal basso tirare indietro l'arco, alzandosi fino a tirarla e poi lasciare andare la nostra freccia ovvero la nostra voce che segue l'andamento prima da piano per poi intensificarsi. Lo sentiamo noi quando si lascia andare la freccia (la voce) che non solo viene scagliata lontano ma ci porta come se da arcieri fossimo diventati freccia attraverso lo scoccare dell'arco.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per ultimo, porta un esercizio che porta sempre a lezione nel Circolo degli Attori (così come molti esercizi qui proposti) ovvero nel cerchio, farsi avanti un passo e fare un suono. Ognuno poi si fa avanti un passo creando un altro suono. Così alla fine abbiamo un'armonia di suoni diversi.</div>
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Christian Amadori ci fa segno con la mano di quando abbassare o alzare il volume per poi far segno di smettere e chiedendoci di rimanere in silenzio. </div>
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E' tutta lì l'armonia creata, tutta in quel cerchio. </div>
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A seguire e per tutto il giorno, c'è Alessandra Frabetti, insegnante di dizione che ci aiuta nelle nostre scene non solo correggendo la nostra dizione ma anche dandoci direttive su cosa migliorare.</div>
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Ci ricorda che la dizione è l'alfabeto del testo e va ricercata e studiata, segnando tutti gli accenti giusti, appena si ha il testo. Non è qualcosa che si può fare dopo aver imparato a memoria.</div>
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Imparare la dizione vuol dire anche capire cosa vuol dire il testo. L'interpretazione viene sempre dopo.</div>
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Un'espressione che è venuta fuori domenica è <i>buon senso, avere buon senso. </i></div>
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Un elemento di buon senso è lasciarsi trascinare dalle situazioni proposte in scena anche perché molte di queste sono ricavate da situazioni di vita di tutti i giorni, qualcosa in cui ci possiamo relazionare in qualche maniera, per esempio arrabbiarsi con chi non è presente, con una persona che ti ha deluso, prendersi cura di un'altra persona...</div>
<div style="text-align: justify;">
Tu sei il personaggio e in quel momento si sta relazionando con un altro, si sta mettendo in ascolto nel qui e ora (so che può sembrare tanto un discorso filosofico o anche esoterico ma così è nel teatro, semplicemente si fa il tutto tramite le azioni).</div>
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Un discorso a parte merita il teatro dell'assurdo dove non sono posti paletti e a volte non c'è una vera e propria scenografia. Non si deve assecondare l'assurdità cercando di essere assurdi, ma anzi il testo risulta divertente se ci si mette lo stesso impegno di un dramma scespiriano. Questa poi è come una regola quando ci si rapporta con un testo comico ovvero non dirlo come se fosse un testo comico, con l'intenzione di far ridere ma trovandoci la serietà, quella nota drammatica.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'attenzione è stata data molto alla voce. Così come per le espressioni preimpostate, stessa cosa è da evitare con le voci preimpostate come quelle sospirate quando si sta dicendo qualcosa che ha suspence oppure infantili, oppure con il respiro ansimante. Non c'è un vero impegno, ma solo un uso di ciò che è manierato.</div>
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Sempre per quanto riguarda la voce, ovviamente deve essere sentita sempre, anche quando si recita qualcosa di intimo e qui in particolar maniera bisogna spingere, sostenere col diaframma.</div>
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Ciò che portiamo in scena è il conflitto non l'armonia, personaggi che hanno intenzioni opposte e questo avviene sia nel dramma che nella commedia.</div>
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Finisce domenica e io ho cominciato a divertirmi con la mia scena. L'ho sentita maggiormente, grazie anche al mio collega di scena.</div>
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Il prossimo appuntamento è sabato 27 e domenica 28 gennaio.</div>
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Foto di Chiara Roncuzzi.</div>
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-sesta-parte.html">Sesta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-settima.html">Settima</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-ottava-parte.html">Ottava</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/03/teatro-accademia-marescotti-nona-parfe.html">Nona</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/04/teatro-accademia-marescotti-decima-ed.html">Decima</a> (ed ultima parte)<br />
<br /></div>
</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-57032336603340518442017-12-20T20:50:00.003+01:002018-04-18T18:21:33.338+02:00Teatro Accademia Marescotti (quarta parte)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDjL-oVaq-LWOuH4vrHuUEOHRj9PEKp-13U7M13mbSS7egLEH_aZFq8QkllHGYu4O2ROmbj_rzZtyOOGSegQmkwoTDjiP8L2T-sAoQwAZwFG1xggp16hMw8jHK0J5ojp6BdPEElFT8WMep/s1600/000aaaaa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="888" height="460" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDjL-oVaq-LWOuH4vrHuUEOHRj9PEKp-13U7M13mbSS7egLEH_aZFq8QkllHGYu4O2ROmbj_rzZtyOOGSegQmkwoTDjiP8L2T-sAoQwAZwFG1xggp16hMw8jHK0J5ojp6BdPEElFT8WMep/s640/000aaaaa.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-prima-parte.html">Prima</a> parte</div>
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-seconda.html">Seconda</a> parte</div>
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<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-terza-parte.html">Terza</a> parte</div>
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Sabato 16 e domenica 17 dicembre, ultimo weekend del Teatro Accademia Marescotti per il 2017</div>
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Sabato è incentrato sulla voce, prima con Valentina Cortesi cantante e insegnante di canto, e poi con Alessandra Frabetti, attrice e insegnante teatrale.</div>
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La prima ora è dedicata alla respirazione con Valentina Cortesi e all'inizio ci fa vedere un video delle corde vocali di un soprano lirico, vedendo così come si aprono quando sono rilassate, quando prende respiro e come vibrano quando si canta.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLUlwp6aOXqIpa6Z4VEDMhpLFMarwVaN5MT_wToC19hBdYvez1HgvTGW2JuKIcGWP1h_QohsfrV02uV4MIINmASrcJX2Nl9NmF_lUa1m03JsGcXhRIy-yUuLWlr1fXoAsH-oKAkB4quOxn/s1600/000aaaaa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="909" data-original-width="750" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLUlwp6aOXqIpa6Z4VEDMhpLFMarwVaN5MT_wToC19hBdYvez1HgvTGW2JuKIcGWP1h_QohsfrV02uV4MIINmASrcJX2Nl9NmF_lUa1m03JsGcXhRIy-yUuLWlr1fXoAsH-oKAkB4quOxn/s640/000aaaaa.jpg" width="528" /></a></div>
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Valentina Cortesi</div>
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La foto è stata scattata durante il secondo weekend</div>
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<a name='more'></a><br />
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Il canto è un fattore di respiro, ancora più impegnativo del parlato.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaDpPSNxbcENO2judih6m3YuJQ47HE7KeUIUORxxRPK3PojMF4OJYB5i_QTvuoTzArlThXSS-F5q8F1HC0emA8CLoGTlI1EJpLM4MawdKlQdBokzM5hVtj7zWXXi9IoVhVJHH9AJkkJEuC/s1600/000aaaaa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="501" data-original-width="800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaDpPSNxbcENO2judih6m3YuJQ47HE7KeUIUORxxRPK3PojMF4OJYB5i_QTvuoTzArlThXSS-F5q8F1HC0emA8CLoGTlI1EJpLM4MawdKlQdBokzM5hVtj7zWXXi9IoVhVJHH9AJkkJEuC/s640/000aaaaa.jpg" width="640" /></a></div>
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preso da <a href="https://www.bmscience.net/blog/relazione-simulazione-degli-atti-respiratori-tramite-modellino-rudimentale/">qui</a></div>
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Dalle corde vocali si passa al diaframma, la fascia muscolare che separa la cavità toracica da quella addominale e indispensabile per saper cantare senza affaticare la voce e le corde vocali.</div>
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Inoltre usare il diaframma rende il suono più pieno e riesce a proiettare più avanti la voce senza per forza dover urlare troppo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La locuzione "respirare col diaframma", ci spiega, non è molto corretta perché comunque il passaggio c'è, ma non ce ne rendiamo conto anche perché, a parte rari casi, il respiro è un atto automatico.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La differenza è saper controllare il diaframma.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il diaframma, come detto, sta tra la cavità toracica e quella addominale e bisogna pensare a due forze che si contrastano ovvero quella dell'appoggio e del sostegno. <i>Il primo permette di ritardare la risalita del diaframma mantenendo la cassa toracica espansa grazie ai muscoli intercostali esterni e il secondo permette al diaframma di compiere la risalita aiutandolo dal basso con i muscoli addominali obliqui </i>(dalle slide)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Perché si lavori correttamente, queste due forze devono essere in equilibrio.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
In piedi ci viene chiesto di respirare tenendo le mani dove si trova il diaframma e sentire le mani che si espandono con il respiro.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Per abitudini apprese, per lo stress che va a colpire zone del corpo, per una posizione scorretta, la respirazione non è quasi mai lineare. Quindi ci viene chiesto di stenderci supini sui tappeti da yoga che avevamo portato annullando così le spalle che si alzano, il torace che si espande troppo sentendo così maggiormente il diaframma. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Vv11vDtutzWeV_mEtQhTm5DhcCE6cYtGm4dh5BOjF8x_zYkyOUaMaaTg4xXEL53JIcYIGSKvZdhwsyoEXrmRHMTjTCqbvDRhDw7vJohSd54lxfPCUXo1jiX9AkmAk8hyphenhyphenv_ZJ6_Iczshv/s1600/zz.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="585" data-original-width="946" height="394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Vv11vDtutzWeV_mEtQhTm5DhcCE6cYtGm4dh5BOjF8x_zYkyOUaMaaTg4xXEL53JIcYIGSKvZdhwsyoEXrmRHMTjTCqbvDRhDw7vJohSd54lxfPCUXo1jiX9AkmAk8hyphenhyphenv_ZJ6_Iczshv/s640/zz.gif" width="640" /></a></div>
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Questa respirazione rilassata viene fatta inconsciamente poco prima di addormentarsi. </div>
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Se però ci si sente con il mal di testa, è meglio alzarsi piano, anche quando è finito il lavoro.</div>
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<br /></div>
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Un altro esercizio che ci viene proposto è quello di sederci, appoggiare i gomiti alle ginocchia e <i>inspirare cercando l'espansione addominale bassa facendo particolare attenzione al punto lombare. </i>(dalle slide)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Posizionando poi le mani sul punto lombare, si può sentire il diaframma espandersi. Per questo, una posizione corretta è fondamentale per poter parlare, cantare e recitare.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUBt0JKfZ5SmFp8ND-5FBZYEd3-lqxqfNQuyxaBEZZsL9L4aa0g133pMFJoPE-j5manMlDirTTMq7klS07Ol_9U2IkZJKIU24CN1VA-UIbqrcadWwJcQ59APK4ZOb9-lPJ4XyYPnCN7gkq/s1600/zz.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="602" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUBt0JKfZ5SmFp8ND-5FBZYEd3-lqxqfNQuyxaBEZZsL9L4aa0g133pMFJoPE-j5manMlDirTTMq7klS07Ol_9U2IkZJKIU24CN1VA-UIbqrcadWwJcQ59APK4ZOb9-lPJ4XyYPnCN7gkq/s1600/zz.gif" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
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C'è da dire che quando si recita, capita di non trovarsi perfettamente con la posizione eretta e per questo bisogna avere un buon diaframma allenato così da non avere la voce strozzata provocando danni alle corde vocali.</div>
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<br /></div>
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L'ultimo esercizio eseguito consiste in una bottiglietta d'acqua di mezzo litro, svuotarla un po' e soffiarci con una cannuccia facendo bolle.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Grazie a questo trucco, vedendo le bolle, si può vedere se il nostro respiro è lineare o spezzettato.<i> Il controllo della regolarità delle bolle ci indica la nostra capacità del controllo dell'aria. La pressione crea un'impedenza che allena il fiato, l'emissione sonora, la proiezione del suono. </i>(dalle slide)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Saper controllare il diaframma rallentando l'espirazione, mi ha fatto venire in mente quando si fa fuoriuscire l'aria da un palloncino: <a href="https://www.youtube.com/watch?v=WHEHNK4uT4Y">lentamente</a> viene un suono prolungato mentre se lasciamo andare un palloncino pieno, <a href="https://www.youtube.com/watch?v=HRcKom5_NiQ">senza alcun controllo</a> su di esso, viene un suono cacofonico, l'imboccatura del palloncino tremula e tutta l'aria fuoriesce.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Questo non vuol dire reprimere il respiro perché non farebbe altro che aumentare lo stress. Come scritto precedentemente, ci deve essere un equilibrio tra il sostegno e l'appoggio, tra la risalita e il ritardo di questa.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Dopo la Valentina Cortesi, tocca ad Alessandra Frabetti.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDFoDuLqva2ucKZPZXsLM2BmOlc5Tybwr5ptBFGbp5a_L5a_jjUw1MfRDIEVe4F1qdNIqHDNz9l26FhOpwseKTjIj104KL1kl-qeXYBGNtGW3PEaGLh3dkQ7hDyBa9SGCVJVyUrKWh7rm4/s1600/000c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="854" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDFoDuLqva2ucKZPZXsLM2BmOlc5Tybwr5ptBFGbp5a_L5a_jjUw1MfRDIEVe4F1qdNIqHDNz9l26FhOpwseKTjIj104KL1kl-qeXYBGNtGW3PEaGLh3dkQ7hDyBa9SGCVJVyUrKWh7rm4/s640/000c.jpg" width="640" /></a></div>
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Alessandra Frabetti</div>
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La foto è stata scattata durante il secondo weekend</div>
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Ho incontrato per la prima volta Alessandra Frabetti tre anni fa, sempre col Circolo degli Attori, dove si è realizzato uno spettacolo (potete leggerlo <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2014/11/gli-esami-non-finiscono-mai-neanche.html">qui</a>) e anche per un corso breve di dizione.</div>
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E' stata per me la prima volta che cercavo di correggere la dizione e non è che adesso posso dire di parlare correttamente. Ho incominciato a rendermi conto però di alcune inesattezze, inflessioni regionali inesatte per esempio <i>te</i>, <i>me</i>, <i>tre</i>, <i>perché</i> con la <i>e</i> finale tenuta aperta e la regola del dittongo <i>ie</i> (p<i>ie</i>de) dove la <i>e</i> è tenuta aperta, <i>bene</i> ha la <i>e</i> tonica aperta.</div>
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Una difficoltà maggiore è rappresentata dalla <i>z</i> che per i romagnoli non esiste</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9U62ZqRyJMhGXsdVmkMIzaIw6kQRCQiz1Hiflpqt1_zL3Ib2IsI3iDcA8FmvY1Ug3JdYTMz9h_eMn0RVtyFnwZqQmUg5usben0PG6l5yYO-fPP1NIMhFZ1rkuIfFOUto7DjzYO289jmm0/s1600/untitled3.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="854" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9U62ZqRyJMhGXsdVmkMIzaIw6kQRCQiz1Hiflpqt1_zL3Ib2IsI3iDcA8FmvY1Ug3JdYTMz9h_eMn0RVtyFnwZqQmUg5usben0PG6l5yYO-fPP1NIMhFZ1rkuIfFOUto7DjzYO289jmm0/s640/untitled3.png" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
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Alessandra Frabetti</div>
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La foto è stata scattata durante il secondo weekend</div>
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Prima Alessandra Frabetti ha chiesto a quelli che non aveva sentito la volta precedente di leggere uno dei Racconti di Anton Cechov. Poi ha chiesto a quelli che erano seduti in che cosa avevano sbagliato dicendoci di essere pignoli al massimo, così da poter aiutare chi leggeva a riconoscere l'errore fonetico.</div>
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Viene data anche importanza anche alla lettura se è scorrevole o spezzettata o frettolosa, se il lettore si è sentito coinvolto dalla lettura, se ogni sillaba si sentiva perfettamente, se la voce era lineare o calante... Tutti elementi fondamentali per far sì che l'altro ci ascolti.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
A chi aveva una scena, chiedeva di portarla.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Poiché le scene non sono pronte del tutto, Alessandra Frabetti chiedeva di far capire i rapporti tramite la lettura: il <i>Chi è?</i> di un personaggio si capisce anche da <i>A chi parla?</i> e <i>Perché?. </i></div>
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Il rapporto tra i personaggi si vede anche da come ci si risponde a tono che non vuol dire per forza avere la stessa energia. Per esempio se A vede B dopo un bel po' di tempo e gli chiede entusiasta "Come stai?", B può rispondere mestamente "Sto bene." L'importante è capire che i due personaggi siano in ascolto, che l'uno si relaziona con l'altro e viceversa.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il rapporto tra i personaggi va sempre stabilito prima e anche nel caso di scelte registiche particolari che vanno a modificarlo, questo deve essere chiaro l'inizio. Se si vuol semplificare, non lo si deve vedere come un punto di partenza, ma come un punto di arrivo.</div>
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Quando poi si rispondono alle 5W (Chi, Cosa, Quando, Dove, Perché), non ci si deve accontentare di risposte generiche poiché queste si vedranno in scena e possono portare l'attore a bloccarsi.</div>
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Capita poi che nel testo ci siano delle sospensioni (ovvero i tre puntini) e queste non vanno intonate, contrariamente a quanto si pensa, allungando le vocali per esempio ma bisogna pensare al contenuto che c'è dietro ai quei puntini di sospensione, alle parole che non sono dette.</div>
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Sentendo gli errori degli altri e propri, Alessandra Frabetti ci spiega le regole. Per esempio nelle regole composte da prefissi e suffissi, prevale la fonetica della parola principale o che tutti gli infiniti della seconda coniugazione hanno la <i>e</i> tonica chiusa. </div>
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E' anche fondamentale sapere che nelle regole ci possono essere delle eccezioni. Per esempio la regola della vocale <i>e</i> tonica chiusa seguita dai gruppi consonantici <i>gl</i>, <i>gn</i> e <i>sc</i> (suono sci) ha l'eccezione di <i>esci</i> e <i>meglio</i> dove invece è aperta.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Nella lettura bisogna pensare innanzitutto allo spettatore, a volerlo farlo entrare nel testo, così come nella recitazione, e non a dirgli cosa ci è scritto. </div>
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Il lavoro dell'attore è generoso: per poter arrivare a chi ascolta deve svuotarsi della sua autoreferenzialità.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
A volte veniva chiesto a chi leggeva, di dirlo con parole sue senza guardare il libro e si sentiva che c'era maggiore verità, che ciò che diceva arrivava direttamente al pubblico.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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La lezione sulla dizione è finita e così finisce sabato.</div>
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Saper parlare bene, correttamente è un lavoro che impegna anche e soprattutto al di fuori delle lezioni. Poiché quando si è fuori, si è continuamente soggetti all'ascoltare gli altri.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Capita poi di accorgersi di errori per esempio, come scrivevo all'inizio, <i>te</i>, <i>me</i>, <i>tre</i>, <i>perché</i> tenuti aperti. </div>
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Studio continuo e guardare il dizionario se si è insicuri.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Passiamo a domenica 17 con Ivano Marescotti.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRmpoLQ1ZC2I43PAgr7E2k4azmr66KojmAjufE1-QHWjK_8oqBEToYv93fHBByv4H1lU_LGzwKbQVFzWL-JnM1ESQDuo8wfMLrl02-3qtjAaLUhntkNic27mU3W2FBq32EhWZ2kk5rDOx-/s1600/000aaaaa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="918" data-original-width="750" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRmpoLQ1ZC2I43PAgr7E2k4azmr66KojmAjufE1-QHWjK_8oqBEToYv93fHBByv4H1lU_LGzwKbQVFzWL-JnM1ESQDuo8wfMLrl02-3qtjAaLUhntkNic27mU3W2FBq32EhWZ2kk5rDOx-/s640/000aaaaa.jpg" width="522" /></a></div>
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<br />
Si va dritti alle scene<br />
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<br />
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<br />
<br />
Quando si parla, in particolar modo se si tratta di un monologo, non bisogna dimenticare il rapporto con una persona anche se il personaggio dice: "Tutto il mondo ce l'ha con me." oppure "Non ho quello che mi spetterebbe di diritto.": il mondo viene filtrato attraverso le persone.<br />
E' il substrato emotivo che conta.<br />
Capita poi che due o più personaggi litighino per futili motivi (tipo che uno non ha sparecchiato la tavola come avrebbe dovuto, ha messo per l'ennesima volta la bottiglia dentro al frigo senza tappo) ma nel substrato emotivo stanno davvero le motivazioni e non è neanche detto che vengano fuori.<br />
Ciò che si porta in scena sono le intenzioni e non le parole.<br />
Certe emozioni, certe motivazioni e frasi possono anche essere inconsapevoli per il personaggio, ma non per chi lo interpreta.<br />
Nelle scene non bisogna risolvere i problemi, ma trovare soluzioni in opposizione a ciò che c'è scritto nel testo.<br />
<div style="text-align: justify;">
Per esempio, se una frase può sembrare allarmata e con addirittura tanti punti esclamativi, non è detto che la si debba dire urlando e con voce preoccupata. Anzi, chi lo dice può essere scocciato perché sa già che quella persona a cui è diretta, fa sempre così ogni volta.</div>
<div style="text-align: justify;">
O ci può essere altro, però in contrasto a una lettura superficiale, ma sempre andando a cercare.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Può capitare di dover sacrificare alcune frasi, alcune scene per il bene dello spettatore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se una scena non presenta variazioni, non cresce, l'attenzione di chi guarda va a scemare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ciò che conta è il senso teatrale della scena.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Usare un'arma in scena.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAZfyPXPwElKFFl8A-9XQXfOWtMcjo9BoUAWWUYYZOQskxuIBuAJBs158O-Zo9cQQrOg3XgrnAW5Q3S6i5neONhHo-w8uBuh-KIvKZs7NBjE6QfOs4egkpZ_e9PCY0fh774xE6dzg7WUQT/s1600/000aaaaa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAZfyPXPwElKFFl8A-9XQXfOWtMcjo9BoUAWWUYYZOQskxuIBuAJBs158O-Zo9cQQrOg3XgrnAW5Q3S6i5neONhHo-w8uBuh-KIvKZs7NBjE6QfOs4egkpZ_e9PCY0fh774xE6dzg7WUQT/s640/000aaaaa.jpg" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Già la vista di un'arma porta lo spettatore in tensione facendolo diventare un personaggio vero. In sé ha un pericolo forte anche se si tratta di una commedia leggera.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'arma non deve essere troppo inflazionata perché così perde il suo potere, ma fatta uscire al momento opportuno.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come avete potuto notare, diverse frasi sono ripetute. Tutto ciò avviene quando è utile, quando si vede l'allievo in difficoltà, bloccato e che non sa come continuare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non c'è niente di diverso di un allievo di musica o di ballo o di qualche altra arte che continua a ripetere un gesto per perfezionarsi con l'insegnante che gli ripete ancora la stessa frase, gli fa vedere dove sbaglia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non importa quanti anni si hanno le spalle perché come chi si è affacciato alla prima volta in un corso, anche chi non è estraneo può bloccarsi ad un certo punto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre certi errori che possono essere amatoriali, tipo guardarsi continuamente negli occhi, passeggiare in lungo e in largo senza meta, vengono fatti anche da attori professionisti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ivano Marescotti ci ha detto all'inizio del 100 ore così come al TAM che la differenza tra un attore amatoriale e uno professionista non riguarda tanto la qualità della recitazione, ma semplicemente l'avere un contratto che il primo non ha.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Finisce così anche domenica e la prossima volta è sabato 13 e domenica 14 gennaio 2018.</div>
<div style="text-align: justify;">
In questa pausa, c'è da lavorare sulle scene, andando a cercare diverse opportunità.</div>
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Desidero finire il post con questo pezzo</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Alessandra Frabetti (ad un'allieva): Dove siamo?</div>
<div style="text-align: justify;">
Allieva: A Ravenna. (Dopo averci pensato un po') A teatro.</div>
<div style="text-align: justify;">
A.F.: In cielo, in terra e in ogni luogo.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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foto di Chiara Roncuzzi<br />
<br />
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<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-quinta-parte.html">Quinta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-sesta-parte.html">Sesta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-settima.html">Settima</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-ottava-parte.html">Ottava</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/03/teatro-accademia-marescotti-nona-parfe.html">Nona</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/04/teatro-accademia-marescotti-decima-ed.html">Decima</a> (ed ultima parte)</div>
<u><span style="color: #000120;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
</span></u><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-1034977181154516502017-12-14T05:31:00.000+01:002018-04-18T18:22:16.106+02:00Teatro Accademia Marescotti (terza parte)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj28N6ACU9Vgd3FJDwHILFlDTZKkcSINApZo-l7zw07lUVMdwefO1SLnZioJJlbpz89IQ9fFMe4M2STfaIVG7ZJeZnZgC2RUAUYP05MPpugBDZ3ghDH44xsPiuWJngLllkWRMySGHtWc-Mf/s1600/000aaaaa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="939" data-original-width="696" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj28N6ACU9Vgd3FJDwHILFlDTZKkcSINApZo-l7zw07lUVMdwefO1SLnZioJJlbpz89IQ9fFMe4M2STfaIVG7ZJeZnZgC2RUAUYP05MPpugBDZ3ghDH44xsPiuWJngLllkWRMySGHtWc-Mf/s640/000aaaaa.jpg" width="474" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<i>Make art not war</i> </div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-prima-parte.html">Prima</a> parte</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-seconda.html">Seconda</a> parte</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Due giorni interi con Ivano Marescotti sabato 9 e domenica 10 dicembre.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Due giorni dove si sono presentate le scene che sarebbero poi portate nello spettacolo finale.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Si impara facendo e osservando.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Si impara vedendo che cosa non funziona.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<u></u><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYkI_Sd45GNlhGX6C0NIYcE8Lt0CaoRDtTMLj5tJUU6upD6uFlPVPwW9ajMnY86W7byl0M9_ugmhtHD-5P9am7pXUqpz-hK0pyEhd-sHOrkPikzyLCmjb5XeOW-WCF44RldrkinqafLt4l/s1600/000cdefghi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="788" data-original-width="749" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYkI_Sd45GNlhGX6C0NIYcE8Lt0CaoRDtTMLj5tJUU6upD6uFlPVPwW9ajMnY86W7byl0M9_ugmhtHD-5P9am7pXUqpz-hK0pyEhd-sHOrkPikzyLCmjb5XeOW-WCF44RldrkinqafLt4l/s640/000cdefghi.jpg" width="608" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Perciò frasi possono essere ripetute quando ce n'è bisogno</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Frasi come:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
- Sedersi (dove non sia strettamente necessario) è autolimitante;</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
- Quando si fanno delle azioni come mangiare, bere ecc... sempre meglio farlo per davvero e non facendo finta;</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
- Non si fa un'azione in modo didascalico. Bisogna innanzitutto sentirla;</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
- Le battute nascono dalle azioni e non il contrario;</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
- Se si sbaglia, è il personaggio che sbaglia non chi lo interpreta;</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
- La direzione dello sguardo, così come dei gesti, deve essere chiara e precisa, mai vaga;</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
- Rispondere sempre alle 5 W (Who? Where? When? What? Why?) anche quando si tratta di comparse che in realtà sono personaggi essenziali e tutti quelli che compaiono sono protagonisti della loro vita in quel preciso momento.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Frasi utili non solo a chi sono dirette, ma a tutti perché può sempre capitare di incappare in quello sbaglio che non deve essere visto come un voto scritto con la penna rossa, ma come un'occasione di rivedersi</div>
<div>
<u></u><u></u><u><br /></u></div>
<div>
<a name='more'></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
In questa nostra ricerca, ci è data la possibilità, così come è successo per il 100 ore con Marescotti, di cambiare ambientazione, di non seguire pedissequamente le indicazioni scritte tra parentesi nel testo. Le parole sono sempre le stesse. Si può magari togliere qualche frase se è meglio per noi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
