mercoledì 26 ottobre 2011

La gioia nel vivere

Vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi morire mai.

Questa forse è una delle citazioni errate più conosciute. Però alla fine cosa importa? L'importante è quello che comunica non tanto quello che l'ha detto la prima volta o come è stato detto.
Non è per fare i nozionisti, ma è proprio quello che suscita ad essere rilevante o no?


Anch'io sono stata colpita dalla morte di Marco Simoncelli.
A differenza di Amy Winehouse, la sua morte è arrivata improvvisa.
Forse nessuno si sarebbe mai aspettato la morte di questo ragazzo giovane, di soli 24 anni, così sorridente e cordiale.
Queste caratteristiche erano la sua forza e il suo tratto riconoscitivo anche per chi, come me, non segue le corse motociclistiche.
Quei riccioli così lunghi che sembravano far da cuscino alla testa, quella risata così aperta che manco per poco ci entravano gli insetti volanti, quel suo modo di essere, di stare lo facevano sembrare un ragazzo come tanti altri che sta "solamente" seguendo la sua passione.
Vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi morire mai.
Credo che Simoncelli abbia seguito questa citazione fino alla fine.
In un giornale, la sua morte è stata raccontata con dei versi dell'Iliade (ovvero con la morte di Patroclo ), ma io qui voglio leggere in lui solo la gioia della vita.
Vita bastarda! Aveva tutta la vita davanti! queste solo alcune delle frasi che ho letto in questi giorni.
Una grande rabbia verso la vita o meglio verso il destino che prima lo fa andare così in alto e poi cadere precipitosamente.
Alcuni dicono che più o meno se l'è cercata.
Io dico semplicemente che è morto facendo quello che amava.
Certo è una magra consolazione soprattutto per chi lo conosceva bene, per chi gli era accanto giorno dopo giorno però sarebbe totalmente ingiusto abbandonare tutto e affidarsi solo alla rabbia, al rancore.
Purtroppo la morte non ha una data di scadenza cioè non è che appena nasciamo, usciamo dalla vagina, abbiamo già la data di scadenza come succede con i prodotti.
La vita la si crea giorno dopo giorno, con le persone e le emozioni che incontri.
Sarebbe troppo bello se i bambini e i giovani non morissero mai. Ci sembrerebbe più equo però non è così.
Ovviamente non sto parlando degli stermini, degli incidenti che erano prevedibilissimi.
Ora non so neanche se davvero ci sono state delle mancanze da parte di qualcuno o di qualcosa per la morte di Simoncelli.
Comunque alla fine moriamo tutti, ci decomponiamo allo stesso modo così però è la vita che hai trascorso che fa la differenza.
Non dipende tanto quanto viviamo, ma come.
Voglio finire con una frase inventata da me e che ho scritto anni fa alle superiori:

Nascere piangendo,
morire sorridendo.
E così una vita non si sprecò.

Preferisco ricordarti con questo tuo ultimo video (clicca qui) e non con quello dell'incidente.
Preferisco che sia questo il tuo ultimo video quello più legato al ricordo tuo.

2 commenti:

  1. "Non dipende tanto quanto viviamo, ma come", più o meno sei riuscita sintetizzare il mio pensiero e credo anch'io che sic sia morto facendo ciò che amava

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  2. Ovviamente non posso sapere quali siano stati i suoi ultimi pensieri però si vedeva che ciò che faceva gli piaceva.
    I suoi occhi erano davvero limpidi.
    Mancherà molto anche a chi non segue le corse motociclistiche.

    RispondiElimina

Grazie per i commenti

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