Primo post: Peter Pan in canzoni
Nelle fiabe, il nome del(la) protagonista è fondamentale, non è mai scelto a caso.
Determina la sua caratteristica principale, quella che la contraddistingue.
Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Raperonzolo ecc...
Molti nomi sono i loro propri. In altri casi invece dei nomignoli come Cappuccetto Rosso e Cenerentola.
A volte può capitare che il nome sia di tipo comune come con le fiabe russe dove comparirà molte volte Vassilissa.
Per questo Pan non è stato scelto dall'autore James Matthew Barrie perché suonava bene con Peter.
No, voleva indicare che in lui, in questo bambino che non vuol crescere c'è qualcosa del demonico (e non demoniAco) Pan.
Perciò quando lo stesso autore si trovò davanti alla statua di Peter Pan inaugurata ai giardini di Kensington (luogo dove Peter Pan è stato cresciuto dalle fate quando aveva pochi giorni di vita ne Peter Pan e i giardini di Kensington) disse queste parole: "Non vi traspare il demone che è in Peter"
Senza quel demone, senza quel Pan, Peter diventa semplicemente un bambino lezioso. Il mistero sulla sua identità viene snaturato e si trasforma solamente nel bambino che non vuole crescere.
E questo vedendo anche delle illustrazioni che sono state fatte.
Raggiungono quella graziosità, quella carineria che non sopporto, quella mielosità che va bene per le cartoline augurali.
di Mabel Lucie Atwell
di Asako Eguchi
di Marjorie Torrey
di Alice Bolingbroke Woodward, 1907
Non riesco a capire perché molte illustrazioni per bambini siano così leziose. Così confermano lo stereotipo dell'infanzia sempre luminosa e felice dove i demoni non esistono.
Quasi quasi Perrault e Grimm ne sapevano un bel po' più dell'infanzia di molte persone di adesso.
Non è tanto importante che i demoni ci siano perché quello si sa, è il come sono sconfitti.
Ovviamente non dico che bisogna passare all'estremo opposto però scusate guardate quest'immagine sempre di Alice Bolingbroke Woodward
Peter Pan contro Hook... e non mi comunica nulla.
Non sto parlando di tecnica, sto semplicemente pensando a un bambino che si ritrova a combattere contro gli adulti.
Come si sentirà? Che cosa li passerà per la testa?
Quegli adulti sono molto più alti e forti. Lui però può volare.
Ecco come può essere la battaglia.
(se volete vedere la sigla come l'hanno trasmessa in tv eccola qui. La qualità audio e video non è ottimale, ma si lascia vedere benissimo)
Cazzo, quanto mi faceva gasare questa sigla. Da bambina avrei seguito Peter Pan solo per aver sentito questa canzone.
Ma poi niente sarebbe cambiato perché tanto lo vivevo. Questi adulti che non vogliono ascoltare i bambini perché siamo bambini. Siamo più piccoli perciò svantaggiati.
Come possiamo combatterli?
- Ma abbiamo qui con noi Peter Pan. Lui può volare, è stato lui ad abbandonare i suoi genitori e a pochi giorni di vita, lui è stato cresciuto dalle fate e conosce il loro linguaggio per questo le capisce anche se a noi le loro parole sembrano dei scampanellii e si ricorda persino che i bambini prima erano uccelli per questo sa volare.
- Non è solo questo, lui è un psicopompo.
- Cioè?
- Lui accompagna le anime dei bambini morti.
- Davvero?
- Sì.
- Cavolo, ma non ha paura?
- No.
- Wow.
- Lui però non cresce mai.
- Eh già.
- Come noi?
- Ma che cavolo dici? Noi cresciamo!
- Quindi diventiamo adulti?
- Sì.
- E così diventiamo dei pirati?
- Spero di no.
- Ma potremmo andare a trovarlo anche quando saremmo adulti così non si sentirà solo.
- Non credo sia così semplice.
- Perché?
- Perché dice che quando diventeremmo adulti, non troveremmo più la strada.
- Oh... Allora rimarrà sempre solo.
- Credo proprio di sì.
- Beh, ma che problema c'è? Ci saranno sempre dei bambini.
- Sapendo però che tutti prima o poi lo abbandoneranno.
- ...
al prossimo post
P.S.: Nell'essere uno psicopompo assomiglia a un altro personaggio della mitologia greca: Hermes. Con lui condivide anche la natura volatile e l'essere sempre giovane.
P.P.S.: Signor Barrie, scusi se la disturbo nell'aldilà. Desidero mostrarLe questo disegno. E' semplicemente uno schizzo (e fatto anche un annetto fa o un po' di più) quindi sia clemente, ma la mia versione di Peter Pan le ricorda un demone, almeno un po'?
Grazie e distinti saluti
P.P.S.: Forse i più ricordano come sigla quella dell'anime
E' stato trasmesso in Italia la prima volta nel 1991 mentre Nel covo dei pirati con Peter Pan (di produzione statunitense) nel 1997
Anche a me non piace il fatto che le illustrazioni per bambini siano così leziose... come se tutto dovesse essere sempre e comunque rose e fiori... Un po' come ha fatto la Disney stravolgendo nei suoi cartoni animati, senso e finale delle favole originarie, affichè il prodotto filmico fosse fruibile da un vasto pubblico infantile, tale per cui necessariamente dovesse esserci il "e vissero tutti felici e contenti"...
RispondiEliminaComunque, il tuo disegno è meraviglioso!... Non so che il tuo Peter Pan ha un che di demonico, ma sicuramente è disegnato benissimo... esprime vita, sembra quasi che voglia uscire dal foglio...
Non tutte le illustrazioni, per fortuna, hanno quella leziosità e devo dire che alcuni stravolgimenti effettuati dalla Disney hanno un loro perché o almeno necessarie come il fatto che i sette nani abbiano il loro nome. Poi per il fatto che i principi di Biancaneve e Cenerentola siano dei baccalà lasciamo perdere. Inoltre se si vanno a vedere i primi film Disney e anche alcuni cortometraggi c'è un livello di inquietudine mostruoso. Eppure ci sta, ma come al solito i benpensanti desiderano proteggere le loro piccole creature dalle brutture del mondo includendo anche i propri demoni interiori. E cosa succede? Che se uno si trova ad affrontare i propri demoni senza esser mai stato consapevole da bambino è terrorizzato e lo scaccia via. Cerca di scacciarlo, ma più lo fa più quel demone si rafforza.
RispondiEliminaP.S.: grazie mille per ciò che hai detto sul disegno. Un giorno di qualche anno fa ho fatto vedere un disegno simile (quello presente nell'altro blog) ad alcuni miei amici e tutti hanno risposto "Peter Pan". Sono stata felicissima.
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