I puristi potrebbero essere sconcertati, ma non si recita per accontentarli.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Le scene che porteremo sono dei minispettacoli dove non è rappresentato né un prima né un dopo, quindi tutto nasce e muore lì, tutto vive in quel preciso momento.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Questa libertà ci permette di sperimentare, di sbagliare e quindi di imparare.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Potrebbe sembrare troppo facile dire come si fa l'attore, spiegare appunto cosa si deve fare ma questo vorrebbe dire produrre degli attori come in una catena di montaggio invece di formarli.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9rzdB8EC9Ffx469viOCwM_qs9-iO9U4DjZmJYhA9gWJu21JqB10Zdzfr9w16eVmMKaQo5Nf6nWAXcKBKc_zs0puDBRrx2scPOql-ycV60nkOQcYIpUOM2RaLOTg8V9dl8Yo0F-B0W5RAF/s1600/000cdefghi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9rzdB8EC9Ffx469viOCwM_qs9-iO9U4DjZmJYhA9gWJu21JqB10Zdzfr9w16eVmMKaQo5Nf6nWAXcKBKc_zs0puDBRrx2scPOql-ycV60nkOQcYIpUOM2RaLOTg8V9dl8Yo0F-B0W5RAF/s640/000cdefghi.jpg" width="480" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHwsOZIrPASVk3xEaz5mYYTAmE-z8sXCC2O0pmMwN-6EyJ1K8AnsGcB3BHm8ZszpWMFisZwek4Z8AKiemEL7IPoLF5yCUSyJm6rjhHWI9eb7regXL3CEyTVXLPREGfu8SMiy1PPWTtBiva/s1600/000cdefghil.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHwsOZIrPASVk3xEaz5mYYTAmE-z8sXCC2O0pmMwN-6EyJ1K8AnsGcB3BHm8ZszpWMFisZwek4Z8AKiemEL7IPoLF5yCUSyJm6rjhHWI9eb7regXL3CEyTVXLPREGfu8SMiy1PPWTtBiva/s640/000cdefghil.jpg" width="640" /></a></div>
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<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSEvzGhuiXHLMj6wALGZPUXn6puh9qxMQtGNOtfTP83aQzLxBfhTbeeId_7PXlWYW6a4ZCeVfbr0nJWWOQ0ZpjQuY4EDWLGk1kjogTvnHr0vBLq28vjTCOTdrOg5d_LGysLcTPvq_8SCYn/s1600/000cdefghi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSEvzGhuiXHLMj6wALGZPUXn6puh9qxMQtGNOtfTP83aQzLxBfhTbeeId_7PXlWYW6a4ZCeVfbr0nJWWOQ0ZpjQuY4EDWLGk1kjogTvnHr0vBLq28vjTCOTdrOg5d_LGysLcTPvq_8SCYn/s640/000cdefghi.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Sul palco del teatro siamo gli dei di questo mondo, un ruolo che fuori è riservato ai registi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una novità di quest'anno è il fatto di essere filmati </div>
<div style="text-align: justify;">
Nell'ultima parte di domenica, dopo aver visto fatto anche due improvvisazioni, si sono viste alcune delle scene filmate con Ivano Marescotti che spiegava che cosa non funzionasse, fermando il filmato al punto preciso facendo così vedere a tutti noi, e in particolar modo a chi era sul palco in quel momento, quel dettaglio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto ciò, ogni correzione, non deve essere visto come un attacco personale, anche se alcuni commenti potevano essere ironici, ma mai denigratori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho_4VXnA0eFmTA02w4CKp3L6PgLuff6I00TtGj8WpGObQtLDwyjeiqde_JxOdC0kfkCr65IB-ufjcbHgICBQGIiEttjyDZ_pOk6OpCdG8CKKVjFh6x0GHyBikSIb_xXRGmRF9p8vbf_zxY/s1600/000aaaaa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho_4VXnA0eFmTA02w4CKp3L6PgLuff6I00TtGj8WpGObQtLDwyjeiqde_JxOdC0kfkCr65IB-ufjcbHgICBQGIiEttjyDZ_pOk6OpCdG8CKKVjFh6x0GHyBikSIb_xXRGmRF9p8vbf_zxY/s640/000aaaaa.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Capitava che chi facesse quel gesto, spiegasse che cosa aveva in mente, che cosa aveva intenzione di fare, ma Marescotti spiegava che è ciò che vediamo la cosa più importante.</div>
<div style="text-align: justify;">
Spesso Ivano Marescotti ripete questa frase "Ciò che vediamo è ciò che succede e ciò che succede è ciò che vediamo." e questa frase mi fa venire in mente quando ci propone, così come è successo sabato, l'esercizio della danza non danza ovvero quello di lasciarsi abbandonare completamente alla musica e far sì che, come panni stesi ad asciugare, ci muoviamo alla musica diventata la nostra folata di vento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Noi come persone siamo presenti, ma la mente non è più il nostro filtro d'ascolto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Bisogna sentire la musica e non decifrarla in un ritmo ripetibile e movente simmetriche abbandonando così i cliché.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Fra pochi giorni, questo fine settimana, c'è l'ultimo incontro di quest'anno per poi vederci a gennaio.<br />
<br />
<br />
foto di Giada Giacchetti e di Chiara Roncuzzi<br />
<br />
<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-quarta-parte.html">Quarta</a> parte<br />
<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-quinta-parte.html">Quinta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-sesta-parte.html">Sesta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-settima.html">Settima</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-ottava-parte.html">Ottava</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/03/teatro-accademia-marescotti-nona-parfe.html">Nona</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/04/teatro-accademia-marescotti-decima-ed.html">Decima</a> (ed ultima parte)<br />
<br /></div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-54315113412422772452017-11-24T16:07:00.001+01:002017-11-24T16:07:55.529+01:00Un fiore per ogni ferita (Post per il 25 novembre)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit;">Fiori, piccoli bottoni fragili della natura eppure... Ci sono fiori capaci di sbocciare in condizioni che potrebbero essere impossibili.</span></div>
<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit;">Dopo una violenza, si vorrebbe ritornare a come si era prima ma tutto questo è un'illusione.</span><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit;"> </span></div>
<span style="background-color: white; color: #1d2129;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Lasciare spazio alla bellezza, al piacere e anche all'amore, soprattutto per sé.</span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #1d2129;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Non succederà subito senza dubbio così come un fiore ha bisogno del suo tempo per sbocciare.</span></div>
</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ricongiungersi a sé, fare che quei fori della mappa strappata dell'anima diventino luoghi dove questi fiori possano attecchire con pazienza e tenacia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Combattere non vuol solo dire stringere i denti, sferrare i pugni all'aria, far divenire di sangue gli occhi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Combattere vuol dire anche guardare le proprie ferite, quelle cicatrici interiori che deturpano e poi accarezzarle, accoglierle.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Quanto tempo ci vorrà non lo so, dipende da ognuno. Ci potranno essere rallentamenti, passi indietro, ancora rabbia (che non va negata) ma alla fine il proprio giardino sboccerà e la vista sarà da mozzare il fiato.</span></div>
</span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx-KRFL5afs5SMEY4Tm5D4JsCIN0GvE7e7hicudBsG0gnUUOsJfyP8yGn10TGUC5jMxOvbOk1_mAGJFODDaCzpgj_ZsowNtxdEwpHhsiN_KeIvwB2m4vpRwqjG_5mrOtNYBPM5zt1f3U6_/s1600/blooming-desert-badlands-utah-6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="880" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx-KRFL5afs5SMEY4Tm5D4JsCIN0GvE7e7hicudBsG0gnUUOsJfyP8yGn10TGUC5jMxOvbOk1_mAGJFODDaCzpgj_ZsowNtxdEwpHhsiN_KeIvwB2m4vpRwqjG_5mrOtNYBPM5zt1f3U6_/s640/blooming-desert-badlands-utah-6.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOit5FKQMJIcHGxLfKLhHgH8Y1JSyuL-Qz_Oqwt-r5pXFgB-u8qlg7hqwxp4QXekl8oTauLtKF0vJ06QEziz6V2A5zAh0xBvMcbaDmIoDLvkl72gx_8H-fW-f25lHFqTM5RxNx-fO49Ern/s1600/blooming-desert-badlands-utah-8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="587" data-original-width="880" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOit5FKQMJIcHGxLfKLhHgH8Y1JSyuL-Qz_Oqwt-r5pXFgB-u8qlg7hqwxp4QXekl8oTauLtKF0vJ06QEziz6V2A5zAh0xBvMcbaDmIoDLvkl72gx_8H-fW-f25lHFqTM5RxNx-fO49Ern/s640/blooming-desert-badlands-utah-8.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
foto di Guy Tal, prese da <a href="https://www.boredpanda.com/utah-badlands-desert-flower-bloom-nature-photography/">qui</a><br />
<br />
<br />
<br /></div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-17345331102653969632017-11-23T16:41:00.000+01:002017-11-23T16:44:58.956+01:00Caccia al film <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">Da diverse settimane, Cannibal Kid di <a href="http://www.pensiericannibali.com/">Pensieri cannibali</a> e Mr. James Ford di <a href="http://whiterussiancinema.blogspot.it/">White Russian</a> chiedono nella loro rubrica delle uscite cinematografiche della settimana la collaborazione di altri blogger per rinverdire la loro rivalità e questa volta è toccato a me!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">Sarò in grado di non patteggiare troppo per l'uno o per l'altro e di essere all'altezza del compito?</span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;"><span style="font-size: large;"><u>Flatliners – Linea mortale</u></span></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidZOxdpc1AiXBvYgG3Gxsm_WYti_X6AbQw075k1gsC-LOW8S5dlCmqv8bqRVAasWd6OOX1EJxhAeEYbjQbYioL1o9_lX7CXz4owquaMXoMHyuJ85axIVayofZR-0t9GOM2qsjNQ3V7UOeb/s1600/500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="500" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidZOxdpc1AiXBvYgG3Gxsm_WYti_X6AbQw075k1gsC-LOW8S5dlCmqv8bqRVAasWd6OOX1EJxhAeEYbjQbYioL1o9_lX7CXz4owquaMXoMHyuJ85axIVayofZR-0t9GOM2qsjNQ3V7UOeb/s400/500.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Quindi stavolta tocca a me.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Sì.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">D'accordo ma tu chi sei? Cannibal o Ford?</span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br style="white-space: pre-wrap;" /></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">Alma</b><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">: E cominciamo subito con una botta di vita, con i protagonisti che vogliono ritornare dalla morte. Perché? Rimanere vivi dopo la visione di alcuni film non è più valido? Dite che vedere questo film equivale a ritornare dalla morte? Forse Cannibal è più disposto a rischiare visto che ci sono Ellen Page e Nina Dobrev, ma ricorda: i benefici iniziali li dovrai pagare poi con gli interessi.</span></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><b style="font-family: inherit;">Cannibal Kid</b><span style="font-family: inherit;">: Alma va subito a segno e dimostra di conoscermi bene. Guarderò questo film principalmente per Ellen Page e soprattutto per Nina Dobrev, ma non solo. Sono anche incuriosito dal confronto tra questo sequel/reboot e il film originale, un semi-cult anni '90, e in quanto semi-cult anni '90 probabilmente detestato da Ford che in quel periodo ha subito ingenti traumi. Peccato solo che, oltre al film nuovo, devo ancora recuperare quello vecchio e il tempo stringe!</span></span></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Ford</b><span style="font-family: inherit;">: non ho mai amato particolarmente il sopravvalutato originale anni novanta - il decennio cult di Cannibal del resto è il più sopravvalutato del Novecento - e questo remake pare riuscire nell'impresa di essere di gran lunga peggiore. Passo volentieri la palla al mio antagonista, mentre consiglio Alma di evitarlo come la peste.</span></div>
</span><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large; white-space: pre-wrap;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><u style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;">Detroit</span></u></span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSB6LlnOGYg3-r0W2Vv8q868wdDLRa6C5SqgIVRCf4e3whWqYQJTbEd775sckND_PhGgLqqdA4aRN3XD6Fn8c5pUncSIQMmy_NSQyUYabG3r_3WgJ0T24JWkLgbuaZgfg8fLZkaJO8PcNp/s1600/detroit.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="377" data-original-width="670" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSB6LlnOGYg3-r0W2Vv8q868wdDLRa6C5SqgIVRCf4e3whWqYQJTbEd775sckND_PhGgLqqdA4aRN3XD6Fn8c5pUncSIQMmy_NSQyUYabG3r_3WgJ0T24JWkLgbuaZgfg8fLZkaJO8PcNp/s400/detroit.png" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Cosa?!? Ma Alma, lo sai benissimo che al solo nominare Avatar quei due si picchiano.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Sì, ma non ho detto che io tifo per Avatar.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">E come mai?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Non volevo far finire la mia collaborazione al secondo round.</span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br style="white-space: pre-wrap;" /></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">Alma</b><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">: E qui passiamo alle storie vere: scontri tra la comunità afroamericana e la polizia. All'inizio ho subito pensato a fatti recenti e invece no, siamo nel 1967. Non saprei dire se ne vale la pena. Amo i film basati su storie vere, ma molto spesso o cercano di suscitare facile pietà oppure non arrivano. Però la regia è di Kathryn Bigelow quindi potrebbe essere valido. Non dimentichiamo poi che da quando ha sconfitto Avatar di James Cameron, è diventata santa per Cannibal Kid.</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><b style="font-family: inherit;">Cannibal Kid</b><span style="font-family: inherit;">: Goal numero 2 di Alma! Kathryn Bigelow per me Santa Subito dopo la notte degli Oscar 2010 in cui il suo The Hurt Locker, per quanto non un capolavoro, ha impedito che si commettesse uno dei peggiori crimini nella storia del cinema assegnando la statuetta di miglior film ad Evitar. Crimine di cui uno come Ford sarebbe stato più che volentieri complice. Se poi aggiungiamo che con il successivo Zero Dark Thirty la regista ha regalato a Jessica Chastain uno dei ruoli migliori della sua carriera, è quasi inutile aggiungere che questo suo nuovo Detroit arriva al giudizio di Pensieri Cannibali in maniera imparziale quanto la Juve al cospetto di un arbitro nel campionato italiano.</span></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Ford</b><span style="font-family: inherit;">: la Bigelow è una delle registe più cazzute della Storia di Hollywood, così tanto cazzuta che se dovesse incontrare Cannibal lo riempirebbe di cazzotti senza fatica. Avendo poi piazzato colpi nella sua carriera come Point Break o Zero Dark Thirty, direi che questo Detroit rischia di essere il mio film della settimana, del mese e forse dell'ultima parte dell'anno.</span></div>
</span><br /><br style="white-space: pre-wrap;" /><div style="text-align: center;">
<u style="font-family: inherit; font-size: x-large; white-space: pre-wrap;">American Assassin</u></div>
</span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZphPHo-K1d_sYrcBBWKZduo3uwFKlOIVtDRJnSc0uYtzQ4Rn3p5sKYEER-5AEz3-QM96cMHTuJOeUtol0g1SARaAe9Hwc7P1KV2cNIW_wauaopFTAaJeVnuVG3SINk-yOiC8-jpZUWSqP/s1600/american-assassin.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="393" data-original-width="700" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZphPHo-K1d_sYrcBBWKZduo3uwFKlOIVtDRJnSc0uYtzQ4Rn3p5sKYEER-5AEz3-QM96cMHTuJOeUtol0g1SARaAe9Hwc7P1KV2cNIW_wauaopFTAaJeVnuVG3SINk-yOiC8-jpZUWSqP/s400/american-assassin.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Alma dimostra di conoscere bene i due contendenti.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Per forza Michael. Sono anni che legge i loro blog.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b style="white-space: pre-wrap;">Alma</b><span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">: A giudicar dal trailer, questo film grida: "Vendetta!!!" Essenzialmente non mi attira, passo la palla al balzo a Ford. Credo che tra i due, sia lui quello più interessato.</span></div>
<span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;"><b>Cannibal Kid</b>: Il giovane Dylan O'Brien addestrato dal vecchio Michael Keaton? Cos'è, la versione cinematografica di un sogno di Mr. Ford, che da sempre desidera addestrare me, senza successo?</span></div>
<span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
Le storie di vendetta, Kill Bill a parte, non è che mi facciano impazzire, però quelle di arruolamento nella CIA o nell'FBI, stile le serie Alias e Quantico o il sottovalutato film con Colin Farrell e Al Pacino La regola del sospetto, stranamente le gradisco molto quindi questo American Assassin direi che mi attira. Anche se probabilmente meno rispetto all'American Sniper James Ford.</div>
</span><span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b>Ford</b>: come giustamente scrive Alma, questa dovrebbe essere la mia materia, eppure già dal trailer questo film mi pare davvero una bolla di sapone di quelle buone per Cannibal, che continua ad esaltare filmetti trascurabili ed ignorare o criticare titoli invece meritevoli.</div>
</span><span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
Potrei concedere una visione a tempo perso, anche se l'inconsistenza della maggior parte delle uscite dell'ultimo periodo mi ha portato a dedicarmi più alle serie televisive che altro, nelle ultime settimane.</div>
</span><br />
<span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><span style="font-size: large;"><u>Il domani tra di noi</u></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; text-align: left; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ5xnvMNPHNxEfPP1SO6SAcJC5QlqLTaqER4VD6A4ZJkUUzobZQvFEMvEj2hrwQcUqyYo2UDhK-UN5dizpRThcdx87M8tTae0Ffrsvm50ENwI6ZcUAAePfBtOSubySW7UIps8dUBSjngM4/s1600/27045-le-montagne-tra-di-noi_jpg_620x250_crop_upscale_q85.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="268" data-original-width="559" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ5xnvMNPHNxEfPP1SO6SAcJC5QlqLTaqER4VD6A4ZJkUUzobZQvFEMvEj2hrwQcUqyYo2UDhK-UN5dizpRThcdx87M8tTae0Ffrsvm50ENwI6ZcUAAePfBtOSubySW7UIps8dUBSjngM4/s400/27045-le-montagne-tra-di-noi_jpg_620x250_crop_upscale_q85.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><b><br /></b></span></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; font-size: x-small;">La mia vita è tutta un imbroglio. Pensavo che quei due si odiassero e invece Alma ha dimostrato il contrario</span></div>
<div style="font-family: inherit;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div style="font-family: inherit;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><b style="font-family: inherit;">Alma</b><span style="font-family: inherit;">: "Il domani tra di noi"?!? Da "La montagna tra di noi" (traduzione del titolo originale) a "Il domani tra di noi"? Cannibal c'è per caso il tuo zampino nella scelta del titolo? Comunque, non è che Kate Winslet sia rimasta invidiosa delle prodezze di Leonardo DiCaprio in Revenant e avrà pensato "So fare di meglio"? No dai, che Kate e Leonardo stanno così bene assieme che tutti si chiedono "Ma quand'è che si sposano?". Un po' come con Ford e Cannibal.</span></span></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Cannibal Kid</b><span style="font-family: inherit;">: Se il titolo di questo survival romantico che non mi ispira per niente l'avessi deciso io, penso che sarei riuscito a trovare di meglio, tipo “Li mortacci tra di noi”, o qualcosa del genere. Riguardo al matrimonio tra me e Ford, aspetto che divorzi da Julez. Nel frattempo mi consolo con Jennifer Lawrence. Sempre che Darren Aronofsky non la porti all'altare prima. O pure lui è in attesa di Ford?</span></div>
</span><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Ford</b><span style="font-family: inherit;">: titolo italiano assurdo a parte, sono piuttosto indeciso rispetto a questo film. Da un lato, l'atmosfera rustica un po' fordiana e Kate Winslet potrebbero convincermi a fare un tentativo, dall'altro il pericolo di sòla appare importante nonostante non sia presente nel cast Cannibal Kid. E a proposito del mio antagonista, faccio uno scoop: in realtà noi siamo già convolati a nozze a Las Vegas, qualche anno fa.</span></div>
</span><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E questo episodio della rubrica rivela questo incredibile retroscena!</span></div>
</span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><u style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;">Il libro di Henry</span></u></span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUZQVnVAvve7RMJOrrPawIa5g1RWFSO7mWfbDMlohdaIV5KM02SmRUmuxkRjaukhdrsHM4IMoraeLx0VrpJ1qEoPe34RY-KB7Z0UG7Qj0wDLm3Wn47nC9FQWWKfR9r59Tj3hFXKe4kokkO/s1600/il-libro-henry-recensione-del-film-con-naomi-watts-recensione-v5-35168-1280x16.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUZQVnVAvve7RMJOrrPawIa5g1RWFSO7mWfbDMlohdaIV5KM02SmRUmuxkRjaukhdrsHM4IMoraeLx0VrpJ1qEoPe34RY-KB7Z0UG7Qj0wDLm3Wn47nC9FQWWKfR9r59Tj3hFXKe4kokkO/s400/il-libro-henry-recensione-del-film-con-naomi-watts-recensione-v5-35168-1280x16.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Tutti i blogger che hanno collaborato stanno aggiungendo a questo libro la loro esperienza.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Sarà passata ai posteri come L'Impresa Colossale.</span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br style="white-space: pre-wrap;" /></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">Alma</b><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">: Qui abbiamo il piccolo genio che, per salvare la sua amica, cerca di incastrare uno stimato ma pericoloso commissario di polizia. No, non sto parlando di Cannibal Kid e di Ford anche perché non credo che Cannibal sia un genio così come non credo che Ford sia così bastardo come quello del film.</span></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><b style="font-family: inherit;">Cannibal Kid</b><span style="font-family: inherit;">: Film già visto e a breve arriverà la recensione, perché qui su Pensieri Cannibali i film si guardano anche, mica se ne parla solo a sproposito e per pregiudizi come fa Ford, o si perde tempo a guardare in continuazione video su YouTube come fa Alma...</span></span></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Ford</b><span style="font-family: inherit;">: Alma, se di mezzo c'è Cannibal, che come giustamente scrivi non è certo un genio, posso essere bastardo molto più del commissario qui presente. Ahahahahahah!</span></div>
</span><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Per quanto riguarda il film direi che siamo di fronte alla seconda incognita della settimana: potenziale chicca o sòla conclamata? Solo il post di Cannibal - e soprattutto il mio - potrà fare luce su questo mistero.</span></div>
</span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><u>Gli sdraiati</u></span></span></span></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">
</span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRzVzGBbTZhxR2xaAA5OqT-Qoe95LWGgm4lWZQC_Cz90YfDLzN4zIlnOsViobDmYfvIBL592HFdwBQnKZvPnE1W7BCeV0EqNwiOYL7vbFQT9P1u0ldhIa1rkGsDv_IytkxCqQsy4_P-cL7/s1600/gli-sdraiati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="272" data-original-width="600" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRzVzGBbTZhxR2xaAA5OqT-Qoe95LWGgm4lWZQC_Cz90YfDLzN4zIlnOsViobDmYfvIBL592HFdwBQnKZvPnE1W7BCeV0EqNwiOYL7vbFQT9P1u0ldhIa1rkGsDv_IytkxCqQsy4_P-cL7/s400/gli-sdraiati.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Quindi Alma non ha detto nient'altro sul nostro film?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">No.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Ah</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">...</span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br style="white-space: pre-wrap;" /></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">Alma</b><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">: Ma quanti film stanno uscendo questa settimana? Ah, è un film italiano. E per di più con Claudio Bisio. Ripeto: ma quanti film stanno uscendo questa settimana?</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;"><b>Cannibal Kid</b>: Claudio Bisio è una persona intelligente. Sullo scandalo molestie sessuali ad esempio la pensa come me e ha invitato a distinguere tra molestie e avance, così come le persone dalle opere</span><span style="font-family: inherit;">.</span></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Quanto a Bisio come attore e come comico, non mi è mai piaciuto. D'altra parte lo </span><a href="http://www.corriere.it/video-articoli/2017/11/17/claudio-bisio-fausto-brizzi-provarci-umano-molestie-sono-cosa-diversa-invito-vittime-rivolgersi-polizia/02d55e28-cba6-11e7-8d18-939169878a8f.shtml" style="font-family: inherit;">dice</a><span style="font-family: inherit;"> pure lui di separare le persone dalle opere.</span></div>
</span><span style="white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Quanto al film, è tratto da un fortunato libro di Michele Serra che non sembra male e, in quanto lavoro incentrato sul rapporto tra padri e teen, sembra mettere pure questo in scena il confronto tra Ford e me.</span></div>
</span><span style="white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Ford</b><span style="font-family: inherit;">: probabilmente, se questo film avesse visto protagonisti me e Cannibal, sarebbe venuta fuori perfino una discreta figata fuori dagli schemi. Purtroppo sarà soltanto l'ennesima commedia dolceamara italiana.</span></div>
</span><br /><br /><br style="white-space: pre-wrap;" /><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><u><span style="font-size: large;">Caccia al tesoro</span></u></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><u><span style="font-size: large;"><br /></span></u></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><u><span style="font-size: large;"><br /></span></u></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYd8DCTue2LE0rSMTCkuixDI0FutlE9k4j3CPahopahj3VdNV0-IS2D7UrIpEHxWegULbDZaQoCoU64uRYqqjh1Oo8WMwNjn2PGkob7awNW97Ld5OO3eXGwY4ChDVOHxclqIU6qQKWFgGG/s1600/26779_big.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="432" data-original-width="768" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYd8DCTue2LE0rSMTCkuixDI0FutlE9k4j3CPahopahj3VdNV0-IS2D7UrIpEHxWegULbDZaQoCoU64uRYqqjh1Oo8WMwNjn2PGkob7awNW97Ld5OO3eXGwY4ChDVOHxclqIU6qQKWFgGG/s400/26779_big.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><u><span style="font-size: large;"><br /></span></u></span></div>
</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;">Alma non sapeva che solo uno dei Vanzina è regista, dice che se ne era dimenticata.</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;">Siamo sicuri che voglia fare l'attrice?</span></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br style="white-space: pre-wrap;" /></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">Alma</b><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">: Forse non avete capito bene la domanda di prima e la riformulo in altra maniera. È proprio necessario che escano questi film? Una commedia di Carlo Vanzina (stavolta è da solo) con Vincenzo Salemme e Max Tortora. Già con questi dati basta a tramortire. Non è neanche necessario sapere quale sia la trama. Forse inizio a capire perché la blog war si sia spenta in questi anni.</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><b style="font-family: inherit;">Cannibal</b><span style="font-family: inherit;">: Alma dimostra di non avere una conoscenza approfondita dei Vanzina. Questo film è diretto da Carlo, ma la sceneggiatura è scritta come al solito insieme al fratello Enrico, che ha sempre fatto lo sceneggiatore e mai il regista. Forse Alma dovrebbe smetterla di leggere libri seri e fare attività culturali da radical-chic alla Ford, e avvicinarsi al vero grande cinema italiano!</span></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Detto questo, non credo proprio che vedrò mai questo film, complice anche la presenza dell'insopportabile Vincenzo Salemme.</span></div>
</span><span style="white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Ford</b><span style="font-family: inherit;">: detesto Salemme e questo tipo di filmetti anche più di Cannibal. Quindi lascio la patata bollente ad Alma, che pare voglia farsi una cultura in proposito, e proseguo senza voltarmi.</span></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; font-weight: bold;"><b>Alma</b>: </span><span style="white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;">Adesso che ne fate presente, ricordo che infatti solo uno è regista. Non avrò molta cultura su di loro e sinceramente non sono interessata.</span></span></div>
</span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br style="white-space: pre-wrap;" /></span></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><u style="font-family: inherit; font-size: x-large; white-space: pre-wrap;">Il figlio sospeso</u></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><u style="font-family: inherit; font-size: x-large; white-space: pre-wrap;"><br /></u></span></div>
<br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkaIlVKKx2D-znaTQyweYDTPkob3PTuQBlfUsRfMxU79DBo53lw71hR9qv-Go3lrM-v_T7XLaSLhfdNxx-Zn-FrtvZiJU84md2rJRAqMs3DB2sB40ZfrGV4Jc3NawoAIbAazOREQHU0AEs/s1600/25700_orig.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="393" data-original-width="700" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkaIlVKKx2D-znaTQyweYDTPkob3PTuQBlfUsRfMxU79DBo53lw71hR9qv-Go3lrM-v_T7XLaSLhfdNxx-Zn-FrtvZiJU84md2rJRAqMs3DB2sB40ZfrGV4Jc3NawoAIbAazOREQHU0AEs/s400/25700_orig.jpeg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Alma vuole emozioni ed è una pittrice. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Dai che così conquistiamo il suo favore e ci porta anche Cannibal e Ford.</span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br style="white-space: pre-wrap;" /></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">Alma</b><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">: Un altro film italiano ma questa volta dalla parte opposta dei due precedenti. Se prima avevamo castronerie a tutto andare, qui abbiamo impegno ed emozioni. Ma sarà poi così?</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><b style="font-family: inherit;">Cannibal Kid</b><span style="font-family: inherit;">: Io preferisco le castonerei a tutto andare. Soprattutto se l'alternativa è una pellicola di pseudo impegno fordiano e molto amatoriale come questa.</span></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Ford</b><span style="font-family: inherit;">: radicalchicchismo italiano? Me ne tengo ben bene alla larga.</span></div>
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><b>Alma</b>: </span></span><span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;">E sinceramente passo anch'io. A vedere il trailer mi sono annoiata.</span></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br style="white-space: pre-wrap;" /></span></span>
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<u style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><span style="font-size: large;">Gramigna</span></u></div>
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<u style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><span style="font-size: large;"><br /></span></u></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-family: inherit; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0-9AkwxiP_eACPJXyXNg0KvhNojgOSCLQyuRMB93hwvOnIqIO-xjeXhkKUk2S6EXsYKk7qI_dBEROQ1KAsVD80KHi2nB6tAY9g4OWhG7zVvn-gWkKeOy7jpJ8L_HFCCtW1zDoY41QDZRf/s1600/_MG_4495.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0-9AkwxiP_eACPJXyXNg0KvhNojgOSCLQyuRMB93hwvOnIqIO-xjeXhkKUk2S6EXsYKk7qI_dBEROQ1KAsVD80KHi2nB6tAY9g4OWhG7zVvn-gWkKeOy7jpJ8L_HFCCtW1zDoY41QDZRf/s400/_MG_4495.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-family: inherit; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-family: inherit; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Io ancora non ho capito una cosa: che cosa vuole Alma?</span></div>
