I film d'animazione sono tra i miei preferiti e già all'inizio di quest'anno ho scritto questo elogio.
Qualche giorno fa ho visto questo cortometraggio realizzato da Lou Hamou-Lhadj e da Andrew Coats, due animatori che nella loro carriera hanno lavorato anche per la Pixar e qui hanno per un'altra casa produttrice, la Quorum Films LLC come si può leggere alla fine dei titoli di testa e dal sito del cortometraggio.
(il video era disponibile per un tempo limitato e infatti ora non lo è più)
In questo video spiegano come abbiano voluto portare temi adulti anche nell'animazione.
Sinceramente, non ho mai avuto dubbi su questo.
Non penso che i film d'animazione siano roba solo per bambini anche quando sono diretti a loro oppure un film come Fantasia che per me è un autentico capolavoro assoluto, amato sin da bambina, uno dei miei film preferiti in assoluto e non solo per quanto riguarda quelli di animazione.
Un esempio di film d'animazione indirizzati agli adulti è senz'altro Valzer con Bashir di Ari Folman del 2008 dove si parla del Guerra del Libano.
E che dire di film come La collina dei conigli (1977) e I cani della peste (1982, qui il trailer), entrambi tratti dai romanzi omonimi di Richard Adams, sceneggiati, prodotti e diretti da Martin Rosen?
Il primo è senz'altro più famoso dell'altro che parla di due cani che scappano da un centro di ricerca dove vengono realizzati a loro e ad altri animali la vivisezione e sperimentazione scientifica.
Eppure c'è ancora chi pensa "Ma non è troppo violento per un film per bambini?"
Non saprei dire da quando è partito tutto questo.
Alcuni dicono che tutto è partito da come siamo stati educati coi film disneyani dimenticando che anche in questi ci sono momenti che possono essere traumatici.
E da una parte sono d'accordo che ci possano essere eventi dolorosi in film per bambini e molti di questi sono tratti da fiabe.
Le fiabe non raccontano ai bambini che i draghi esistono. I bambini lo sanno già. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere uccisi.
Gilbert Keith Chesterton
E questo non solo nei film d'animazione ma anche nei libri di illustrazione.
Per esempio Hansel e Gretel di Lorenzo Mattotti è stato osteggiato da diversi genitori per la sua carica espressiva, così cupa e angosciante.
Eppure sento di molti bambini che, anche se spaventati, sono incuriositi e in fremente attesa quando viene narrata loro la fiaba o gliela si fa vedere attraverso delle illustrazioni.
Ma di certo non farei vedere a un bambino film che parlano di guerra o altro e credo che tutti abbiano presente La tomba delle lucciole giusto per fare un esempio.
Spesso poi si pensa che già il disegno sia una forma d'attrazione per loro perché più riconoscibile e più accettabile ma questo vuol dire sottovalutare appunto la sua carica espressiva.
Sarebbe come far vedere a un bambino un film come Apocalypse Now per fare un esempio.
Vedere un film così sarebbe sottoporlo alla cura di Lodovico di Arancia meccanica, un altro film che di certo non è adatto ai bambini ma se fosse stato un film animato di sicuro alcuni avrebbero detto: "Ma non è troppo violento o complicato per i bambini?"
Sono d'accordo che i bambini non debbano vivere sotto una bolla di protezione e sarebbe ingenuo pensare che l'infanzia sia tutta all'acqua di rose e in questo caso non sto parlando neanche dei bambini maltrattati o privi dei loro diritti.
Il mondo interiore di un bambino è vivo e pulsante, quasi con una visione animistica e con una percezione di se stessi come se fossero un altro.
E consideriamo anche che l'immaginazione del bambino è in continua evoluzione nei suoi anni.
L'animazione è più di un genere, è un modo di narrare attraverso disegni (che siano fatti a mano o in computer grafica) la realtà così come lo sono i libri illustrati e i fumetti e sarebbe stupido e semplicistico pensare che i film animati siano destinati solo ai bambini come se fossero film preparatori a quelli "veri" ovvero in carne e ossa.
P.S.: Nell'animazione giapponese basti pensare non solo ai film che alcuni non sono adatti agli adulti, ma anche alle serie televisive, anche a quelle recenti. Titoli come Berserk, L'attacco dei giganti, Higurashi, Elfen Lied, Tokyo Ghoul, Death Note ed altri ancora sono esempi di come l'animazione possa essere un genere per adulti.
Grazie per Hansel e Gretel, stupendo, non lo conoscevo.
RispondiEliminaIn ogni caso, non ho mai capito nemmeno io il binomio animazione=prodotto per bambini.
Ma evidentemente esiste solo qui da noi questo pregiudizio.
In Giappone, come dici, una serie tv animata può essere come CSI in America o Romanzo Criminale in Italia.
Moz-
Piacere di avertelo fatto conoscere :)
EliminaPer qui intendi solo l'Italia o l'Occidente?
Italia in primis.
EliminaMoz-
Penso che il media dell'animazione stia cambiando... pian piano ci stiamo togliendo molti pregiudizi al riguardo. Spero solo che non si arrivi all'estremismo opposto: che diventi qualcosa solo per adulti..
RispondiEliminaPiù che altro penso che stia cambiando il modo di percepirlo da parte dello spettatore, ma ci sono ancora alcuni che continuano a pensarlo. Per quanto riguarda la tua ultima frase, spero proprio di no.
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