mercoledì 5 agosto 2009

Altri dipinti

Questi sono dipinti che non ho fatto in un anno di Accademia, ma che ho fatto negli ultimi anni dell'Accademia. Quindi sono da considerare dei dipinti a parte.


Come avete potuto ben vedere nei dipinti precedenti, io sono innamorata del colore! Qui però ho voluto esagerare.
Il dipinto l'ho fatto nel 2006 e l'ho voluto chiamare Liberty come quella corrente artistica del fine Ottocento, primo Novecento (chiamata così in Italia) caratterizzata da una natura molte volte stilizzata che spesso circondano bellissime donne come nei lavori di Alfons Mucha. C'è da dire però che nei suoi lavori, i colori sono tenui mentre qui il colore è così tanto che è aggrumato. Questi "grumi" li considero come delle piccole gemme. Dietro non c'era un pensiero, ma un'immagine precisa e una voglia di sperimentare, di esagerare. A volte mi sento una bambina nei confronti del colore, una piccola alchimista e qui ho voluto esagerare con le dosi.
Altri due dipinti, fatti nel 2007 molto prima della tesi.


Nei dipinti dei primi anni dell'Accademia, c'era sempre qualcosa che da afferrare: un raggio di luce (Luce sofferta), una colomba azzurra (Elevazione alla Purezza). Alla fine qualcosa si è mosso, qualcosa ed è una farfalla che con le sue ali sfugge alle mani di chiunque la voglia prendere, ma se sei lì e tendi la mano, la farfalla viene e ti soccorre anche. Il primo quadro si intitola Verso la luce ed questa farfalla piena di colore che è vicina ad una cavità di luce. Non vi voglio spiegare cos'è quella cavità di luce, vi voglio abbandonare, dolcemente, alle vostre sensazioni e percezioni. Io so cos'è, ma credo che sia presuntuoso da parte mia volervi obbligare a vedere ciò che voglio io e inoltre credo che spiegare la propria opera d'arte non fa parte dell'artista. Il secondo quadro è una ragazza, ma , che tocca le ali di una farfalla. Pensate che una signora alla mia ultima mostra ha detto che toccava due seni. In effetti, un po' assomigliano. Il quadro s'intitola Psiche e il suo significato risiede nell'Antica Grecia. Infatti gli antichi greci con il termine psyce davano molti significati: anima, farfalla, respiro, soffio vitale, vita e Psiche è la ragazza che assieme a Eros, forma, per me, uno dei più bei miti dell'Antica Grecia. In questo quadro ho avvertito di avere una padronanza del pennello che prima non sentivo. L'ho sentita soprattutto in quella sfumatura di verde chiaro. E' stato duro, ma ce l'ho fatta. Comunque non crediate che ora mi ritengo a posto. Ah, come potete ben notare le farfalle non sono come le si incontrano tutti i giorni: sono stilizzate, ideali (nel senso che fanno parte della mente).
Ecco, gli anni dell'Accademia sono finiti. Il prossimo post sarà sui dipinti della tesi e verrà introdotto così anche il mondo che nel secondo anno mi folgorò per sempre: il teatro.


Aggiornamento: qui potete leggere il mio post sul mito di Eros e Psiche e sono anche inserite molte (se non quasi tutte!) delle opere ispirate a questo racconto che viene considerato come la madre di tutte le favole.

3 commenti:

  1. Sono interessanti le tue considerazioni sul colore, e il fatto che consideri i grumi di colore come piccole gemme. Questo mi fa pensare a ciò che diceva Isabella Far, la moglie di De Chirico, che di fronte ad un bel quadro affermava: 'questo non è semplice colore prosciugato, ma bella materia tinta'. Anch'io direi la stessa cosa osservando i tuoi quadri. Ho notato che le farfalle sono un elemento costante in tutto ciò che fai. Da dove viene questa tua passione? Non so se lo sapevi, ma Vladimir Nabokov, sì, quello che ha scritto Lolita, è stato anche un grande appassionato e collezionista di farfalle (le sue collezioni di farfalle fanno ora parte di importanti musei internazionali) e il suo sogno era di pubblicare un libro illustrato sulle farfalle nell'arte, dall'antichità egizia al Rinascimento. Stava facendo ricerche in tutti i musei del mondo per trovare farfalle dipinte nei quadri antichi. In un'intervista diceva: 'E' una ricerca quasi senza fine, ma se riuscissi a raccogliere almeno un centinaio di reperti pubblicherei le riproduzioni di quei dipinti e ingrandirei i particolari fino a dare alle farfalle le loro dimensioni naturali. Curiosamente la vanessa atalanta è la più popolare; ho raccolto venti esempi'. Purtroppo morì senza aver pubblicato il libro, e finora per quanto ne so, nessuno ha avuto l'intenzione di pubblicare il materiale che aveva raccolto fino alla sua morte. Per me, sarebbe un libro molto originale e interessantissimo! Non vedo l'ora che posti qualcosa riguardo le tue esperienze di teatro, sono curiosissimo! A presto, allora!
    Andrea

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  2. beh le trovo straordinarie, quasi aliene, per la loro metamorfosi, per il fatto che nascono bruchi e diventano farfalle e che quindi non si può considerare la farfalla come un animale a sé stante. Goethe diceva che le farfalle sono fatte per stupirlo e che bisogna essere proprio degli aridi se di fronte ad una farfalla non si provi gioia e un fanciullesco incanto (parole sue)e io gli dò pienamente ragione. La farfalla per me rappresenta la bellezza, la grazia, l'evasione dal mondo ed è anche un po' malinconico pensare che viva poco però credo che questo alla farfalla non interessi: a lei basta solo volare.

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  3. Ah, ho fatto un piccolo errore: chi dice che "bisogna essere degli aridi se di fronte a una farfalla non si provi gioia e un fanciullesco incanto" non è Goethe, ma Hermann Hesse nel suo libro "Farfalle", che peraltro ho quindi è un doppio errore da parte mia. Scusate

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Grazie per i commenti

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