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><b style="font-family: inherit;">Alma</b><span style="font-family: inherit;">: Un altro film dai toni impegnati, almeno a giudicare dal trailer. Non so, forse si vuol ristabilire l'equilibrio con le due commedie, si fa per dire commedia. Il punto è che sono scettica perché molte volte il risultato è "Sì, ti sei impegnato ma nel voler dimostrare troppo, non hai colto l'obiettivo. Rimandato." La gramigna poi non morirà mai, ma anche la speranza di trovare un film che mi attiri in questa settimana.</span></span></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Cannibal Kid</b><span style="font-family: inherit;">: Ford è come la gramigna. Ha 320 anni, ma non muore mai, ahahah!</span></div>
</span><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E questo biopic a lui dedicato sembra essere altrettanto infestante.</span></div>
</span><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Ford</b><span style="font-family: inherit;">: Cannibal è come la gramigna. Anche quando si spera di averlo estirpato, torna sempre a sbucare fuori.</span></div>
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<span style="font-family: inherit;"><br style="white-space: pre-wrap;" /></span>
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<u style="font-family: inherit; font-size: x-large; white-space: pre-wrap;">La mano invisibile</u></div>
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<u style="font-family: inherit; font-size: x-large; white-space: pre-wrap;"><br /></u></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-family: inherit; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwlaS0ah9OZwamW5NFq_e562YdyMb8zAai8c4NOXZ1RkLwj0n8v6cFnoWCs7RTL0e_Dl4n4aQDuMTCaYEZtaZskuSU7cvVLtprUCrI-Hs_CgKsxhFWot8AbIsKZJTV41n8AJCb0e7m7ZBO/s1600/_MG_4495.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwlaS0ah9OZwamW5NFq_e562YdyMb8zAai8c4NOXZ1RkLwj0n8v6cFnoWCs7RTL0e_Dl4n4aQDuMTCaYEZtaZskuSU7cvVLtprUCrI-Hs_CgKsxhFWot8AbIsKZJTV41n8AJCb0e7m7ZBO/s640/_MG_4495.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<u style="font-family: inherit; font-size: x-large; white-space: pre-wrap;"><br /></u></div>
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<span style="white-space: pre-wrap;"><span style="font-size: x-small;">Oh! Proviamo con il palcoscenico!</span></span></div>
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<span style="white-space: pre-wrap;"><span style="font-size: x-small;">Va bene! Ma cos'è lo squaqquerone? Una papera?!?</span></span></div>
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<u style="font-family: inherit; font-size: x-large; white-space: pre-wrap;"><br /></u></div>
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<u style="font-family: inherit; font-size: x-large; white-space: pre-wrap;"><br /></u></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><b style="font-family: inherit;">Alma</b><span style="font-family: inherit;">: A prima vista mi sembrava in qualche maniera un documentario sul precariato. Leggo la trama e scopro che i lavoratori accettano di partecipare a un reality sul precariato. In più sta cercando di convincermi con la sua impostazione scenografica che sa di teatro. Passo anche stavolta. Sentite Cannibal e Ford, intanto vi va un po' di piadina con squacquerone e rucola? Lo squacquerone è un formaggio delle mie parti, più morbido dello stracchino.</span></span></div>
<span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Cannibal Kid</b><span style="font-family: inherit;">: Ford, ma come parla 'sta qua? Cus'è che l'è lo squacquerone? Una roba che fa venire lo squaraus?</span></div>
</span><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Mi sa che se non lo fa venire la piadina di Alma, lo fa venire 'sto film.</span></div>
</span><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Ford</b><span style="font-family: inherit;">: questo film lo fa venire di sicuro. Di piadine, invece, me ne mangio volentieri un paio.</span></div>
</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large; text-decoration-line: underline;"><br /></span></div>
<span style="font-size: large;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="text-decoration-line: underline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></div>
<span style="font-size: large;">
<u><div style="text-align: center;">
<u><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">Nut Job - Tutto molto divertente</span></u></div>
<div style="text-align: center;">
<u><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;"><br /></span></u></div>
</u></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-BIU4opZiFffwt2WjpQ0nXD8Ba6BbP5aDr4LSUZP3WcTnYILvk1CfcokWfPZyV3mdHiJ8HZ2Q_RgGJE3LgMtV0j0VLgNFJh2JQozOQcg_nDmEsKSZYeCz5nUs5B0sHUoMEnDNac1EWQ-x/s1600/_MG_4495.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="1000" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-BIU4opZiFffwt2WjpQ0nXD8Ba6BbP5aDr4LSUZP3WcTnYILvk1CfcokWfPZyV3mdHiJ8HZ2Q_RgGJE3LgMtV0j0VLgNFJh2JQozOQcg_nDmEsKSZYeCz5nUs5B0sHUoMEnDNac1EWQ-x/s400/_MG_4495.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Alma, ci sono dei bambini</span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br style="white-space: pre-wrap;" /></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">Alma</b><span style="font-family: inherit; white-space: pre-wrap;">: Tutto molto divertente?!? TUTTO MOLTO DIVERTENTE?!? <i>Cut venja un azident!</i> Sono un'amante dei film di animazione e qui mi si presenta l'ennesimo film animato che non è adatto neanche ai feti e in più c'è anche la canzone "Andiamo a comandare" <i>St’atent ch’at’atac in t’la muràia.</i> Prego solo per l'anima di Ford che molto probabilmente sarà costretto a vederlo. E intanto altri film animati, come per esempio "La forma della voce" sono distribuiti solo per due o tre giorni. <i>Ma boia d'un patàca!</i></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><b style="font-family: inherit;">Cannibal Kid</b><span style="font-family: inherit;">: Ford, non so te, ma io ho smesso da un pezzo di comprendere quello che dice Alma, finita in evidente stato di delirio dopo questo confronto con noi due. Lascio comunque a te la visione di questa bambinata, per giunta il sequel di un film che ovviamente non ho visto, The Nut Job, anche se avrei pronto un bel titoletto per l'eventuale post...</span></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Non ho capito perché nel trailer italiano hanno usato Andiamo a comandare quando, a voler fare la trashata a tutti i costi, avrebbero se non altro potuto realizzare la variante “Tutto molto divertente” dell'altra hit” di Fabio Rovazzi, “Tutto molto interessante”. Forse chi vedrà il film, come il Ford, lo scoprirà...</span></div>
</span><span style="white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: inherit;">Ford</b><span style="font-family: inherit;">: se non ho capito male Alma viene dalle parti di mio nonno, quindi mi sa tanto che sei tu a rischiare il delirio dopo questo confronto con noi due! Ahahahaha! Ad ogni modo, vidi all'epoca il primo Nut Job, assolutamente inutile, e non mi sogno neppure di consegnare al Fordino la possibilità di essere curioso di questo inutile sequel o qualunque cosa sia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Che dire? Io mi sono molto divertita e spero così anche voi. Sappiate che i toni di questa rubrica sono sempre molto goliardici.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Grazie mille a Cannibal e a Ford per ciò. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Questi sono i loro post sulle uscite di oggi: <a href="http://www.pensiericannibali.com/2017/11/cinema-mortale.html">qui</a> e <a href="http://whiterussiancinema.blogspot.it/2017/11/thursdays-child_23.html">qui</a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Alla prossima settimana con un nuovo blogger e seguiteli se già non lo fate. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i>Amaracmand</i> (Mi raccomando)</span></div>
</span></span></div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-26236934416517598772017-11-20T16:43:00.000+01:002018-04-18T18:22:47.119+02:00Teatro Accademia Marescotti (seconda parte)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdoTBZ8J8RbdqRzFjQiYtWsikF5xgLgfiObFO_YAnfkDT0mr8qXDMiXxnWcVQRe15-hOFTknZGHLAUQggskWwuFh7Ul83jNBemkCA-KBTTutl_mleZNMSHlSkzRBbKxKG7Se7cj-wSAG_y/s1600/000c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="694" data-original-width="733" height="604" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdoTBZ8J8RbdqRzFjQiYtWsikF5xgLgfiObFO_YAnfkDT0mr8qXDMiXxnWcVQRe15-hOFTknZGHLAUQggskWwuFh7Ul83jNBemkCA-KBTTutl_mleZNMSHlSkzRBbKxKG7Se7cj-wSAG_y/s640/000c.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-prima-parte.html">Prima</a> parte<br />
<br />
<br />
Sabato 18 novembre<br />
La campanella suona per i ventiquattro allievi del TAM (Teatro Accademia Marescotti) e in questa giornata si è finito di vedere i monologhi di coloro che erano rimasti fuori la settimana scorsa.<br />
<div style="text-align: justify;">
Si chiede la presenza di un'altra persona, una comparsa, ma quando due persone sono in scena, anche se una ha un ruolo minore rispetto ad un altro, non esistono ruoli da sottovalutare.</div>
<div style="text-align: justify;">
A differenza del cinema, dove vengono usati molto spesso comparse per fare passanti, nel teatro tutti coloro che sono in scena hanno il loro ruolo, la loro storia. In quel preciso momento, chi è in scena, anche una comparsa, è un protagonista.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, diversamente da un personaggio principale, chi ha poche scene, in special modo se ne ha una, ha poche chance di arrivare agli spettatori e se le sbaglia non può recuperare. Così si può anche voler portare a dimostrare a tutti i costi la propria bravura, ma questo porta ad esagerare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi anche una comparsa non deve essere sottovalutata così come chi ha un ruolo minore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non ci si deve sentire più o meno importanti dal quantitativo di battute che si ha. Non si recita con gli altri per competere, per dimostrare così il proprio valore. </div>
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUug9xdLnHYax4mUTWL5ALY1snV3IskJfPojVN0MCz9V5cMZEM-HIF5TILgu-HQd8ezqrXsoEvCJ7lHQRY04RUdgj1DCd-sLmP_l4YHPeX5iF-LyG3jmxW-9Na4h65_F65CdnpndMM-roN/s1600/000cd.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="829" data-original-width="750" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUug9xdLnHYax4mUTWL5ALY1snV3IskJfPojVN0MCz9V5cMZEM-HIF5TILgu-HQd8ezqrXsoEvCJ7lHQRY04RUdgj1DCd-sLmP_l4YHPeX5iF-LyG3jmxW-9Na4h65_F65CdnpndMM-roN/s640/000cd.jpg" width="578" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Ivano Marescotti e Cristiano Caldironi</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La volta precedente si parlava di come gli attori vengano un po' presi in giro per questa ricerca spasmodica delle emozioni, ma se togliamo le emozioni che cosa rimane? </div>
<div style="text-align: justify;">
E' grazie alle emozioni, a ciò che prova il personaggio e ai gesti che le parole vengono fuori. Non si va in scena per declamare. Proprio per questo a volte si dice: "Stai recitando." nel senso "Non ti credo. Non sei vero."</div>
<div style="text-align: justify;">
Come non manca mai di ricordarci Ivano Marescotti, è sempre meglio un'emozione piccola ma vera che una grande ma finta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per esempio il pianto o la rabbia. Spesso si pensa a spingere, a dover essere espressivi al massimo per far capire che si è tristi o arrabbiati ma così sarebbe come aver un cartello con su scritto <i>(nome personaggio) sta piangendo</i> o <i>(nome personaggio) è arrabbiato.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Le parole non hanno bisogno di essere ulteriormente colorate, caricate di intenzione, per cercare di far capire meglio quanto la pioggerellina può essere leggera o un uragano distruttivo.<br />
Gli attori non recitano per descrivere le parole ma per mostrare ciò che prova il personaggio, ciò che è la sua esigenza di dire.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuMj0quCTUdFdElFSL2lhZx8HTcxgMOrVoEbyKJRMor58c6E6CofaNWlnTsLQqJ5zgDbEGp9LNU0ZllNbHlMsDOX380DroOPT9Wq1LWHegGyytKg9sLxmTBpjm-lCHz-QmngTfZkwEOrqy/s1600/000cde.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="723" data-original-width="750" height="616" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuMj0quCTUdFdElFSL2lhZx8HTcxgMOrVoEbyKJRMor58c6E6CofaNWlnTsLQqJ5zgDbEGp9LNU0ZllNbHlMsDOX380DroOPT9Wq1LWHegGyytKg9sLxmTBpjm-lCHz-QmngTfZkwEOrqy/s640/000cde.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Dopo aver finito di ascoltare tutti, si passa a vedere degli spezzoni tratti da film con protagonista Marlon Brando ovvero <i><a href="https://www.youtube.com/watch?v=o_lToyPAUyE">Un tram che si chiama desiderio</a>, <a href="https://www.youtube.com/watch?v=7X9C55TkUP8">Giulio Cesare</a> e <a href="https://www.youtube.com/watch?v=wh4XkC0-_Zc">Ultimo tango a Parigi</a></i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
I primi due spezzoni li avevo già visti ma è sempre utile riguardarli perché ogni volta si possono notare nuovi dettagli e poi se si tratta di studiare, la ripetizione di un concetto non deve essere vista come noiosa o obsoleta. Chi per esempio fa musica, canta, danza, ripete un gesto, un esercizio finché non lo impadronirà del tutto e anche dopo continuerà a ripeterlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si passa alla scena nuova, quella de <i>Ultimo tango a Parigi</i> dove Marlon Brando (qui Paul) parla con la moglie morta. All'inizio nega il dolore che sente, la insulta, per poi immergersi totalmente nella disperazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto ciò che viene fatto, anche i più piccoli gesti come il grattarsi la schiena di Stanley Kowalski ne <i>Un tram che si chiama desiderio, </i>è in funzione al personaggio e allo stabilire i rapporti che ci sono tra i personaggi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni azione, anche quando non sembra, deve essere funzionale. Se così non è, va eliminata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Infine si fa la danza-non danza, ovvero ballare la musica senza però seguire un ritmo stabile ma cercando di sentire i vari cambiamenti come il vento agisce sul mare o su dei panni. Essenzialmente qui siamo vuoti, nient'altro che corpi. Non stiamo a goderci ciò che sentiamo con la testa, ma con tutto il corpo. Anche se però ci abbandoniamo completamente e si cerca di non ballare in 4/4, questo non vuol dire fare figure simmetriche o comunque decise a priori perché sono belle. In questo modo si è ancora concentrati su come si viene fuori, ancora presenti con la testa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Far belle figure e prefigurate, cercare di non apparire brutti e cretini... Giudicarsi è una debolezza comune nelle persone, ma per chi vuol fare l'attore è un ostacolo: si è talmente concentrati in se stessi da non pensare al proprio personaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Molte volte ho sentito all'inizio dei corsi <i>Abbandonate chi siete... Lasciate la vostra testa nei camerini...</i> </div>
<div style="text-align: justify;">
Anche per questo si invita a vestirsi di nero o comunque di scuro proprio perché i vestiti che portiamo tutti i giorni parlano di noi, sono le nostre vite che indossiamo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quella che all'inizio può sembrare una spersonalizzazione alla fine risulta un arricchimento della propria personalità, un andare alla scoperta di se stessi, di ciò che si può fare, di andare incontro a nuovi lati di sé ma non lo si può fare se non siamo vuoti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo del vuoto, che è tanto un concetto zen, non è poi così tanto lontano per noi occidentali. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Finita la lezione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Domenica non sono riuscita ad andarci.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il prossimo weekend è sabato 9 e domenica 10 dicembre.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa posso dire? Come ho detto durante il 100 ore, sto rivedendo molto di ciò che ho fatto e se lo facessi adesso, lo farei in maniera diversa. Questo però non vuol dire che non rinnego il mio percorso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto si pensa già alle scene che porteremo. Visto il tema drammatico del monologo che ho fatto per il 100 ore, questa volta voglio fare qualcosa di opposto, qualcosa di comico, da commedia o comunque leggero.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo faccio perché non ho intenzione di diventare un'attrice drammatica o un'attrice da commedia, ma <u>un</u>'attrice.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
foto fatte da Giada Giacchetti e Chiara Roncuzzi<br />
<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-terza-parte.html">Terza</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-quarta-parte.html">Quarta</a> parte<br />
<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-quinta-parte.html">Quinta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-sesta-parte.html">Sesta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-settima.html">Settima</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-ottava-parte.html">Ottava</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/03/teatro-accademia-marescotti-nona-parfe.html">Nona</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/04/teatro-accademia-marescotti-decima-ed.html">Decima</a> (ed ultima parte)<br />
<br /></div>
</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-71842900920641273592017-11-16T17:39:00.001+01:002018-04-18T18:23:19.881+02:00Teatro Accademia Marescotti (prima parte)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipjmftiuCAGe_Htt5cpfjKAI9Bjij6sXiHE9WC8PLWkzMLuBnpLwqzrgB61OPqrY2fvGrJeCJW88kWnnB6hGnqjPxgIHv63ocUeRsDlk143IriJ1Tz2foQncUt97EyrYY2T0eE3Z67jZtf/s1600/000cd.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="790" data-original-width="960" height="526" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipjmftiuCAGe_Htt5cpfjKAI9Bjij6sXiHE9WC8PLWkzMLuBnpLwqzrgB61OPqrY2fvGrJeCJW88kWnnB6hGnqjPxgIHv63ocUeRsDlk143IriJ1Tz2foQncUt97EyrYY2T0eE3Z67jZtf/s640/000cd.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Sabato 11 novembre, si riparte.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo aver concluso il 100 ore con Marescotti (<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/11/laboratorio-teatrale-100-ore-con.html">qui</a> il primo post), alcuni componenti dei due gruppi più altri nuovi sono riuniti insieme in un'unica classe (in tutto 24), quella del TAM (Teatro Accademia Marescotti) e stavolta non vede solo l'attore romagnolo come insegnante, ma altri lo accompagneranno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oltre a lui, c'è Cristiano Caldironi, direttore artistico e insegnante de Il Circolo degli Attori, ad occuparsi del corpo, Alessandra Frabetti, attrice e insegnante di recitazione, che si occuperà di dizione, Gianfranco Tondini, attore che già aveva aiutato per gli intermezzi tra una scena e l'altra nel 100 ore, per il rapporto con il testo e l'insegnante e cantante Valentina Cortesi per l'uso della voce.</div>
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<br /></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOO3j8Xp29SXZGyk3GazAs-l7jTd6KraStAr_AXlJgcNHhgC6oDKbsvehyphenhyphen9JvzlOzsjg_R5d0jb7auGRa7oWRhHOdpbFyrnjR1SCwB1FDsyrxSM0vSLvE2GAiigA_KrxopeQyzETBKIp9J/s1600/000cde.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="854" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOO3j8Xp29SXZGyk3GazAs-l7jTd6KraStAr_AXlJgcNHhgC6oDKbsvehyphenhyphen9JvzlOzsjg_R5d0jb7auGRa7oWRhHOdpbFyrnjR1SCwB1FDsyrxSM0vSLvE2GAiigA_KrxopeQyzETBKIp9J/s640/000cde.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Come inizio di quest'anno, si è letto un testo di Gianfranco Tondini "Tutti attori, nessun attore" (guardalo <a href="https://www.facebook.com/TEATROACCADEMIAMARESCOTTI/videos/1328614387244720/">qui</a>) per ricordare a noi stessi il comportamento da tenere ovvero l'abbandono di ogni giudizio sugli altri. Nelle prove si può e si deve sperimentare. Ciò comporta ovviamente anche lo sbagliare ed è un male se ciò non accadesse. Se uno si sente sempre giudicato, si sentirà bloccato e non potrà procedere.</div>
<div style="text-align: justify;">
E abbandonare le proprie opinioni, sia sui propri compagni sia sul personaggio. Questo non vuol dire non averle (nessuno dice questo).</div>
<div style="text-align: justify;">
Condividere le proprie opinioni serve a sostenere se stessi quando invece si è per gli altri e così come tu sosterrai, verrai sostenuto dagli altri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il teatro, e soprattutto dove si fanno le prove, è un luogo che ha bisogno di essere privo di malizia per poter esistere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Prima di cominciare a sentire i monologhi e le letture che abbiamo portato, Ivano Marescotti ci ha chiesto di dividerci tra veterani e nuovi...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6tlKlW1vQz44ffDqllUkwF3T-5bLq2GJ0coX7syN0E9XdFLjYh-djvYb0ruXrRNSCa_kKlHHfn20vegplsXXny7z18mFNG3Kdn11S7gCKAMiRrvDkfOwPJ4I7kC-e89ldwtxwr7fPHrE0/s1600/000cdefg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="854" height="476" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6tlKlW1vQz44ffDqllUkwF3T-5bLq2GJ0coX7syN0E9XdFLjYh-djvYb0ruXrRNSCa_kKlHHfn20vegplsXXny7z18mFNG3Kdn11S7gCKAMiRrvDkfOwPJ4I7kC-e89ldwtxwr7fPHrE0/s640/000cdefg.jpg" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKwWN_-IaPbT7WEOvzXst6vcq5OIbYbYYKP4v3iaW9Irbgo0tFK2YPbRRJHWao3oQAHgTbBMvipkSUjW3txqA5v3XBMBvkglR9PuP50woqS4oegtNsbVLqw6faXuKx4a2kUo6cQFEeoeiO/s1600/000cdef.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="854" height="476" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKwWN_-IaPbT7WEOvzXst6vcq5OIbYbYYKP4v3iaW9Irbgo0tFK2YPbRRJHWao3oQAHgTbBMvipkSUjW3txqA5v3XBMBvkglR9PuP50woqS4oegtNsbVLqw6faXuKx4a2kUo6cQFEeoeiO/s640/000cdef.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
E poi di mischiarci.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2cb7KatIefvRIVBVFqVO-t3yINvvj9gPUh8legwbdeQ9FugIe7tAwuvg9jJd6mlHyrWCg-Z8guhDvY92XURm3a7s19lA8n4da_UZqFuE7cZFRCrHwNX6_bp7vefI2YV6pjkEetiulrwYK/s1600/000cdefgh.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="854" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2cb7KatIefvRIVBVFqVO-t3yINvvj9gPUh8legwbdeQ9FugIe7tAwuvg9jJd6mlHyrWCg-Z8guhDvY92XURm3a7s19lA8n4da_UZqFuE7cZFRCrHwNX6_bp7vefI2YV6pjkEetiulrwYK/s640/000cdefgh.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
La distinzione non esiste più.<br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN52Mh9PeYVLnDgy1BXxrclx5mxHB2F8cXpSSs-0aEVwZPmpBPSrd6eJ8mOZcVIK0PnPp5Ur2WhTKGwaxy5GUGRN14FZPpgx0HpknsIRe72t10LbUtdpWEjwWW1VKWt_Czw3zQRGUzjkLd/s1600/000cd.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="854" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN52Mh9PeYVLnDgy1BXxrclx5mxHB2F8cXpSSs-0aEVwZPmpBPSrd6eJ8mOZcVIK0PnPp5Ur2WhTKGwaxy5GUGRN14FZPpgx0HpknsIRe72t10LbUtdpWEjwWW1VKWt_Czw3zQRGUzjkLd/s640/000cd.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Chi ha fatto il corso di 100 ore non si deve sentire privilegiato rispetto a chi l'ha fatto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il percorso non è quasi mai lineare. Spesso capita che ci siano alcuni che fanno corsi teatrali e ancora non riescono a proseguire, si arrestano in un punto e hanno bisogno di più tempo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non c'è nessun diritto all'anzianità. L'impegno è uguale per tutti, che tu abbia fatto 10, 5, 1 anno di corso o di più oppure che tu abbia appena cominciato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come poi avete potuto vedere, ci sono componenti di diverse età. Si passa da minorenni a poco più di 60 anni e questo permette una varietà e una ricchezza nella rappresentazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per ultimo, Ivano Marescotti ricorda a tutti che ci tratterà da professionisti e che ci chiede la disponibilità totale (che non consiste solo nel venire, ma nel fare quello che ci viene chiesto) e la massima puntualità come forma di rispetto verso il gruppo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si parte coi monologhi, scene e letture.</div>
<div style="text-align: justify;">
Parto io per prima e porto un monologo che avevo scritto un po' di tempo fa (c'era anche questa possibilità).</div>
<div style="text-align: justify;">
Visto che la prima frase dice "Sarei potuta nascere albero" (si tratta di <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2014/09/moon-child.html">questo</a>), mi sono affidata a un tronco però sentivo che era qualcosa di troppo immediato, di non lavorato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque vado col mio monologo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poiché anche qui faccio una risata isterica, Marescotti mi dice di stare attenta a non farlo diventare un cliché (una l'avevo fatto nel mio <a href="https://www.youtube.com/watch?v=VFoNqsnlqkY&t=4s">monologo</a> di Blanche di <i>Un tram che si chiama desiderio</i>).</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre di rendere il testo più reale e non solo qualcosa di onirico, di dirlo ad una persona reale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sempre di ricordare le 5 W: Who, What, When, Where e Why.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non il Come, di non chiedersi <i>Come fare questo personaggio?</i> così come di non rispondere <i>Secondo me questo personaggio...</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Tu <u>sei</u> il personaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre bisogna mostrare le emozioni, la chiave di interpretazione e non il senso delle parole.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci interessa l'emozione di colui che racconta, che cosa gli provoca, e bisogna prendere l'emotività dal testo per portarla ai lettori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il fatto di stare a cercare sempre l'emozione spesso viene visto come esasperato e ossessivo, come una ricerca spasmodica però non c'è nulla da fare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si sono viste altre scene, altre letture e monologhi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ad ognuno c'era qualcosa da dire, qualcosa di utile per tutti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo primo giorno è finito.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Com'è andato? Guarda <a href="https://www.facebook.com/TEATROACCADEMIAMARESCOTTI/videos/1328892747216884/">qui</a> (non ci sono tutti)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si passa a domenica 12 e si continua con le scene, i monologhi, le letture</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaam-VSMBaYEJRBKAh9qQS0Jlf6gwl0Zs562Yi_X_PkfvtbCXzP7CEwrf3m5QEEtIMzNmg2gJFMoESwBlP3uNsrYqWuixMhQn0W9AAeoBFGX-15WykOrYZ024uTmKKSYVtUP1lLSnJaN2m/s1600/000cde.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="583" data-original-width="746" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaam-VSMBaYEJRBKAh9qQS0Jlf6gwl0Zs562Yi_X_PkfvtbCXzP7CEwrf3m5QEEtIMzNmg2gJFMoESwBlP3uNsrYqWuixMhQn0W9AAeoBFGX-15WykOrYZ024uTmKKSYVtUP1lLSnJaN2m/s640/000cde.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per cercare l'emozione si dovrà tradire il testo però questo atto è dovuto: il teatro non è la letteratura.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un attore non starà a fare l'esegesi, ovvero la lettura critica di un testo, non è quello il suo compito. Nel tradire il testo, se ne fregherà della punteggiatura, portando molte frasi a un pensiero unico poiché nel teatro tutto succede nel qui e ora, anche quando il personaggio sta parlando di sé al passato.</div>
<div style="text-align: justify;">
E non bisogna dimenticare l'intenzione del testo, quello che ci sta dietro, il sottotesto che sarà sempre velato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ciò che c'è in scena non è un trattato di modelli comportamentali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre non bisogna accontentarsi delle indicazioni del testo. Se nel testo c'è scritto che il personaggio dice una frase in una determinata emozione, per esempio rabbia, non per forza la frase verrà detta con un moto rabbioso, quasi da voler mordere. Così come la parola "Ti amo." può voler dire in realtà "Ti odio.", le emozioni hanno diverse sfumature e diverse intenzioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando poi si tratta di interpretare un testo, non bisogna dimenticare che i gesti devono essere leggibili agli spettatori e che quelli minimi saranno molto probabilmente non notati se questi si distraggono un attimo oppure sono troppo lontani.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel caso della televisione o del cinema, un gesto minimo sarebbe evidenziato con una zoomata ma in teatro ciò è impossibile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo fatto è da tenere conto soprattutto se questo gesto è fondamentale per il procedimento dei fatti, se porta un cambiamento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se qualche spettatore non l'ha notato, si sentirà perso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre quando si tratta di recitare, è sempre meglio fare poche cose e andare diritti all'obiettivo. Troppi gesti, anche se realistici, distraggono. Non serve dimostrare una relazione anche perché già parte dall'entrata in scena e non solo da quando i personaggi si parlano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il dimostrare porta poi ad eccedere e a non fare ciò che si era prestabilito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per cercare altre strade, si può esagerare ma non è la soluzione. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitFXVkA2iconUffQuGy_kI6LzaDkcf90TqEPn2gPH-HZe4eIq3XFdX6laSrhHRVx2O9HxRep1rV8DHPf5WEip_TMgiX9J97mU2MGa6fVTq-UvEsx7fi52HdOSEe8TJltp_p-g-yTj1bL2y/s1600/000cdefghil.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="732" data-original-width="704" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitFXVkA2iconUffQuGy_kI6LzaDkcf90TqEPn2gPH-HZe4eIq3XFdX6laSrhHRVx2O9HxRep1rV8DHPf5WEip_TMgiX9J97mU2MGa6fVTq-UvEsx7fi52HdOSEe8TJltp_p-g-yTj1bL2y/s640/000cdefghil.jpg" width="614" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Un attore poi deve entrare nello spazio e ricrearlo, anche quando la scenografia è presente, ma nel ricreare lo spazio non ci si deve guardare intorno come sperduti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa sente il personaggio? Qual è la sua relazione con quello spazio specifico?</div>
<div style="text-align: justify;">
Attraverso la vita del personaggio si interpreta quello che sta dicendo e gli sta succedendo, non il contrario, e nel dire quelle parole, bisogna tirarle fuori come se nascessero in quel momento, così come per i gesti che devono essere rilassati, anche in situazioni dove il personaggio spinge.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Appena si sente un brivido, lo si coglie.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il pubblico vuole provare brividi, desidera essere preso. Per farlo, paga anche.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fine di questa giornata e così del primo weekend. Il prossimo è questo che viene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Com'è andata? Beh, che dire. Sto bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
