A volte si rimprovera alla bellezza di essere effimera, troppo breve e così la si cerca di rendere eterna. Questo vale anche per le nostre vite per le quali l'eternità sembra essere il sogno più grande.
Mi chiedo il perché di questa smania. Se noi vivessimo per sempre, non vivremmo per davvero perché i giorni si susseguiranno e non sei più spinto a cercare, a inseguire e seguire. Come forse avrete capito leggendo qualche post mi piace la mitologia greca e nel profondo penso che gli dei invidiassero gli umani perché li vedono battersi sapendo che un giorno il loro corpo cesserà di esistire. Sono convinta che se noi fossero come delle farfalle, molti non volerebbero perché saprebbero quanto poco gli rimane. La farfalla non si mette a pensare a queste cose, la farfalla non pensa e vola libera. Per questo è bella.
Non ci possiamo godere la bellezza proprio nel suo essere effimera? L'arte non è forse un modo più onesto per rendere eterno l'effimero?
Oggi ho fotografato dei boccioli di rosa e qui li voglio rendere eterni.
Queste ultime immagini sembrano rievocare (o è meglio dire il contrario?) i dipinti di una certa pittrice americana:
Georgia O' Keeffe (1887 - 1986)
foto di Alfred Stieglitz, fotografo e suo marito
Fiore blu, 1918
Musica blu e verde, 1921
Iris nero
Musica rosa e blu
Iris nero III, 1926
Canna Rossa, 1925
Sembra quasi che la Natura stessa ci invita a non disprezzare così tanto ciò che noi consideriamo le nostre vergogne sennò non si spiegherebbe come mai alcuni fiori siano così:
Sembra quasi che ogni petalo rappresenti un lembo come se fosse un sipario verso una piccola stanza, verso qualcosa di intimo e segreto; porte verso abissi di colore e luce.
Sembra quasi che ogni petalo rappresenti un lembo come se fosse un sipario verso una piccola stanza, verso qualcosa di intimo e segreto; porte verso abissi di colore e luce.
Meravigliosa Natura...
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bel post!
RispondiEliminaGrazie :)
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