Qui la prima parte.
Continua l'amarcord coi Quindici, l'enciclopedia che ha accompagnato i bambini italiani dagli anni '60.
Adesso saranno passati sotto esame i volumi dal 6 al 10.
Quindi ecco il sesto volume, Gli animali preistorici
Accennati nel quinto volume degli animali, ecco quello che porta direttamente i bambini indietro nel tempo.
Ecco, devo averlo smantellato questo libro (o è stato mio fratello?) perché la copertina è tenuta insieme con lo scotch (e qualcuno magari griderà allo sacrilegio).
Comunque, a parte questo, sfogliare questo volume è quasi come entrare dentro questo mondo misterioso.
Sulla validità di alcune cose che dice non saprei dire poiché non escludo che molte altre scoperte siano state fatte, magari alcune che hanno fatto rivedere delle cose nelle quali si credeva prima e di questo se ne rende conto lo stesso volume con Quello che i fossili non possono dirci.
Sono delle supposizioni che faccio anche perché non me ne intendo quindi se c'è qualcuno appassionato di dinosauri che vuole precisare, è il benvenuto.
I testi, rispetto ai volumi precedenti, cominciano ad essere più ampi anche se non mancano le immagini.
Una delle cose che più mi piacciono è il paragone sempre con l'adesso e anche il cercare di fare capire ai bambini il tempo.
A proposito di questo, c'è appunto la pagina intitolata Quanto è lungo un milione di anni?
E si semplifica questo tramutando 100 milioni di anni in un solo anno.
Così la Terra si è formata 46 anni fa, i primi esseri viventi sono comparsi 34 anni fa ecc...
E se tu hai 9 anni, vuol dire che sei nato da tre secondi.
(dal libro)
Questo volume è vissuto. Quasi integro, ma vissuto.
Diciamo che è stato un silenzioso testimone delle mie letture forsennate.
E dopotutto questo libro è un testimone.
Passando dai dinosauri si fa un paragone cogli animali in via di estinzione raccontando prima quelli che si sono già estinti.
E così tu impari a conoscere i quagga, i dodo, le vacche marine di Steller, le antilopi azzurre e gli uccelli elefante.
Li conosci con la consapevolezza che non ci sono più, che si sono appunto estinti.
Ritorna il discorso dei dinosauri. Essi si sono estinti perché qualcosa è successo, ma è stato un evento del tutto naturale. Inoltre hanno vissuto per parecchio.
Quegli animali citati si sono estinti invece perché l'uomo li ha cacciati e non solo. Perché hanno introdotto nuove specie animali che hanno fatto razzia, perché hanno modificato il loro ambiente, insomma perché si agito sconsideratamente.
Inoltre, sempre con metodi semplici e significativi, viene spiegato secolo per secolo quanti animali di numero si sono estinti e, prendendo appunto dal libro, "Dall'anno 1600 oltre 200 specie di animali si sono estinte!..."
Gli animali in via di estinzione sono divisi per Paese.
La fine racchiude una speranza: l'uomo non è solo portatrice di disgrazia. L'uomo può aiutare e quindi viene data la speranza al bambino che può aiutare gli animali di adesso attraverso degli esempi.
Per esempio viene raccontato loro le esperienze di chi ha deciso di raccontare gli animali osservandoli come Joy Adamson che ha scritto anche il libro autobiografico Nata libera e ne hanno tratto anche un film omonimo.
Ottavo volume, Come funzionano le cose
Se si dovessero fare i paragoni tra le condizioni dei libri, qualcuno potrebbe dire che, a vederlo così intatto, io non l'abbia letto.
Oh no, invece. L'ho letto!
Già nella prima parte del blog, avevo accennato che chi aveva realizzato l'enciclopedia doveva essere perfettamente consapevole dell'inesauribile curiosità dei bambini.
Curiosità che li porta a smantellare, disintegrare ogni cosa per capirne l'origine.
Quindi passare alle domande Perché? e Come? (e infatti I Quindici vengono ricordati come "I libri del come e del perché")
Io spero tanto che i bambini di adesso continuino a fare queste domande e, soprattutto, che ci siano persone disposte ad ascoltarli, a dar loro retta.
e Nono volume, Come si fanno le cose
Questi due volumi sono indissolubilmente uniti (e infatti anche questo è integro, ma posso assicurare che lo leggevo)
Non solo si parla degli oggetti di uso comune, ma addirittura del passato e nell'introduzione si parte sempre dal bambino e dalle sue azioni. Per esempio in questa sezione si dice che tu bambino, scavando per terra, potresti trovare per terra un bottone. Ci sono però alcuni scienziati chiamati archeologi che scavano più in profondità e attraverso quello che trovano, riescono a ricostruire dati di tanti anni fa.
Non solo. Si parla delle reazioni del proprio corpo (Perché si suda? Perché vengono i lividi? Che cosa sono le lentiggini? Perché mi vengono le vesciche?...) e si parla delle risorse naturali.
Insomma, questi due libri, così come l'intera enciclopedia, riescono a soddisfare la curiosità del bambino. Magari, un adulto che li legge adesso non si sentirà completamente saziato perché le informazioni date possono sembrare poche eppure quando eri bambino ti bastavano e, se per caso non ti sentivi soddisfatto, beh non ti sentivi frenato nel cercare altri più elementi.
La scintilla è accesa.
Passiamo all'ultimo volume di questa seconda parte, Noi e il mondo.
Beh, anche questo è integro, ma è uno dei volumi ai quali sono più affezionata in assoluto.
Perché?
Allora provata a pensare a dei bambini che crescono e che in qualche modo conosce come mondo solo quello che lei vede.
Attraverso un libro scopre che ci sono altri bambini della sua stessa età che vivono in posti lontani dal suo e così scopre le differenze di quel mondo.
Capisce però che nonostante tutte quelle differenze, ci sono delle somiglianze ovvero crescere con la propria famiglia, essere istruiti ecc...
Comprende che ci sono modi diversi di vivere, modi diversi per far sì che le stesse esigenze siano compiute.
Capisce come l'ambiente sia fondamentale e dal quale noi stessi dipendiamo.
L'inizio parla poi dell'origine del mondo.
Vengono raccontati diversi miti e non solo quello cristiano, ma anche quello scandinavo, quello giapponese, quello cinese, quello greco (qui si parla di Prometeo e del fuoco), secondo gli Apache, secondo gli abitanti dell'isola di Tahiti, secondo i messicani, secondo gli Yoruba (popolo dell'Africa Occidentale) e poi alla fine la spiegazione scientifica.
Al leggere questi miti non viene mai detto: "Questa è la verità in assoluto", ma "Questa è la verità secondo me."
E ovviamente la derivazione dei miti dipende dall'ambiente circostante, da quello che per loro è familiare.
Alla fine si parla del nostro corpo, di come siamo formati dentro.
Il macrocosmo dentro di noi.
E già la parola "noi"
Noi e il mondo.
Con un senso di commozione profonda nel ricordare questo volume, chiudo la seconda parte.
Alla prossima settimana, con la terza e ultima parte.
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