foto e riprese sono fatte da: Cristiano Caldironi, Giada Giacchetti e Chiara Roncuzzi</div>
<div style="text-align: justify;">
Per seguire il TAM: <a href="https://www.teatroaccademiamarescotti.com/">sito</a>, <a href="https://www.facebook.com/TEATROACCADEMIAMARESCOTTI/">pagina Facebook</a><br />
<br />
<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/11/teatro-accademia-marescotti-seconda.html">Seconda</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-terza-parte.html">Terza</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/12/teatro-accademia-marescotti-quarta-parte.html">Quarta</a> parte<br />
<a href="https://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-quinta-parte.html">Quinta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/01/teatro-accademia-marescotti-sesta-parte.html">Sesta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-settima.html">Settima</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/02/teatro-accademia-marescotti-ottava-parte.html">Ottava</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/03/teatro-accademia-marescotti-nona-parfe.html">Nona</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2018/04/teatro-accademia-marescotti-decima-ed.html">Decima</a> (ed ultima parte)</div>
</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-36677488973443270222017-09-11T20:24:00.000+02:002017-09-13T11:38:18.537+02:00Conferenza stampa del Teatro Accademia Marescotti <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
L'11 settembre alle 13 si è tenuta la conferenza stampa del Teatro Accademia Marescotti, chiamato anche il TAM, alla definitiva sede del Circolo degli Attori in via Sergio Cavina, 9 sotto il portico della Coop di Via Faentina.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo il "100 ore con Marescotti" (<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/11/laboratorio-teatrale-100-ore-con.html">qui</a> la prima parte), che per 8 week-end ha impegnato due classi con l'attore romagnolo Ivano Marescotti realizzando infine uno spettacolo, ora si è giunti alla presentazione ufficiale della scuola.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Alla conferenza stampa hanno partecipato in ordine la direttrice operativa del Circolo degli Attori Deda Fiorini, l'attore e direttore artistico del Circolo degli Attori (nonché insegnante al TAM) Cristiano Caldironi, Ivano Marescotti, l'attore e insegnante al TAM Gianfranco Tondini, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e l'assessora alla Cultura Elsa Signorino.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il tutto viene coadiuvato da Patrizia Cevoli, che si occupa dell'ufficio stampa del Circolo degli Attori ed è anche allieva del TAM</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ-7Bm2HEH2FIKwjoFVCthKqy4UNmRdrpKcBo61D3YbZXV5WUzKgTZTWTzChY_1feAFHbpQ2S73D9u9Z4TKnnUi5hLGB_KqVlmp0NINZ_k0AUkl0SO170GEbcR-jJqO9luDp-TyguXt_mP/s1600/000aab.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="724" data-original-width="966" height="479" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ-7Bm2HEH2FIKwjoFVCthKqy4UNmRdrpKcBo61D3YbZXV5WUzKgTZTWTzChY_1feAFHbpQ2S73D9u9Z4TKnnUi5hLGB_KqVlmp0NINZ_k0AUkl0SO170GEbcR-jJqO9luDp-TyguXt_mP/s640/000aab.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
in primo piano: Gianfranco Tondini, Deda Fiorini, Cristiano Caldironi, </div>
<div style="text-align: center;">
Ivano Marescotti, Michele de Pascale, Elsa Signorino</div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Innanzitutto Deda Fiorini ha ricordato gli inizi del Circolo degli Attori quando quattro anni fa tenevano le lezioni al pub Moog ed erano noti come Quelli del piano di sopra. La volontà sua e di Cristiano Caldironi è quella di centralizzare Ravenna, di far sì che la città e il Circolo degli Attori diventino un punto di riferimento nel teatro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cristiano ha inoltre affermato come siano arrivate richieste di allievi da diverse parti d'Italia così come di insegnamento da alcuni nomi importanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto ciò mi ha fatto pensare a uno dei suoi obiettivi iniziali: ovvero attori, insegnanti che si alternano in modo che così l'allievo abbia una preparazione più completa, basata su diverse esperienze.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lui al TAM si occuperà della fisicità dell'allievo, della sua presenza scenica e ha ricordato come il corpo sia un elemento spesso dimenticato da chi vuole fare teatro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ivano Marescotti afferma che prima di essere stato chiamato, non conosceva per niente il Circolo degli Attori. Molte richieste gli vengono fatte, a volte senza che ci sia un'idea in mente, e a questa del 100 ore e del TAM ci si è buttato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ha affermato ancora una volta che tratterà tutti gli allievi come attori professionisti quindi chiederà da ognuno la massima serietà e la disponibilità. Quest'ultima non vuol dire solo l'eseguire un compito, ma la disposizione mentale e psicologica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ha precisato che la differenza tra attore amatoriale e professionale è che quest'ultimo ha un contratto di lavoro e non è detto che sia più bravo del primo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre il fatto che ci siano allievi di diverse età non deve essere considerato neanche questo a livello amatoriale. Nella classe ci sono alcuni minorenni e persone dai 50 anni in su. Fare teatro, come dice, è un cambiamento culturale ricordando anche il suo quando abbandonò il suo lavoro al Comune di Ravenna.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i></i>L'inizio del TAM è stato rimandato all'11 novembre perché successivamente gli si è presentato un nuovo impegno ovvero un film diretto da Gabriele Muccino.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdX4jWm9u0ZlZTUN1WU9bfL1Ckk-UkHWEC3US1cbIryVgkZgjHSioHH8uxogsnXvRSybF5ALTkdICMCsL9U63desvqOuKCNmSDvnDM1m87XuONlA1Dii4wo5npuFZXvMCH1wd1RbIwHv9W/s1600/000aab.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="852" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdX4jWm9u0ZlZTUN1WU9bfL1Ckk-UkHWEC3US1cbIryVgkZgjHSioHH8uxogsnXvRSybF5ALTkdICMCsL9U63desvqOuKCNmSDvnDM1m87XuONlA1Dii4wo5npuFZXvMCH1wd1RbIwHv9W/s640/000aab.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicsYAvyzf0w9V9nkSka2O3YZj54xr50SvGLJs_bP5aZOd8xFofy00VARJGQG1z9DAM6MNsb5MrmM6PPqhnBK1TsgPcieYK6EL4a3iqTu8rT8fcd_2X66lexJD5CwO5vaYw9-_tOSKpi626/s1600/000aab.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="724" data-original-width="966" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicsYAvyzf0w9V9nkSka2O3YZj54xr50SvGLJs_bP5aZOd8xFofy00VARJGQG1z9DAM6MNsb5MrmM6PPqhnBK1TsgPcieYK6EL4a3iqTu8rT8fcd_2X66lexJD5CwO5vaYw9-_tOSKpi626/s640/000aab.jpg" width="640" /></a></div>
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Gianfranco Tondini, che si occuperà dell'analisi del testo, ha ricordato il suo lavoro ai due spettacoli del 100 ore con Marescotti dove gli è stato chiesto di occuparsi delle pause che intercorrono tra una scena e un'altra. Quindi si sono realizzate delle scene nel proscenio ovvero lo spazio tra il sipario e la platea. Nel primo corso, ha scritto e diretto un breve spettacolo suddiviso in una decina di scene da pochi minuti che coinvolgeva due adolescenti. Nel secondo corso le scene rappresentavano dei provini con un'addetta delle pulizie molto irruente.</div>
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<br /></div>
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La parola passa al sindaco e poi all'assessora.</div>
<div style="text-align: justify;">
Entrambi hanno manifestato la loro soddisfazione nel sentire ciò soprattutto che si tratti di un progetto ambizioso che coinvolge non solo la città e la provincia, ma ha intenzione di spandersi.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://www.facebook.com/ilcircolodegliattori/videos/1988911118011837/">Qui</a> potete vedere l'intera conferenza fino a poco prima dell'assessora che potete trovarla <a href="https://www.facebook.com/ilcircolodegliattori/videos/1988942424675373/">qui</a></div>
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<div style="text-align: justify;">
Quando la conferenza è finita ho chiesto a Cristiano Caldironi sul suo sogno, ora realizzato, di avere una sede. Quattro anni fa il tutto è partito come se si fosse dei nomadi, chiedendo in giro posti dove provare. Ho chiesto se ci sarebbe stata qualche differenza se sin dall'inizio ci fosse stata una sede.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi ha risposto dicendo che è come pagare una casa prima in affitto e poi estinguerlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli ho chiesto allora "E' come se si sentisse di averlo guadagnato?"</div>
<div style="text-align: justify;">
Il suo sguardo mi fa capire chiaramente di sì.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il video che potete trovare qui sotto è di quattro anni fa quando il tutto è partito. Ancora quelle intenzioni ci sono, non sono state dimenticate. </div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto Il Circolo degli Attori ha richiamato a sé diverse persone con diverse vite e diverse intenzioni. </div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/ekuKM1GNjWs" width="560"></iframe>
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<a href="http://www.ravennawebtv.it/w/presentata-tam-teatro-accademia-marescotti/">video</a> di RavennaWebTv con intervista a Ivano Marescotti<br />
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Altri insegnanti del TAM sono l'attrice e docente di teatro Alessandra Frabetti e la cantante Valentina Cortesi. La prima si occupa della dizione mentre la seconda invece dell'uso della voce. Ad assistere alla regia di Ivano Marescotti ci sarà Chiara Roncuzzi che già l'aveva aiutato nel primo corso del 100 ore.</div>
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<br />
L'11 novembre c'è la prima lezione del TAM. Invece il 25 di questo mese ci sarà l'inaugurazione della sede.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaKqvtmlkghRrsubTu-RCTFtwAozwEZ-sa06WY1gCPDZ9frrtGGwp66LZmWlgvpmFn-ecJIc9KDbtwoBaqcs8qJyX4c2wYmE1o_wHcpoKmgoWNzELcofwH_ApLf3yWpuWF09p0KquuSoEU/s1600/000aab.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="543" data-original-width="745" height="466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaKqvtmlkghRrsubTu-RCTFtwAozwEZ-sa06WY1gCPDZ9frrtGGwp66LZmWlgvpmFn-ecJIc9KDbtwoBaqcs8qJyX4c2wYmE1o_wHcpoKmgoWNzELcofwH_ApLf3yWpuWF09p0KquuSoEU/s640/000aab.jpg" width="640" /></a></div>
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P.S.: Con questo post festeggio il milione di visualizzazioni raggiunto dal mio blog.<br />
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<i>Aggiornamento 13 settembre 2017</i>: <a href="https://www.facebook.com/caldironi.cristiano.mirabilandia.zelig/posts/10203510158510106">qui</a> potete vedere il servizio andato in onda al Tg3 regionale</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-23663347488797337672017-07-06T16:14:00.000+02:002017-07-06T19:31:41.770+02:00110 anni di Frida Kahlo<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Frida Kahlo, la storpia... Frida Kahlo e l'incidente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando si parla di lei, sembra che non esista altro così come il suo grande amore Diego Rivera e l'essere continuamente tradita da lui.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se si guarda tutto ciò, si potrebbe solo vedere una vittima ma così non è.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con una testarda voglia di vita, ha voluto ribadire la sua esistenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il fantasma della morte la accompagnava e lei ha voluto renderla colorata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Diceva di non essere una surrealista perché non dipingeva i suoi sogni, ma la sua realtà.</div>
<div style="text-align: justify;">
La ferita non viene decorata, ma esaltata anche con un sapore narcisistico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non bisogna dimenticare poi la sua amata cultura messicana e lei diventa una dea arcana con un viso quasi inespressivo nei suoi dipinti, una maschera che non impedisce agli occhi di fissare il suo interlocutore, richiedendogli la massima attenzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La prima volta che ho visto un suo dipinto è stato diversi anni fa, alle superiori, in un giornale molto prima del film con Salma Hayek, ma è grazie al film se ne parlava.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo è il dipinto, <i>L'amoroso abbraccio dell'universo</i>, realizzato nel 1949</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicmild0MkQXN-XJum4BOy6tTs5MP8ids9OblqIA_CO6K1e2JSebb3Y08psA6Tsg_IK-_Q8i0i7TEom0_eUQey8WKIIhtRPrMJmB2vHsdj2tu5NwpwzCxCPbEg5ndZhK7l7Ucmfrto8kkSr/s1600/0000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="985" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicmild0MkQXN-XJum4BOy6tTs5MP8ids9OblqIA_CO6K1e2JSebb3Y08psA6Tsg_IK-_Q8i0i7TEom0_eUQey8WKIIhtRPrMJmB2vHsdj2tu5NwpwzCxCPbEg5ndZhK7l7Ucmfrto8kkSr/s640/0000.jpg" width="524" /></a></div>
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<a name='more'></a><br />
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La sua dichiarazione d'amore più grande, non solo a Diego Rivera, ma con tutto il mondo nonostante tutto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Può sembrare imperturbabile, ma nella sua fermezza c'è presenza, c'è immersione con il tutto, c'è accoglienza anche con la ferita.</div>
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Lei che desiderava essere madre, si vede il seno della dea verde segnato da una crepa ma da quel seno sgorga una goccia di latte e si può immaginare come dalla parte del cuore di questa dea, l'albero abbia messo radici.</div>
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La sua partita con la vita assomigliava sempre di più a una discesa dell'inferno, attraverso operazioni, amputazioni, ma tutto ciò non poteva abbattere chi ha deciso di vivere tutto fino in fondo.</div>
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<br /></div>
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E dal punto di vista della pittura? Si può ammirarla solo dal punto di vista umano?</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
No, credo proprio di no.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Credo che sia una valida pittrice, che non abbia solo una storia commovente che sbancherebbe nei programmi televisivi.</div>
<div style="text-align: justify;">
La forza e la delicatezza del colore, le sfumature, il tratto minuzioso accompagnano la sua trasformazione.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO3i_N7MRhAlLikv5zkifi1Cmca6OwHI_lgaGkydvmJ4HtRnlzmo8hhcJK3Fu2ebueAA32wIBjWZkXCl0-06W1aIYN_mpW046D_Er-eK2I_qDHSax7nf5cVx9s2c6m4oIZ0f1n85JRyyex/s1600/0000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="693" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO3i_N7MRhAlLikv5zkifi1Cmca6OwHI_lgaGkydvmJ4HtRnlzmo8hhcJK3Fu2ebueAA32wIBjWZkXCl0-06W1aIYN_mpW046D_Er-eK2I_qDHSax7nf5cVx9s2c6m4oIZ0f1n85JRyyex/s640/0000.jpg" width="432" /></a></div>
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foto di Nickolas Muray</div>
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Il 6 luglio 1907 a Coyacan nasce Frida Kahlo e con questo 900esimo post, ho voluto omaggiarla, soprattutto per ringraziarla, della sua forza, della sua vulnerabilità che parla non solo alle donne ma a tutti quelli che riescono a sostenere il suo sguardo, ad avere un dialogo con i suoi occhi che magneticamente attirano.</div>
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<br /></div>
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Per chi è curioso del tema natale, <a href="http://www.sentieroastrologico.it/frida-kahlo/">qui</a> potete leggere il suo</div>
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<br /></div>
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AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-48719785401496816192017-06-22T13:18:00.000+02:002017-06-22T13:18:38.113+02:00Storie di ispirazioni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
C'è una blogger di nome Anna Bernasconi (<a href="https://annabernasconi.blogspot.it/">qui</a> il suo blog) che mi segue e a me piace vedere i suoi lavori di pirografie, le sue foto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ebbene qualche giorno fa mi fa sapere che da tre foto condivise da me su Pinterest, si è sentita ispirata per un suo lavoro.</div>
<div style="text-align: justify;">
La mia felicità è grande e quando mi fa vedere le tre foto "incriminate", le rispondo "Saranno processati per delitto di ispirazione."</div>
<br />
Ecco le tre immagini<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipgxYAq3IxMiVSWt2bySTv8WUx5IjneEWbpYDfw09HfsTXWsD8DahrEu0p6eZ4JHxAnpQHb_qowf9aj64rxoSo7u5ASulLtDOmug4BlzsIw2LxTHPlAL5VBX7s2lDVjVpw6Gk9zl8yhBPE/s1600/000ab.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="908" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipgxYAq3IxMiVSWt2bySTv8WUx5IjneEWbpYDfw09HfsTXWsD8DahrEu0p6eZ4JHxAnpQHb_qowf9aj64rxoSo7u5ASulLtDOmug4BlzsIw2LxTHPlAL5VBX7s2lDVjVpw6Gk9zl8yhBPE/s400/000ab.jpg" width="283" /></a></div>
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di Ota Janecek</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvz4uj5a5Be1L1pU1j-lY0ZNuLVz2izmN214dWtFTNz-aKeILX2k87YjwpaHrw_49URTogLKFkccKnOLRzxdzjIah-550_vbNVkv-mU_f2Konek5uoMUrPA1d4zwSTzU3ySvFzNzLFXdk_/s1600/000ab.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1281" data-original-width="900" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvz4uj5a5Be1L1pU1j-lY0ZNuLVz2izmN214dWtFTNz-aKeILX2k87YjwpaHrw_49URTogLKFkccKnOLRzxdzjIah-550_vbNVkv-mU_f2Konek5uoMUrPA1d4zwSTzU3ySvFzNzLFXdk_/s400/000ab.jpg" width="280" /></a></div>
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di Paul Ziska</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMaAU3R8650iv1daabKpMA85mRSc6GF-MSP5wl_r72qfwJJ9xPqYhCcmKJh7xSdWtIfsWLvbiv_w46yTHL1a152JHMnTAohJ3M5CMb2aLJrXTkgmSfG15g8V9Op-fy52GvlwtI6Xs26zAw/s1600/000ab.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="500" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMaAU3R8650iv1daabKpMA85mRSc6GF-MSP5wl_r72qfwJJ9xPqYhCcmKJh7xSdWtIfsWLvbiv_w46yTHL1a152JHMnTAohJ3M5CMb2aLJrXTkgmSfG15g8V9Op-fy52GvlwtI6Xs26zAw/s400/000ab.jpg" width="266" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
di Claudia Moeckel (<a href="https://500px.com/photo/33631329/die-leichtigkeit-des-seins-by-claudia-moeckel?ctx_page=3&from=user&user_id=703765">qui</a> la foto per intero)</div>
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<br /></div>
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Ed ecco ciò che lei realizza:</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjKgdBn5rJ5o0cdPm5C-QYpK69WR5bSVG_p7bFW9tbAKenu1oSIusr55zzQ9ezfXuVmVx22WGzfWYrcHdwBoA5mbhMeVRvCAuHMIaFo5PpvVfSKuZfiHb5rZkOYDLJ7W4SRsh3rK9NE5u1/s1600/000ab.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjKgdBn5rJ5o0cdPm5C-QYpK69WR5bSVG_p7bFW9tbAKenu1oSIusr55zzQ9ezfXuVmVx22WGzfWYrcHdwBoA5mbhMeVRvCAuHMIaFo5PpvVfSKuZfiHb5rZkOYDLJ7W4SRsh3rK9NE5u1/s640/000ab.jpg" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
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Le bolle vanno verso il sole o dal sole provengano?</div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni senso che si vuol dare è giusto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Della realizzazione, Anna Bernasconi realizza questo <a href="https://annabernasconi.blogspot.it/2017/06/riscoprire-e-reinventare-come-si-gioca.html">post</a> dove mi cita e tutto ciò mi rende orgogliosa perché poi le immagini non sono mie. Io le ho inserite su Pinterest ma non mi appartengono come è giusto che sia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre ciò che mi rende orgogliosa è il titolo ovvero <i>Riscoprire come si gioca</i> e io adoro il momento del gioco, attività spensierata e allo stesso tempo presa molto sul serio dai bambini.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto parte dal gioco e il riscoprire a giocare può portare ad esplorare nuove vie, nuovi modi.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' come se dentro ci fosse quella spinta che dal gattonare, la stessa elevazione ci porta a stare su due piedi. Poi a cadere e ancora a rialzarci perché c'è una meta da raggiungere.</div>
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Grazie mille Anna di avermi reso partecipe. Grazie infinite.</div>
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P.S.: Metto questa nota a livello preventivo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qui non si tratta di plagio. Se vedete lei ha preso più elementi per realizzare la sua opera e in questo caso si può dire che si è ispirata per poi combinarli</div>
<div style="text-align: justify;">
Sarebbe stato un plagio se ne avesse preso uno solo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre questo non vuol dire che lei non sia originale perché si rifà ad opere già realizzate. Tutta l'arte è un lavoro derivativo. Non c'è un'arte originale al 100% se appunto per originale intendiamo un'arte che è stata creata per prima. </div>
<div style="text-align: justify;">
Anche gli artisti più originali, più creativi hanno preso da altri, combinandoli e mettendoci del proprio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-11249959545215194782017-06-16T17:01:00.001+02:002017-06-16T17:01:31.048+02:00La carica delle 101 bacheche di Pinterest<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTO3LWutLHegp6IKCCtMe3CrZF_uWmMW6iM4xWXXZ4raLLYNReKfH7RngmrnkNHcgREpykERB5N4kxV-v_xsCLiZJA-CMh8iLLoqoRThscyhPS0iKCUkWz12i1UgXMCQYLLLtkhNajGMkc/s1600/000aa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="339" data-original-width="555" height="243" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTO3LWutLHegp6IKCCtMe3CrZF_uWmMW6iM4xWXXZ4raLLYNReKfH7RngmrnkNHcgREpykERB5N4kxV-v_xsCLiZJA-CMh8iLLoqoRThscyhPS0iKCUkWz12i1UgXMCQYLLLtkhNajGMkc/s400/000aa.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhur6nUGqrNMdB8u6Nx4N8fquocHmApgQ3YswV1j8zmpnCQjOJXvmgf-tSbHeyDFKtGEpBeseKXYgDtfJJ5cxBze-_jK15yOT976AGlMsuH_Fap_kLeKhuGs1thstY0q3V12kHLZl5rZQv1/s1600/000aa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
Ebbene sì: 101 bacheche.<br />
No, non ho intenzione di stracciare nessun record.<br />
Diciamo che se c'è qualcosa che mi interessa, mi chiedo: "Perché no?" e il più delle volte la risposta è "Perché sì."<br />
Pronti a partire?<br />
Ma prima, ecco gli altri post. <br />
Non è necessario che li vediate tutti adesso.<br />
<br />
<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2013/10/il-magico-meraviglioso-mondo-di.html">Il magico meraviglioso mondo di Pinterest</a><br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2014/10/un-anno-con-pinterest.html">Un anno con Pinterest</a><br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2015/04/benvenuta-50esima-bacheca-di-pinterest.html">Benvenuta 50esima bacheca di Pinterest</a><br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2015/07/5000-e-piu-pin-su-pinterest.html">5000 (e più) pin su Pinterest</a><br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2015/10/due-anni-con-pinterest.html">Due anni con Pinterest</a><br />
10.000 pin: tutte le mie board di Pinterest (<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/03/10000-pin-tutte-le-mie-board-di.html">prima</a> e <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/03/tutte-le-mie-board-di-pinterest-seconda.html">seconda</a> parte)<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/10/3-anni-con-pinterest.html">3 anni con Pinterest</a> <br />
<br />
<br />
E ora via con le bacheche realizzate dopo l'ultimo post.<br />
Come ho sempre fatto, sono inserite in ordine alfabetico.<br />
Le immagini sono scelte da me.<br />
<br />
<br />
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/artemisselenehekate/">Artemis/Selene/Hekate</a><br />
<br />
<br />
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Sulla luna avevo già realizzato <a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/mother-moon/">questa</a> bacheca dove ci sono immagini, (dipinti e foto), indicazioni astrologiche e informazioni scientifiche su questo satellite argentato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alcune delle immagini ritraevano le dee (alcune anche di altre culture) e così ho pensato di realizzare una bacheca dove le tre dee erano assieme.</div>
<div style="text-align: justify;">
Proprio per non favorirne nessuna (ogni fase ha la sua importanza), ho inserito un'immagine che racchiudesse le tre dee e quindi un pensiero alla Fanciulla (Artemide), alla Madre (Selene) e alla Crona (Ecate).</div>
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdUaDxZUTYjmscmaICM2PZ7JT9THkM-Gm3zgHL-QkJWiv3lAjLIW2jKoOrJCDlsV4FES9HBFDDy3DUpByVMTiZmS8A3RewHCGRl5TsXlgzgRWr7xVroclv5htOKxMZmBOZmRmJUTA3yWo7/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="691" data-original-width="564" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdUaDxZUTYjmscmaICM2PZ7JT9THkM-Gm3zgHL-QkJWiv3lAjLIW2jKoOrJCDlsV4FES9HBFDDy3DUpByVMTiZmS8A3RewHCGRl5TsXlgzgRWr7xVroclv5htOKxMZmBOZmRmJUTA3yWo7/s640/000a.jpg" width="522" /></a></div>
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<br /></div>
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</div>
<a name='more'></a><br />
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/baba-yaga/">Baba Yaga</a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Da una bacheca che racchiude le tre dee, qui si passa alla Crona, anzi ad una in particolare ovvero Baba Yaga. </div>
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L'ho conosciuta tramite una raccolta di fiabe che era venduta anni fa assieme ad un giornale e in seguito, leggendo il libro Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estes, ho potuto ampliare la conoscenza su questa figura che mi ha affascinato sin dall'inizio.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Seppur terribile, non manca di aiutare Vassilissa anche se alla sua maniera.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ho realizzato questa bacheca dopo aver realizzato l'album su <a href="https://www.facebook.com/pg/antrodellafiaba/photos/?tab=album&album_id=1294169783987701">Vassilissa la bella</a> sulla mia pagina Fb <a href="https://www.facebook.com/antrodellafiaba/">L'antro della fiaba</a>. Se siete appassionati di fiabe o anche solo curiosi, venite pure. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Intanto ecco un'illustrazione di Baba Yaga. Come si può notare, i suoi occhi sono di color diverso l'uno dall'altro.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAdd4H5H8_shNs8v0HalvhxV6ncxveg_9JvwBYxurgXL2IKcLTFD-QBO_SgGS-JsdEemHDd8RKLzPzcU8Snp5YMVnSoVkl56I0U8J1WiIrdfLxin3suzKfO-kScwhi0GMCdkNx46itqUr8/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="715" data-original-width="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAdd4H5H8_shNs8v0HalvhxV6ncxveg_9JvwBYxurgXL2IKcLTFD-QBO_SgGS-JsdEemHDd8RKLzPzcU8Snp5YMVnSoVkl56I0U8J1WiIrdfLxin3suzKfO-kScwhi0GMCdkNx46itqUr8/s1600/000a.jpg" /></a></div>
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<br /></div>
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di Allen Douglas</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/bees/">Bees</a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Le api, queste messaggere divine, molto considerate nella mitologia e nell'esoterismo (ovviamente non mancano immagini a tal proposito).</div>
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Ho realizzato questa bacheca dopo aver letto il libro La custode del miele e delle api, il secondo romanzo di Cristina Caboni, scrittrice e innanzitutto apicoltrice.</div>
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Spesso si dice di una donna che è un'ape regina quando si comporta da diva, quando pretende che gli altri siano al loro servizio eppure, come viene anche detto dalla protagonista del libro, c'è una reciprocità di sostentamento tra l'ape regina e le altre api dell'arnia. </div>
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Nella bacheca ci sono informazioni sulle api, sulla loro importanza e anche i modi per aiutarle come per esempio i fiori che possono essere utili.</div>
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Intanto ecco un'ape spruzzata d'oro.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj68ggistu2SZmf_-J_Z8CeJPrw7IolkckF78VFrUXlVwTADEh28hKIbtBIJx6ErY5dtoPiwxS3qrDzHeOhO_kxiy6EdMB5TsL3BdsvyTB1k-lla0h_1TKHqYAEdFrffKl64l2UkT2P7kIB/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="446" data-original-width="564" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj68ggistu2SZmf_-J_Z8CeJPrw7IolkckF78VFrUXlVwTADEh28hKIbtBIJx6ErY5dtoPiwxS3qrDzHeOhO_kxiy6EdMB5TsL3BdsvyTB1k-lla0h_1TKHqYAEdFrffKl64l2UkT2P7kIB/s1600/000a.jpg" /></a></div>
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<br /></div>
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di Jan Sevcik</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/blossom/">Blossom</a></div>
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<br /></div>
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Fiorire, voler fiorire, desiderare di fiorire e tanti, tantissimi fiori.</div>
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Con l'ultimo frammento di Fantasia 2000 (ne avevo già parlato <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2013/10/luccello-di-fuoco-fantasia-2000.html">qui</a>) vi do il benvenuto alla bacheca.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E per questo desiderio di fiorire, vi invito a <a href="https://www.youtube.com/watch?v=LrZcv-KxL5Y">questa</a> canzone. </div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSN2F1ph8_6cULHDC6UTOcm3TN6qObDc_EeSH44c1HnuVghR1wPG9nooXVQGomrj9lDek19mHm6JIsk-xmvdCoQ6vxD6z0ZMg2QKQgflxM0Nm6A0qeuFNaxXIebLStoWbCDTbujQXgoeTs/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSN2F1ph8_6cULHDC6UTOcm3TN6qObDc_EeSH44c1HnuVghR1wPG9nooXVQGomrj9lDek19mHm6JIsk-xmvdCoQ6vxD6z0ZMg2QKQgflxM0Nm6A0qeuFNaxXIebLStoWbCDTbujQXgoeTs/s1600/000a.jpg" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/bubble-world/">Bubble World</a></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Bolle...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Amo vedere le bolle. Mi danno una grande gioia. Vederle galleggiare nell'aria e poi puf! Eccole svanire.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Inoltre amo vedere quelle bolle grandi, quelle realizzate dagli artisti di strade.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Spero che anche a voi piacciano. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ6rB9HXQN6LWoVC0Ht6r0Wrd4gCCF8MMbQDUTt1usKsTfKdFwjMBLof_wJhbHf-zux1Bb-5s4-tdUFm7U2oZ7bkTFIVJshNSzKEhO5Y_H5izlse4aTMPZB6vTXKRpxat6di6XSSUb4rqn/s1600/000aa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ6rB9HXQN6LWoVC0Ht6r0Wrd4gCCF8MMbQDUTt1usKsTfKdFwjMBLof_wJhbHf-zux1Bb-5s4-tdUFm7U2oZ7bkTFIVJshNSzKEhO5Y_H5izlse4aTMPZB6vTXKRpxat6di6XSSUb4rqn/s640/000aa.jpg" width="426" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJncE6N41uifytLsL831OJNaUjDLAH3ZNE5sXuDlO8VE9NpdsgoioP8XKgaBtTYzhieYQWZSTMSrbSu5RRA-CeKtqPoPxhe0YAO7nbBVP8460ULrGkOhtsvrnA8QOJam_D6Osc3ip-G6SA/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup>di Claudia Moeckel</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<br />
