I film sulle fiabe aumentano sempre di più e ora non basta più fare un film reinventando una sola fiaba.
Ne possiamo combinare quante ne vogliamo anche di origine diversa.
Insomma, delle fanfiction (Dopotutto 50 sfumature di grigio deriva da una fanfiction di Twilight)
Ed è così per il film che deve ancora arrivare ovvero Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio, prequel de Biancaneve e il Cacciatore.
In pratica qui abbiamo la regina di ghiaccio (o delle nevi) sorella della matrigna di Biancaneve, la fiaba di Hans Christian Andersen assieme a quella dei Grimm.
Capite ora perché la sto chiamando fanfiction?
Oggi chattavo su Facebook con Marco Goi del blog Pensieri Cannibali sul film che avevo visto ieri sera ovvero Into the Woods (lui realizzò questa recensione quando il film è uscito).
Ed ecco cosa gli ho scritto (ATTENZIONE: Pericolo Spoiler)
Si capisce dal poster che prenderò pieno possesso del film?
Allora innanzitutto ero incuriosita da questa trasposizione non solo perché viene da un musical ma soprattutto perché da quel che ho letto è ispirato a un saggio sulle fiabe che viene considerato un must ovvero Il mondo incantato di Bruno Bettelheim.
Alcune cose mi sono piaciute: il film è ispirato alle versioni dei Grimm e si vede soprattutto da Cenerentola che non ha la fata madrina e scarpetta di cristallo (quella ispirazione francese di Perrault. Piccola curiosità: in realtà la scarpetta di vetro in origine era di pelo: ci fu un refuso letterario.) Poi sempre in Cenerentola vediamo le sorelle che si tagliano una il calcagno e l'altro l'alluce per poi venire accecate. Cioè abbiamo un film che letteralmente inserisce ciò che c'è nella fiaba originale.
Le canzoni non mi sono piaciute anche perché mi sono sembrate tutte uguali ed era più un raccontato cantato. Non erano veramente canzoni. L'unica canzone che mi è piaciuta è quella finale perché la trovo in linea con ciò che stava succedendo. Anche la canzone che la strega canta a Raperonzolo mi è piaciuta forse per la sua brevità.
La grande importanza che è stata data a Johnny Depp nella promozione l'ho trovata semplicemente ridicola. Ha sì una piccola parte ma mi sembra che abbiano spinto perché ormai fa richiamo soprattutto se è truccato e ha un cappello.
Alcune cose mi sono piaciute: il film è ispirato alle versioni dei Grimm e si vede soprattutto da Cenerentola che non ha la fata madrina e scarpetta di cristallo (quella ispirazione francese di Perrault. Piccola curiosità: in realtà la scarpetta di vetro in origine era di pelo: ci fu un refuso letterario.) Poi sempre in Cenerentola vediamo le sorelle che si tagliano una il calcagno e l'altro l'alluce per poi venire accecate. Cioè abbiamo un film che letteralmente inserisce ciò che c'è nella fiaba originale.
Ho persino il mio poster personale.
Credevate che non l'avrei avuto?
Io sono Johnny Depp. Cappello e trucco compreso
I principi li ho trovati ridicoli, forse ancora più ridicoli del principe di Cenerentola della Disney. Cioè avrei tanto voluto essere al cinema quando i due principi cantano Agony con Chris Pratt che si inarca "tragicamente" all'indietro e poi si sbottona la camicia e suo fratello si sbottona lo stesso la camicia con la faccia del "Non posso mica essere da meno."
Avrei voluto essere al cinema per sentire le reazioni. Io avrei riso sguaiatamente.
L'ho trovato troppo di derivazione teatrale. Anzi, a volte era anche troppo teatrale per il teatro e qui ci metto anche Meryl Streep. Mi sembra che si sforzi troppo per dimostrare a tutti di essere la cattiva, la strega. So che tu non la ami tanto, ma la trovavo più credibile e naturale ne Il diavolo veste Prada. Lì non aveva il bisogno di dimostrare chissà cosa. Lo sapeva e basta.Cappuccetto Rosso l'ho trovata irritante, il ragazzo un po' meno.
