RavennaTeatro ha deciso di diffondere questo comunicato contro i tagli del Governo al fus (fondo unico dello Spettacolo):
AVVISO AI CITTADINI
Questo governo in tre anni ha dimezzato i finanziamenti al teatro.
Agiremo perché la qualità, la radicalità, il senso del nostro teatro non venga a meno.
Opereremo perché il livello occupazionale delle nostre imprese non venga intaccato.
Non intendiamo modificare gli impegni presi con la città, con gli spettatori, con gli studenti che partecipano alle nostre iniziative. Manterremo gli impegni stipulati con tutti gli artisti. Tutto ciò e nonostante una situazione economica gravemente compromessa.
Protestiamo contro questa concezione televisivo-barzellettiera della cultura.
Protestiamo contro un ministro dell'economia che pensa che la cultura non dia da mangiare.
Solo nella provincia di Ravenna sono centinaia e centinaia le persone che operano professionalmente nel teatro.
Protestiamo perché in nessuna altro paese europeo si è pensato di affrontare la crisi economica tagliando i finanziamenti alla scuola, alla ricerca, alla cultura.
Protestiamo contro la debolezza del ministro Sandro Bondi che annunciò assieme a Gianni Letta, al Festival del cinema di Roma, in pompa magna, il reintegro del Fus (fondo unico dello spettacolo), e che non ha proferito parola quando attraverso il cosiddetto “decreto milleproroghe” il suo governo ha deciso di tagliare pesantemente e ulteriormente il Fus.
Non avevamo mai operato in un’epoca così buia per la cultura italiana.
Dopo segue la firma di tutti coloro che hanno partecipato al Ravenna viso-in-aria, e così tra i quali io, e che sono d'accordo con questo comunicato. Non potevo non acconsentire.
Qui parla soprattutto del Teatro, ma è di tutta la Cultura che si parla e non solo.
A proposito il Ministro dalla rima lesta Sandro Bondi (provate a leggere le sue poesie: rabbrividerete di orrore) ha ottenuto la fiducia, salvo per 22 voti.
Benissimo, cosa crollerà dopo Pompei?
Ho letto da qualche parte una dichiarazione di Bondi, in cui afferma che i problemi non si risolvono con i finanziamenti ma con riforme profonde e coraggiose.
RispondiEliminaE infatti ce ne vuole di coraggio per togliere il pane di bocca a chi lavora in teatro, o in qualunque altro ambito culturale.
Ci vuole coraggio nel rimanere indifferenti di fronte allo sgretolamento di una delle aree archeologiche piu' importanti del mondo.
E ci vuole coraggio ad essere talmente sciocchi e semplicistici da attribuire la fonte dei problemi del nostro tempo ai film di Tarantino e al rock metal!
Ormai è tardi per aggiungere anche la mia firma sotto al comunicato contro i tagli, vero?
Ti avrei dato volentieri la delega per farlo tu al mio posto!
Buona giornata!
Dony
La firma era chiesta a tutti gli artisti che hanno partecipato alla rassegna teatrale Ravenna viso-in-aria però ti ringrazio.
RispondiEliminaQuesta lettera-comunicato vuole essere un ponte non solo per quanto riguarda i miei concittadini, ma anche verso la situazione nazionale e comunicare che anche in difficoltà continueremo a coltivare la qualità degli spettacoli.