martedì 30 novembre 2010

Morto il regista Mario Monicelli

E' con profondo dispiacere che vi comunico che il regista Mario Monicelli a 95 anni si è suicidato gettandosi dal balcone dell'ospedale in cui era ricoverato per un tumore.






Io l'ho visto in un filmato che aveva mandato alla premiazione de "Lo Straniero" due o tre anni fa e nonostante l'età, posso dirvi che era perfettamente lucido. Non sembrava affatto quei vecchi rimbambiti di cui si parla tanto spesso e di cui spesso si burla. Possedeva un'acume invidiabile.
E così, nonostante la sua veneranda età, la sua morte mi dispiace assai come se accadesse a un giovane.

Addio maestro e grazie per averci regalato capolavori assoluti in cui raccontavi le contraddizioni degli italiani e non solo.

Ciao Mario!


P.S.: Intanto che ci sono, vorrei ricordare l'attore Leslie Nielsen, morto l'altra sera. Di una comicità diversa da quella che c'era nei film di Monicelli, però sempre genuina.


Aggiornamento 30 novembre: Vorrei dire un'ultima cosa. In giro leggo e sento la stessa frase che viene dopo che si sa quando uno si è suicidio ovvero "Che coraggio!". Nel caso di Mario Monicelli è come se si fosse fatto l'eutanasia da solo, ma, parlo del suicidio in generale, non chiamatelo coraggio perché non lo è! Una persona che medita il suicidio è già morta dentro e ci vuole molto più coraggio a restare in vita!

Aggiornamento 30 dicembre: Ho tolto dal titolo la parola "suicidio". Mi è sembrato molto irrispettoso anche perché nelle altre morti non ho mai messo nel titolo la causa della morte, quindi perché metterla per lui? E poi, cosa che dopo me ne sono accorta, mi sembrava troppo da notizia giornalistica fatta per colpire e cattturare il lettore. Chiedo scusa per quest'ultima cosa.

venerdì 26 novembre 2010

La visionaria street-art di Blu













Questi video sono veri cortometraggi realizzati da Blu con l'aiuto della stop-motion, la tecnica usata da Tim Burton nei film Nightmare Before Christmas, La Sposa Cadavere e il cortrometraggio Victor.

Blu è un artista atipico: in un'epoca in cui la propria identità sembra non avere più una protezione, lui ha preferito celarla con un nome d'arte ovvero Blu. Si sa solo che è di Bologna ed è attivo dal 1999.
Infatti è proprio da quell'anno che compaiono i suoi graffiti nella sua città, in gran parte illegali.
Dagli esordi è passato dalle tipiche bombolette spray alla tempera e i rulli montati su bastoni telescopici. Così facendo le dimensioni di ogni suo graffito aumentano considerevolmente.
Inoltre il lavoro in squadra ha apportato grandi benefici soprattutto con Ericailcane.
I suoi graffiti sono presenti nel Centro e Sud America, Palestina, l'Europa dell'Est, Germania, Spagna e Inghilterra.
E' l'Italia ad avere più murales e prima fra tutti c'è Bologna.

Non so voi, ma a me suscita un grande senso di meraviglia anche perché non si sa bene come proseguirà. E' tutto una scoperta continua.

Qui il sito ufficiale e qui il suo canale Youtube


Aggiornato

mercoledì 24 novembre 2010

Contro la violenza sulle donne

Domani è il 25 novembre (ma và?), la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne e io ho voluto realizzare questo video:



Non ho voluto specificare che il violentatore sia il partner o anche uomo perché la violenza attraversa tutto e tutti.
Ieri sono andata a un incontro con l'associazione Linea Rosa e abbiamo visto due cortometraggi: uno che illustrava il lavoro delle volontarie dell'associazione e l'altro che è un "prontuario" da far vedere soprattutto alle Forze dell'Ordine e a chi lavora in ospedale. Infatti spiega come comportarsi di fronte a una donna che si ha il sospetto, ma anche la certezza, che sia stata violentata.

- Non minimizzare la faccenda;
- Non giudicare la vittima;
- Non parlare col partner violento (la vittima potrebbe avere ripercussioni)
- Non fare domande dirette, ma sempre aperte;
- Parlare in un luogo assolutamente vuoto così da garantire la segretezza dell'incontro;
- Il partner non deve essere coinvolto nella visita se presente (potrebbe esercitare ancora controllo).

