Poche ore fa ho letto questo articolo Il primo giorno di scuola vi racconto la "non scuola" di Marco Martinelli, regista e drammaturgo della compagnia teatrale ravennate Teatro delle Albe e mi sono riconosciuta in quel fuoco.
La non-scuola è stata parte della mia vita (qui tutti i post dedicati ad essa e qui di cosa si tratta nel sito della compagnia) e mi ricordo ancora le sensazioni dopo aver realizzato il mio primo spettacolo non-scuola.
E' tutto successo nel secondo anno dell'Accademia di Belle Arti e lo spettacolo era tratto da Le presidentesse di Werner Schwab e avevo come guide Antonio Rinaldi e Eugenio Sideri.
Me lo ricordo molto bene quel fuoco.
Mi ricordo di quando come reazione dovevo alzarmi dalla mia sedia urlando e facendo cadere la sedia all'indietro. Poi dovevo alzare la sedia e prenderla con forza sbattendola per terra ogni volta che dicevo "Merda! Merda! Merda!". Stavo recitando, ma tutta l'azione era molto fisica. (piccola nota se qualcuno se lo sta chiedendo: non ho rotto niente)
Me lo ricordo di quando finito lo spettacolo mi sentivo calda, come se ogni vena del mio corpo si fosse aperta inondandomi di calore.
di Susan Seddon Boulet
E per me non solo nel teatro.
E' come danzare con il fuoco e poi esplorarlo, conoscere la potenza non solo della fiammata intensa ma anche quello del barlume. Insomma, conoscere le sfumature, apprenderle, assorbirle.
Vivere con questo fuoco, mantenerlo vivo.
Essence (Soul) di Tom Fleming
Nonostante tutto, nonostante le difficoltà, nonostante a volte certi progetti possono non andare a buon fine.
Non solo nell'arte ma anche nella vita.
autore non trovato
Mantenere quel fuoco vivo come se ne fossimo custodi senza aver paura del proprio splendore, della propria fiamma che ci anima, della propria luce.
E magari può succedere di sentire il proprio fuoco estinto però succede che a volte così non è, che basta una fiammella per farla rinascere.
di Stephanie Pui-Mun Law
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