Melanconia di Costance Marie Charpentier, 1801
Malinconia, se non ci fosse bisognerebbe inventarla.
Quella dolce tristezza che ti culla in una notte senza stelle e insieme contempla la bellezza.
Malinconia, musa di poeti e di tutti gli artisti.
Malinconia, spleen, parola magica...
Quando come un coperchio, il cielo basso e greve
schiaccia l'anima che geme nel suo eterno tedio,
e stringendo in un unico cerchio l'orizzonte
fa del dì una tristezza più nera della notte,
quando la terra si muta in umida cella segreta
dove sbatte la Speranza, timido pipistrello,
con le ali contro i muri e con la testa nel soffitto marcito;
quando le immense linee della pioggia
sembrano inferriate di una vasta prigione
e muto, ripugnante un popolo di ragni
dentro i nostri cervelli dispone le sue reti,
furiose ad un tratto esplodono campane
e un urlo lacerante lanciano verso il cielo
che fa pensare al gemere ostinato
d'anime senza pace né dimora.
-Senza tamburi, senza musica, sfilano funerali
a lungo, lentamente, nel mio cuore: Speranza
piange disfatta e Angoscia, dispotica e sinistra
infilza nel mio cranio il suo vessillo nero.
(da I fiori del male di Charles Baudelaire)
Malinconia, bile nera, oblio.
Elegia (lamento funerario o poesia melanconica) di Apollinarij Michajlovič Vasnecov
Solo, fra i mesti miei pensieri, in riva
al mar là dove il tosco fiume ha foce,
con Fido il mio destrier pian pian men giva;
e muggian l'onde irate in suon feroce.
Quell'ermo lido, e il gran fragor mi empiva
il cuor (cui fiamma inestinguibil cuoce)
d'alta malinconia; ma grata, e priva
di quel suo pianger, che pur tanto nuoce.
Dolce oblio di mie pene e di me stesso
nella pacata fantasia piovea;
e senza affanno sospirava io spesso:
quella, ch'io sempre bramo, anco parea
cavalcando venirne a me dappresso...
Nullo error mai felice al par mi fea.
Vittorio Alfieri
Alla malinconia corrisponderebbe la terra eppure io ci vedrei l'acqua, quella di un lago con le ninfee sfiorato leggermente da un ramo di salice piangente.
Ninfee di Claude Monet, 1904
Ninfee di Claude Monet
Malinconia come contemplazione quando si vedono le foglie cadere, la luna che si affaccia pallida nella notte.
La caduta di Elizabeth Adela Forbes, 1897-'98
Luna che si alza sul mare di Caspar David Friedrich
Calante melinconia lungo il corpo avvinto
al suo destino
Calante notturno abbandono
di corpi a pien'anima presi
nel silenzio vasto
che gli occhi non guardano
ma un'apprensione
Abbandono dolce di corpi
pesanti d'amaro
labbra rapprese
in tornitura di labbra lontane
voluttà crudele di corpi estinti
in voglie inappagabili
Mondo
Attonimento
in una gita folle
di pupille amorose
In una gita che se ne va in fumo
col sonno
e se incontra la morte
è il dormire più vero.
Giuseppe Ungaretti
Airone di notte di Ohara Koson (Shoson)
Eppure quella malinconia dagli occhi neri, triste compagna (William Shakespeare) vista dal di fuori per alcuni può sembrare persino falsa.
Il lato diabolico della malinconia è quello non solo di far ammalare le sue vittime, ma anche di renderle presuntuose e miopi, addirittura quasi superbe. Si crede di essere come Atlante che da solo deve reggere sulle proprie spalle tutti i dolori e gli enigmi del mondo, come se mille altri non sopportassero gli stessi dolori e non vagassero nello stesso labirinto.
(Hermann Hesse)
È uno strano destino quello della malinconia. Prende anche se hai tutto. Il viso non mostra segni di sofferenza: è meglio una febbre che costringe a rimanere a letto malati. Se sei triste e stai soffrendo, dentro, nessuno capisce, nessuno ti crede; tutti pensano che sia un posa, uno strano modo di mettersi in mostra.
(Romano Battaglia)
Per alcuni di questi la malinconia può sembrare un enigma, qualcosa di sconosciuto
Melanconia I di Albrecht Durer, 1514
Eppure è molto più semplice.
Malinconia, calma incostante
Quattro allegorie: Fortuna (o Melanconia) di Giovanni Bellini, 1490 ca.
Malinconia, quella tristezza che a volte non puoi proprio fare a meno.
Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino,
perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura,
e nelle braccia dell'amore ed ascoltando il liuto
ti dimenticai, il tuo figlio infedele.
Tu però in silenzio mi seguivi,
ed eri nel vino che disperato bevevo,
ed eri nel calore delle mie notti d'amore,
ed eri anche nello scherno, che t'esprimevo.
Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite
ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo,
ora che dai miei viaggi son tornato:
tutto il mio vagare dunque era un cammino verso
di te.
Hermann Hesse
Ma come far capire loro cosa posso provare in quei momenti?
A volte mi sembra di sprofondare in un abisso e poi mi accorgo che sto nuotando nel cosmo.
L'infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Giacomo Leopardi
Monaco in riva al mare di Caspar David Friedrich, 1808 o 1810
Malinconia come contemplazione della natura, del Sublime.
La malinconia è una forma di interpretazione di ciò che ci sta intorno e ci fa cogliere sfumature che sfuggirebbero con altri stati d'animo (avremmo comunque altre valide visioni, perchè no?). La conclusione lasciata a Leopardi del "naufragar m'è dolce in questo mare" è esattamente quello che intendo per malinconia. Sto preparando un post su Leopardi!
RispondiElimina"Se sei triste e stai soffrendo, dentro, nessuno capisce, nessuno ti crede; tutti pensano che sia un posa, uno strano modo di mettersi in mostra."
RispondiEliminaMi è piaciuta molto questa frase...
Eh, la malinconia, musa ispiratrice e delicato ma costante tormento!