Una ragazza ha chiesto cosa fare nel caso una donna sia vittima, ma non lo vuole denunciare.
La vicepresidente ha risposto di ascoltarla perché il più delle volte la donna non viene creduta e quello che viene detto minimizzato. Se le si crede e la si ascolta, la donna, (ma anche la vittima in generale) prende più autostima di sé e fiducia.

Inoltre viene puntato il dito ai mass media: troppe volte parlano dello stupratore come lo straniero, ma i fatti dicono che la maggioranza è data da italiani e poi più volte viene evidenziato anche il delitto come passionale, come frutto del troppo amore quindi viene dato al delitto un'atmosfera romantica.
Un altro pregiudizio, duro anche questo da eliminare, è che la violenza viene fatta in un contesto di degrado sociale e culturale quando invece la violenza colpisce anche case "agiate".

L'associazione Linea Rosa ha specificato che non si batte solo contro la violenza sulle donne dal partner, ma anche la violenza in ogni suo aspetto.


P.S.: Sia chiaro che io non sono contro gli uomini, sono contro gli uomini (e donne) che usano violenza.

P.P.S.: Ho proposto ai youtubers di realizzare un video contro la violenza sulle donne, ma anche in generale. Spero che accolgano questa iniziativa e se volete partecipare anche voi, siete i benvenuti.

martedì 23 novembre 2010

Mostra collettiva di fotografia "Itinerari visivi"

Un anno fa ho partecipato a un corso di fotografia e come docente, avevo il fotografo Andrea Bernabini che potete vedere nel video qua sotto (realizzato da ravennawebtv) che illustra anche la "natura" di questi corsi:




Della mostra ho anch'io realizzato un video e l'ho fatto come se fosse una visita guidata:





venerdì 19 novembre 2010

L'acqua: il dono più grande

Stamattina ho visto un documentario che voglio condividere con tutti voi: è un documentario che parla dei segreti dell'acqua.
L'ho trovato su Youtube e s'intitola appunto I segreti dell'acqua:



Questa è la prima di nove parti. Vi consiglio di continuare perché sarà un viaggio molto importante e una maggiore consapevolezza di ciò che noi siamo.

In tutto il mondo non c'è nulla di più delicato o più malleabile dell'acqua, ma può forare il più forte e il più duro. Nessuno la può espugnare, ma tutti la possono avere. La malleabilità vince la forza, la delicatezza vince la durezza. Tutti lo sanno, ma nessuno è determinato ad agire di conseguenza.

Lao Zi

Amore e Gratitudine...

Namasté acqua

giovedì 18 novembre 2010

Poeti dall'inferno


La prima volta che "conobbi" Arthur Rimbaud è stata alle medie: lessi la poesia Il dormiente nella valle (già citata in questo post).
Dovevo portare una poesia per l'esame e mi piacque subito. Però temevo di non ricordarmela tutta e così scelsi un'altra poesia, più breve, della quale ora non mi ricordo per niente il nome.
 
Poi, credo come tanti altri, vidi Arthur Rimbaud nel film del 1995 Poeti dall'inferno (or. Total Eclipse) di Agnieszka Holland interpretato da David Thewlis (Paul Verlaine) e naturalmente da Leonardo di Caprio che interpreta il giovane poeta ribelle e rivoluzionario Arthur Rimbaud.


Era il periodo in cui il film Titanic spopolava e così i vari canali televisivi riproducevano i vari film precedenti di Leonardo Di Caprio tra i quali appunto Poeti dall'inferno.
Ovviamente, per il contenuto del film, fu trasmesso in seconda serata su ReteQuattro e io, eccezionalmente (avevo 14-15 anni e per me era prassi andare a letto alle 21.30), rimasi sveglia per guardarlo e registrarlo.
Già dal primo minuto si capiva che il film non parlava solo di lui, ma della relazione omosessuale con il poeta francese Paul Verlaine e dallo scambio di lettere che ne conseguì.



