lunedì 28 settembre 2015

Luna di Sangue

Siete riusciti a vedere questa Luna?
Verso le 3 poi si dovrebbe essere tinta di rosso sangue. L'avete vista?



di Grant Brummett


Per onorare questa luna, ho deciso di scrivere questo post.

mercoledì 23 settembre 2015

La voliera d'oro di Anna Castagnoli e Carll Cneut



Ci sono quei libri che li aspetti appena vengono annunciati e questo accadeva nel febbraio dell'anno scorso quando Anna Castagnoli nel suo blog Le figure dei libri annunciò l'uscita di un suo libro da scrittrice con le illustrazioni di Carll Cneut.
E intanto aspettavo, riempiendomi di meraviglia gli occhi vedendo man mano le illustrazioni di Carll Cneut nella sua pagina Facebook.
Così ieri, quando lessi, sempre nel blog Le figure dei libri (vedi qui dove potete leggere un dialogo tra scrittrice e illustratore), che il libro è uscito in Italia, edito da Topipittori... Beh, chiamai subito la mia libreria di fiducia per farmelo segnare e stamattina sono andata a prenderlo.
L'attesa è stata ben ripagata?
E di cosa parla?

"La voliera d'oro" nasce da una frase: La figlia dell’imperatore si chiamava Valentina ed era insopportabile.
Poi andando avanti, questa frase si amplia trasformandola in una piccola tiranna con una moltitudine di vestiti, cappelli, scarpe ecc... ma soprattutto uccelli di ogni tipo e se un servitore non portava ciò che gli veniva chiesto, lei tagliava a loro la testa.

venerdì 18 settembre 2015

Arte blasfema o scomoda?


Alessandro Lonzi all'opera
foto presa dalla pagina FB Subsidenze



Anna Agati e Alessandro Lonzi sono due miei carissimi amici artisti di Ravenna.
Credono profondamente in questa nostra città tanto da collaborare più volte assieme e creare eventi come il Ravennopoli (potete vederli qui nella terza foto).
Questo evento era in occasione della Candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019, cosa che poi non è avvenuta (ricordo che la nomina è andata a Matera) ma alla fine non importa perché continuiamo a credere che Ravenna sia una città d'arte e non stiamo parlando solo di quella del passato e neppure lo si vuole rinnegare.


giovedì 17 settembre 2015

Monologhi e racconti

Quest'estate ho partecipato a due concorsi di scrittura: scrivere un monologo per il blog di Elisa Elena Carollo e scrivere un racconto per quello di Romina Tamerici. Entrambi i concorsi erano in occasione del compleanno dei loro blog ed entrambe le modalità di scrittura (monologo e racconto) rispecchiano i loro blog (nota: vi consiglio di seguirli entrambi)
Avevo già in mente di realizzare un post con ciò che avevo scritto, ma visto che i commenti dovevano essere anonimi, ho dovuto prima aspettare che entrambi i blog svelassero i tre finalisti (potete leggerli qui e qui).
Stavolta non sono entrata in finale in nessuno dei due concorsi e posso anche capirlo: in entrambi i blog c'è stata una grande affluenza che immagino abbia messo in crisi le due blogger.

Quindi, ecco cosa ho scritto io.

Prima i due monologhi



Foglie d'autunno




Era il primo o il secondo anno delle elementari e come al solito, ero tenuta fuori dai giochi. Ero seduta per terra quando mi accorsi di un piccolo angolo in cui c'erano foglie d'autunno impegnate a girare in un vortice. Rimasi incantata a vedere quelle foglie che mi avvicinai e dopo un periodo a fissarle, allungai le mani e le muovevo come se stessi eseguendo una magia. Muovevo le mani in aria "disegnando" così traiettorie che le foglie avrebbero poi seguito. Dopo un po' anche gli altri miei compagni si avvicinarono a me e mi guardavano con stupore.
Poi il vento finì, le foglie caddero e i miei compagni se ne andarono ma la magia non era finita perché la sentivo nelle mie mani.



giovedì 10 settembre 2015

10 settembre: Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio


Questa giornata è rappresentata recentemente dal nastro giallo
 che ha anche altri significati.
Qui il sito della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio





Troppe, troppe volte ho sentito persone che malgiudicano chi si suicida.

