domenica 23 gennaio 2011

Luoghi comuni nell'arte

- Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace. -
- Che bel dipinto: sembra una fotografia. -
- Non ci capisco niente. -


Uno dei miei obiettivi verso questo mio blog non è solo di mostrare i miei lavori o di scrivere cose che mi vengono in mente, ma anche e soprattutto di rendere l'arte accessibile a più persone possibili solo che mi accorgo che sempre più luoghi comuni riempiono la testa.
Riguardo alla prima frase ne avevo già parlato qui, ma lo dico ancora: questa frase fa presupporre che la bellezza sia uguale al piacere, ma tutto ciò è completamente insensato poiché queste due cose sono assolutamente indistinte e spesso non coincidono.
Quante volte poi ho sentito la prima e la seconda frase.
La prima frase fa equiparare i dipinti alla fotografia, ma qui c'è un errore colossale poiché queste due arti sono talmente differenti. Inoltre, spesso si vede il dipinto tramite una fotografia o anche un video, ma quello che si vede non è bensì il quadro, ma una sua riproduzione: per apprezzare meglio un quadro bisogna vederlo dal vivo.
La fotografia poi viene vista come riproduzione della realtà, ma è inesatto oppure no se non avessimo della realtà una concezione statica: provate a spostarvi anche di un solo passo, quello che vedrete sarà completamente diverso da ciò che vedevate prima.
La terza frase poi si sente soprattutto per i quadri astratti o comunque incomprensibili. Infatti non serve che siano astratti per forza basta solo che non si capiscano e questo non vale solo per i quadri, ma anche per le forme strane delle varie arti.
Però attenzione: questo non giustifica tutte le forme d'arte insensate e come fare per distinguere? Basta sviluppare il proprio senso critico che non vuol dire porre una distanza tra le diverse forme d'arte, ma accoglierle e porsi in dubbio, provare a riformulare varie domande. Vi servirà un po' di allenamento.

Qualcuno magari dirà che non si occupa di arte, che appunto non capisce però quel che vi chiedo non è la storia dell'arte. Magari io, e altri che si occupano d'arte, posso vedere correlazioni però l'arte è qualcosa che appartiene a tutti, tutti quelli che sono disposti ad accoglierla.
Inoltre con "arte" non intendo solo la pittura, come spesso succede, ma le varie forme d'arte.

Quello che vi chiedo è di non essere pigri se vedete qualcosa, di non ricorrere a frasi banali e luoghi comuni, ma di attivare quella cosa strana che abbiamo in testa ovvero il cervello.



P.S.: Un'ultima cosa. non è che se prendete una riproduzione di un'opera d'arte come le tazzine con raffigurato il quadro o una poesia avrete un pezzo di quella opera. Questo è solo il kitsch però se ne siete consapevoli, buon per voi.

4 commenti:

  1. Sono completamente d'accordo con quello che hai scritto...
    E aggiungo che, secondo me, la terza frase è assolutamente sciocca... voglio dire, secondo me, non è che l'arte dia "da capire"... io credo che sia "da sentire"... uno deve capire un problema di matematica, non un'opera che ha davanti... quella la deve sentire, deve percepire quello che l'opera gli trasmette, deve asciarsi guidare dall'emozione, non dal raziocinio... Ogni qualsiasi cosa può essere un'opera d'arte se la guardiamo con gli occhi giusti... e col cuore giusto!...

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  2. Infatti l'arte è da sentire non da capire.
    Sai, il post è nato dopo quella tua frase (la seconda) e così ho pensato di fare un post riguardo ai luoghi comuni così "comuni" quasi da non rendersente conto.
    Diciamo che il tuo commento ha dato il la a un post che pensavo da tempo :)

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  3. Il terzo luogo comune lo uso spesso anch'io...
    Penso che l'Arte non sia sempre di facile lettura, alcune opere possono risultare piu' intuitive ed istintive di altre, ma forse è questione di gusti e condizionamenti...
    Io ad esempio cerco spesso un messaggio nascosto, quando invece l'opera non intende esprimere o divulgare qualcosa, ma semplicemente indagare un'emozione...
    Quindi faccio parte della schiera di quanti credono erroneamente che l'Arte sia da capire, invece che da sentire...
    Mentre mi pare di comprendere che è sulle emozioni che occorre far leva...magari rispecchiando il nostro mondo interiore, mentre osserviamo un'opera...
    Comunque anch'io ho usato in passato l'infelice espressione: " sembra una fotografia", talmente il soggetto protagonista del ritratto mi sembrava reale, al punto da pensare che si trattasse di uno scatto e non di un disegno...ed ero ad una mostra, con l'opera a pochi metri da me...
    Pero' mi sembrava che fosse un elogio all'opera, non avevo idea che la stessi sminuendo...
    Grazie per questo post chiarificatore.
    Buona fine domenica!
    Dony

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  4. Emozioni e sensazioni quando si guarda un quadro.
    Lo spettatore deve essere in bilico tra l'essere attenti e il lasciarsi abbandonare.
    Per quanto riguarda la seconda frase c'è da dire una cosa: per alcuni pittori è un elogio sentirsi dire "sembra una fotografia" soprattutto per quelli Iperrealisti che puntano tutto sul fotorealismo però sinceramente io non la vedo così: la pittura per me è come uno scatto, un impeto, un gesto che spezza l'armonia senza però romperla del tutto quindi puoi ben capire come il fotorealismo. Oppure realismo sì, ma ho bisogno di sentire il colore, ho bisogno di vedere quella goccia di materia poggiata sulla tela.
    Vedi tu se la seconda frase è un elogio o no, ma prima di usare quei luoghi comuni consiglio di immergersi nell'opera, di provare a sentirla sulla tua pelle.
    L'Iperrealismo non mi fa questo effetto

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