Tutto parte da quando Arthur Rimbaud, sedicenne, abbandona il suo luogo natale Charleville per essere ospitato nella casa di Paul Verlaine o meglio dai genitori della sua giovane moglie.
Credo che la storia poi si conosca: Paul Verlaine avrà una relazione con Arthur Rimbaud e abbandonerà così sua moglie che lotta per riaverlo.
La relazione si fa sempre più tumultuosa: prima a Londra, poi con Paul che raggiunge la moglie a Bruxelles e lo stesso farà Arthur convinto che Paul ritornerà con lui, ma quando decide di lasciarlo (e neanche la moglie di Paul vuole ritornare con lui), Verlaine spara ad Arthur Rimbaud ferendolo alla mano. Questo porta all'arresto di Paul Verlaine a Mons anche per il reato di sodomia.
Arthur Rimbaud ne sarà sconvolto e in quel periodo scriverà Una stagione all'inferno per poi scappare in Africa dove fa il commerciante visitando posti che, secondo la leggenda, nessun occidentale abbia mai visto, contrarre un'infezione al ginocchio che lo porterà all'amputazione e morire a trentasette anni dopo, si dice, aver ricevuto la benedizione.

Il film non è eccezionale però è coinvolgente. Alcuni critici accusano la sceneggiatura di Cristopher Hampton (vincitore dell'Academy Award nel 1988 per la sceneggiatura non originale de Le relazioni pericolose). Di sicuro non è stato facile portare la storia, ma soprattutto portare lo spirito, in particolar modo di Arthur Rimbaud: un ragazzo che può apparire presuntuoso, arrogante, strafottente, troppo sicuro di sé. Potrebbe sembrare il solito giovane inesperto che osa sfidare il mondo degli adulti con la sola forza della sua giovinezza.



Ma Arthur Rimbaud sapeva dove voleva andare e secondo me è stato un grave errore non tratteggiare gli anni dell'infanzia, le sue prime poesie e, soprattutto, la Lettera del Veggente anche se nel film è presente un riferimento alla sua decisione di diventare genio con le immagini del dormiente nella valle.



Nel film si preferisce dare spazio alla storia d'amore che è stata poi anche una storia di scambio artistico tra due poeti.
Voglio dare merito a Leonardo DiCaprio, di cui si può notare una somiglianza con il poeta, per aver affrontato a 21 anni un ruolo molto pericoloso e che gli avrebbe potuto distruggere per sempre la carriera. Infatti è stato un flop colossale però in questi anni è stato lungamente recuperato soprattutto da chi è rimasto fulminato da questo giovane poeta e la lista è lunga.
Inoltre è splendida la musica che la sento cupa, chiusa, lenta che scorre con qualche sprazzo di luce.
Naturalmente non voglio dimenticare David Thewlis persino lui molto somigliante con Paul Verlaine.


Come verrà descritto nel film, Arthur Rimbaud proverà un forte senso di sfiducia: voleva cambiare il mondo con la poesia e ha capito che ciò non è possibile almeno nella sua vita perché dei lavoratori orribili gli succederanno, ma questo voglio raccontarlo prossimamente ovvero l'apporto di Arthur Rimbaud che ha avuto nel futuro.


Link utili:

qui il sito italiano dove c'è tutto su Arthur Rimbaud
qui invece tutto sul film sempre in italiano

Curiosità:
Il ruolo di Arthur Rimbaud sarebbe dovuto andare all'attore River Phoenix, morto nel 1993. Oltre al ruolo di Rimbaud, Leonardo DiCaprio ereditò anche il ruolo di un altro poeta e scrittore, Jim Carroll nel film Ritorno dal nulla anche questo del 1995. Con amara sorpresa scopro che questo poeta è morto l'anno scorso.


Modificato

mercoledì 17 novembre 2010

Arthur Rimbaud e la Lettera del Veggente

Non è la prima volta che parlo di Arthur Rimbaud, poeta francese (1854-1891) e della sua lettera a Paul Demeny che diverrà poi la Lettera del Veggente (qui potete vedere quando l'ho citata la prima volta) e c'è un motivo perché lo richiamo continuamente: è un mio Maestro! Ovviamente nel senso che me lo sono scelto come Maestro.
Questa volta, per festeggiare anche i nuovi iscritti al mio canale Youtube dopo il video promo del mio canale, ho voluto realizzare un video in cui io realizzavo un disegno apposta e poi lo filmavo con un testo già esistente. Ho scelto il ritratto di Etienne Carjat e non solo perché è il suo ritratto più famoso, ma anche perché lì aveva 17 anni ovvero gli anni che circa aveva quando scrisse la Lettera. Solo che di questo ritratto sembra che ci siano migliaia di versioni nel senso che le sfumature siano diversissime tra loro quindi mi sono un attimo giostrata tra varie versioni, tra varie ombre del viso.





musica: Orient, extrait de L'Album d'un Voyager (1909)/6. L'oasis di Laure Favre-Kahn

In questa Lettera vengono descritte le aspirazioni e il tipo di poesia che intende fare.