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/dance-dance-like-nobodys-watching/">Dance, dance like nobody's watching</a><br />
<br />
<br />
Danza, danza come se nessuno ti stesse guardando.<br />
Dopo aver dedicato una bacheca alla <a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/belly-dance/">danza del ventre</a>, volevo farne un'altra sulla danza, ma non a un particolar tipo di danza.<br />
Così alla fine ne ho realizzata una pensando a quella libertà di danzare come se nessuno ti stesse guardando, senza alcun timore di essere giudicati<br />
Potete ben immaginare come in questo i bambini piccoli siano maestri.<br />
Il "bello" è che poi da adulti, per poter sentire quella libertà, si prende dall'alcool alla droga.<br />
Anche quando ridi a squarciagola... <i>Che ti sei fatto? Sei ubriaco?</i><br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfKMSCrtOsyFTlOfy826HQzlRBWHxOiRHUQvbGFBYa7H8TuJJrS9nX_Y6WO_hqHGVNR4V96UreO-0TKzfhvgkwTgrvnslDcyg7VMub_Tnl2MJzgB77mbOEx6JJF-dTPd3ZCWHPrZTTGXqU/s1600/000aa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="398" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfKMSCrtOsyFTlOfy826HQzlRBWHxOiRHUQvbGFBYa7H8TuJJrS9nX_Y6WO_hqHGVNR4V96UreO-0TKzfhvgkwTgrvnslDcyg7VMub_Tnl2MJzgB77mbOEx6JJF-dTPd3ZCWHPrZTTGXqU/s1600/000aa.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
di George W. Gardner<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/dolphins/">Dolphins</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come si fa a non lasciarsi coinvolgere dal delfino, dalla sua giocosità?</div>
<div style="text-align: justify;">
E' tra i pochi animali che riesce a riconoscere se stesso allo specchio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma il delfino non è solo un animale giocoso, dal sorriso perenne.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPbrzKgcZinErQDlXTc5AmeCHFdv5oOax_uyzPNu7JdR2e9PslT0urG11dfoIl9HfN-a6FQYd-5tbwEDpeRsOS-UDS2xTc4Hpm8-bx5Vzym_yhKBXIDE2h40K6kOB092tdKI95xisjrdJf/s1600/000aa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="620" data-original-width="413" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPbrzKgcZinErQDlXTc5AmeCHFdv5oOax_uyzPNu7JdR2e9PslT0urG11dfoIl9HfN-a6FQYd-5tbwEDpeRsOS-UDS2xTc4Hpm8-bx5Vzym_yhKBXIDE2h40K6kOB092tdKI95xisjrdJf/s1600/000aa.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
di Brandon Cole<br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/force-of-the-horse-the/">Force of the Horse (The)</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<br />
Ed ora un altro animale, il cavallo.<br />
Avevo dedicato <a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/unicorn-and-pegasus/">questa</a> bacheca agli unicorni e ai pegasi ma al cavallo vero no.<br />
Il mese scorso sono andata al maneggio di una mia amica d'infanzia e mi ha fatto vedere i cavalli ospitati.<br />
Ciò che mi ricordo in particolar maniera è stato il sentire sulla mia mano il respiro di un cavallo.<br />
Sembrava che quell'aria uscisse da una fornace.<br />
Una forza incredibile ed è proprio a quella forza, a quella potenza che ho voluto dedicare questa bacheca<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEzYcSkXytySR5TKW6MZWN9zY3tGMS5lg0Jt19PSTsnU42KiQ3BhyvpAEMp-0zrCriECf-RMPF_5mGYhz90rAUliOh-l_G-GiOlymGJKO_rx-stGVqxBOuLGP0sZbu0roiPVC9YydkC3tu/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="564" data-original-width="564" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEzYcSkXytySR5TKW6MZWN9zY3tGMS5lg0Jt19PSTsnU42KiQ3BhyvpAEMp-0zrCriECf-RMPF_5mGYhz90rAUliOh-l_G-GiOlymGJKO_rx-stGVqxBOuLGP0sZbu0roiPVC9YydkC3tu/s1600/000a.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
di <span style="font-family: inherit;">Wojtek Kwiatkowski</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://www.youtube.com/watch?v=h0mypg52zss"><br /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://www.youtube.com/watch?v=h0mypg52zss">Fragile</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ed ecco l'ultima bacheca realizzata (per ora), quella sulla fragilità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sembra quasi strano che dopo una che ha in sé la parola forza, ce ne sia una sulla fragilità ma non deve sembrare paradossale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ammettere a se stessi la propria fragilità, accoglierla, abbracciarla è un segno di grande forza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci si può ribellare a questa sensazione come nella foto qui sotto (non so se sia l'intento del fotografo ma mi sembra adatta per questa bacheca), far finta di non sentirla ma questo non fa che farla aumentare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non abbiate paura della vostra fragilità anche se può essere tagliente come un vetro scheggiato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Potranno sbocciare fiori da quelle crepe, ma bisogna lasciare che i semi attecchiscano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre molto di ciò che è importante ha una consistenza fragile e racchiude una grande forza.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="justify" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-81IBlu_d-wz9a8LZsjKjMyf1MK327hG0ul-SWGbSdv0g3zhps_7VasPPY3KpK0uqWHLIki4QYU6Jj7dYpKM1eW4J7YhtCNmR9J23fnId67klB3iy9tfIAJC7V-8krx85-GAwZ8pIH6hc/s1600/000aa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="770" data-original-width="523" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-81IBlu_d-wz9a8LZsjKjMyf1MK327hG0ul-SWGbSdv0g3zhps_7VasPPY3KpK0uqWHLIki4QYU6Jj7dYpKM1eW4J7YhtCNmR9J23fnId67klB3iy9tfIAJC7V-8krx85-GAwZ8pIH6hc/s640/000aa.jpg" width="434" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJMlDTzz3CiT0h_s7nF-9VZqmjbt1SaFKvfcM4ZlYW13GBaaaAlzvoH2GwyJBa0RRHytk1FBanU-gAo_y732VG0aKiDIzX-7dR-CpKI2PJzL7xDnh0OgL_azIzFlFB14iNxMdbhMq9qjJo/s1600/000aa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
<div style="text-align: center;">
di Rocio Montoya</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://www.youtube.com/watch?v=h0mypg52zss"><br /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://www.youtube.com/watch?v=h0mypg52zss">Hold me</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Stringersi, che sia in un abbraccio, in un rapporto d'amore o d'amicizia o in una danza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Stringersi e sorreggersi a vicenda.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-4G9YYaoh-YQPA0u0uYU1vqE-JINquKYphJjcJF-n3H9OxokBzqHwUYd5rHTKZ5dr4GvyZjRIADfzM9De_eigixWC0q5VvKh5sqXzSKqH_moC8NBHpj_zAhL9OlKQrT2KhJCv6_9DtMgY/s1600/000aa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="352" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-4G9YYaoh-YQPA0u0uYU1vqE-JINquKYphJjcJF-n3H9OxokBzqHwUYd5rHTKZ5dr4GvyZjRIADfzM9De_eigixWC0q5VvKh5sqXzSKqH_moC8NBHpj_zAhL9OlKQrT2KhJCv6_9DtMgY/s1600/000aa.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
di Willow Arlenea</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/living-fire/">Living fire</a><br />
<br />
<br />
Fuoco vivo<br />
Ho realizzato questa bacheca dopo il <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/10/fuoco-vivo.html">post omonimo</a><br />
Sentire il proprio fuoco vivo anche fosse una fiammella, o una scintilla, e custodirla come facevano una volta le vestali. <br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7PSqM6r6EtnoTR9XP0JJBokBqfC4bD_zy8lHjhI1SXjY7YzpSsA_JyYaA_6wYo1hlmX0ZmUV0Bb839xYFP1rvlculdmlTjYyISNJrSAm_sv-QJyUJ0BKSY_RjMimc8zwFegnV18I6JExj/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="805" data-original-width="559" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7PSqM6r6EtnoTR9XP0JJBokBqfC4bD_zy8lHjhI1SXjY7YzpSsA_JyYaA_6wYo1hlmX0ZmUV0Bb839xYFP1rvlculdmlTjYyISNJrSAm_sv-QJyUJ0BKSY_RjMimc8zwFegnV18I6JExj/s1600/000a.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
di Omar Rayyan</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/mbti/">Mbti</a><br />
<br />
<br />
Ho realizzato questa bacheca perché mi incuriosisce molto.<br />
Mi piace leggere il tipo di un personaggio, anche quello fittizio, solo che in molti casi non si è d'accordo. <i>E' questo... No, è questo... Ma che dite? E' questo invece...</i><br />
Secondo i test fatti io sarei una INFP (per questo trovate molti link) e mi riconosco anche se sento che la sensorialità è molto importante per me. Mi piace esplorare il mondo attraverso il tocco.<br />
Mi piace sentire il mondo attorno a me.<br />
Qui ho voluto inserire un elenco dove per ogni tipologia, in ordine, c'è la funzione primaria, quella secondaria, quella terziaria e quella repressa.<br />
E voi, chi siete?</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1ZGwHSI1wqJMU78yH4XLXeftBxSbuVNFQqmGovwbMUiZPkYdjnzgUaTHOurMKlRNXBDcxV1cDjrwORqF2a39-_cELgLUCaf6V-jECYCb2UqBJmuMsoMyYNrSkt_fv6xXZthNnI26GOXYo/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="377" data-original-width="564" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1ZGwHSI1wqJMU78yH4XLXeftBxSbuVNFQqmGovwbMUiZPkYdjnzgUaTHOurMKlRNXBDcxV1cDjrwORqF2a39-_cELgLUCaf6V-jECYCb2UqBJmuMsoMyYNrSkt_fv6xXZthNnI26GOXYo/s400/000a.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/morgan-le-fay/">Morgan Le Fay</a><br />
<br />
<br />
La Fata Morgana, questa figura affascinante e complessa.<br />
Nella bacheca si trovano molte immagini su di lei, ma mi piacerebbe inserire anche informazioni visto che vedo molto Pinterest non solo come una raccolta di immagini, ma anche che ci possano essere informazioni, curiosità e questo vale per tutte le bacheche.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvejWn165zK9kF1hXc5XWteYBCEo_rkas6oDMsCCdOH4rRb53MBE6ta3c5hi7Eom5IHTpXH-mZcmUYaXPBIB-1yWvF5S59i4C2GjeY4FSlL8DqphMmxI6fx-AAt5cPTkHfF_WwOSOyAoWZ/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="793" data-original-width="564" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvejWn165zK9kF1hXc5XWteYBCEo_rkas6oDMsCCdOH4rRb53MBE6ta3c5hi7Eom5IHTpXH-mZcmUYaXPBIB-1yWvF5S59i4C2GjeY4FSlL8DqphMmxI6fx-AAt5cPTkHfF_WwOSOyAoWZ/s640/000a.jpg" width="454" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
di Andy Zermanski</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/my-artworks/">My artworks</a></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
Sono su Pinterest da fine ottobre 2013 quindi da tre anni e otto mesi quasi e solo da poco ho inserito una bacheca con miei lavori.</div>
<div align="justify">
Non sono tanti anche perché molte foto fatte non sono realizzate bene, i colori non sono quelli in realtà...</div>
<div align="justify">
Inoltre quando metti i tuoi lavori, vuoi che esprimano te stesso al 100%</div>
<div align="justify">
C'è poi un mio disegno che è stato condiviso da altri ed è quello sul <a href="https://it.pinterest.com/pin/123637952246880490/">Menarca</a>.</div>
<div align="justify">
Del dipinto qua sotto, ho fatto il <a href="https://www.youtube.com/watch?v=h0mypg52zss">video</a>. Non perdetelo, mi raccomando.</div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7J_P4FHbbm0z2J9fEQEMaKXhtzl1BkFXaFuuf7Np98pdQAcmzflXEjsoSAKsXeyQGlb6X9_UHOVvDDgy5CBLqZhlxLwIu6gVzVbPaaEA9AsWazHgIEaGN_1xqqStnYCNmE1pkU-fyl94B/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihajakcyH85UZafgJy4hQbYqbqKPdctiHo6_StoVrceDosjyQSck8IYhUFTZQgNaJkaA2lS1ndJvmTAYWdv9VU7ksFv_LUSxRcFoplyn5M80_hEWDCeu3-rQ7pZpWy3gTV3xLHCz9L1pUm/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="480" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihajakcyH85UZafgJy4hQbYqbqKPdctiHo6_StoVrceDosjyQSck8IYhUFTZQgNaJkaA2lS1ndJvmTAYWdv9VU7ksFv_LUSxRcFoplyn5M80_hEWDCeu3-rQ7pZpWy3gTV3xLHCz9L1pUm/s640/000a.jpg" width="480" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/sea-shells/">Sea shells</a><br />
<br />
<br />
Amo le conchiglie. Ho dedicato una bacheca all'<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/abalone-my-cradle/">abalone</a> e ne ho voluto poi dedicare una alle conchiglie in generale.<br />
Dipinti, disegni, foto e come le conchiglie erano usate ovvero come strumenti musicali e moneta.<br />
Quest'estate andrò ancora alla caccia.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMy2ycUEfVklLVsac5dzsxL2fchHUa4E1VpxovItiTBN6n36or1ObBoyBMZERvvdTTzc567w3DMDwDUtgzYzsMgt6QNFnmuwZoGevy9WFrmz9oVNMz90hP9b4OKwFRBAXVqI6RGwlIOPD4/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="748" data-original-width="560" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMy2ycUEfVklLVsac5dzsxL2fchHUa4E1VpxovItiTBN6n36or1ObBoyBMZERvvdTTzc567w3DMDwDUtgzYzsMgt6QNFnmuwZoGevy9WFrmz9oVNMz90hP9b4OKwFRBAXVqI6RGwlIOPD4/s640/000a.jpg" width="478" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
di Helena Nelson Reed</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/selkies-and-seals/"><br /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/selkies-and-seals/">Selkies and seals</a><br />
<br />
<br />
Le selkie, le donne foca.<br />
Le conoscevo già, ma ho fatto la bacheca dopo aver visto il film <i>Song of the sea</i>, il secondo film di Tomm Moore e quindi ho voluto inserire qui sotto un'immagine legata a questo film.<br />
Questa leggenda, come altre, fanno immergere in altre terre, in altri climi dove il caldo è un desiderio profondo, non soltanto qualcosa di fisico, ma ha un significato più profondo come lo stringersi a qualcuno, in terre dove la solitudine può davvero assumere la consistenza del freddo.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSIKUkB1cAUT7LnGQwfqTW3u2EU17iHlm6TEX9g13ucI01f57XvIpFwJUbfc5RwGZOj1GyQO3_t4-aKqtVL-lY2U7JDm0AYECu4WciYZ-pnIsUIP8Cj8Ia39kZ1jSj1zCLeeUDeaalsGWY/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="529" data-original-width="940" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSIKUkB1cAUT7LnGQwfqTW3u2EU17iHlm6TEX9g13ucI01f57XvIpFwJUbfc5RwGZOj1GyQO3_t4-aKqtVL-lY2U7JDm0AYECu4WciYZ-pnIsUIP8Cj8Ia39kZ1jSj1zCLeeUDeaalsGWY/s640/000a.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://it.pinterest.com/almacattleya/shimmering-stars/">Shimmering Stars</a><br />
<br />
<br />
Le stelle, guardare le stelle come guida, come compagnia.<br />
Guardare le stelle perché ti sorreggano.</div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX9hJJTUP8w96n-eWvcEMnBhpklsSxbMiDZI8FOAtZMuuaJhr8hjRz_ki19i-m9ApvgOPbQApLwY0iwUohPV9PbyRudtOysfqBlCrzMV2YhzRwSdlATQtYlsQflzKd9tPqQhKtPgtXPv3I/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="565" data-original-width="564" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX9hJJTUP8w96n-eWvcEMnBhpklsSxbMiDZI8FOAtZMuuaJhr8hjRz_ki19i-m9ApvgOPbQApLwY0iwUohPV9PbyRudtOysfqBlCrzMV2YhzRwSdlATQtYlsQflzKd9tPqQhKtPgtXPv3I/s1600/000a.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
di Sheila Lu</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bene, finite le bacheche.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho cercato il più possibile di creare tra le immagini una connessione (ovviamente con quella del Mbti era impossibile).</div>
<div style="text-align: justify;">
Come vi sembrano?</div>
<div style="text-align: justify;">
C'è qualcuna che preferite tra queste?</div>
<div style="text-align: justify;">
Vorrei farne una anche sul teatro, ma molte immagini che vedo non mi soddisfano</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-27612691671068071422017-06-02T19:06:00.002+02:002017-10-01T13:30:40.616+02:00Romeo e Giulietta. Forse de Il Circolo degli Attori<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<i>Romeo e Giulietta. Forse</i>, spettacolo ispirato da William Shakespeare, riscritto da Davide Allevi e diretto da Christian Amadori <br />
Con questa opera scespiriana, dopo <i>Audizioni per Molto rumore per nulla</i> e <i>P.d.P</i> (acronimo per <i>Pene d'amor perdute</i>), si è concluso il 30 maggio Il Circolo degli Attori</div>
<div style="text-align: justify;">
Come rendere appetibile una storia, una tragedia che la stragrande maggioranza conosce, anche se forse non l'ha mai vista?</div>
<div style="text-align: justify;">
Magari alcuni dettagli non si sapranno per esempio che Paride, il promesso sposo di Giulietta, viene ucciso da Romeo davanti alla cripta dei Capuleti, però comunque si conosce la sostanza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi sull'amore di Romeo e Giulietta si potranno avere opinioni discordanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Di certo è qualcosa che tocca.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel titolo del nostro spettacolo c'è quel Forse.</div>
<div style="text-align: justify;">
Che cosa vorrà dire?</div>
<div style="text-align: justify;">
Si fa o non si fa Romeo e Giulietta?</div>
<div style="text-align: justify;">
Certo che si fa ma l'abbiamo tradita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tradita, per modo di dire. </div>
<div style="text-align: justify;">
Anzi, non tanto tradita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando si pensa a Romeo e Giulietta, vengono in mente i due giovani amanti (prossima ai quattordici anni lei e poco più grande, forse sedici anni, lui)</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1pHvF0ojP25X9XB7eusDO-K_xoP3xoHk6b9ovKwtuKr-k-Kn3pgUghh1rwCH1jbJllDmmk-PVlYs0ORPdxF9wwb9-nZkg4yciSpCUne9Ddx24ohYT1Flax8R3_jq2h4Om2dbAzslVFE2Y/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="469" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1pHvF0ojP25X9XB7eusDO-K_xoP3xoHk6b9ovKwtuKr-k-Kn3pgUghh1rwCH1jbJllDmmk-PVlYs0ORPdxF9wwb9-nZkg4yciSpCUne9Ddx24ohYT1Flax8R3_jq2h4Om2dbAzslVFE2Y/s640/000a.jpg" width="428" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
di Frank Dicksee, 1884</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ma il fatto è che qui Romeo e Giulietta sono due adulti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo cambiamento di età comporta anche un cambiamento tra le relazioni dei personaggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Già in passato si era realizzato un film dove i due protagonisti erano chiaramente degli adulti ovvero <i>Giulietta e Romeo</i> del 1936 diretto da George Cukor.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco lo spezzone di dove si incontrano</div>
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://www.youtube.com/embed/uoI0OC9GT54" width="640"></iframe>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br />
<br />
I due protagonisti sono interpretati da Leslie Howard (noto soprattutto per aver interpretato Ashley Wilkes in Via col vento) e Norma Shearer. Rispettivamente avevano, al momento in cui il film è uscito, 43 e 34 anni. Si vede troppo che non sono giovani e anche se avessero voluto fare una versione in cui Romeo e Giulietta erano più grandi, non potevano recitare come fossero due ragazzi adolescenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Chi è adulto si affaccia a un nuovo amore con intenzioni diverse rispetto a un fanciullo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un adulto può anche "incretinirsi" (in senso affettuoso) per l'amore ma rimane comunque un adulto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un altro importante cambiamento è il fatto che la storia sia ambientata durante gli anni '70, questo anche un po' per tenere conto del linguaggio arcaico, anche se molte frasi sono state ridotte, cambiate mantenendo però lo spirito.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il testo è stato riscritto da Davide Allevi portando le modifiche necessarie, cercando di mantenere il linguaggio arcaico ma non troppo.<br />
Lo spettacolo sarebbe stato diretto da lui ma poi ha accettato un lavoro in Spagna quindi è arrivato Christian Amadori. Non si è trattato di un addio questo, ma di un arrivederci.<br />
Prima delle prove, Christian Amadori ci ha spiegato il linguaggio di Shakespeare. Non ci sono sottotesti, ciò che viene detto è quello che si vuol dire. E' come avere il petto aperto, lo stomaco aperto. Tutto viene fatto risuonare, anche con brutalità. <br />
Avere a che fare con il teatro scespiriano è impastarsi le mani direttamente con le debolezze umane (e così le forze), anche quando si tratta di commedie.<br />
Inoltre le opere scespiriane sono visive. C'è un pensiero dopo un altro. Anzi, c'è un'immagine dopo un'altra nelle frasi di Shakespeare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vi racconterò lo spettacolo grazie alle foto realizzate da Chiara Roncuzzi e Deda Fiorini, rispettivamente insegnante e direttrice operativa del Circolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le foto si distinguono perché quelle di Deda Fiorini hanno a destra la data e l'orario.</div>
<div style="text-align: justify;">
Molte sono state fatte durante l'ultima prova. </div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre ci saranno anche le musiche e le canzoni usate per lo spettacolo. <br />
Ascoltatele, soprattutto se non le conoscete, perché sono un aiuto in più per godersi lo spettacolo.<br />
<br />
<br />
Ora possiamo cominciare.</div>
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkl3Rj2CSfu3UwTgTBhBAvNEpPPkkhWc9OFDhGxChqSTsShGnlrCN6yVeyLjUutQn0q2lOIj7g_M5zhEkdJvg_0ZztTrxsV_UXi_8jxtZWw8aNZZv6WnibyZoRxbFOn1Yeuy3JKe5zGp_f/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkl3Rj2CSfu3UwTgTBhBAvNEpPPkkhWc9OFDhGxChqSTsShGnlrCN6yVeyLjUutQn0q2lOIj7g_M5zhEkdJvg_0ZztTrxsV_UXi_8jxtZWw8aNZZv6WnibyZoRxbFOn1Yeuy3JKe5zGp_f/s640/000a.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/TcewiJGWFLo" width="560"></iframe>
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo nei giorni nostri, di notte e si sente <i>Autumn Leaves</i>, una canzone jazz del 1945 che ha avuto diverse interpretazioni<i>.</i><br />
C'è una conduttrice radiofonica che sta raccontando ai suoi ascoltatori una storia. Non si sa se le storie raccontate siano vere o no, ma su questa può giurare di sì perché lei c'era.<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Il racconto passa all'azione.<br />
Siamo a metà degli anni 70.<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/XB3TfBXUOKw" width="560"></iframe>
<br />
(anno di pubblicazione: 1975)<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ci muoviamo tutti in sincrono per poi entrare in scena Tebaldo e Lorenzo, due Capuleti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo in una scuola e Tebaldo sentenzia: "Basta un cane di casa Montecchi per farmi scattare" </div>
<div style="text-align: justify;">
Nel testo originale, Tebaldo arriva dopo ma il fatto è che in tutto eravamo dieci quindi molti personaggi non ci sono.</div>
<div style="text-align: justify;">
Arrivano altri due ovvero Benvolio e Mercuzio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come gesto di sfida, Tebaldo fa il dito medio dicendo di appoggiarsi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Benvolio cerca di mettere pace, ma sta per scatenarsi un'altra lotta interrotta, anche questa volta, tramite l'altoparlante, dalla "...voce sdegnata..." del preside</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sempre ancora con la musica de <i>Ma il cielo è sempre più blu</i>, entra Romeo che è un professore di latino.</div>
<div style="text-align: justify;">
Benvolio lo ferma: "Buon mattino, caro zio."<br />
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Benvolio chiede a Romeo che cosa fa lunghe le sue ore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel testo originale, Romeo e Benvolio sono due cugini più o meno della stessa età così come Tebaldo ha pressappoco la loro età.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma qui Romeo è un insegnante e lo è di Benvolio, di Tebaldo e di Lorenzo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi c'è un altro rapporto. Non si parlano come due coetanei.</div>
<div style="text-align: justify;">
Benvolio non si permetterebbe di prendere in giro suo zio per le sue disavventure d'amore anche se volesse farlo in buona fede.</div>
<div style="text-align: justify;">
Durante le prove non potevamo dimenticare che avevamo una nostra età, un nostro ruolo specifico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dal loro dialogo si capisce che Romeo aveva una moglie, Rosalina, e questa l'ha lasciato due anni prima e lui ancora non si dà pace.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il nipote gli chiede il permesso se può andare alla festa di Primavera dei Capuleti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Prima Romeo dice di no, poi ci ripensa e decide di accompagnarlo per evitare che vada nei guai.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il giovane non vorrebbe ("...Che figura ci faccio...") ma Romeo insiste e gli dice di prepararsi per l'ora di latino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si passa a casa Capuleti.</div>
<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/R2gUUSeCk24" width="560"></iframe>
<br />
(anno di pubblicazione: 1974)
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Maria chiede a Carmen se sua madre sia ancora attaccata al giradischi</div>
<div style="text-align: justify;">
Carmen la chiama, la madre sente e stacca la canzone <i>Manuela</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Chi sono Maria, sua madre e Carmen?</div>
<div style="text-align: justify;">
La madre è Giulietta, Carmen è sua amica e fa la parte di quella che nel testo originale è la balia.</div>
<div style="text-align: justify;">
La figlia, Maria, dice a Giulietta di sapere bene il vuoto che le ha lasciato suo padre, ovvero il marito di Giulietta, morto da otto anni invitandola anche alla festa di Primavera. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma Giulietta proprio non ne vuole sapere e rimette <i>Manuela</i> alzando il volume.</div>
<div style="text-align: justify;">
Maria, vedendo che la madre non la ascolta, si arrabbia dicendo che l'eredità ormai sta per esaurirsi e senza più uno stipendio come faranno?</div>
<div style="text-align: justify;">
Carmen interviene dicendo che almeno il fratello (ovvero Lorenzo) potrebbe... ma subito Maria la interrompe e allora Giulietta ferma il tutto con "Adesso basta!"</div>
<div style="text-align: justify;">
La figlia ha ragione: una madre deve pensare al benessere della famiglia e non il contrario. Accetta di andare alla festa di Primavera e chiede di essere lasciata sola un momento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mette su la canzone che potete sentire qui sotto...<br />
<br /></div>
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/K13geAwjIlk" width="560"></iframe>
<br />
(anno di pubblicazione: 1974)
<br />
<br />
...e ripensa ancora a suo marito, alla sua voce che per vent'anni la svegliava al mattino<br />
Sono passati otto anni portando il lutto, ma ora è tempo di andare avanti e ora è tempo di dirgli addio.<br />
<br />
<br />
<br />
Dopo l'addio io mi alzo, vado a fianco del giradischi e dopo un mio segno, la canzone si spegne. Con un altro parte <i>Yeeeeeeh</i>. Io accendo una luce e vado a sedermi.<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/fkGrWvBP-kY" width="560"></iframe>
<br />
<div style="text-align: justify;">
(tratto dal film <i>I ragazzi della bandiera gialla</i> di Mariano Laurenti del 1967. Ovviamente nello spettacolo non c'erano le parole iniziali dell'attore. Ho inserito questo video perché c'era una festa)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Centralmente ci sono Romeo, Mercuzio e Tebaldo che devono ancora andare alla festa.</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR-iAcyUN4B0zBkzeFrq_SLzDND4Rz6co2kD3VXU2GejiGOnIu_-_Hphgp0jNwyFHhBuB20DGzPKx2K-_hJuKJnGGR0AzimfF07vmamrJC9uPk7fXEccaHyNsomrUtF1CS3wMmVJ4poW43/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR-iAcyUN4B0zBkzeFrq_SLzDND4Rz6co2kD3VXU2GejiGOnIu_-_Hphgp0jNwyFHhBuB20DGzPKx2K-_hJuKJnGGR0AzimfF07vmamrJC9uPk7fXEccaHyNsomrUtF1CS3wMmVJ4poW43/s640/000a.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Mercuzio come da testo, è imprevedibile ed energico come si può aspettare da un nome che ha in sé il dio dal pié veloce ovvero Mercurio.</div>
<div style="text-align: justify;">
E quando Romeo gli dice che non vuole andare alla festa perché ha fatto un sogno, Mercuzio scatta perché "sogno" gli ha fatto venire in mente qualcosa che ha fatto a teatro ed era pieno.<br />
Tutto il delirio lo esprime attraverso il teatro.</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Quindi c'è il monologo di Mab e l'ha fatto secondo un vecchio modo di recitare ovvero voce grossa, gesti ampi, quasi svolazzanti, poi parti dove lo dice tutto di fretta, altre dove lo dice piano senza che ci fosse un'intenzione vera e propria.</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4YLgJ6VaATvS_-B3FODsJUnJWHmnfVdXyAGcyq1quXDy5-ghgpulwGmTD2gPgxlEl0WBA8sfnS-O4tsbIbBvewabtlc2Nvl7VBNDcAra2UiUFMxvUo9xuYjMWxHybip7Q4tavT_KmgdsA/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4YLgJ6VaATvS_-B3FODsJUnJWHmnfVdXyAGcyq1quXDy5-ghgpulwGmTD2gPgxlEl0WBA8sfnS-O4tsbIbBvewabtlc2Nvl7VBNDcAra2UiUFMxvUo9xuYjMWxHybip7Q4tavT_KmgdsA/s640/000a.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
E' lei. E' Mab.<br />
Mercuzio rimane fermo, la luce del faro teatrale (che non c'è) lo illumina.<br />
<br />
Ma è tempo di andare alla festa e l'intro di <i><a href="https://www.youtube.com/watch?v=nXRXLwk_k6U">Ti amo</a></i> dà il cambio scena conducendo alla festa.<br />
(anno di pubblicazione: 1977)<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Come avete potuto vedere finora dalle foto eravamo completamente a vista, anche quando non toccava a noi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Durante i cambi, non potevamo permetterci di fare tutto di fretta proprio perché eravamo a vista. Era importante che fossimo sereni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche prima di andare alle sedie o nascosti tra le fronde degli alberi, non potevamo voltarci subito, mostrando la schiena agli spettatori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Eravamo sempre all'erta e comunque non era chiesta la tensione. </div>
<div style="text-align: justify;">
