venerdì 1 gennaio 2016

Il pavone e l'usignolo

Ci sono un pavone e un usignolo.






Il primo sfoggia fiero le piume della sua coda e il suo piumaggio sembra appartenere ad una notte dove gli occhi della coda formano le stelle.
Il secondo generosamente fa sentire il suo canto squillante e armonioso che tanto fa impazzire di gioia in chi lo ascolta (vedi qui). 


Da bambina lessi in un libro di racconti e favole, un confronto tra i due dove il canto dell'usignolo faceva vergognare il pavone della sua vanità.
Io, a dir la verità, non capivo: perché il pavone doveva vergognarsi delle sue piume se è nato con esse? Fanno parte di lui.
E comunque non vedevo di certo l'usignolo come il cattivo della situazione visto che lui ha fatto ciò che gli appartiene. 
A dirla tutta, per me era la morale ad essere cattiva perché vedeva il pavone come l'esempio della bellezza esteriore e l'usignolo come bellezza interiore.
Nelle favole (che ribadisco non sono la stessa cosa delle fiabe), la parte essenziale è la morale: tutto funziona in base alla morale stessa.
In una fiaba, si può vedere come gli elementi si evolvono.
Alla natura non le può fregare nulla della morale, non le importa chi sia il più bello anche perché non è questione di vanità neanche quando si tratta del pavone.
Perché vi scrivo questo e proprio in questo giorno?
Perché così come si può avere delle proprie ombre, si può temere anche la propria luce, il proprio potere (inteso come un Sì, posso farlo e lo faccio).
Vivete la propria natura, quella che vi appartiene, quella che vi fa sentire vivi e condividetela.
Non si tratta di vanità, di esibizionismo.
Nell'arte si dice sempre che la modestia e l'autostima debbano essere equilibrate.
Nella vita, magari non c'è questo bisogno di equilibrarle. 
Comunque, qualunque vita facciate, c'è sempre un qualcosa che vi faccia sentire vivi.
Non ci si dovrebbe vergognare per la propria bellezza e il proprio splendore.
Non bisognerebbe farlo per paura di essere giudicati e intesi come troppo.
Quindi, mi auguro che voi splendide creature viviate secondo la vostra natura.


P.S.: Ovviamente, quando si tratta dell'arte, non è che si nasca pronti al 100%. E questo anche nella vita. 


foto trovate su Pinterest

2 commenti:

  1. Come dici tu, le favole sono incentrate sulla morale e la loro funzione è quella. Anche in molte fiabe la morale cristiana medievale fa capolino, infatti si vede che il vanitoso e l'avaro vengono sempre puniti. Però sono idee umane, la natura non ha niente a che fare con queste convinzioni.

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    1. Sì ma nelle fiabe si può vedere meglio perché i cattivi vengono sempre puniti. E' più approfondito. Si può vedere come chi cerca di usurpare gli altri, chi tratta gli altri con disprezzo va a finire male.
      Nella favola che ho letto si vedevano solo questi due uccelli che mostravano la loro bellezza e basta. Non c'è nient'altro.
      Poi tieni conto che sin da bambina mi sento affezionata alla natura intesa anche come madre :)

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Grazie per i commenti

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