Un'altra Lettera del Veggente è stata mandata a Georges Izambard, la sua guida e il padre sostituto dove scrive: Adesso, mi intestardisco il più possibile. Perché? Voglio essere poeta, e lavoro per rendermi veggente: voi non ci capireste niente, ed io non saprei come spiegarvi. Si tratta di arrivare all'ignoto mediante la sregolatezza di tutti i sensi. Le sofferenze sono enormi, ma bisogna essere forti, essere nati poeti, e io mi sono riconosciuto poeta. Non è colpa mia. È falso dire: Io penso: si dovrebbe dire mi si pensa. - Perdonate il gioco di parole.

Arthur Rimbaud rivoluzionerà la poesia e tutto ciò che ne seguirà.

 
Il prossimo post voglio dedicarlo a come Rimbaud ha, in un certo senso, rivoluzionato la mia vita dopo averlo "incontrato" sulla mia strada.

martedì 16 novembre 2010

Guidarello Guidarelli e il porno



Guidarello Guidarelli, nato a Ravenna nel 1460 circa, è stato un famoso condottiero al servizio di Cesare Borgia (qui tutta la sua storia).
La sua statua, esposta alla Pinacoteca del MAR (Museo d'Arte di Ravenna) è famosa per una leggenda popolare: Le donne nubili che baceranno Guidarello, potranno sposarsi entro l'anno.


Ecco qui si sono spinti decisamente oltre:




A questo punto salta fuori l'annosa questione: ma il nudo è consentito nell'arte?

Da parte mia il nudo è un'eccezionale opera d'arte. Solo che molte volte viene svilito, condotto ad essere merce e in quest'epoca avviene molto spesso.
Però credetemi vedere un nudo in un'opera d'arte, in una danza, come mi è capitato di vedere, contemplarlo, ti fa capire di quanto sia bello il nostro corpo seppur con le imperfezioni.
Ma tutto dipende dal contesto.

Voglio farvi un esempio:


Questo mio dipinto spesso (parlo delle mostre in cui l'ho esposto) incuriosisce per l'ostentazione del seno nudo però chi si avvicina viene poi colto da una nuova emozione guardando la cicatrice che ha in mezzo al decolleté. Provoca, così mi hanno raccontato, una cicatrice in loro come se provassero dell'empatia (e credetemi quando l'ho sentito che mi sono commossa nel sentire ciò) verso questa ragazza.

Un nudo deve raccontare una storia!

Quello che non va bene è che nel video il nudo non è consono e lo scusano dicendo che la ragazza si è innamorata della statua. Puntano sulle provocazioni e la provocazione ha sempre fatto parte dell'arte e del suo progresso e qui sotto vi metto due quadri che all'epoca suscitarono scandalo:



La colazione sull'erba di Edouard Manet, 1862-1863



Les damoiselles d'Avignon di Pablo Picasso, 1907


Secondo voi, il nudo presente nel video, è equiparabile a questi nudi?



Vi allego questo link dove parla il direttore del MAR, Claudio Spadoni

Modificato e Aggiornato

domenica 14 novembre 2010

Video promozione del mio canale Youtube

Oltre a questo blog ho anche un mio canale su Youtube (infatti è da lì che prendo i miei video per metterli qui) e c'è una gentilissima utente laurArt1976Arte (andate a darci un'occhiata anche perché fa dei tutorial sulle varie tecniche artistiche e lo fa molto bene) che ha realizzato un video promo sul mio canale ed eccolo qua:




Beh, mi sono commossa nel sentire le sue parole.
Grazie mille Laura, grazie infinite!

sabato 13 novembre 2010

Aung San Suu Kyi libera!

E' con grande gioia che vi voglio comunicare che Aung San Suu Kyi è ritornata libera.




Come credo voi sappiate, Aung San Suu Kyi è una politica dell'Ex Birmania, figlia del generale Aung San, considerato il Padre della Patria e ucciso quando lei aveva 2 anni.
Per il suo attivismo politico, le furono dati gli arresti domiciliari, ma lei non abbandonò la sua forza: la non-violenza poiché influenzata dagli insegnamenti del Mahatma Gandhi facendola anche diventare premio Nobel per la Pace 1991.
Ora, dopo 5 anni di reclusione, e dopo che sono scaduti i 18 mesi di arresti domiciliari dopo che un americano ha cercato di raggiungerla, finalmente può raggiungere la sua casa e tante persone l'hanno festeggiata dopo le finte elezioni volute dalla giunta birmana.
Speriamo che nessun'altra condanna la porti ancora in stretta sorveglianza dopo 15 anni totali.