Anche al di fuori partecipavamo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quando si è nelle quinte, si guarda lo spettacolo, senza farsi vedere dagli spettatori, ci si parla sottovoce, si pensa subito alla scena successiva, ci si prepara, si ripassa la parte.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto questo non ci era permesso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Potrebbe sembrare quasi una costrizione, ma se ci si ricorda di sorridere, di tenere le orecchie attive, lo spettacolo passa e non c'è neanche bisogno di ripassare le battute perché quelle vengono da sole se si è partecipi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non si ricorda solo con la testa, ma anche e soprattutto con il corpo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anzi, io ho poi visto che per me è fondamentale il gesto se no, non riesco a ricordare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho memoria, ma all'inizio è un po' difficile perché quelle scritte sul testo sono parole, sono segni vaghi, senza sostanza se non c'è il gesto, se non c'è qualcosa che le sostiene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ritornando allo stare fuori e comunque dentro, come ho scritto precedentemente a me era stato affidato il compito di accendere la luce e illuminare a festa.</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsbwFsH-F1Ikws9islakz1Kyo-nclD2eu7gE3MUtfSYQMIFEkVk6h92ll7pd1EKTgAN6N_KEq3AkmfYLNZWgV6dpoNdZABuTJr83FwH1otK0rdOngXJiZpgm2Es0tWGZ8bhM1886U82bK2/s1600/000cc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsbwFsH-F1Ikws9islakz1Kyo-nclD2eu7gE3MUtfSYQMIFEkVk6h92ll7pd1EKTgAN6N_KEq3AkmfYLNZWgV6dpoNdZABuTJr83FwH1otK0rdOngXJiZpgm2Es0tWGZ8bhM1886U82bK2/s640/000cc.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Anch'io ero partecipe alla festa e mi lasciavo catturare dalla luce caleidoscopica, un esercizio utile per il mio personaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anzi, era qualcosa che mi veniva spontaneo perché io adoro le luci (basta vedere <a href="https://www.youtube.com/watch?v=qBI-gvhfMSM">questo</a> e <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Bf6KX-MFkPM">quest</a>'altro video).</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAbGT9RpSgWoEnSioMjhDPx19hsVlzfXJCq6RuC-boFga4HpRcBAVYx-eeZ-7ACAEzgKzhyQfIRFMplRcGFGRo75SKxdTPqREOQBJ1pcHnYrboV17JWBLAYhZMeAw7xt1_TGmP0d7Nr2vK/s1600/000cc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAbGT9RpSgWoEnSioMjhDPx19hsVlzfXJCq6RuC-boFga4HpRcBAVYx-eeZ-7ACAEzgKzhyQfIRFMplRcGFGRo75SKxdTPqREOQBJ1pcHnYrboV17JWBLAYhZMeAw7xt1_TGmP0d7Nr2vK/s640/000cc.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Si passa alla festa<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU42UuaMTu4VwgJT7I8lu1wWeQ4rs973C_ATrm8HH-Aq9tSwsnbU8zVjGCpoyCUbVQEVgAG5Jw_EQNXWTWGuGARltPEzeYYRQ5-KtDaV76JnPgxXcQYqFUce83bpF6P-7zjIWYMxFeb1k0/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU42UuaMTu4VwgJT7I8lu1wWeQ4rs973C_ATrm8HH-Aq9tSwsnbU8zVjGCpoyCUbVQEVgAG5Jw_EQNXWTWGuGARltPEzeYYRQ5-KtDaV76JnPgxXcQYqFUce83bpF6P-7zjIWYMxFeb1k0/s640/000a.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Lorenzo Capuleti dà il benvenuto a tutti. <br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBGPw4IVsFeFccbY1np-yApEEt6YG1JHRJ5c4X1rRzRa9M65c-oXLg-3JE1JA2NoLJLBJmYPjOdA_ghyphenhyphenow0l-I4qZcraOgFfDvPi4SZRu7n8-COFsw65PJz2w3HX9MedHaTwEG_2yXkrr_/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBGPw4IVsFeFccbY1np-yApEEt6YG1JHRJ5c4X1rRzRa9M65c-oXLg-3JE1JA2NoLJLBJmYPjOdA_ghyphenhyphenow0l-I4qZcraOgFfDvPi4SZRu7n8-COFsw65PJz2w3HX9MedHaTwEG_2yXkrr_/s640/000a.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/EISHJIHDg2M" width="560"></iframe>
<br />
<div style="text-align: justify;">
dalle informazioni del video: <i>Piccola Katy</i>, il celebre brano dei Pooh, accompagnato da una serie di immagini girate da Stefano tra il 1971 e il 1972 durante i viaggi a New York, Londra e Caracas. In quegli anni non c’era ancora Red, la formazione era formata da Dodi, Roby, Stefano e Riccardo. </div>
<div style="text-align: justify;">
(anno di pubblicazione: 1968) </div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>Piccola Katy</i> dà il via ai balli e il primo a chiedere di danzare è Lorenzo Capuleti (qui sotto) con la conduttrice radio. Anche lei c'era alla festa.</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlKzJ0171KMu7qxuAzGTYA-NagamHxOMs2FZA3K67pw0dI67q-yWy-RSZW7D8AW2c8vpHOhUfvlx4Rql-JIQIxXYpmI0xybleFpckAKlRJB-dA4ANiaE9U66hgAiMJjO3pYf3uXNA4Z7wV/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlKzJ0171KMu7qxuAzGTYA-NagamHxOMs2FZA3K67pw0dI67q-yWy-RSZW7D8AW2c8vpHOhUfvlx4Rql-JIQIxXYpmI0xybleFpckAKlRJB-dA4ANiaE9U66hgAiMJjO3pYf3uXNA4Z7wV/s640/000a.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
La scopa che vedete a destra in mano a Tebaldo la si consegna a un ragazzo successivo e quello che rimane per ultimo con la scopa non balla se non la dà a qualcun altro.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi-DIWRTVVKoelQj7u2lktOa_OEBgBuA3sdbNPy4kU_DEe5WAcloup57t7vBHSO5rPM1zZlYhnQRjZa7W3-dtmr1i4zI6LjqWQefwhzMVZuk5z8lWEl7O1OVFo6ICV-aOcZzeZ-9cZG7fr/s1600/000cc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi-DIWRTVVKoelQj7u2lktOa_OEBgBuA3sdbNPy4kU_DEe5WAcloup57t7vBHSO5rPM1zZlYhnQRjZa7W3-dtmr1i4zI6LjqWQefwhzMVZuk5z8lWEl7O1OVFo6ICV-aOcZzeZ-9cZG7fr/s640/000cc.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Romeo ha visto passare Giulietta e appena si avvicina Benvolio, gli chiede chi sia ma il giovane non sa rispondere.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Finito questo ballo, osserverò dove s'andrà a posare e, toccando la sua, farò beata questa mia rozza mano... Ha mai amato il mio cuore finora?... Se dici sì, occhi miei, sbugiardatelo perch'io non ho mai visto vera beltà prima di questa notte."</div>
<div style="text-align: justify;">
Ricordo che qui Romeo era sposato con Rosalina che l'ha lasciato. Inoltre siamo circa a metà anni '70</div>
<div style="text-align: justify;">
Il 1° dicembre del 1970 la legge sul divorzio è stata introdotta, ma come succede con leggi che rivoluzionano lo stile di vita, ci vuole del tempo perché a cambiare non sono solo le leggi ma anche le mentalità.</div>
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<div style="text-align: justify;">
Intanto Tebaldo ha riconosciuto Romeo, gli occhiali servono appunto a nascondersi, e vorrebbe scacciarlo ma Lorenzo Capuleti lo frena perché non vuole che gli rovini la festa.</div>
<div style="text-align: justify;">
La frase di Tebaldo: "Questa pazienza imposta con la forza, che si scontra con l'ira più sfrenata, mi fa fremere tutto. Me ne vado. Però questa sfacciata intromissione che par che attiri qui tanta dolcezza si muterà in amarissimo fiele!" alla fine è stata tolta, come molte frasi, perché alla fine non era necessario.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non perché siano poco importanti ma perché erano già espresse nelle espressioni, nei gesti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Christian Amadori ci ha specificato molte volte che non dovevamo preoccuparci tanto per le battute. Non si va in scena per dire le battute, ma per creare vita e questo lo si fa tramite e soprattutto le azioni, una lezione insegnataci anche dal corso di Marescotti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le azioni sono battute. "Battono" il tempo anche loro.</div>
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Romeo consegna la scopa a Mercuzio per poter ballare con Giulietta.<br />
Parte <i>E tu.</i><br />
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/QTRzn_WgW6s" width="560"></iframe>
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(anno di pubblicazione: 1974)
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Non ci sono foto dell'incontro tra Romeo e Giulietta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Durante le prove, mi piaceva vederli.</div>
<div style="text-align: justify;">
Era tutto pulito nella gestualità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si guardavano sempre, con la mano di uno che guidava l'altro, prima Romeo poi Giulietta.</div>
<div style="text-align: justify;">
E poi c'era il bacio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi ha ricordato molto ciò che si diceva nella presentazione degli Amanti nella Commedia dell'Arte ovvero che c'è più forza non tanto nel contatto, ma nell'avvicinarsi, un po' come succede con due calamite che si attraggono ma mai si toccano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta ho detto a loro, a chi fa Romeo e Giulietta, durante le prove: "Se solo voi sapeste come vi stiamo guardando."</div>
<div style="text-align: justify;">
C'era tanta commozione nei miei occhi e mentre i due amanti poco a poco si avvicinavano, a me veniva in mente questa immagine, la scultura di Amore e Psiche di Canova.</div>
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Il bacio c'è, anche se le bocche non si toccano.<br />
Ci sono gli occhi che si guardano, c'è il respiro.<br />
Quando sono poi le bocche a baciarsi è la fine, è come una scossa e proprio come una scossa arriva la canzone <i>Male</i> di Raffaella Carrà.<br />
Il testo della canzone rappresenta i pensieri di Giulietta.<br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/StMghnTZQI0" width="560"></iframe>
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(anno di pubblicazione: 1976)
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<br />
<div style="text-align: justify;">
All'intro della canzone, arriva Carmen che va a prendere Giulietta e parla a Romeo, ballando in maniera scalmanata sostenendosi a lui.</div>
<div style="text-align: justify;">
Carmen: "Signora Giulietta. I vostri ospiti vi attendono."</div>
<div style="text-align: justify;">
Romeo: "Ospiti? Chi è di grazia quella dama?"</div>
<div style="text-align: justify;">
Carmen: "Ebbene giovanotto, è la padrona qui di questa casa; una buona signora, saggia e onesta."</div>
<div style="text-align: justify;">
Romeo: "E' una Capuleti?! Non sarà la moglie di..."</div>
<div style="text-align: justify;">
Carmen: "No, è la vedova Capuleti, condannato da vostro padre che poi si è suicidato."</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Quindi così viene rivelato agli spettatori in tutto e per tutto l'odio delle due famiglie: il padre di Romeo ha condannato il marito di Giulietta e lui, per la vergogna, si è suicidato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da quel momento Carmen abita a casa di Giulietta per aiutarla.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto ciò non è detto nello spettacolo, ma serve a noi per il nostro personaggio.</div>
<br />
<br />
Carmen se ne va via portandosi dietro Maria che intanto ballava con Benvolio.<br />
Romeo va via seguito da Benvolio e Giulietta chiede a Carmen chi sia quell'uomo.<br />
Così Giulietta scopre che si tratta di Romeo.<br />
Giulietta: "Il mio cuore è in lutto per la seconda volta."<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Benvolio cerca suo zio. Chiede una mano a Mercuzio e lui lo evoca come se fosse una rockstar cantando il suo nome con la o finale tenuta continua.</div>
<div style="text-align: justify;">
"No, non c'è" dice Mercuzio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lui e Benvolio se ne vanno anche perché quest'ultimo ha un appuntamento.</div>
<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/LvIqMKspVwk" width="560"></iframe>
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<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Interviene ancora, non solo questa volta, la radio conduttrice, facendo suonare un'altra versione di <i>Autumn Leaves</i> finendo "...e come ha scritto Shakespeare: "Ride delle cicatrici altrui chi non ebbe a soffrir giammai ferita."</div>
<br />
<br />
Ecco Giulietta sul balcone<br />
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A lato due giovani. <br />
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<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il famoso dialogo del balcone è stato mantenuto, ma le intenzioni, le impostazioni sono state cambiate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qui abbiamo una donna che rischia tantissimo, con il pensiero che vorrebbe amare ancora, ma le sarà concesso tutto questo?</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche la frase: "Rinuncia dunque Romeo al tuo nome, che non è parte della tua persona, e in cambio prenditi me stessa."</div>
<div style="text-align: justify;">
E' come se volesse gettare all'aria tutto, finalmente viva dopo anni in cui portava la morte dentro. Ma questo vuol dire anche chiedersi se potrà amare sapendo che ci sono i figli. Che cosa penseranno? Poi sapendo che lui è un Montecchi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Romeo Montecchi non è responsabile della morte del marito di Giulietta però è il figlio di colui che l'ha condannato, ne porta il nome.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ancora prima di iniziare le prove, sia Davide Allevi sia Christian Amadori ci hanno parlato di questo spettacolo come di uno dove chiunque si possa identificare, i giovani nei giovani e gli adulti negli adulti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ognuno porta le sue motivazioni, che siano giuste o sbagliate, rispettose o no, e molte di queste dipendono molto dalla nostra conoscenza, dal nostro vissuto.</div>
<div style="text-align: justify;">
A volte poi capita che lo stesso film, lo stesso libro o spettacolo cambi a distanza di anni. Lo vedi quando sei giovane e ti sembra in un certo modo, lo vedi quando sei adulto e te ne sembra un altro, lo vedi da anziano ed è ancora cambiato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel monologo iniziale di Giulietta viene detto, come ha specificato Christian Amadori, come molte volte poi ognuno di noi ha il desiderio di abbandonare tutto, di andarsene via, ma poi sarà così quando uno ti offre la possibilità?</div>
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Bene, Romeo e Giulietta si sono concordati.<br />
C'è bisogno di una figura, ma non si tratta di Frate Lorenzo.<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/JtFqFq--5Y8" width="560"></iframe>
<br />
(anno di pubblicazione: 1972)
<br />
<br />
<br />
Bensì di suor Lorenza, una religiosa molto particolare che ha avuto diverse esperienze e poi si è fatta suora. <br />
Tra l'altro è sorella di Romeo.<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div style="text-align: justify;">
"Di tutta la natura, la terra è madre e sepoltura. Grande e varia è l'interna qualità delle erbe, delle piante e delle pietre. Nell'esile epitelio che riveste la corolla di un fiore stanno insieme un umore velenoso e una proprietà medicinale. Questi due sovrani, tra loro nemici, sono accampati così come nelle erbe anche nell'uomo: la Grazia e la Violenza."</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Lorenza, ti ho trovata."</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
D'un tratto arriva Romeo .</div>
<div style="text-align: justify;">
Qui era fondamentale che si sentisse il cambio, il contrasto tra il prima e il dopo. Prima ero la suora che si perdeva nei suoi viaggi mentali (visti gli anni potete ben immaginare in cosa mi perdevo e con cosa) e poi la sorella che vuole molto bene a suo fratello.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche l'affetto c'è da parte sua, ma se io sono irruente, lui è più impostato.</div>
<div style="text-align: justify;">
La gioia nel sapere che lui non pensa più alla sua ex moglie Rosalina si trasforma in indignazione quando Romeo rivela che si è innamorato di Giulietta e manca solo che loro due si sposino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Suor Lorenza si rifiuta e tocca a Romeo di convincerla, ma che fare?</div>
<div style="text-align: justify;">
Le battute non dicono ciò. Alcune volte possono indicare i gesti, le intenzioni delle parole ma non sono da prendere come oro colato così come le battute. </div>
<div style="text-align: justify;">
"Non sgridarmi come quando eravamo piccoli" dice Romeo mentre io sono voltata ancora dall'altra parte.</div>
<div style="text-align: justify;">
Molto più importante delle parole sono le relazioni. Bisogna crearle.</div>
<div style="text-align: justify;">
Così Romeo mi fa un po' il solletico, cercando di farmi ridere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono ancora titubante.</div>
<div style="text-align: justify;">
Romeo: "...Io ti fui vicino quando scegliesti di correre questo cammino. Perciò sorella mia, non negarmi il tuo aiuto."</div>
<div style="text-align: justify;">
Accetto ma lo avverto: "Prudenza e calma. Chi va troppo forte, finisce poi per inciampare e cade."</div>
<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Si passa a Carmen che chiama Romeo.<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8yvsbSd5ywCJLRYKXQlhDt7qscxInOVugGT74M_1vMn_vuoaXYMSQGxLlos9YdezhHxy1jbFeWuoLfb2Qvrh1WoZzfqwl48Cku8zIgpS_daZhHlyBoRkuwUsyf_Nqy1gAelIDGkwsL2jg/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8yvsbSd5ywCJLRYKXQlhDt7qscxInOVugGT74M_1vMn_vuoaXYMSQGxLlos9YdezhHxy1jbFeWuoLfb2Qvrh1WoZzfqwl48Cku8zIgpS_daZhHlyBoRkuwUsyf_Nqy1gAelIDGkwsL2jg/s640/000a.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<br />
Del personaggio della balia è stata mantenuta l'energia e l'esuberanza.<br />
Anzi, le piace molto ballare soprattutto la mazurka.<br />
Carmen potrebbe sembrare una svampita, ma in realtà sa bene come muoversi e ha un grande intuito.<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlzp4QabjyeaCRGqoA0ZlUiXYDgva1PsbJtMfDDGy57tlp4TXTOIBRNnPQcCWPZFCCuyIx13B97LDQKtju082a_t-lcwob1ZdowTKjy6QljFjrzlIh9p7fEbH-Jj-UUO29_ZZe5-ZL7R1X/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlzp4QabjyeaCRGqoA0ZlUiXYDgva1PsbJtMfDDGy57tlp4TXTOIBRNnPQcCWPZFCCuyIx13B97LDQKtju082a_t-lcwob1ZdowTKjy6QljFjrzlIh9p7fEbH-Jj-UUO29_ZZe5-ZL7R1X/s640/000a.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Romeo: "Dille se può trovare qualche scusa, stasera, per recarsi a confessarsi in chiesa, dove prima di questa notte, si troverà confessata e sposata. Ora devo andare. Mi affido alla tua discrezione. Addio."<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhqsyrRB-m67La3D98vmHiqcljhKNPuPU4_k-cSW25Iyvdv2evhGnK8Ek6RsgdInxs8T4VlNIn_y1D9H_TIWmvm9fSrLkCHC-uTupP3oUpLmEpJiUn0L9D29QVg98HH415U4c7PUj9UgaN/s1600/000cc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhqsyrRB-m67La3D98vmHiqcljhKNPuPU4_k-cSW25Iyvdv2evhGnK8Ek6RsgdInxs8T4VlNIn_y1D9H_TIWmvm9fSrLkCHC-uTupP3oUpLmEpJiUn0L9D29QVg98HH415U4c7PUj9UgaN/s640/000cc.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
C'è da dare la bella notizia a Giulietta, ma Carmen la farà attendere un po'. Poi, dopo uno sguardo deciso di Giulietta, finalmente le rivela che in chiesa la sta aspettando un uomo che la sposerà.</div>
<div style="text-align: justify;">
La gioia è enorme che Carmen vorrebbe telefonare a sue amiche, no a un'altra. No, non può. </div>
<div style="text-align: justify;">
E' un segreto!</div>
<br />
<br />
E' giunto il matrimonio.<br />
Tutti si alzano <br />
Io vado in centro, seguita da Romeo e Giulietta mentre gli altri vanno tra gli alberi.<br />
Sto officiando il matrimonio e c'è gioia anche se la marcia nuziale sembra non esserlo.<br />
<br />
Finora tutto ha avuto un ritmo sostenuto, veloce come se fosse un musical.<br />
Niente poteva far presagire una tragedia.<br />
Ma ecco che arriva, come la pioggia che si sente.<br />
Mercuzio e Benvolio si riparano sotto al portico quando vedono arrivare Tebaldo.<br />
Sta per scatenarsi una lite tra Mercuzio e Tebaldo e Benvolio cerca di separarli.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Arriva Romeo, anche lui a ripararsi sotto il portico.<br />
<br />
Tebaldo: "Professore, il meno che posso dire è che sei un vile."<br />
<br />
Ricordo che qui abbiamo un adulto e un ragazzo, non due coetanei.<br />
Le parole di Tebaldo, anche se rabbiose, non vengono prese nella stessa maniera nel testo.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Tebaldo si volta mentre Romeo se ne va.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mercuzio si avvicina a Tebaldo e quest'ultimo gli sferra l'attacco.</div>
<div style="text-align: justify;">
Incredulo Tebaldo lo guarda: non voleva attaccarlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
E poi una persona è morta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il coltello era sempre tenuto come una sfida. Finora non si era mai giunti a un vero e proprio attacco dove si faceva del male mortalmente, solo minacce.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mercuzio muore e no, non dice "La peste... A tutte e due le vostre famiglie... Avete fatto carne da vermi di me."</div>
<div style="text-align: justify;">
Molto del testo che è stato scritto da Davide Allevi è stato ridotto per tenere conto del ritmo dello spettacolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono tagli necessari, anche se fanno parte del testo originario, e se qualcuno pensa che tutto ciò sia un tradimento, allora sì, abbiamo tradito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma vedete, il teatro non è letteratura.</div>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Diverse reazioni ci sono alla morte di Mercuzio: Romeo lo soccorre ma niente da fare, Benvolio rimane imbambolato alla morte improvvisa del suo amico e Tebaldo per lo shock di aver ucciso, calcia la colonna, gettandosi poi a terra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tebaldo era visto come un giovane spavaldo nell'opera originaria.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel testo scespiriano non è neanche specificato l'antico odio che ha colpito le due famiglie.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qui invece c'è qualcosa che lo tocca da vicino ovvero la morte di suo zio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutti i ragazzi erano bambini quando il marito di Giulietta Capuleti si è suicidato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si può solo immaginare come questo evento li abbia cambiati.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Benvolio si avvicina a Tebaldo e...</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div>
...e lo uccide</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Dopo lo shock iniziale, Romeo sistema le due anime, aprendo a loro gli occhi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sistemate tutte e due le anime, dice a Benvolio che devono scappare ma lui è ancora preso dallo shock della morte di Mercuzio.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Tutti se ne vanno lasciando le due anime lì che guardano verso il pubblico, verso i vivi, come se fossero dei giudici implacabili.</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
La radio conduttrice interviene ancora mettendo un'altra versione di <i>Autumn Leaves</i>, questa volta di Doris Day.<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/VZMD_2RZrm4" width="560"></iframe>
<br />
<br />
<br />
Arriva Giulietta, tutta trafelata.<br />
Al telefono sente Carmen e impaziente vuole dirle che si è sposata.<br />
Ma Carmen la interrompe dicendole della morte di Tebaldo e della fuga di Romeo.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
"Dov'è Romeo?" insiste Giulietta.<br />
"Sono qui." dice Romeo dal di dietro.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl3hapAUNdmMkRG9z82r-ZJlMOZ35VrwceMyd9Qqnq6j_AHWSyqjNnPBrpmbgCkxp0pf8VZn-5bMIYqY43NGRexZCcZcZ76V9jtLi7WPzeh0c1xYSKwyHZNSfF8oSpX0kmEQ6wfJMKXd3o/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl3hapAUNdmMkRG9z82r-ZJlMOZ35VrwceMyd9Qqnq6j_AHWSyqjNnPBrpmbgCkxp0pf8VZn-5bMIYqY43NGRexZCcZcZ76V9jtLi7WPzeh0c1xYSKwyHZNSfF8oSpX0kmEQ6wfJMKXd3o/s640/000a.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Romeo prende per mano Giulietta e la conduce da un'altra parte.</div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto arrivano Lorenzo e Maria. Quest'ultima parla con il conte Paride, concordandosi per il matrimonio.</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Alla fine Maria chiama sua madre che la si vede al di fuori mentre saluta Romeo ma questo ovviamente Lorenzo e Maria non lo sanno e felici le danno la bella notizia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Giulietta rimane all'inizio perplessa. Si chiede il perché di questa fretta e dice che non vuole sposarsi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Allora Lorenzo mostra il suo sconcerto e poi rivela le sue intenzioni. Gli importa solo che tutto vada come dice lui, senza tenere conto dei sentimenti degli altri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lorenzo: "Io ci divento matto: di giorno, di notte, ad ogni ora, ad ogni minuto, durante le mie occupazioni, in mezzo ai divertimenti, solo o in compagnia, il mio pensiero è stato sempre quello di vederla ancora felice. Ed ora che le ho trovato un gentiluomo, di nobile famiglia, lei si mette a frignare."</div>
<div style="text-align: justify;">
Sta per picchiare Giulietta mentre Maria rimane appiattita alla colonna dopo averlo cercato di farlo ragionare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi Lorenzo continua con voce decisa: "Giovedì è vicino. Se fate a modo mio, io vi darò al mio amico; se no impiccati, va' a chiedere l'elemosina, crepa di fame, muori in mezzo alla strada. Credi a quel che ti dico e rifletti. Io manterrò la mia parola."</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E così se ne va.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Impietrita, Giulietta chiede a Maria che almeno lei non la abbandoni, ma anche lei se ne va dicendole che non ne vuol più sapere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Con la foto di sopra è finita la narrazione grafica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto è perduto, pensa Giulietta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Romeo è via, è ricercato, chissà quando si vedranno. Ci manca poco che i suoi figli la disconoscano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Forse c'è qualcosa che la può liberare...</div>
<div style="text-align: justify;">
Annunciata dalle prime note di <i>Areknames</i>, entro io con un fiore e una fiala.</div>
<div style="text-align: justify;">
So già tutto e so bene che cosa pensa, ovvero che vorrebbe morire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Così le propongo il mio rimedio ovvero la fiala con il liquido che la farà addormentare, facendola sembrare morta.</div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
<div style="text-align: justify;">
Giulietta: "Dammi qua e non parlarmi di paura." andando in mezzo alle due anime di Mercuzio e Tebaldo e lì beve la pozione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Subito dopo si sente la voce allarmata di Romeo mentre è al telefono: gli stanno dicendo che Giulietta giace morta e non c'è nessuna notizia da sua sorella.</div>
<div style="text-align: justify;">
Così Romeo, con questa canzone qui sotto, va dritto dalla sua amata.</div>
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/TVB0AaAhDlY" width="560"></iframe>
<br />
<br />
<br />
Tutto finisce come dice la tragedia. Romeo si uccide, Giulietta si sveglia e alla fine si pugnala.<br />
<br />
La conduttrice radio finisce il suo racconto. Da quella città lei è scappata.<br />
Con quel racconto, spera così di essersi liberata da un grande peso.<br />
Chissà.<br />
Rosalina ci spera tanto e finito di parlare, china la testa.<br />
<br />
<br />
Lo spettacolo è finito.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUr6dXXpL9_f17IVmrhcnV_lii7TwcyFQy69TTcNA5ZIn331TWy_KUx39RujP9mdKjCigmbaWwmb80V4CZDxNshF1C0rhyphenhyphen0R4VNwePBETmzQmRxitPiGTJVyv9IfC_I2pZE8gNzuymeqw4/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUr6dXXpL9_f17IVmrhcnV_lii7TwcyFQy69TTcNA5ZIn331TWy_KUx39RujP9mdKjCigmbaWwmb80V4CZDxNshF1C0rhyphenhyphen0R4VNwePBETmzQmRxitPiGTJVyv9IfC_I2pZE8gNzuymeqw4/s640/000a.jpg" width="640" /></a></div>
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Ringrazio i miei compagni di avventura, il Tamo che ci ha ospitati, il Circolo degli Attori, Cristiano Caldironi, le due fotografe Deda Fiorini e Chiara Roncuzzi, Davide Allevi e Christian Amadori, Patrizia Messere per le acconciature che ci ha fatto senza dimenticare gli spettatori e naturalmente anche voi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Spero che anche voi che avete conosciuto questo spettacolo tramite questo post vi siate appassionati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi farebbe tanto piacere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io intanto ho imparato molto da ciò.</div>
<div style="text-align: justify;">
Grazie infinite.</div>
</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-60027828910738654782017-05-22T18:22:00.003+02:002017-05-23T00:02:54.927+02:00Wassily Kandinsky: i colori come suoni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Wassily Kandinsky, pittore russo, nato a Mosca nel 1866 e morto a <span style="color: black; font-family: inherit;">Neuilly-sur-Seine nel 1944, viene ricordato soprattutto per il suo contributo nell'arte astratta (per vedere sue opere, andate pure su <a href="https://www.artsy.net/artist/wassily-kandinsky">Artsy</a>), ma non solo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Il colore, usato nella loro forma pura, ha assunto un carattere particolare.</div>
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<br />
<div style="text-align: justify;">
Nel 1911, dopo aver ascoltato a Monaco il Quartetto di archi n°2 di <span style="font-family: inherit;">Arnold </span><span style="color: black; font-family: inherit;">Schönberg, Kandinsky realizza il dipinto, la trasposizione grafica di ciò che ha sentito.</span></div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/eB5I5iU0OoE" width="560"></iframe>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI-lme55e6wV7AjJHoYJXwKG62NXh6xaMMdc_WBY8xtjD5BnESECXsoxDsPLGEIcgSohhu0fXzwAi4LD4kwlJqrzjOb-yhPkcHCfKCfoA8vUz603En1MxmMdgzUZD6B5dpMan5wIiqPZ-o/s1600/000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI-lme55e6wV7AjJHoYJXwKG62NXh6xaMMdc_WBY8xtjD5BnESECXsoxDsPLGEIcgSohhu0fXzwAi4LD4kwlJqrzjOb-yhPkcHCfKCfoA8vUz603En1MxmMdgzUZD6B5dpMan5wIiqPZ-o/s640/000.jpg" width="640" /></a></div>
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Impression III (Concerto)<br />
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<a name='more'></a><br />
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<div style="text-align: justify;">
I colori come suoni, la vista e l'udito insieme, in una parola sinestesia</div>
<div style="text-align: justify;">
Sinestesia, etimologicamente "percezione, sensazione simultanea", è una condizione neurologica dove la stimolazione di un senso porta automaticamente e involontariamente a sperimentare ad un'altra linea sensoriale. Questa condizione è estranea al pensiero perché si verifica con l'esperienza che con l'immaginazione. Un altro possibile fattore che può causare la sinestesia è la neurochimica. I neuroni comunicano tra di loro e il resto del corpo attraverso i neurotrasmettitori. Così è possibile che in un cervello sinesteta, i neurotrasmettitori di una sezione incrocino altri sentieri e non hanno gli inibitori a tenerli bilanciati (traduzione di un frammento di <a href="https://www.youtube.com/watch?v=57DudlqPChQ">questo</a> video dove c'è anche l'esperienza di una ragazza)</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Per Kandinsky ogni strumento ha una qualità sua che lo contraddistingue e quindi per lui erano associati specifici colori che potete trovare <a href="http://www.homolaicus.com/arte/kandinsky/colori.htm">qui</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma non solo i colori. Anche le forme, con la loro densità, con la presenza di angoli, linee e curve assumono il ruolo degli strumenti musicali (<a href="http://www.homolaicus.com/arte/kandinsky/forme.htm">qui</a>)</div>
<div style="text-align: justify;">
Che cosa vuol dire essere sinestetici? Come si può far capire agli altri che non lo sono?</div>
<div style="text-align: justify;">
