lunedì 16 maggio 2011

La fiaba de La Bella e la Bestia



di Walter Crane, 1874


di Anne Anderson

Dopo aver parlato del film Beastly, vorrei parlarvi della fiaba originaria.

Così come altre fiabe, anche questa deriva da Amore e Psiche però rispetto ad altre, è molto vicina soprattutto nell'inizio.

Come succede ad altre fiabe, anche questa ha diverse versioni, ma la più conosciuta è questa di cui faccio il riassunto:

Un ricco mercante ha con sé tre figlie bellissime (in altre versione sembra che ci siano anche dei figli maschi) solo che le due maggiori sono vanitose e presentuose e vorrebbero sposarsi solo con ricchi nobili (per questo rifiutano i pretendenti), mentre la minore è buona e umile di cuore, chiamata per questo da tutti Belle, ma non intende sposarsi con nessuno perché preferisce restare con suo padre.
Presto accadde che il mercante perdette tutto e così nessun pretendente era interessato alle figlie tranne alla minore per la sua bontà, ma questa preferì restare ancora con suo padre. Insieme andarono a vivere in una casa in campagna. Le due maggiori erano scontentissime al massimo, mentre Belle apprezzava questa vita semplice.
Dopo un po' di tempo il mercante ebbe una splendida notizia: delle sue navi mercantili stavano rientrando in porto colmi di ricchezze e perciò chiese alle tre figlie cosa desiderassero. Ovviamente le due maggiori volevano tutto ciò che potesse essere sinonimo di lusso, mentre Belle desiderava solo una rosa: dove abitavano non crescevano.
Quando il mercante raggiunse il porto, ebbe una triste notizia: le navi mercantili erano affondate (altre versioni dicevano che i creditori le presero con sé) così dovette tornare a casa senza niente.
Nel suo ritorno a casa venne colto da una tempesta e si rifugiò in un castello che sembrava desolato, ma ogni volta che desiderava qualcosa questa compariva.
Dopo aver mangiato e dormito, il giorno dopo decise di partire e nel giardino del castello vide un roseto. Pensando di far felice almeno Belle, il mercante colse una rosa, ma proprio in quell'istante comparve la Bestia che lo rimproverò di aver colto una delle sue adorate rose. Quest'azione comportò al mercante la segregazione nel castello, ma dopo aver saputo che aveva delle figlie decise che una di queste poteva sacrificarsi per lui.
Il mercante tornò addolorato a casa e informò le figlie del fatto. Belle accettò subito di recarsi dalla Bestia.
Bestia informò Belle che non le avrebbe mai fatto del male. Anzi, avrebbe preferito la sua compagnia.
Ogni sera, Bestia non mancava di cenare con Belle e ogni sera le faceva una proposta di matrimonio e ogni volta, Belle rifiutava lasciando la Bestia in preda allo sconforto.
Più il tempo passava, più Belle apprezzava la compagnia della Bestia, ma nonostante questo rifiutava sempre la proposta di matrimonio.
Uno dei regali della Bestia fu uno specchio magico che le consente di vedere il mondo esterno. Proprio in questo specchio, Belle vede che suo padre è gravemente malato così chiede alla Bestia se può ritornare a casa. La Bestia acconsente, sebbene a malincuore, e le dà un anello che basta metterlo vicino al letto per poter tornare a casa. Inoltre le chiede di tornare a casa dopo una settimana se no sarebbe morto per la tristezza.
Belle ritorna a casa grazie all'anello in più compare un baule con ricchi abiti. Le sorelle nel vedere ciò muoiono d'invidia e così insieme le chiedono di restare ancora un po', molto di più dei sette giorni promessi e Belle, senza sospettare dell'inganno, acconsente.
Superati i sette giorni, Belle sogna che Bestia sta morendo accanto alle sue adorate rose così decide di ritornare dalla Bestia.
Non trovandolo più, Belle va in giardino e vede la Bestia morente. Corre ad abbracciarlo e Bestia sentendo che Belle è tornata apre gli occhi e le dice che almeno morirà felice dopo averla vista.
Belle disperata lo supplica di non morire perché ha capito di amarlo.
A quelle parole, la Bestia riprende il suo vero aspetto ovvero di un principe bellissimo. Le racconta che è stato trasformato da una strega per punirlo del suo brutto carattere (altre versioni dicono invece che la strega gli diede l'aspetto di Bestia come una maledizione per invidia, il carattere non c'entra niente). Solo l'amore di una fanciulla lo avrebbe reso al suo normale aspetto.
Belle visse felice assieme al padre nel castello mentre le due sorelle vennero trasformate in statue di pietra.


La storia d'amore de La Bella e la Bestia è una delle più diffuse al pari di Romeo e Giulietta.
Qualche esempio?


Il Fantasma dell'Opera

qui nella versione del 1925 con Lon Chaney sr.

King Kong


qui nella versione del 1933

Notre Dame de Paris


qui nella versione del 1956 con Anthony Quinn (Quasimodo) e Gina Lollobrigida (Esmeralda)

Edward mani di forbice




La Bella che s'innamora della Bestia... Questa volta è la Bella che si comporta come il Principe Azzurro di tante fiabe: risveglia alla consapevolezza l'amato.
L'inizio è un po' titubante perché l'aspetto comporta la prima conoscenza dell'altro, ma poi abituandosi all'aspetto vengono fuori altre qualità come la bontà d'animo.

Non sempre però questo amore finisce bene.

"Oh no. Non sono stati loro. E' stata la Bella ad uccidere la Bestia."
(da King Kong)


Per saperne di più cliccate qui


Prossimamente parlerò del significato antropologico di questa fiaba e di altre.

Aggiornamento 19 maggio: ecco qui l'analisi

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