Federica Navarria ovvero Clizia
Dal 13 giugno sono cominciate le riprese del mediometraggio Clizia di Alessandro Lonzi del quale ve ne avevo già parlato qui ed è stato proprio il 13 giugno, giorno tra l'altro del mio 33esimo compleanno, il giorno nel quale ho partecipato.
Ma prima desidero presentarvi il luogo ovvero Il Giardino Incantato di Elio Minguzzi che sta a Villanova di Bagnacavallo, via Aguta 34, in provincia di Ravenna.
Entrare in questo giardino è come entrare direttamente nell'anima di colui che ha fatto in modo che ci fosse ovvero Elio Minguzzi.
Il giardino vive da sé ed è essenziale non raccogliere niente e non portare niente dal di fuori. Bisogna lasciarlo così come lo si è trovato.
Così facendo, ci si rende conto che siamo ospiti del giardino.
di Federica Navarria
di Federica Navarria
di Federica Navarria
di Ricci Ricci
E' quasi in punta di piedi che si accede in questo giardino e potrebbe sembrare strano all'inizio che è proprio qui che si svolge il Baccanale, un rito orgiastico che ha una funzione propiziatoria dove si balla e il vino scorre a volontà in onore del dio Bacco e che si svolgeva il 15 e il 16 marzo (da Wikipedia)
La giovinezza di Bacco di William Adolphe Bouguerau, 1884
di Lawrence Alma Tadema
Una gioia tracotante e caotica, quasi oscena, pervade questa festa e sembra essere una festa rumorosa in confronto alla pace e alla serenità che si potrebbe percepire nel giardino, ma non bisogna dimenticare che siamo nel regno della Natura e il gracidio aspro di un ranocchio nello stagno sembra farlo ricordare.
Alla festa del mediometraggio partecipano le ninfe e i satiri, divinità minori che appartengono alla Natura, e gli dei Bacco e Pan con un'incursione della dea Diana.
di Ricci Ricci
(quello a sinistra è Alessandro Lonzi, il regista)
di Ricci Ricci
Bacco e Arianna, di Luca Piccinini
Pan, di Ricci Ricci
Per avere una visione del Baccanale vi invito a vedere il video che è stato realizzato con molte foto che sono state inserite così potete vedere meglio anche i diversi trucchi realizzati e le acconciature.
Io chi facevo? Ero La Driade (ninfa degli alberi) dell'Uva.
di Luca Piccinini
(adoro questa foto!)
(adoro questa foto!)
Alessandro mi aveva accennato di questo ruolo verso la fine dell'estate scorsa.
Mi aveva subito detto che era un ruolo molto breve dove comparivo all'inizio e nella sua visione io versavo del vino (abbiamo usato del succo) nei boccali dalla mia bocca come se fossi una sorgente.
In seguito mi parlò che per il ruolo dovevo avere la parte superiore del corpo completamente nuda per poi essere truccata.
Mi chiese se me la sentivo.
Ci pensai giusto un attimo. Non ho mai recitato a seno nudo, ma sentii che potevo farcela.
di Ricci Ricci
(qui mi stavano aiutando a sistemare per questo si vedono le gambe che poi sarebbero state coperte. Vedendo che mi stavano facendo delle foto, mi sono messa in posa)
di Luca Piccinini
Io dovevo come far parte dell'albero, con i rami che mi coprivano le gambe
Un attore non deve mai far percepire la stanchezza che prova se questa non è contemplata e io qui men che meno dovevo trasmetterla.
Scherzosamente dissi che mi sentivo più San Sebastiano (il santo legato e trafitto da diverse frecce) perché i rami erano rigidi e l'albero presentava degli spuntoni taglienti quindi cercavo un modo di adattarmi.
Inoltre la mia difficoltà maggiore era lo stare in piedi immobile. Come ho parlato diverse volte nel blog, a causa di immobilità, operazioni e un gesso inopportuno, le mie gambe, e soprattutto le mie caviglie, si sono molto indebolite e nei giorni precedenti avevo avuto anche dei crampi che un po' scomparirono quella mattina, ma potete immaginare come stavo dopo.
Comunque, cercai di affrontare il ruolo al meglio che potevo, dando sempre di più di quello che potevo dare. Era una sfida per me perché ogni volta che si diceva Azione, io dovevo dimenticare la mia fatica di essere umano.
Ero una creatura dormiente che ogni tanto si risvegliava per versare il vino, una creatura lontana da quel caos che c'era a pochi metri e infatti tutta questa scena era pervasa di un sapore bucolico.
Questa poi era per me la prima volta di essere filmata e già sapevo che le riprese sarebbero venute a spezzoni ovvero fare dei primi piani, prendere la scena per intero...
Questo voleva dire ripetere più volte lo stesso movimento e rifare la scena se non era soddisfacente oppure se avveniva qualche contrattempo.
Come fu poi recitare a seno nudo?
Anche se ero truccata, il bodypainting non era pesante quindi si poteva intravedere cosa c'era sotto, la mia pelle, e sapete? Per me stare in un luogo come quel giardino mi è stato molto utile.
Sentivo il sole su di me e la terra nuda sotto i miei piedi. Anzi, diversi tipi di terra. C'erano pezzi di giardino con l'erba che formava una soffice patina; c'era la terra fangosa ma non sprofondavi anzi ti sembrava di scivolare lievemente e c'era la terra ruvida, con le crepe.
Sembrava di camminare sulla pelle delle Tre Dee: la Fanciulla, la Madre e la Crona.
Questo fu il mio addestramento: sentire lo spazio che mi accoglieva.