Su Youtube ho visto che ci sono alcuni video che tentano di essere delle visualizzazioni di come, in questo caso la connessione colori e suoni, vedono la musica ma a quanto leggo dai commenti, tutto ciò, come questo <a href="https://www.youtube.com/watch?v=pMK7dTU0jn0">video</a>, non è accurato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tenuto conto che le persone sinesteti hanno differenti reazioni, bisogna anche sottolineare il fatto che se una nota la si percepisce in un determinato colore, sarà così anche tutte le volte che si sentirà quel suono. E per stesso colore intendo anche quella specifica tonalità: per esempio se una nota la si percepisce di rosso cremisi, non sarà mai un rosso scarlatto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto ciò è valido anche per le altre associazioni per esempio colori e numeri, sapori e colori</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi è sempre meglio affidarsi alle parole di chi è sinesteta e non solo perché le parole non sono tutto</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco l'esperienza di Melissa McCracken, pittrice sinesteta, raccontata da lei (<a href="https://broadly.vice.com/en_us/article/melissa-mccracken-synesthesia-painter-interview">qui</a> invece in un post)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://www.youtube.com/embed/zbh7tAnwLCY" width="640"></iframe>
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Se volete scoprire di essere sinesteti, non solo nel campo cromatico-sonoro, <a href="http://www.synesthete.org/pretest_start.php?action=register&remail=&semail=&ch=">ecco</a> il test tratto da Synesthete.org (è in inglese, ma c'è anche in italiano tra le lingue che si possono scegliere)<br />
E se non lo si è, possiamo appoggiarci all'arte per percepire la realtà in maniera differente, per poterla esplorare nella sua pienezza o quasi..</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-49702883772447879552017-05-09T14:47:00.000+02:002017-05-23T19:39:31.597+02:00Recitare di fronte a nessuno: lo spettatore e l'attore<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizxV3ro4WXSxKsP8WdzuuYnQCLVn2ScItYLb9OoOxBM0nDs9MStnJ1E_4C-UQ31y-Conr3FAOzHnUEGI6GqUixdtyAU3Y3JgeEAzNL6s-M-I4rql19FEyTq8i0XtWPIp33XKqTxW2zdgOs/s1600/0000000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizxV3ro4WXSxKsP8WdzuuYnQCLVn2ScItYLb9OoOxBM0nDs9MStnJ1E_4C-UQ31y-Conr3FAOzHnUEGI6GqUixdtyAU3Y3JgeEAzNL6s-M-I4rql19FEyTq8i0XtWPIp33XKqTxW2zdgOs/s640/0000000.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">foto trovata su Google</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
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<br /></div>
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Immagino abbiate sentito dell'attore che ha recitato anche se non c'era nessun spettatore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se così non è, vi invito a leggere <a href="http://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/teatro-deserto-attore-recita-1.3032413">questo</a> articolo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La tensione prima che lo spettacolo incominci è forte e ognuno ha i suoi riti scaramantici personali per esorcizzare. Inoltre, soprattutto se si tratta di uno spettacolo che tiene impegnato più attori, se ne fanno assieme alcuni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qui l'attore Giovanni Mongiano aveva un monologo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Posso solo provare a immaginare che cosa voglia dire sapere che non c'è nessuno a vederti, ad ascoltarti o anche l'amarezza e forse anche il senso iniziale di sconfitta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non so, io non ho vissuto questo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
Cinque anni fa avevo interpretato, dopo averlo presentato per la prima volta nel festival Ravenna viso-in-aria del 2010, il mio monologo <a href="https://www.youtube.com/watch?v=xfyIVjx0NxQ">L'eretica</a> (il video è stato fatto durante il festival) e lo spettacolo era adatto per pochi spettatori, una ventina.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cinque anni fa nello stesso giorno, l'ho fatto due volte e già nella prima visione c'erano pochi spettatori, neanche la metà.</div>
<div style="text-align: justify;">
Così durante quelle ore che precedevano la seconda visione, mi fu stato chiesto da chi gestiva il luogo che cosa volessi fare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Risposi così: "Reciterò, anche se ci fosse un solo spettatore."</div>
<div style="text-align: justify;">
Così non accadde, ma anche nella seconda volta c'erano meno della metà.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quegli spettatori erano venuti per me e anche se una gran parte era costituita da miei amici, di certo mi sono impegnata nella stessa maniera come se ci fosse una platea immensa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche se fosse venuto un solo spettatore, mi sarei impegnata alla stessa maniera.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non posso quantificare il mio impegno, la mia dedizione in base agli spettatori presenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa faccio? Do me stessa in base alla percentuale degli spettatori presenti?</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo vorrebbe dire tradire il teatro, pensare che io sia al di sopra di tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E quando non c'è nessuno?</div>
<div style="text-align: justify;">
Io lì non saprei prevedere la mia reazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come dicevo, la tensione è così forte prima che cominci il tutto (tensione che poi è utile per recitare) e non saprei dire adesso che cosa io possa fare se scoprissi che non c'è nessuno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se avete letto l'articolo iniziale, così come tanti altri, c'è un elogio generale verso ciò che ha fatto descrivendolo come un atto d'amore verso il teatro, una dedizione per il lavoro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Che gli piaccia recitare credo sia indubbio, ma non bisogna dimenticare che per il teatro, lo spettatore è imprescindibile, anche se fosse solo uno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Recitare in teatro è come un dialogo tra l'attore e lo spettatore e quest'ultima figura non ha affatto un ruolo passivo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anzi, tutt'altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="fcoa9-0-0"><span data-text="true">Ieri sera nel gruppo del Circolo degli Attori dove io sono, siamo riusciti a vedere il finale del saggio che ci sarà il 30 maggio.</span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-block="true" data-editor="8327t" data-offset-key="78t4f-0-0" style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="78t4f-0-0"><span data-text="true">Poteva quasi sembrare una meta lontana e invece eccolo e intanto che lo vedevo, mentre i miei compagni recitavano, io ero commossa.</span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-block="true" data-editor="8327t" data-offset-key="efhpl-0-0" style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="efhpl-0-0"><span data-text="true">Ogni spettacolo è un parto e insieme lo si fa nascere.</span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-block="true" data-editor="8327t" data-offset-key="ef5t3-0-0" style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="ef5t3-0-0"><span data-text="true">Anzi, insieme si sta percorrendo come dei minatori a lungo nel buio verso la luce.</span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-block="true" data-editor="8327t" data-offset-key="1a68t-0-0" style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="1a68t-0-0"><span data-text="true">Alla fine sono proprio gli spettatori a far nascere, a dare l'ultima spinta.</span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-block="true" data-editor="8327t" data-offset-key="3v4br-0-0" style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="3v4br-0-0"><span data-text="true">Per questo lo spettatore, anche se fosse uno solo, è un elemento della quale non si può fare a meno.</span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-block="true" data-editor="8327t" data-offset-key="3v4br-0-0" style="text-align: justify;">
Ogni volta poi è diverso perché ci sono altri spettatori, altre reazioni.</div>
<div class="_1mf _1mj" data-block="true" data-editor="8327t" data-offset-key="3v4br-0-0" style="text-align: justify;">
Non si può ignorare tutto ciò.</div>
<div class="_1mf _1mj" data-block="true" data-editor="8327t" data-offset-key="3v4br-0-0" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="_1mf _1mj" data-block="true" data-editor="8327t" data-offset-key="3v4br-0-0" style="text-align: justify;">
Parlando di ascolto, avete presente il monologo?</div>
<div class="_1mf _1mj" data-block="true" data-editor="8327t" data-offset-key="3v4br-0-0" style="text-align: justify;">
A differenza del soliloquio dove non c'è nessuno che ti ascolta (Essere o non essere di Amleto è un soliloquio), nel monologo c'è almeno un attore le cui parole sono dirette.<br />
In ogni caso, quando si recita, c'è lo spettatore che ti ascolta, ma quando questo non c'è?<br />
Non basta solo immaginarlo, far finta che ci sia.</div>
<div class="_1mf _1mj" data-block="true" data-editor="8327t" data-offset-key="3v4br-0-0" style="text-align: justify;">
Dire le parole sapendo che uno ti ascolta è molto diverso dal dirle quando non c'è nessuno.</div>
<div style="text-align: justify;">
C'è tutta un'altra intenzione e neanche questo fatto può essere ignorato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo errore può succedere all'inizio quando ancora non si mastica bene la recitazione teatrale, ma a lungo andare, se lo si facesse come se non ci fosse un altro attore che ascolti, sarebbe come dire che quell'attore che recita pensi di bastare soltanto lui.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Io non conosco bene Giovanni Mangiano e qui ho preso spunto dalla situazione per riflettere il rapporto tra attore e spettatore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Almeno ci devono essere queste due figure.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se no, non ci può essere teatro.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
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Leggi anche <a href="http://www.dramaqueen.it/2017/04/uno-spettacolo-senza-spettatori.html">Uno spettacolo senza spettatori</a> dal blog Drama Queen</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
P.S.: Nell'articolo c'è scritto che c'era uno spettatore ed era il tecnico dello spettacolo, una persona all'interno dello spettacolo (considerando naturalmente la parte tecnica) che sa com'è. Di solito viene chiamato tutto questo filata e la si fa prima dello spettacolo vero e proprio ovvero recitare tutto, possibilmente senza interruzioni. Poi c'è la generale dove non si interrompe e si recita come se ci fossero gli spettatori, ma il punto è che tra questo e lo spettacolo c'è la differenza, di pathos, della tensione degli imprevisti che possono raggelare l'attore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Recitare è, parlando di metafore, essere un funambolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se non c'è nessun spettatore, nessuno che non sa com'è lo spettacolo, tutti questi fattori passano in secondo piano.</div>
<br /></div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-35940811571812757832017-04-27T17:32:00.000+02:002017-04-27T21:27:34.103+02:00Perché disegno...<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Avete presente quei bambini e ragazzi che a scuola disegnavano su tutto, sui libri di scuola, sui banchi, a ricreazione, in ogni momento della lezione, anche quando l'insegnante spiegava?</div>
<div style="text-align: justify;">
Io ero esattamente così. </div>
<div style="text-align: justify;">
Disegnavo praticamente su tutto. Non ne potevo fare a meno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Disegnavo a casa, disegnavo quando ero via, disegnavo quando ero ricoverata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Disegnavo sempre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poco dopo mezzanotte di oggi, scopro che oggi è la Giornata mondiale del Disegno e non posso fare a meno di ricordare di cosa sia il disegno per me.</div>
<div style="text-align: justify;">
Diverse volte ho ricordato qui sul blog che per via della dislessia, e anche perché ho cominciato a parlare tardi, le parole erano un problema per me.</div>
<div style="text-align: justify;">
Com'è vivere quando si fa fatica a parlare di ciò che si sente?</div>
<div style="text-align: justify;">
Avete presente quando non riuscite ad esprimere un vostro sentimento perché non riuscite a trovare le parole? Il punto è che per me la questione riguardava anche le più semplici cose, anche quelle banali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Spesso si sottovalutano queste cose proprio per la loro banalità, ma quando vengono sottratte, si capisce che tanto banali non lo sono, ma vengono percepiti così perché sono normali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche la normalità... </div>
<div style="text-align: justify;">
Molte volte sento che è disprezzata, viene chiesto che cosa sia normale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io penso che sia normale tutto ciò che ci viene con naturalezza, senza pensarci, anche quotidianamente e non è detto che ciò lo sia anche per altri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per me era diventato normale disegnare tutti i giorni perché grazie al disegno potevo comunicare e non solo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da bambina avevo l'impressione di essere lasciata sola e al buio. Anzi, non era un'impressione.<br />
Disegnare era come fare luce attorno a me dicendo "Guardate.". Disegnare era come dire "Guardate che ci sono anch'io."</div>
<div style="text-align: justify;">
Vedevo che agli altri piaceva e questo mi spingeva sempre di più, ad andare avanti, a disegnare ancora di più.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora non disegno tanto più come prima e mi manca.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per diversi motivi, non ce la faccio. Però sono fiduciosa: nella mia vita e sin da bambina mi sono dovuta confrontare con altre sfide oltre a questa di cui vi racconto e alla fine sono sempre qui.</div>
<div style="text-align: justify;">
E poi, il disegno è entrato in me.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tracciare un pensiero, un'immagine, vedere che si espande, gli occhi disegnano col movimento un'idea e poi seguirla.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa è la luce che una semplice matita, come una bacchetta magica, mi ha insegnato ed io per questo, commossa, dico grazie.</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipoFww6fuNzQLIxdlrPSghATCy5Xxjz5R4-F4SWuqBFWRfrIpJQ2qqWHW1eUHGfDmlKRpab793BB5ct0GXA7pxGSVTWRMbqOOkiHcbrO1-xjEIJqzqMhEDB9HFuj6fytgYy4rgkFmd59It/s1600/000000000000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipoFww6fuNzQLIxdlrPSghATCy5Xxjz5R4-F4SWuqBFWRfrIpJQ2qqWHW1eUHGfDmlKRpab793BB5ct0GXA7pxGSVTWRMbqOOkiHcbrO1-xjEIJqzqMhEDB9HFuj6fytgYy4rgkFmd59It/s400/000000000000.jpg" width="300" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Tre anni fa ho trovato questo disegno fatto quando avevo tre anni</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Mi sono subito commossa quando l'ho visto perché di disegni fatti quando ero bambina, </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
non ce sono praticamente quasi più.</div>
<br /></div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-32302597585425324412017-04-25T12:37:00.000+02:002019-10-20T19:04:57.047+02:00Mostra di illustrazione di Paolo Domeniconi a Ravenna e intervista<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Sabato 22 aprile c'è stata alla Libreria Momo di Ravenna l'inaugurazione della mostra con le illustrazioni di Paolo Domeniconi tratte da <i>Nino e Nina</i>, scritto da Bruno Tognolini ed edito da Giunti Editori, che vede due bambini (appunto Nino e Nina) attraversare i mesi e così le stagioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco alcune di queste illustrazioni</div>
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWufiIiUDsV4Z4oZWME9akWHgbSiApNyEvipi3kA4bZ5NGVKTZUgb-XtS37zezMg50LQxVqBNqTxzMBUb2bmNrYRd8TCHDZBqtcVFVydXgDWhz7ZPy-vQ9uKZJC72B7oGX2uWRTVIZifCr/s1600/000000000000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="458" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWufiIiUDsV4Z4oZWME9akWHgbSiApNyEvipi3kA4bZ5NGVKTZUgb-XtS37zezMg50LQxVqBNqTxzMBUb2bmNrYRd8TCHDZBqtcVFVydXgDWhz7ZPy-vQ9uKZJC72B7oGX2uWRTVIZifCr/s640/000000000000.jpg" width="640" /></a></div>
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<a name='more'></a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf2gC5EE3ETtp0rlKm36TVprAoKPXpPDPH3jpLkP10nYTsAgT7-q0yZeAT_D8HdhWb6mWmdpKFIBxJ6YSTLrRGRjGTae4QQdcamIHlXV68SkAutxqZKhDTeaR7bIrFaupsCNqDGuL1tUAE/s1600/00000000000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="458" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf2gC5EE3ETtp0rlKm36TVprAoKPXpPDPH3jpLkP10nYTsAgT7-q0yZeAT_D8HdhWb6mWmdpKFIBxJ6YSTLrRGRjGTae4QQdcamIHlXV68SkAutxqZKhDTeaR7bIrFaupsCNqDGuL1tUAE/s640/00000000000.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9qOZZpICV0wQsE_tQVyxPF64uru40LdoIVs0ZSOSFq4xBUkW4l2pJjfdb1FDgzJM2h3UzK22h4AhZvnPr44Ib2_ECnXGgEmxiAeX_Xq7cJFAI32OdlIwXketp5O4C40WFw6PF2EZnSejI/s1600/000000000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
Una libraia mi ha chiesto se potevo venire per fargli un'intervista.<br />
Mi ha fatto molto piacere questa richiesta.<br />
Poco dopo l'inaugurazione della libreria, mi ero offerta per fare loro <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/03/intervista-alle-libraie-di-momo_17.html">questa</a> intervista.<br />
Così mi sono armata di quaderno e penna e sono andata all'incontro.<br />
<br />
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<br /></div>
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Prima c'è stato l'incontro dove Paolo Domeniconi ci ha raccontato dei suoi inizi.</div>
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All'inizio ha studiato da grafico pubblicitario e poi ha lavorato realizzando le illustrazioni in prodotti come yogurt, marmellata ma piano piano questo lavoro è andato a "morire", un po' perché il lavoro era passato ai fotografi e un po' perché cresceva in lui l'insoddisfazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Così, spinto anche dai consigli di lettura della sua fidanzata, ha realizzato ipotetiche copertine di libri come quelli di P. G. Wodehouse, Gianni Rodari e libri per ragazzi.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'illustrazione per ragazzi diventava sempre più importante però non sapeva come si realizzano gli storyboard, come si fa una composizione...</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi ha frequentato corsi, sia a Sarmede sia a Macerata, tenuti da illustratori come Carll Cneut, Mara Cerri e Linda Wolfsgruber.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per un po' ha continuato con il lavoro di grafico pubblicitario finché l'ha abbandonato del tutto per dedicarsi solo all'albo illustrato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci spiega che la tecnica non fa tanto la differenza. Alla fine la tecnica non è lo stile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si parla un po' del suo stile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Personalmente, lui rimane affascinato dalle illustrazioni di Chris Van Allsburg, tra i suoi lavori Polar Express (nota: ho corretto il nome) Brad Holland che non realizza illustrazioni per ragazzi, ma ciò che ispira Paolo Domeniconi è il suo stile e il suo uso del colore.<br />
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyS-yT-jaXiA2ksoWtHir52vmQ5SoxqSVlCdsKb2n2U0uVYbYGuI1zRjIXm83hgnDRcaRuxQc0GYniQNyJkA4eVswS0LWexCgdCdfibWGUhyphenhyphen6Pr_VOV6rLD1RwjWz7KRcxM9gWT-1fECqF/s1600/00000000000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="520" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyS-yT-jaXiA2ksoWtHir52vmQ5SoxqSVlCdsKb2n2U0uVYbYGuI1zRjIXm83hgnDRcaRuxQc0GYniQNyJkA4eVswS0LWexCgdCdfibWGUhyphenhyphen6Pr_VOV6rLD1RwjWz7KRcxM9gWT-1fECqF/s640/00000000000.jpg" width="640" /></a></div>
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di Chris Van Allsburg<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioOL7R4xP_5mm_zVe8MbX2Rxr1PSyYLhBzDijmeHLIxb1keQOdAKsND7yHFY9kjPz2JEVbkRTu8LAZbJQBu2QTd1bOJAAena9CGsxYFy2IXaC9WEPvZMJKvnXvrUebQZf0CpXpigOr1zqc/s1600/00000000000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqR7s64BOOZeXn5vN8IEIwjfP3cbQEzsCS-f2-yHunlYHn9Xwjc355AwznzDx4BBrxsbhyEIIxnegkMpuaIbbdl2qhSEZYKG4ME_Lktk_Spde9ynFZymJMOi03WB476onuye42bOIbV2-F/s1600/000000000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqR7s64BOOZeXn5vN8IEIwjfP3cbQEzsCS-f2-yHunlYHn9Xwjc355AwznzDx4BBrxsbhyEIIxnegkMpuaIbbdl2qhSEZYKG4ME_Lktk_Spde9ynFZymJMOi03WB476onuye42bOIbV2-F/s640/000000000.jpg" width="640" /></a></div>
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di Brad Holland</div>
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Paolo Domeniconi definisce il suo stile come barocco, un po' datato se paragonato allo stile che sta andando adesso. Le sue sono immagini figurative che entrano nel dettaglio.</div>
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Alla fine, del fatto che il suo stile classico possa essere considerato fuori moda, non se ne preoccupa. Ogni illustratore dovrebbe seguire la propria ispirazione e poi in questi anni abbiamo il vantaggio che, grazie al web, c'è la possibilità di espanderci nel mercato e considerare alcuni come quello cinese.</div>
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Viene chiesto il rapporto con gli agenti e come capire se fanno bene il loro lavoro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Innanzitutto, bisogna evitare agenti che chiedono soldi. Con loro si va a percentuale e nella media corrisponde al 30%.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un altro fattore che sta a testimoniare la qualità di un agente è data dalla quantità degli illustratori che tiene. Se sono troppi, non ci si può aspettare una buona qualità del suo lavoro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tra i siti-vetrina che chiedono soldi per essere rappresentati, lui si sente di consigliare solo <a href="http://theispot.com/">theispot.com</a>, ben conosciuto dagli art director americani.</div>
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<br /></div>
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Le dediche ai libri vengono cominciate da una bambina piccola.</div>
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Anch'io ho preso un libro e me lo sono fatto dedicare, ma prima ecco l'intervista che gli ho fatto.</div>
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1) Ciao Paolo, benvenuto nel blog Farfalle eterne.</div>
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Vorrei iniziare l'intervista con una mia sensazione percepita nella mostra delle tue tavole alla libreria Momo e in altre mostre di illustrazioni.</div>
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Anche se l'illustrazione ha un fine diverso dalla pittura così come possono essere diversi i tempi di realizzazione e le persone indirizzate, di certo, e questo lo dico come pittrice e anche come amante dei libri illustrati, non posso restare insensibile alla bellezza delle illustrazioni quando vedo le tavole originali esposte ai muri. Sto lì ad osservare i dettagli, a cercare di vedere i colori e come sono mischiati tra di loro, oltre ad ammirare tutta la composizione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quello che chiedo, come mia prima domanda, è: si sta cominciando a considerare l'illustrazione come un lavoro artistico alla pari della pittura e non soltanto come qualcosa di secondario che serve, come spesso viene considerato erroneamente, solo ad accompagnare le parole?</div>
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Certamente sì, una certa editoria per ragazzi è sempre più attenta al valore artistico dei libri che produce, soprattutto in Italia, Francia e Spagna.</div>
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Alcuni editori legano la propria immagine ad artisti ben precisi, affermando una identità editoriale basata su scelte estetiche molto forti e connotate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Di fronte ad alcuni libri mi chiedo se certe ricercatezze intellettuali arriveranno ai bambini, ma una cosa è certa, avranno tra le mani degli oggetti bellissimi e stimolanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, come gli editori sanno bene, ci sono sempre più adulti appassionati di albi illustrati che contribuiscono al mercato.</div>
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<br /></div>
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2) Il fatto di avere libri con ricercatezze intellettuali non porta al rischio di libri belli esteticamente però con pochi slanci, che alla fine non rimangono impressi? So che ci possono essere sia l'uno che l'altro fattore, ma spesso, sentendo l'esperienza di alcuni illustratori e librai, vengono preferiti da alcuni genitori libri che non siano "troppo" come troppo oscuri (qui mi viene in mente un libro stupendo come Hansel e Gretel di Lorenzo Mattotti). Eppure l'infanzia non è quell'età spensierata, senza alcun problema che si crede.</div>
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Come ti poni in questo?</div>
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<br /></div>
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Parlando con i librai so bene che alcuni libri particolarmente raffinati sono destinati a rimanere sullo scaffale, è comunque bello che esista questa varietà e ricchezza visiva. Pazienza se i toni sono cupi, se un libraio è bravo e appassionato sa anche coltivare i propri lettori, proponendo libri per l’infanzia meno stereotipati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io mi sento molto normale e anche rassicurante, perché no. Ti confesso che sono molto contento quando vedo una mamma comprare un mio libro o quando capisco che un bambino ne ha colto alcune cose. Quando illustro penso più a loro che agli esperti del settore e alle giurie dei premi.</div>
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3) Nella tua presentazione di sabato, hai detto che il tuo stile può essere considerato classico, quasi fuori moda se paragonato a quello che sta andando oggigiorno. Quello che desidero chiederti è, per chi non ti conoscesse, anche le storie che illustri hanno lo stesso sapore delle tue illustrazioni?</div>
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<br /></div>
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Indubbiamente, l’editore che vuole irrompere sulla scena con un libro innovativo non si rivolge a me.</div>
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Va detto che l’abbinamento tra scrittore e illustratore è sempre un momento complesso e non risolvibile nella scelta tra “classico" e “contemporaneo”. Ho illustrato anche testi moderni, sia dal punto di vista dello stile che delle tematiche, l’importante è che tutto funzioni senza forzature.</div>
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4) Il 23 aprile era la Giornata Mondiale del Libro. Ci sono dei libri illustrati che hai letto da bambino e conservi nel cuore? E perché?</div>
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<br /></div>
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Quando ero bambino i libri illustrati erano pochissimi, ricordo solo poche e ripetute letture delle fiabe classiche più note.</div>
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Il Soldatino di stagno di Andersen mi devastava ogni volta nel suo viaggio verso la fine, sempre impassibile nelle illustrazioni.</div>
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Ora non sopporto le immagini che lo ritraggono espressivo ed ammiccante.</div>
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5) Illustrazione digitale. Ammetto che all'inizio ero piuttosto guardinga, ma era soprattutto perché non la conoscevo (e non la conosco tuttora, almeno finora). </div>
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Mi sembrava troppo perfetta, poco incline a quegli errori (come delle macchie) dai quali possono scaturire delle idee che prima non avevi pensato (anche se capisco che quando si ha a che fare con delle correzioni e deadlines, si vorrebbero meno intrusioni di questo tipo). E inoltre mi sembrava piatta, senza sostanza. Ma appunto ero prevenuta. Guardo delle tue illustrazioni in Photoshop, anche per via di post sui corsi che hai fatto (come <a href="http://vitadaillustratore.blogspot.it/2013/10/perche-un-workshop-deve-essere-proprio.html">questo</a> scritto da Elisa Moriconi), e rimango strabiliata, non soltanto dai colori, dalla tecnica. Mi sembra che tutto abbia una sua corporeità. In quel momento poco mi importa se la tecnica sia tradizionale e digitale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tu come ti sei avvicinato all'illustrazione digitale? E come hai trovato la tua strada in questo?</div>
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<br /></div>
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Usavo Photoshop quando ancora lavoravo per la pubblicità, era un gelido ma perfetto sostituto dell’aerografo, strumento di tortura che si usava a quel tempo.</div>
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Non credevo che potesse anche sostituire la pittura ad acrilico che utilizzavo sui primi libri ma la curiosità per una tecnica nuova ha avuto la meglio. Quando ho trovato il modo di “scaldare” la pennellata è stato naturale decidere di illustrare la prima storia in digitale, ormai si parla di tredici anni fa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Rispetto alle tecniche tradizionali il digitale ha molti vantaggi legati alla smaterializzazione ma mi sento di poter sfatare un luogo assai comune, ovvero che sia più “facile” rispetto al tradizionale. Non è assolutamente così.<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
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6) Ti ringrazio tantissimo per le tue risposte. Come ultima domanda, chiedo a quasi tutti coloro che intervisto se c'è qualcosa che preme di dire ai lettori, qualsiasi cosa.</div>
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Ne approfitto per un consiglio di lettura, avete mai letto i libri dell’illustratore Jimmy Liao?</div>
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E' stato un vero piacere per me intervistarlo e anche parlarci mentre faceva la dedica al libro che avevo preso ovvero questo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyQtoO4aWXgMgyjQHHuvPFot-2E3knhPYrAmqmA2k_BxUiZBIH7a58aL3usFQcYPG74Qhd-d1MoqH6JzXRK8wbO3rakixi0d8a3GBHTd5buF0Wc3_j5TcUbzUJS0rUgYInVYfIPbY1mwUn/s1600/000000000000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="327" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyQtoO4aWXgMgyjQHHuvPFot-2E3knhPYrAmqmA2k_BxUiZBIH7a58aL3usFQcYPG74Qhd-d1MoqH6JzXRK8wbO3rakixi0d8a3GBHTd5buF0Wc3_j5TcUbzUJS0rUgYInVYfIPbY1mwUn/s400/000000000000.jpg" width="400" /></a></div>
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Mi aveva affascinato il rapporto tra Amali, la bambina, e l'albero che si può intuire dalla copertina e sfogliandolo, mi sono convinta di prenderlo.</div>
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Mentre cercava di imprimere la matita nera sulla carta patinata, Paolo Domeniconi mi confessò che era la prima volta che qualcuno gli chiedeva di fare una dedica a quel libro.</div>
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Era stato percepito come cupo, eppure ciò che mi ha conquistato del libro è stata la tenerezza, il fremito dall'incontro.</div>
