giovedì 14 aprile 2016

Clizia di Alessandro Lonzi

Quest'anno partecipo a diversi progetti e in uno di questi faccio la comparsa.
Si tratta del mediometraggio (nota: è diventato poi un lungometraggio) di Alessandro Lonzi intitolato Clizia.



(tratto dalla pagina Facebook)



Di lui e della sua arte ve ne ho parlato altre volte sul mio blog (vedi qui. qui e qui).
Chi è Clizia?
(da Wikipedia) Clizia è una ninfa della mitologia greca. Ripudiata dall'amato, il Sole, viene raffigurata nelle vesti di una fanciulla piangente oppure mentre si compie la sua trasformazione in girasole anzi per la precisione in Eliotropio tipo di pianta conosciuta ai tempi dei Greci.
Clizia è una delle giovani amate dal Sole. Il dio però si innamora di Leucotoe, figlia del re Orcamo, e, assunte le sembianze della madre della ragazza, si introduce nella sua stanza e la seduce. Ingelosita e offesa, Clizia riferisce l'accaduto al padre di Leucotoe, che, in preda all'ira, ordina di seppellire la figlia viva in una buca profonda. Disperato, Apollo cosparge il luogo della sepoltura di un nettare profumato; dalla terra inumidita nascerà la pianta dell'incenso. Clizia, ripudiata da Apollo, passa i giorni a seguire con lo sguardo il percorso del carro del Sole, finché, consumata dal dolore, si trasforma in girasole, il fiore sempre rivolto verso il Sole.




di Evelyn de Morgan, 1887




di George Frederick Watts



di Elizabeth Sonrel



di Jean Francois de Troy



di Andrea Appiani



di Frederick Leighton



di Nicolas-René Jollain



di Charles de la Fosse





Non è la prima volta che il regista si confronta con la mitologia greca. 
Basta guardare questo video sempre diretto da lui e basato sul mito di Daphne.





Sempre un mito di trasformazione e che vede tra l'altro il dio del Sole.
Questa volta però si tratta di un progetto più ambizioso, di maggior durata e che vede la partecipazione di diversi artisti ravennati.
Per un progetto simile ci vuole un budget che al momento non si dispone e si spera che tramite il crowfunding si possa realizzare, ma lasciate che sia lui a dirvelo.





Basta anche che tanti diano poco e insieme si ottiene molto.
Ecco dove potete donare.


Come ho detto io faccio la comparsa, sarò la Driade dell'Uva e per me si tratta di una nuova esperienza essere filmata.





La recitazione teatrale e quella filmata hanno diversi punti di differenza.
Per esempio essere filmati permette agli spettatori di essere condotti anche verso i primi piani dell'attore quindi ogni cosa che lui fa non ha così tanto bisogno di essere sostenuta come per il teatro.
In teatro non puoi fare un breve cenno, quasi impercettibile, che magari può essere visto solo dalla prima fila.
Nell'essere filmati si tende ad abbassare un po' il "tono" (non inteso di voce) della recitazione.
Inoltre in teatro si recita dall'inizio alla fine ma quando sei filmato, si rispetta di più l'ambiente del set per far sì che i continui spostamenti non influiscano sul budget.
Questo comporta anche un'ulteriore sfida: non viene rispettata l'evoluzione del personaggio, ma diventa frammentario. Quindi bisogna sapere esattamente tutto il percorso del personaggio e sapere a che punto sei in quel preciso punto, quali sono le tue emozioni, i tuoi pensieri, le tue motivazioni ecc...
Per me questo non è un problema perché io ci sarò solo in una scena e poi anche se interpreto una parte piccola, interpreto una Driade ovvero una ninfa degli alberi, una creatura non umana.
Mi aspetta un bel lavoro ovviamente niente in confronto a quello dei miei colleghi. Ci sono per esempio Marte, Venere, Apollo ecc... ma una caratteristica della mitologia greca è di quanto umano ci sia negli dei dell'Olimpo e parlo delle loro emozioni quali gelosia, rabbia, invidia e desiderio.
Ogni emozione, anche quelle cosiddette negative, vengono esaltate.


Spero che possiate partecipare alla raccolta fondi.
Non lo dico solo perché ci sono anch'io. Lo dico soprattutto perché sarebbe ingiusto che un progetto che impiega così tante persone, la loro arte soprattutto, non possa esserci oppure venire ridotta per un budget insufficiente.
Intanto potete seguire già da voi i progressi nella pagina Facebook così potete vedere anche i protagonisti, i costumi e altro ancora.
Questo post poi sarà il primo che dedicherò a questo mediometraggio perché seguirò gli sviluppi.
Grazie a tutti voi.



Curiosità:
Il nome Clizia deriva dal greco e significa proprio “colei che si inclina”, ovvero, secondo la polisemia del verbo, “colei che si inclina, si muta e ha la dedizione verso qualcosa” (da qui)

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