In un giorno di tempesta chi è più forte tra la quercia e il giunco?

venerdì 12 novembre 2010

Protesta dell'Arcigay di Ravenna contro Berlusconi parte seconda

Continua la protesta dell'Arcigay di Ravenna "Frida Byron" contro le affermazioni di Berlusconi.
Qui siamo a Forlì.



Quella che vedete è Tania Moroni, presidentessa dell'Arcigay, che legge il suo comunicato stampa. Come potete ben notare manca una prima parte del discorso, ma la potete trovare qui.
E potete vedere anche me qui sotto leggendo i tanti nomi illustri (non tutti ovviamente) di artisti dichiaratamente omosessuali o bisessuali.



Ho dato felicemente il mio contributo anche seppur minimo.

mercoledì 10 novembre 2010

Rabbit's eye



musica: My Bonnie (versione carillon)

Questo video non è nato da un'idea particolare, da un voler fare chissà cosa. Inizialmente volevo riprendere Bonnie mentre le davo da mangiare un mandarino (ho controllato prima e ho letto che si poteva darglielo) però non riuscivo a filmarla per bene. Poi alla fine ho pensato di catturare i suoi occhi che da sempre mi affascinano poiché non hanno un colore solo, ma due: azzurro e castano che si dividono l'iride.

Qui il video della ninna nanna di Bonnie, My Bonnie, la canzone folk irlandese.

domenica 7 novembre 2010

Crollo a Pompei

L'Italia è il paese al mondo con più siti culturali registrati alla classifica dell'Unesco del Patrimonio dell'Umanità e ancora più tesori l'Italia custodisce che purtroppo vengono considerati di serie B.
Però ora anche i siti di serie A devono stare attenti perché anche quelli che sono i più visitati al mondo sono in pericolo.
Vandali? Ci sono anche quelli però l'incuria è il male maggiore, subdolo e Pompei ne è un esempio.
E' notizia di oggi che la Domus gladiatori è crollata per le violenti pioggie di quest'ultima settimana.
Dire che il Presidente Napolitano è arrabbiato è dir poco, adesso i politici si colpevolizzano a vicenda e c'è chi vede in questo crollo anche la manifestazione della situazione italiana.
Io voglio solo riportarvi le parole dell'ex-sindaco di Ercolano Luisa Bossa prese dal sito dell'AGI (Agenzia Giornalistica Italiana):



Sono mesi che denuncio, con articoli ed interrogazioni, il degrado allarmante degli scavi di Pompei. Il gravissimo crollo di stamattina e' la dimostrazione che il Governo e il Ministro Bondi hanno sottovaluto la situazione e raccontano, da tempo, un bel po' di sciocchezze. Lo afferma in una nota Luisa Bossa, deputata del Pd e ex sindaco di Ercolano sul crollo della Domus dei gladiatori a Pompei. "Quando abbiamo posto la questione del degrado negli scavi - dice la Bossa - Bondi ha risposto in modo piccato e risentito, difendendo il lavoro dei suoi commissari. Il crollo della Domus dei gladiatori e' la drammatica, ma inevitabile, risposta a chi pensa che governare significhi raccontare una balla al giorno, attaccando chi a quella balla non crede perche' le cose va a guardarle con i suoi occhi. La situazione dei siti archeologici in Campania e' drammatica". La Bossa ha presentato, come recita la nota, il 26 gennaio e il 3 giugno scorsi, due interpellanze urgenti al Ministro, con cui denunciava il degrado interno agli scavi e il fatto che si stessero conducendo lavori con mezzi pesanti, mettendo a rischio la stabilita' delle vecchie dimore.

"Il Ministro - sottolinea la Bossa - in entrambe le occasioni ha risposto parlando di allarmi ingiustificati e di procedure corrette. Quello che e' successo stamattina dimostra che, invece, le preoccupazioni erano ben fondate. Negli scavi lavorano da mesi betoniere, bob kart, ruspe, levigatrici, martelli pneumatici; gia' il restauro del Teatro grande non ha visto rispettate le minime regole di sicurezza per la stabilita' dei luoghi. Tanto che il 18 gennaio scorso ci fu gia' uno smottamento in prossimita' di via dell'Abbondanza, nell'insula adiacente alla Casa dei casti amanti, con il crollo di un muro perimetrale. Adesso la notizia di un nuovo crollo. A questo punto speriamo che il prossimo reperto archeologico a crollare sia proprio il governo - conclude la Bossa - di cui fa parte il Ministro Bondi, cosi' almeno salviamo quel che resta della cultura in questo Paese".