Alessandro mi diede davvero poche indicazioni. Solo in particolar modo mi disse che quando dovevo versare il vino nei boccali, dovevo avere la bocca stretta e in avanti con gli occhi che sporgevano come nel cortometraggio Dimensions of Dialogue di Jan Svankmajer (regista del quale ne avevo parlato qui) del 1982.
In contrapposizione alla figura dormiente, sembra essere qualcosa di caricato come una maschera.
Ovviamente qui è portato all'eccesso e io facevo quello che chiedeva il regista, quello che la sua visione gli suggeriva.
Per me quella fu una giornata splendida e non solo perché era il mio compleanno. Fu una giornata benedetta dal sole, dove la sinergia di diversi artisti e partecipanti ha creato ciò e continua a farlo così come stanno aumentando le persone che seguono da vicino la realizzazione del mediometraggio come si può vedere da questo video del Ravenna Web Tv che segue le riprese del secondo giorno, il 16 giugno, ambientato nella Darsena di Ravenna e da questo articolo di Paola Fasiello uscito ieri nel Resto del Carlino.
Vi ricordo che per seguire il mediometraggio potete seguire la pagina Facebook così come potete partecipare anche voi alla raccolta fondi donando qui.
Avrei voluto raccontare meglio anche le altre giornate, mettere più foto, ma purtroppo al momento non ho molta connessione (infatti sto scrivendo in biblioteca).
Desidero però inserire qui l'apporto tecnico che ci ha aiutato quel giorno.
Costumi: Chiara Pappi e Sartoria Creativa Emotiva Stefania Peste Pelloni, Annalisa Pizzuto, Simona Tartaull, Elena Angela Lucaci, Anna Agati, Alessandro Lonzi, Eli Boschetti, Eddy Bonora Mendoza Couture
Hair Style: Duepunti Perfetto
Hair Style: Duepunti Perfetto
Make Up: Thomas Claudi, Alessia Finessi, Costantina Vitruviana Belletti, Sonia Ra e Marina Milandri, truccatrice personale di Eleonora Mazzotti
Fiori: Rosa Scarlatta Wedding Designer
Copricapi: Sabina Morgagni
Gli Stivali della Dea Diana sono di La Bottega di Lucina e i gioielli della Dea Diana sono di Michoros
La Chitarra del Dio Pan è stata decorata da Anna Agati e Alessandro Lonzi
Fiori: Rosa Scarlatta Wedding Designer
Copricapi: Sabina Morgagni
Gli Stivali della Dea Diana sono di La Bottega di Lucina e i gioielli della Dea Diana sono di Michoros
La Chitarra del Dio Pan è stata decorata da Anna Agati e Alessandro Lonzi
Oltre ai due fotografi Ricci Ricci e Antonio Piccinini, ricordo Angelo Palmieri così come la truccatrice che mi ha fatto il body painting ovvero Giada Mercuriali.
Per le riprese video si ringraziano Alessandro Tedde, direttore della fotografia, Francesco Tedde, operatore video, e Giuseppe Cirillo, capo macchinista.
La segretaria di edizione è Zoe Francia Lamattina.
Per le riprese video si ringraziano Alessandro Tedde, direttore della fotografia, Francesco Tedde, operatore video, e Giuseppe Cirillo, capo macchinista.
La segretaria di edizione è Zoe Francia Lamattina.
Inoltre ringrazio Elio Minguzzi per averci gentilmente ospitato, la co-regista Anna Agati e il regista Alessandro Lonzi così come le loro due assistenti Serena Raccuglia e Paola Valmori.
Se tornassi indietro, rifarei proprio tutto.
Sono proprio curiosa di vedere il video completo! Immagino che ne parlerai qui quando uscirà!
RispondiEliminaE, congratulazioni, io non credo che me la sarei sentita!
Diciamo che prima o poi l'avrei fatto, ma ovviamente ci voleva l'occasione giusta e soprattutto il ruolo giusto. Sicuramente ne parlerò ancora
EliminaDavvero una bella testimonianza :)
RispondiEliminaSono curioso di vedere il film
Grazie mille. Non so se riuscirò a mettere il video completo, ma di sicuro ne parlerò ancora.
EliminaChe esperienza interessante! I costumi sono stupendi e immagino che questo poi si rifletterà anche sull'atmosfera del film.
RispondiEliminaTra l'altro, io non so se reciterei a seno scoperto... Non mi ero mai posta il problema! Probabilmente, se la scena lo richiedesse, lo farei, ma ho paura che all'inizio sarei imbarazzata comunque.
Sì è stata una bella esperienza. Per il fatto di recitare a seno nudo (o quasi nudo visto che ero truccata), credo non l'avrei fatto se il ruolo non mi avesse convinto al 100%. Il corpo nudo è una meravigliosa opera d'arte ma ovviamente deve essere qualcosa che faccia parte del ruolo, di tutta la storia. Potrebbe essere uno spunto per un tuo post
RispondiEliminaHa tutta l'aria di essere stato un gran progetto.
RispondiEliminaNello scorso aprile ho portato in scena Sogno di una notte di mezza estate. Questi costumi, il trucco, in generale le atmosfere, sarebbero perfetti anche per quella commedia.
Grazie mille. Il progetto non è ancora finito e non è ancora stato montato. Anzi, il primo di agosto scriverò un altro post sulle riprese di Clizia.
RispondiEliminaChe bello Sogno di una notte di mezza estate. Spero un giorno di interpretarlo e credo proprio che i costumi e il trucco possano andare bene anche per quell'opera scespiriana.