Anna Kendrick ed Emily Blunt le ho viste impegnarsi nel loro ruolo, ma mi sembrava che la sceneggiatura non permetteva a loro un maggior sviluppo. E poi ci sono cose che non capisco. Allora viene rivelato al fornaio che oltre alla maledizione ha una sorella ovvero Raperonzolo. Embé? Non ha nessun interesse nel sapere chi è, che fine ha fatto?
Quindi? Mi è piaciuto? Mi ha deluso.
Infine anche la stessa Raperonzolo (che questa non è minimamente comparabile alla disneyana). Okay, anche qui le cose all'inizio sono come la fiaba dicono. Non sarà la sorella del fornaio però come dice la fiaba le vengono tagliati i capelli, viene portata chissà dove (in realtà dovrebbe essere un deserto ma vabbé) con il principe accecato. Li vediamo fuggire e poi? che fine fanno? Scompaiono e quando ho finito il film ho ricontrollato. In pratica scompaiono quando mancano 40 minuti dalla fine.
E poi altre cose che non mi spiego o che ho perso: se la strega ha dimostrato di far ritornare alla vita la mucca, perché non ha fatto resuscitare anche la madre del ragazzo? Forse perché la vacca veniva a suo vantaggio ma allora perché gli altri non gliel'hanno chiesto?
FINE
Andando su Wikipedia ho letto poi come c'erano altri personaggi delle fiabe e di come il ruolo di Raperonzolo è stato ridotto.
Capisco che in due ore mettere tutti quanti i personaggi sarebbe stato troppo, ma se scegli di inserire un personaggio portalo fino alla fine. Fa' dei cambiamenti che siano però sensati.
Ci saranno sempre dei fan del purismo assoluto, ma che sia libro, teatro o cinema o quant'altro ancora stiamo parlando di media diversi e che hanno approcci diversi.
Un libro lo puoi leggere anche a puntate e hai la capacità di ritornare indietro se non hai capito bene una cosa. Al cinema questo non ti è permesso di farlo.
Un libro ti racconta filo per segno ogni cosa, al cinema lo fai capire con le scenografie, la musica ecc... Una voce che fa da narratore per tutto il film alla fine diventa davvero seccante.
Il teatro e il cinema poi hanno due approcci diversi nella recitazione anche se ormai, e meno male, è cambiato molto nel teatro ovvero che un'esagerazione di gesti come se tu stessi iperventilando è considerata datata. Comunque le differenze rimangono tra teatro e cinema anche perché nel teatro non c'è nessuno che ti fa zoomare a tal punto da avere i dettagli.
Senza considerare che molti eventi teatrali, se trasmessi in tv, perdono gran parte della loro forza.
Inoltre c'è una cosa che mi disturba parecchio in queste trasposizioni di fiabe ed è il volerle modernizzare a tutti i costi.
Anzi fare sì che il messaggio, la morale, prevalga sui personaggi.
Nella fiaba la morale è attraverso la storia per questo non viene specificata alla fine.
Ma così si fa il lavoro della favola dove la cosa più importante è la morale.
In più adesso va di molto il girl power, il femminismo tra le protagoniste delle fiabe perché sì non vogliamo più fanciulle passive, ma che combattono (anche senza aver avuto alcun addestramento e no, qui non sto parlando di Mulan), che spaccano i culi.
Il punto è che solo questo non basta nella caratterizzazione del personaggio e così c'è una maggiore povertà di carattere di tutte quelle principesse passive a lungo odiate.
Capita che, come la maggior parte dei libri che vogliono mandare un messaggio, manchino di qualcosa. Sembrano più dei compiti.
Per esempio se il film ha avuto successo al botteghino, allora è doveroso fare un seguito o comunque collegato.
Ho visto il cortometraggio Frozen 2 e cosa posso dirvi se non che è un'intera sequela di fanservice totale fatta soltanto per far ricordare ancora il primo Frozen?
Per quanto riguarda Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio, questo è quello che doveva succedere.