Non voglio aggiungere nient'altro anche perché potete immaginare il mio parere però lasciatemi dire solo una cosa: IO SONO STANCA (e credo di non essere l'unica).


venerdì 5 novembre 2010

Protesta dell'Arcigay di Ravenna contro Berlusconi

In seguito alla dichiarazione del Premier Berlusconi (ovvero che è meglio guardare le belle ragazze che essere gay, qui il video), la reazione degli omosessuali non si è fatta attendere: oggi l'Arcigay di Ravenna Frida Byron (qui il link) si è riunito in Piazza del Popolo per un sit-in.

Qui vedete dove intervisto il tesoriere dell'associazione Bruno Moroni protestare contro le affermazioni di Berlusconi e anche contro le sue nefandezze che in tutto questo tempo ci ha riempito continuamente.
Tutto ciò è DAVVERO insopportabile!





Inoltre vogliamo considerare l'apporto culturale che omosessuali e bisessuali hanno dato nel campo dell'arte? Alcuni nomi? Leonardo da Vinci, Caravaggio, John Cage, Virginia Woolf, i due artisti che danno il nome all'associazione ovvero Frida Kahlo e Lord Byron e la lista è infinita.
Come si sentirebbero loro? Loro sono davvero di serie B? Persone a cui dobbiamo ringraziare il solo fatto che siano nate e chissenefrega se sono omosessuali o bisessuali, ma anche se non fossero degli artisti...

CHISSENEFREGA!!!

E nel finale vi lascio con questa video-lettera di Nichi Vendola:




Modificato

mercoledì 3 novembre 2010

Madre Natura (video)



Tecnica mista: pastelli+pastelli a cera
musica: Claire de lune di Claude Debussy

Questo è uno degli ultimi miei disegni. Ho voluto rappresentare Madre Natura anche se poi vedendolo alla fine il manto d'acqua (ho voluto inserire i quattro elementi) sembra molto quello della Madonna.

Le parole non sono di mia invenzione. Fanno parte di un'antica canzone irlandese. Ve le trascrivo qua sotto:

Dormi amore mio. Perché gli alberi,
dal mite vento estivo sfiorati,
e in cui risuonano canti fatati,
le loro fronde fanno stornire.

Non so come si chiama la canzone e non so il resto. L'ho trovata per caso e ho pensato che era perfetta per il mio disegno.

E' anche la prima volta che filmo un mio disegno. Come vi sembra?

Aggiornamento 17 novembre 2010: inserisco qui le poesie su di Lei.

C'è nessunoooooo???

Una piccola cosa:
Ma c'è qualcuno qua oppure sto solo scrivendo al vento?
Non è per essere polemica, ma vi chiedo solo di farvi sentire, di farmi sapere che ci siete. Tutto qua.
Io sono aperta al dialogo, alla comunicazione e come si è visto (o si è potuto leggere) alcuni non erano d'accordo con me e io ho accettato le loro considerazioni. Poi ovviamente dipende molto dal tono con cui uno commenta.
Anche perché un dialogo non può esistere se non c'è un'altra persona che ascolta e che ricambia.
Sono anch'io qua per ascoltarvi e non solo per scrivere ciò che mi passa per la testa.
Ok?
:)))

Elena

P.S.: Naturalmente questo discorso non vale per quell'uno o due che commentano sempre. Grazie infinite per seguirmi sempre!

martedì 2 novembre 2010

Dipinti per Ravenna (Botticelli, famiglia Longhi, Klimt)

Ravenna non solo ha ispirato poeti e scrittori (qui il post), ma anche pittori.

Il pittore Sandro Botticelli, lo stesso della Nascita di Venere, ha dipinto una serie ispirata dalla novella di Giovanni Boccaccio nel Decameron, quella ambientata proprio a Ravenna e precisamente nella vicina pineta di Classe e ha dipinto una serie di quattro dipinti che insieme raccontano appunto la novella



Nastagio incontra la donna e il cavaliere nella Pineta di Ravenna


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