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Sì, certo l'atmosfera iniziale è cupa, ma era necessaria se poi si voleva sviluppare questa storia. Senza quella cupezza, non si sarebbero percepiti il calore e la luminosità che piano piano si espandono come dei profumi.</div>
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<br /></div>
<br />
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Ringrazio Paolo Domeniconi per la sua disponibilità (<a href="http://paolodomeniconi.blogspot.it/">questo</a> il suo blog e <a href="http://www.domeniconi.it/">qui</a> il suo portfolio) e le libraie di Momo che hanno pensato a me.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-63213375126424070452017-04-18T12:21:00.000+02:002017-10-01T13:37:01.690+02:00Laboratorio teatrale 100 ore con Ivano Marescotti (ottava parte: il mio monologo)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZUbLCgzf5o2tYR0hUXMU2fWH9BypGOr-RdjCbyKpGc9Rff58FRj_AhgSMXX-VVRwkOSDHKvxVw_u0Vzx7H87azbdr1GtKXVCKrcD23sFiFMTFo4EQIZlf7FYVvkV9bSiiTsULZDEvKUvh/s1600/0000000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZUbLCgzf5o2tYR0hUXMU2fWH9BypGOr-RdjCbyKpGc9Rff58FRj_AhgSMXX-VVRwkOSDHKvxVw_u0Vzx7H87azbdr1GtKXVCKrcD23sFiFMTFo4EQIZlf7FYVvkV9bSiiTsULZDEvKUvh/s640/0000000.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
di Debora Penazzi, una mia amica</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/11/laboratorio-teatrale-100-ore-con.html">Prima</a> parte</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/12/laboratorio-teatrale-100-ore-con.html">Seconda</a> parte</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/01/laboratorio-teatrale-100-ore-con-ivano_16.html">Terza</a> parte</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/02/laboratorio-teatrale-100-ore-con-ivano.html">Quarta</a> parte</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/02/laboratorio-teatrale-100-ore-con-ivano_14.html">Quinta</a> parte</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/02/laboratorio-teatrale-100-ore-con-ivano_28.html">Sesta</a> parte</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/03/laboratorio-teatrale-100-ore-con-ivano.html">Settima</a> parte</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il 9 aprile alle 21 al Teatro Comunale di Cesenatico c'è stato lo spettacolo finale del laboratorio teatrale 100 ore con Ivano Marescotti, organizzato da Il Circolo degli Attori di Ravenna.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Volevo aspettare prima di realizzare questo post.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Volevo avere anche le foto dei miei compagni così da fare un post unico, ma poi ho pensato che sarebbe venuto troppo lungo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Quindi, in attesa di quelle foto, finalmente posso svelarvi il mio monologo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Si tratta di <i>Era un ragazzo</i> di Blanche da <i>Un tram che si chiama desiderio</i>. scritto da Tennessee Williams nel 1947.</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ecco il testo che avevo preso in considerazione, trovato <a href="https://accademiasergiomartinelli.files.wordpress.com/2015/10/tennessee-williams-un-tram-che-si-chiama-desiderio.pdf">qui</a>.</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i>Quando avevo 16 anni, mi innamorai di un ragazzo. Ma così di colpo, e in un modo così pieno, totale! E' come se all'improvviso tu accendi un faro nella penombra, così si trasformò il mondo per me! Ma ero sfortunata. Fu un inganno. Lui aveva qualcosa di diverso, una sensibilità, una mollezza, delicatezza, che non era da uomo, ... Lui cercò aiuto da me. Ma io non sapevo...Io non capii niente ... Sapevo solo di volergli un bene immenso. . . Poi, poco dopo il matrimonio, scoprii tutto. Nel modo più tremendo. Entrando in una stanza che credevo vuota... c'erano due persone a letto... il ragazzo che avevo sposato e un uomo più anziano che da anni era il suo amico... il suo amante. Dopo di che, facemmo finta di niente. Tutti e tre, quella sera stessa, andammo fuori a divertirci, a ballare, e per tutta la sera giù a ridere, a bere, a ballare, a ballare. Ballammo, ballammo tanto! Poi ad un certo punto, nel mezzo del ballo, senza potermi frenare, mi era scappa o detto "ho visto, ho visto tutto... mi fai schifo!". Allora il giovane che avevo sposato si staccò da me e scappò via. Qualche momento dopo, uno sparo! Corsi fuori, tutti corsero fuori, gridavano "Alan! Alan! Il giovane Grey!"… S'era infilato la rivoltella in bocca, e sparato, tanto che il cranio gli era schizzato via.!... E allora il faro che s'era acceso sul mondo, si spense di nuovo e mai più per un solo istante da allora, ha brillato...</i> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Come credo sappiate, da questo dramma è stato tratto il film omonimo di Elia Kazan con Vivien Leigh nel ruolo di Blanche e Marlon Brando in quello di Stanley.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ed ecco la scena (l'ho trovata in inglese) con Blanche che racconta a Mitch, un amico di Stanley, qui interpretato da Karl Malden, di quando aveva 16 anni e lei si era innamorata di questo ragazzo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Così come nel testo, nel film loro due stanno parlando dopo una festa ma l'omosessualità del ragazzo è stata omessa completamente.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://www.youtube.com/embed/DGttPdMEBOo" width="640"></iframe>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
All'inizio mi sentivo legata alla situazione del testo, ma poi Ivano Marescotti mi ha detto che potevo esplorarlo in diverse maniere.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
In quel momento mi vennero in mente due modi: in uno avevo invitato un uomo per cenare solo che poi avevo trovato un ricordo (all'inizio avevo pensato una lettera) e così gli raccontavo di questo ragazzo e in un altro dove tornavo a casa, entravo in bagno e allo specchio raccontavo tutto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Cosa ho fatto alla fine? La seconda opzione. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nel bagno avevo a che fare con gli oggetti di lui, anche con un rasoio, uno di quelli vecchi che si aprono a ventaglio.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E' come se in quegli oggetti ci fosse lui, come se ognuno rappresentasse lui.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ma prima dovevo togliermi gli oggetti che componevano me.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
(tutte le foto che seguono sono di Chiara Roncuzzi, insegnante de Il Circolo degli Attori)</div>
<div align="left" class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<div style="text-align: center;">
<i>durante una prova</i></div>
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<i><br /></i></div>
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<br />
<div style="text-align: center;">
<i>qui mi mostra come tenere in mano il rasoio in modo di farlo vedere al pubblico</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpKrYHe4ddnx_1XxIZQvSFR-kRKD6W5RA2E2_-9f6SaaTv_Jsc2XuNNiM1Z0pLsyC-SgWI8Z5Q8PSWJVTdplc8Z1uLSC6iRsypwWhL9lFiFiyNrIPTIFZ_y8rY2V718RuAlDlWuptlvzqI/s1600/000ca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpKrYHe4ddnx_1XxIZQvSFR-kRKD6W5RA2E2_-9f6SaaTv_Jsc2XuNNiM1Z0pLsyC-SgWI8Z5Q8PSWJVTdplc8Z1uLSC6iRsypwWhL9lFiFiyNrIPTIFZ_y8rY2V718RuAlDlWuptlvzqI/s640/000ca.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Farsi la barba come lui... In tutto quel tempo che siamo stati assieme, io e Alan, l'ho guardato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il fatto è che avevo inteso quelle indicazioni letteralmente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi cosa ho fatto?</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho cercato su Youtube un tutorial su come farsi la barba e sono riuscita a trovarne uno dove tra gli strumenti usati ci sono appunti il pennello da barba e il rasoio come ce l'avevo io.</div>
<div style="text-align: justify;">
Eccolo <a href="https://www.youtube.com/watch?v=lbj6aBjzqOc&t=46s">qua</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo averlo guardato diverse volte, ho provato su di me e alla fine l'ho portato nelle prove.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnCZ-fNp2YDYbn7Ten6hPrXCqbrp2hl9BXiNn4pT0z4WBxqM8LMpPp7tRDNpcpoCaUTV9s4FRkfvW1JL3o6mM6Or5eTDMTM8VYurAnU-hE8kU_DONVGF5lHPjYcxnFPFIf7SvIytPcERFm/s1600/000a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnCZ-fNp2YDYbn7Ten6hPrXCqbrp2hl9BXiNn4pT0z4WBxqM8LMpPp7tRDNpcpoCaUTV9s4FRkfvW1JL3o6mM6Or5eTDMTM8VYurAnU-hE8kU_DONVGF5lHPjYcxnFPFIf7SvIytPcERFm/s640/000a.jpg" width="480" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4tCsPlrQw94gpPxsas4TEslJIytvldmA6VwDwN7zwhsvQ0DeZg29ppTml5-kFEaKzet_alurHzaLbfHS3BJrJYii5xtWzEKKp0NfRHM1wLQmSVkh-FwE9H6cNjgkP6LZQT9W9FrfR7ml6/s1600/000c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4tCsPlrQw94gpPxsas4TEslJIytvldmA6VwDwN7zwhsvQ0DeZg29ppTml5-kFEaKzet_alurHzaLbfHS3BJrJYii5xtWzEKKp0NfRHM1wLQmSVkh-FwE9H6cNjgkP6LZQT9W9FrfR7ml6/s640/000c.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
No, non andava bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il farsi la barba esattamente come un uomo poteva sembrare agli occhi di guarda come se fosse una mia abitudine e non un modo per ricordare il mio amato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto ciò doveva essere un tentativo più maldestro e a livello sensoriale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque il guardare il tutorial per imparare a come farsi la barba, non lo considero tempo sprecato. Anzi, mi ha permesso di capire che cosa e perché non funziona.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il punto è che bisogna contare su qualcosa che possa incuriosire e allo stesso tempo che sia immediato, senza ragionarci troppo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fate presente di raccontare una barzelletta, una storia divertente e intanto di dover spiegare ogni dettaglio. Alla fine, chi vi ascolta si perde e non capirà perché la stiate raccontando.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre fare solamente un monologo ha lo stesso significato di interpretare una scena ed è meglio non perdere tempo con ciò che non si può raccontare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Così ho ricordato le sensazioni che ho avuto quando, durante il terzo incontro (lo trovi <a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/01/laboratorio-teatrale-100-ore-con-ivano_16.html">qui</a>), ho interpretato un monologo dove interpretavo una vedova e aveva davanti a sé la valigia contenente gli indumenti e oggetti di suo marito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lì mi sono fatta aiutare dal tatto e dall'olfatto, andando a cercare quelle sensazioni, provando a ricordare, come personaggio, che cosa voglia dire avere vissuto una vita assieme e non averlo più con me.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi si fa strada non solo la tristezza, ma anche, e soprattutto, la tenerezza. C'è un sorriso triste, commosso. Ogni gesto doveva essere calibrato, non ostentato.</div>
<div style="text-align: justify;">
In questa prova della valigia, ero risultata più vera quando non parlavo e quindi nel monologo che avrei fatto, volevo cercare assolutamente di non creare un contrasto tra i silenzi e le parole.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre volevo che tutte quelle sensazioni create con la valigia non fossero qualcosa dovute a una pura fortuna così come non volevo farle meccanicamente: avevo bisogno di ricrearle come se facessi quei gesti per la prima volta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Alla fine si è tolto quel "Quando avevo 16 anni" così da non far capire quanto tempo è passato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ora eccovi il filmato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Volutamente, nel raccontarvi di come ho fatto il monologo, ho tralasciato una cosa del finale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://www.youtube.com/embed/VFoNqsnlqkY" width="640"></iframe>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Guardandomi nel video, mi sono stupita di una cosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando racconto la fine che ha fatto Alan, il modo in cui lui si è suicidato, io dico "Si era infilato una rivoltella in bocca tanto che il cranio gli era schizzato via."</div>
<div style="text-align: justify;">
In realtà la frase doveva essere "Si era infilato una rivoltella in bocca e sparato tanto che il cranio gli era schizzato via."</div>
<div style="text-align: justify;">
Non ho detto appunto quel "...e sparato...".</div>
<div style="text-align: justify;">
Si potrebbe dire che l'ho dimenticato. Non è poi la fine del mondo. Ma il punto è che non mi ricordo neanche di non averlo detto (come invece ricordo di non aver detto il finale come era nel testo, ma riducendolo un po', e non dicendo "mi fu scappato detto" ). Ero convintissima di averlo detto e mi accorgo poi. quando ho finito il mio pezzo, che cosa non ho detto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho pensato a Blanche, a come si poteva trovare in quel momento, alle emozioni che poteva sentire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Era come se dentro di sé non voleva ammettere che lui si era sparato per via della sua frase "Ho visto. Ho visto tutto. Mi fai schifo." che poi, nella mia interpretazione, ha voluto cancellare, pulendosi la bocca. </div>
<div style="text-align: justify;">
E in quell'istante che si diceva "Mi fai schifo" allo specchio, automaticamente Blanche lo diceva anche e soprattutto a lei.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una colpa troppo grande da portarsi dietro, essere stata la responsabile della morte di un uomo che, immagino, lei amava.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando Ivano Marescotti mi spiegava che cosa non funzionava dopo avere mostrato la mia interpretazione durante le prove, si parlava anche molto di che cosa provasse lei.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non solo il senso di colpa, ma anche la rabbia verso se stessa e verso di lui.</div>
<div style="text-align: justify;">
Blanche ha detto quella frase d'un botto, inaspettatamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Forse lei pensava sarebbe stato meglio se l'avesse detto al momento in cui ha scoperto entrambi a letto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho immaginato anche la rabbia verso di lui. Se lui avesse detto: "Sì, è vero.", nonostante lei sapesse già, immagino, e così anche Marescotti, che lei l'avrebbe amato ancora, anche se stavolta platonicamente. Ma lui è scappato, non confrontandosi con lei.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lui si sarà sentito braccato (non dimentichiamo che l'opera è ambientata negli anni 40 e nel testo originario, Blanche parlava di quando aveva 16 anni. Si può pensare all'incirca che il tutto sia accaduto negli anni 30), ormai scoperto e senza via d'uscita se non con la morte.</div>
<div style="text-align: justify;">
La città d'ambientazione è New Orleans e c'erano moltissimi bar clandestini dove le persone omosessuali si potevano incontrare con il pericolo che c'era qualche retata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto questo nel mio monologo non viene raccontato, ma nel farlo ne tengo conto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Che cosa ho provato durante lo spettacolo?</div>
<div style="text-align: justify;">
Durante la mia interpretazione e durante la filata prima, sentivo davvero la schiuma sugli occhi (per fortuna non mi bruciavano) e proprio nello spettacolo, potevo vedere, mentre parlavo, la schiuma che usciva dalla bocca come pulviscolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi quando roteavo su me stessa (questo proprio durante lo spettacolo), mi sono accorta di essermi persa. Guardai un attimo in basso esausta e mi trovai sbilanciata rispetto al tavolo che era il centro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poco prima che venisse il mio pezzo, io ero dietro alle quinte ad assistere e intanto concentravo in me ogni forza, affidandomi completamente al mio personaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sentivo che aveva le lacrime agli occhi, ma non avrebbe pianto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel fare questo monologo non volevo affidarmi alle urla.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non voglio che gli altri mi ricordino solo per la potenza della voce, delle urla come se fossero l'unica cosa degna di nota di me.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre in quel ruolo, in quel monologo, urlare per esempio ne "Ho visto! Ho visto tutto! Mi fai schifo!" o in "Allan! Allan! Il giovane Grey!" oppure ne "Si era infilato una rivoltella in bocca e sparato, tanto che il cranio gli era schizzato via!" era un modo stereotipato di esprimere un'emozione, uno shock e troppo collegato al momento in cui è successo.</div>
<div style="text-align: justify;">
E anche se io fossi stata in quel preciso attimo, se avessi fatto il personaggio quando ha trovato Allan morto, adesso avrei cercato altre maniere di esprimere quel dolore, quel senso di perdita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vedo molto l'attore come un funambolo, sempre in bilico e per quanto mi riguarda, sento di avere fatto dei passi in più.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
Quando avrò tutto il materiale (le foto dei miei compagni di scena), realizzerò il post.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
P.S.: All'inizio la mia idea era che lei tentava il suicidio, ma appena sentiva la lama, terrorizzata se ne rende conto e la allontana subito. Ma dopo una prova, Marescotti mi dice che no, il mio personaggio si suicidava e io pensai: "Okay!"</div>
</div>
AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6384361518327919899.post-89868343580759188372017-03-21T17:35:00.000+01:002017-11-07T13:09:42.191+01:00Laboratorio teatrale 100 ore con Ivano Marescotti (settima parte)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtxnyBHVWmVKlaKuV4kyIISUVyjUjI_UkPaU7mlboRb_V1ulCSZuFxSZgKwwpURdl4EFXVyiZ6IjiKJbAJO4XKKbi8fJkcNGKio6zU8EL_wNgaOyfRQoB7dRE9uG8tSmEqcfTSiU6Waex-/s1600/0000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtxnyBHVWmVKlaKuV4kyIISUVyjUjI_UkPaU7mlboRb_V1ulCSZuFxSZgKwwpURdl4EFXVyiZ6IjiKJbAJO4XKKbi8fJkcNGKio6zU8EL_wNgaOyfRQoB7dRE9uG8tSmEqcfTSiU6Waex-/s640/0000.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Ivano Marescotti con Chiara Roncuzzi, </div>
<div style="text-align: center;">
insegnante de Il Circolo degli Attori e in questo laboratorio assistente</div>
<br />
<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/11/laboratorio-teatrale-100-ore-con.html">Prima</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2016/12/laboratorio-teatrale-100-ore-con.html">Seconda</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/01/laboratorio-teatrale-100-ore-con-ivano_16.html">Terza</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/02/laboratorio-teatrale-100-ore-con-ivano.html">Quarta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/02/laboratorio-teatrale-100-ore-con-ivano_14.html">Quinta</a> parte<br />
<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/02/laboratorio-teatrale-100-ore-con-ivano_28.html">Sesta</a> parte<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Penultimo appuntamento questo di sabato 18 marzo e domenica 19.</div>
<div style="text-align: justify;">
La tensione si fa sentire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si faceva sentire anche prima, ma ci stiamo avvicinando sempre di più al giorno dello spettacolo (il 9 aprile a Cesenatico) e abbiamo l'8 ancora per reincontrarci e lavorarci.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma anche così non ci si dimentica di divertirci, di ridere assieme e sì, si è creata una bella complicità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Indipendentemente dai nostri percorsi, da quello che desideriamo fare, si è creato un buon collante.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' sempre un piacere poi vedere lo sbocciare di una persona. La si vede nel suo splendore, anche nella sua fragilità che sul palco può diventare una straordinaria bellezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Buttarsi, spingersi un po' più in là, non accontentarsi dei passi fatti, ma sapere che si può andare avanti.</div>
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E' importante che tra le persone di un corso nasca fiducia.</div>
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Anche la persona più talentuosa si rivela debole se non prova fiducia nei suoi compagni, se pensa che gli altri siano lì per rubare il suo posto, per togliergli la luce del palcoscenico.</div>
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Alla lunga, quella persona si spegne. Non è capace di andare avanti.</div>
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Dopo questa premessa, vi parlo delle due giornate.</div>
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<a name='more'></a><br />
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Sabato si parte con gli esercizi come accade da qualche incontro e vengono tenuti non da Cristiano Caldironi, direttore artistico de Il Circolo degli Attori, come per le altre volte ma da Chiara Roncuzzi.</div>
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Ci siamo focalizzati sul nostro personaggio da interpretare.</div>
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Abbiamo fatto l'esercizio della camminata (sempre tenere a mente che bisogna coprire ogni spazio come se fossimo su una zattera in bilico), prima in maniera neutra e poi come il personaggio.</div>
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Come cammina? Come guarda gli altri?</div>
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Non era necessario pensare direttamente alla scena che faremo. Anzi, era chiesto che fosse una giornata normale. Non dovevamo riportare la scena ma solo il personaggio, prenderlo e metterlo in una situazione banale come camminare.</div>
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Ma anche in questa banalità, il personaggio, tutto ciò che lo costituisce rimane lì presente. </div>
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Poi succede un fatto, una degli allievi sviene. Anzi, il suo personaggio sviene.</div>
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Da una situazione banale, si passa a una di emergenza.</div>
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Come reagisce il personaggio? Che cosa viene fuori?</div>
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Si dimostra collaborativo? Rigido? Va in preda al panico?</div>
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Da qui passiamo all'esercizio della macchina.</div>
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Ovvero ognuno, uno dopo l'altro, rappresenta un ingranaggio di una macchina e dovrà eseguire un movimento semplicissimo accompagnandolo con un suono.</div>
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E' importante che il gesto sia pulito e che abbia il suo ritmo.</div>
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Questo era un esercizio che avevo già fatto e non solo al Circolo degli Attori ma come succede per tutti gli esercizi, è necessario ricrearlo ogni volta.</div>
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La novità per me è stata che Chiara Roncuzzi ci dava delle indicazioni dopo che tutti hanno composto la macchina.</div>
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<i>Fatelo con voce rabbiosa</i> e noi veloci. <i>Fatelo sottovoce</i> e noi al rallentatore.</div>
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Ma lei, come poi ci ha detto, ci ha chiesto di modificare la voce, non il ritmo.</div>
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E' un errore comune pensare che con la voce rabbiosa, la velocità aumenti e quando si parla sussurrato, anche il corpo assecondi.</div>
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Più che altro è un automatismo e qui veniva chiesto di astrarre la voce dal corpo.</div>
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Quando si recita, è importante esplorare ogni possibilità e non andare subito a ciò che è scontato. </div>
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Un'allieva del corso propone un esercizio fatto al Circolo ovvero salire su un autobus col proprio personaggio e chi è già su prende il personaggio, il suo modo di parlare, come si muove.</div>
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Anche qui è importante non replicare la scena che faremo, ma portare il personaggio.</div>
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Si passa a vedere le scene.</div>
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mentre si guarda</div>
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Le scene vengono montate e rimontate.</div>
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A volte si vede la scena per intero e poi interviene Ivano Marescotti. A volte interrompe la scena e pone subito la modifica.</div>
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Si chiede subito quanto dura la scena, si pensa a quanto serve per prepararla.</div>
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Si pensa alla loro successione nella scaletta.</div>
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In alcune viene richiesta la nostra presenza per poter aiutare, per renderla vera.</div>
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Non si va solo per fare la scena, ma per crearla così come è necessario lasciare che il personaggio si presenti allo spettatore e questo lo può fare attraverso il movimento perché ovviamente non può dire "Io sono... mi trovo... prima ero... sto facendo... perché..."</div>
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Per questo Ivano Marescotti ci ha parlato di due esempi dove le attrici Anna Magnani e Ingrid Bergman interpretano lo stesso monologo ovvero <i>La voce umana</i> scritto da Jean Cocteau nel 1930.</div>
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Si tratta di una donna disperata al telefono ma ancora prima del suo monologo, ci viene presentato il personaggio coi suoi gesti, l'ambiente dove si trova, la relazione con esso e con gli oggetti. </div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://www.youtube.com/embed/p5njhY-9Z3E" width="640"></iframe>
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tratto da <i>L'amore</i> di Roberto Rossellini del 1948 </div>
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composto da <i>La voce umana</i> e da un altro episodio intitolato <i>Il miracolo</i>, sempre con Anna Magnani</div>
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per la televisione diretto da Ted Kotcheff, 1966</div>
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Non si va sul palco per replicare le battute per re-citare.</div>
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Si va sul palco per far vivere il testo, il personaggio, tutto quello che ci circonda.</div>
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E' necessario creare, ricreare le sensazioni.</div>
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Per esempio lo specchio. Se non è possibile avere uno specchio, basta averne uno invisibile, no?</div>
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Ma qual è lo sguardo mentre si specchia?</div>
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Non è uno sguardo lontano.</div>
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Che cosa si guarda mentre ci si specchia?</div>
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Che cosa si aspetta di vedersi?<br />
Ma anche quando lo si ha, bisogna comunque ricreare quelle sensazioni, pensare a come arrivano allo spettatore.<br />
E questo è valido per ogni oggetto, per ogni situazione.</div>
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Inoltre l'urlo.</div>
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In alcune scene si è sentito urlare.</div>
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E' sempre qualcosa che stupisce, che scuote, che fa chiedere "Cosa è successo?" ma non lo si può fare all'improvviso, come se fosse nato dal nulla.</div>
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Un urlo è soprattutto interno e non solo perché nasce da un'esigenza interiore, ma perché prima di scaturire, deve crescere, maturare, come se ribollisse.</div>
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Si cerca di trattenerlo, di respingerlo e poi alla fine non si riesce più a resistere.</div>
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Questo ovviamente non vuol dire prepararlo come se intanto si stesse dicendo: "Attenzione che sto per urlare."</div>
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L'urlo sarà qualcosa di sconvolgente ma se lo si lascia maturare, lo spettatore non si chiederà: "Per caso ho perso qualche passaggio?"</div>
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Lo spettatore chiede di essere sconvolto, di essere modificato da come era prima.</div>
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Paga un biglietto per ciò.</div>
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Magari ad alcuni spettatori non piacerà essere sorpreso, sconvolto (penso a questo per esempio quando ci sono lamentele sul fatto che un testo, anche classico, sia stato modificato senza pensare se i cambiamenti siano pertinenti) però noi (inteso chi desidera fare teatro) dobbiamo pensare a quello spettatore che ama ciò, che non ha paura. Magari un po' sì perché richiede un coraggio rivedere le proprie credenze, vedere altre situazioni di vita.</div>
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Anche per questo noi (non solo noi che facciamo questo laboratorio) dobbiamo impegnarci al massimo, prendere la mano dello spettatore e portarlo dentro al palco mentre lui è sul suo sedile.</div>
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E questo possiamo farlo giocando, come i bambini, stupendoci noi stessi di quello che stiamo per fare.</div>
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Quando Ivano Marescotti ha parlato dello stupore, io ho subito ricordato il video che vi presento qua sotto e che amo guardare.</div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://www.youtube.com/embed/rvpCmKUo1Aw" width="640"></iframe>
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Ed è con questo video che vi saluto.<br />
Post breve questa volta ma non credo ci sia molto altro da aggiungere.<br />
Il prossimo sarà quello definitivo dove parlerò dello spettacolo e io mi sento come quella bambina.<br />
Non ho paura, sono eccitatissima così come ogni volta che so di stare andando sul palco.<br />
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A presto, allora.<br />
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Ottava parte (<a href="http://almacattleya.blogspot.it/2017/04/laboratorio-teatrale-100-ore-con-ivano.html">il mio monologo</a>)<br />
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AlmaCattleyahttp://www.blogger.com/profile/16991976947098109599noreply@blogger.com0