In pratica si era pensato ad un sequel, ma visto che l'attrice di Biancaneve (ovvero Kristen Stewart se c'era bisogno di ricordarlo) ha avuto una relazione col regista Rupert Sanders, una scappatella e in più lui era sposato e con due figli, allora si è pensato ad un altro modo e così hanno realizzato un prequel così non c'era bisogno di utilizzare Biancaneve senza neanche bisogno di usare un'altra attrice per impersonarla e si è anche cambiato il regista. Fai anche solo un passo falso e Hollywood te la fa pagare. Basta chiedere a Winona Ryder (per la faccenda del taccheggio) e a Elizabeth Berkley (attrice di Showgirls). Ci vogliono anni perché Hollywood ti riprenda.
In più, mossa davvero subdola, hanno preso la fiaba che ha fatto da ispirazione a Frozen ovvero La regina di ghiaccio di Hans Christian Andersen, uno dei film di maggior successo di sempre (l'ottavo nella classifica complessiva), ma no, non è Elsa.
E sempre parlando di sequel, si è confermato qualche mese fa quello di Maleficent. Che-cosa-diavolo-ci-mettono?
Se già il primo film è "ispirato" al film disneyano del 1959, nel secondo quale storia vogliono inserire?
Mi sembra sempre di più che tutti questi film sulle fiabe stiano diventando delle parodie e prendono il posto di tutte quelle parodie che sono partite da Scary Movie.
E allora cosa fare?
Non so voi, ma io continuerò a leggere le fiabe.
P.S.: I personaggi delle fiabe tutti assieme non è solo un'idea presa da Once Upon a Time o dalla serie di fumetti Fables.
Ricordo ancora che questo film deriva da un musical di Broadway del 1987, l'anno della sua prima produzione.
Inoltre c'era il film del 2005 I fratelli Grimm e l'incantevole strega con Matt Damon, Heath Ledger e Monica Bellucci.
FINE
Andando su Wikipedia ho letto poi come c'erano altri personaggi delle fiabe e di come il ruolo di Raperonzolo è stato ridotto.
Capisco che in due ore mettere tutti quanti i personaggi sarebbe stato troppo, ma se scegli di inserire un personaggio portalo fino alla fine. Fa' dei cambiamenti che siano però sensati.
Ci saranno sempre dei fan del purismo assoluto, ma che sia libro, teatro o cinema o quant'altro ancora stiamo parlando di media diversi e che hanno approcci diversi.
Un libro lo puoi leggere anche a puntate e hai la capacità di ritornare indietro se non hai capito bene una cosa. Al cinema questo non ti è permesso di farlo.
Un libro ti racconta filo per segno ogni cosa, al cinema lo fai capire con le scenografie, la musica ecc... Una voce che fa da narratore per tutto il film alla fine diventa davvero seccante.
Il teatro e il cinema poi hanno due approcci diversi nella recitazione anche se ormai, e meno male, è cambiato molto nel teatro ovvero che un'esagerazione di gesti come se tu stessi iperventilando è considerata datata. Comunque le differenze rimangono tra teatro e cinema anche perché nel teatro non c'è nessuno che ti fa zoomare a tal punto da avere i dettagli.
Senza considerare che molti eventi teatrali, se trasmessi in tv, perdono gran parte della loro forza.
Inoltre c'è una cosa che mi disturba parecchio in queste trasposizioni di fiabe ed è il volerle modernizzare a tutti i costi.
Anzi fare sì che il messaggio, la morale, prevalga sui personaggi.
Nella fiaba la morale è attraverso la storia per questo non viene specificata alla fine.
Ma così si fa il lavoro della favola dove la cosa più importante è la morale.
In più adesso va di molto il girl power, il femminismo tra le protagoniste delle fiabe perché sì non vogliamo più fanciulle passive, ma che combattono (anche senza aver avuto alcun addestramento e no, qui non sto parlando di Mulan), che spaccano i culi.
Il punto è che solo questo non basta nella caratterizzazione del personaggio e così c'è una maggiore povertà di carattere di tutte quelle principesse passive a lungo odiate.
