martedì 26 novembre 2013

Fiabe, compagne dell'infanzia e non solo

Manca poco meno di un mese a Natale e già le strade si riempiono di persone intente a comprare i regali.
Oltre a cosa pensare a regalare alle persone per me più care, mi concedo anche dei regali per me stessa.
E in questo caso si tratta di fiabe.
Il primo che ho comprato è il secondo volume delle Fiabe Sonore (l'anno scorso è uscito il primo)


E poi i due volumi della Taschen sulle fiabe dei fratelli Grimm e di Andersen





Cosa dire?

Le Fiabe Sonore (assieme a quelle del Becco Giallo) sono state per me un lasciapassare nel mondo delle fiabe.
E non era tutto rose e fiori. Mi ricordo ancora adesso di quanta paura avevo nel sentire il lupo russare ne Cappuccetto Rosso (Becco Giallo).
Le fiabe rappresentano un tassello della memoria.
E in queste edizioni dove non solo si legge, ma si guardano le figure e le si ascolta.
Vi faccio un esempio.
In questo secondo volume, c'è Hansel e Gretel (oltre a Cappuccetto Rosso, I tre porcellini, La piccola guardiana d'oche, Il gatto dagli stivali, Aladino e la lampada meravigliosa, Il pesciolino d'oro, Il libriccino magico, I tre capelli dell'orco e I cigni selvatici) e a differenza di molti altri albi delle Fiabe Sonore, di questo non me lo ricordavo.
Però mi è bastato sentire il sonoro per pensare "Aspetta un attimo, queste voci mi sono familiari. Devo averlo già letto."
Così apro questo volume, trovo che c'è anche Hansel e Gretel, guardo le immagini e tutto mi è ritornato.




C'è da dire che anche le Fiabe Sonore sono state adattate e non parlo solo di alcune libertà che si sono prese ovviamente inserendo il cantastorie e le canzoni, ma anche in certi finali si è tolto l'elemento tragico.
Per esempio ne La piccola guardiana d'oche la madamigella usurpatrice della principessa viene condannata a rimanere in galera a vita mentre la sua condanna è proprio qualcosa di terribile.
Spero che continuino a rieditare le fiabe sonore e che non debba aspettare l'anno prossimo per il terzo volume.

Andiamo ai volumi della Taschen.
Questa casa editrice si è distinta per pubblicare volumi d'arte di pregevole fattura ad un valore esiguo e basta che voi facciate un confronto per rendervene conto.
Si tratta anche della qualità della carta, molto più spessa di diverse monografie d'arte.
Quindi sono rimasta stupita, ma non troppo, vedendo che questi volumi costano 29,90 euro l'uno.
Si tratta di volumi grossi contenenti diverse illustrazioni anche quelle di alcune della Golden Age dell'Illustrazione (gli anni '20).
Inoltre si trova proprio l'edizione originale delle fiabe o almeno l'ultima che è uscita (i Grimm hanno ripubblicato varie volte le loro fiabe modificandole).
Quando si tratta di fiabe non si può pensare ai fratelli Grimm e ad Andersen. Ci sono anche Charles Perrault e Giambattista Basile, ma spesso per le persone che si avvicinano alle fiabe si pensa soprattutto ai primi due forse anche perché più vicini a noi.
E' stata per me una sorpresa leggere la Cenerentola dei fratelli Grimm. Quella che noi conosciamo, anche perché la versione disneyana ha contribuito molto, è quella di Perrault con le scarpette di cristallo e la fata madrina.
Nella versione dei Grimm, Cenerentola chiede al padre di regalarle il primo ramo che lo sfiora ed è quello del nocciolo, il cui legno veniva usato per costruire le bacchette, e lo piantò alla tomba della madre. Ogni volta che andava al ballo chiedeva al nocciolo, cresciuto grazie alle lacrime di Cenerentola, di vestirla.


di Elenore Abbott, 1920
(illustrazione non presente nel volume)

Ad ogni volume c'è un'introduzione alla loro vita e così si viene sapere che, a differenza di quanto si sa generalmente, i fratelli Grimm non hanno mai viaggiato per raccogliere le fiabe, ma si sono affidati a delle fonti attendibili. Molte delle fiabe provengono dall'Assia, uno stato federato della Germania.
Inoltre, i fratelli Grimm erano accademici e quindi raccolsero le fiabe per il gusto letterario e non per formare un'opera per i bambini.
Andersen rimase colpito dalla prima edizione delle fiabe dei due fratelli tedeschi e quando divenne famoso, andò a trovarli.
Ma lui aveva sentito le fiabe sin dall'infanzia ascoltando delle signore che filavano in una stanza del manicomio. Inoltre sua madre era molto superstiziosa e mendicò anche. Suo padre, prima della sua morte, era un letterato e aveva molti libri, caso raro per l'epoca.
Questo mix di elementi portò Andersen stesso a creare un mondo tutto suo modificando anche alcune fiabe dei Grimm come quella de I cigni selvatici che è una rilettura de I sei cigni.
In più nelle sue fiabe si possono vedere degli stralci autobiografici.
E' davvero particolare che all'inizio Andersen non si aspettava la fama dalle fiabe, ma la desiderava dalle sue opere teatrali (una delle sue passioni)
Nel libro viene detto che Van Gogh, suo contemporaneo, diceva che vedeva Andersen portato per le arti visive per le descrizioni inserite nelle fiabe e alcuni passaggi visivi e infatti lo stesso Andersen amava ritagliare delle silhouette di carta (qui ne potete vedere alcune sue), attività che la si ritrova nello studente de I fiori della piccola Ida.
A proposito di silhouette, le illustrazioni inserite nel volume dedicato di Andersen sono maggiormente di questo tipo rispetto al volume dei Grimm.
Inoltre in alcune fiabe, si può vedere una sola illustrazione e questo perché, per limitare i costi, gli illustratori fecero meno illustrazioni possibili.
Diverse fiabe sono inserite in ciascun volume. Non ci sono tutte ovviamente, ma almeno non ci sono le strafamose.

Quindi, se volete fare un regalo a voi stessi o a qualcun altro questi tre libri potrebbero essere un'idea e non vergognatevi di leggere le fiabe se siete adulti perché...


Un giorno sarai grande abbastanza per ricominciare a leggere le fiabe.
(C. S. Lewis)

5 commenti:

  1. La fiaba sonora di Hansel e Gretel non la ricordavo ma ascoltando il video ho sentito frasi e voci qua e là che mi dicono decisamente qualcosa, soprattutto la voce della matrigna e dallo stratagemma dell'ossicino in poi! Mi ricordo invece abbastanza dei "Tre Porcellini" e soprattutto del "Gatto dagli stivali" che adoravo. Grazie per aver rinfrescato il ricordo!

    Della Taschen ho preso alcuni libri qualche anno fa, su alcuni artisti, veramente belli ad un prezzo accessibile!

    P.S. condivido il post su facebook! ;)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Hai avuto anche tu il mio stesso effetto? :D
    Per la questione dei ricordi, qualche post fa mi sono occupata de I Quindici.
    P.S.: Ti ringrazio ;)

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  4. Ho visto, ho adorato anche quelli! Li adoro ancora, a dire il vero... Sempre di corsa non mi sono soffermata a commentare, ho solo fatto +1 con google+ a tutti e tre i post! ;)

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Grazie per i commenti

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