Vado sul mio blog e noto questo: sono passati esattamente sei mesi da quando ho scritto l'ultimo post ovvero il resoconto sullo spettacolo finale del Teatro Accademia Marescotti (vedi qui).
Già da tempo i post diminuivano sempre di più vedendo anche come diminuivano le visualizzazioni e i commenti.
E' tutto correlato, un tassello che cade su un altro tassello.
Senza contare che ormai i blog hanno fatto il loro tempo. Troppo lunghi da leggere anche se si cerca di accorciare il più possibile.
Certo, ci sono le eccezioni, blog che continuano ad essere seguiti ma questi lo erano anche diversi anni fa. Può anche darsi che alcuni di loro si siano accorti che le visualizzazioni totali sono diminuite rispetto ad anni fa, ma ancora continuano.
Poi non so se è una mia impressione, ma mi sembra ci sia una diversa percezione per alcuni tra il leggere un blog e un sito. Ovvero che per alcuni il blog sembra qualcosa di amatoriale, uscito fuori dal guizzo di un momento di follia, mentre il sito è invece qualcosa di professionale.
Ecco, questa dicotomia mi sembra piuttosto sciocca perché io li vedo alcuni di questi siti e direi che di professionale hanno ben poco: piene di errori e non solo ortografici (alcuni di questi possono capitare), immagini prese a caso e senza alcun autore attribuito.
A volte, alcuni mi hanno detto che sono una giornalista e io, tutta imbarazzata, dico di no, che chiamarmi giornalista mi sembra un po' troppo. Poi leggo alcuni siti e tutto ciò mi rende perplessa, articoli dove non c'è nessuna elaborazione, dove si prende quel che c'è nel web senza rielaborarlo o di capire, dove non si vanno a cercare le fonti.
Alcuni potrebbero anche dirmi di fregare delle visualizzazioni, dei commenti ma questa situazione è durata un bel po'. E a dir la verità, se davvero volessi scrivere per me stessa, terrei un diario segreto, non un blog pubblico.
Sarà un mio difetto, ma non riesco a sorvolare sopra senza contare che la voglia di scrivere poco a poco si stava scemando.
Gli argomenti c'erano, ma mentre prima mi bastava poco per pubblicarli, adesso invece è più un "No." Solo che non è un "No." urlato, è più privo di interesse.
Ormai non sono più interessata a tenere il blog.
Ovviamente il blog rimane così come i post perché, a dispetto di tutto, sono grata.
Perché, nonostante tutto, il blog è stato utile a qualcuno e anche se l'anno prossimo non festeggerò con un post i 10 anni di blog (mi sarebbe piaciuto), niente del blog è stato tempo perso.
Finisce qui la mia stagione di blogger?
Non lo so. Chissà dove mi condurranno queste mie farfalle eterne.
P.S.: Se c'è qualcuno che è interessato a vedere cosa faccio, qualche mese fa mi sono iscritta a Instagram. Eccomi qua
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