Capita che, come la maggior parte dei libri che vogliono mandare un messaggio, manchino di qualcosa. Sembrano più dei compiti.
Per esempio se il film ha avuto successo al botteghino, allora è doveroso fare un seguito o comunque collegato.
Ho visto il cortometraggio Frozen 2 e cosa posso dirvi se non che è un'intera sequela di fanservice totale fatta soltanto per far ricordare ancora il primo Frozen?
Per quanto riguarda Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio, questo è quello che doveva succedere.
In pratica si era pensato ad un sequel, ma visto che l'attrice di Biancaneve (ovvero Kristen Stewart se c'era bisogno di ricordarlo) ha avuto una relazione col regista Rupert Sanders, una scappatella e in più lui era sposato e con due figli, allora si è pensato ad un altro modo e così hanno realizzato un prequel così non c'era bisogno di utilizzare Biancaneve senza neanche bisogno di usare un'altra attrice per impersonarla e si è anche cambiato il regista. Fai anche solo un passo falso e Hollywood te la fa pagare. Basta chiedere a Winona Ryder (per la faccenda del taccheggio) e a Elizabeth Berkley (attrice di Showgirls). Ci vogliono anni perché Hollywood ti riprenda.
In più, mossa davvero subdola, hanno preso la fiaba che ha fatto da ispirazione a Frozen ovvero La regina di ghiaccio di Hans Christian Andersen, uno dei film di maggior successo di sempre (l'ottavo nella classifica complessiva), ma no, non è Elsa.
E sempre parlando di sequel, si è confermato qualche mese fa quello di Maleficent. Che-cosa-diavolo-ci-mettono?
Se già il primo film è "ispirato" al film disneyano del 1959, nel secondo quale storia vogliono inserire?
Mi sembra sempre di più che tutti questi film sulle fiabe stiano diventando delle parodie e prendono il posto di tutte quelle parodie che sono partite da Scary Movie.
E allora cosa fare?
Non so voi, ma io continuerò a leggere le fiabe.
P.S.: I personaggi delle fiabe tutti assieme non è solo un'idea presa da Once Upon a Time o dalla serie di fumetti Fables.
Ricordo ancora che questo film deriva da un musical di Broadway del 1987, l'anno della sua prima produzione.
Inoltre c'era il film del 2005 I fratelli Grimm e l'incantevole strega con Matt Damon, Heath Ledger e Monica Bellucci.
Thanks per la citazione!
RispondiEliminaNon ricordarmi però il cortometraggio Frozen 2... teribbbile! :)
Beh la citazione mi sentivo di doverla fare visto che è partito tutto da lì. E per quanto riguarda il teribbbile di Frozen 2... Ti capisco.
EliminaInto the woods mi è piaciuto, però sinceramente mi aspettavo di più. Le mie amiche che hanno visto il film con me, si sono annoiate e per poco non si addormentavano sulle poltrone del cinema!! Per quanto riguarda Biancaneve e il cacciatore non mi è piaciuto tanto, l'ho trovato troppo oscuro, dark e non vedo il bisogno di un seguito, per di più senza Biancaneve. INVECE AMO ONCE UPON A TIME. Io ho un blog di cinema se vuoi dare un'occhiata➡ gattaracinefila.blogspot.it
RispondiEliminaOnce Upon a Time l'ho amato molto anch'io ma poi mi sono stufata dopo la seconda stagione. Biancaneve e il Cacciatore l'ho visto per una semplice e molto stupida ragione: sentire il nome di Ravenna, la matrigna, che poi è quello della mia città :D
EliminaOrmai il molto delle fiabe si sta stravolgendo.
RispondiEliminaOrmai si è detto tutto, le sviscerano stravolgendo ogni situazione. Ormai nemmeno il lato "gotico" ci sorprende più...
Into the Woods non è dispiaciuto, aveva ottimi spunti. Però, c'è quel "qualcosa" che non mi convince. Come se nel film ci fosse un grande "me lo aspettavo"...
Più che altro trovo che i film non sorprendano quasi più neanche per quanto si sforzino.
EliminaPer questo continuo a leggere le fiabe.