Ha gettato la sua vita... Non ha pensato prima ai suoi cari?... Non sapeva che la vita è un dono e come tale va rispettato?... Ognuno ha i suoi problemi... Si è mostrato solo un debole... E' stato un vigliacco, codardo, egoista...

Ditemi, vi sono familiari queste frasi?
Magari perché le avete sentite oppure provengono da voi stessi?

Qualunque sia la risposta ditemi: avete mai provato ad essere nei panni di chi pensa che ormai la vita è finita? Anzi, non si può neanche chiamarla vita perché già si sentiva morto dentro.
E il coraggio di compiere il suicidio, di quale coraggio state parlando?
Forse per chi ragiona a mente lucida spararsi, buttarsi da un palazzo, tagliarsi le vene può rappresentare una soglia da non oltrepassare mai ma per chi si sente così inghiottito questo non è niente.
Non è questo il coraggio. Il vero coraggio sta nel non decidere di non suicidarsi.


domenica 6 settembre 2015

Elogio all'ostacolo di bellezza

C'è una donna qui a Ravenna che ha fatto dell'ostacolo di bellezza una filosofia di vita. Si chiama Stefania Pelloni e ne avevo giusto parlato qui.



con l'immancabile gatto



Che cos'è l'ostacolo di bellezza?
Vi faccio un esempio.
State preparando qualcosa. Siete tutti precisi, fieri di voi e zac! qualcosa va storto.
Che cosa fare? Buttare il progetto o continuare?
Ma nel continuare, bisogna riformulare la scaletta, l'esito finale non sarà come quello che si era prefissato. Insomma, questo sbaglio impone un cambiamento e quindi stare ancora lì a pensare e, magari, frustrati alla fine lo si rigetta.
Quante volte vi è successo?
Ebbene la sua filosofia nasce dall'esempio dell'artista Friedensreich Hundertwasser, l'artista che vedete all'inizio del link sopracitato, e nel suo dire "La linea diritta non esiste in natura."
La linea diritta è una nostra costrizione e prima e poi irrompe la linea storta.
Una linea storta come esempio di spontaneità che spezza una corrente placida, quasi immobile.
C'è vita nel movimento e nel cambiamento.
Quando qualcosa non va come prefissato, sei costretto a trovare altre strade che magari prima non avevi pensato, anche una cosa banale che da' il suo tocco in più.
Non si tratta di originalità a tutti i costi, ma di elogiare l'imperfezione della vita, la sua imprevedibilità. Ci vuole un gran coraggio in questo e  questi ostacoli di bellezza possono diventare appunto una filosofia di vita.
Potrà sembrare difficile, ma conoscendo lei, il suo entusiasmo, ti fa quasi credere che sia possibile e il suo potere "infettivo" è altissimo.
Quindi cosa fare? 
Vedere nel blocco un'opportunità per esempio. 
Guardare altre strade.
Non limitarsi alle cose che sai fare.
Osa anche se non sei sicuro.
E queste sono solo alcune.


Potrebbero quasi sembrare delle frasi dette da quei motivatori, life coach ecc...
Qui si parte da qualcosa di artigianale, dal lavoro manuale per poi arrivare al concetto.



Vi ricordo ancora il suo blog.

martedì 1 settembre 2015

Settembre


Autunno di Stanislaus Soutten Longley



E' settembre da poco (parlo ovviamente del momento in cui sto scrivendo)
Avete passato una buona estate?
Spero di sì.
Io spero che da questo settembre e d'ora in poi le cose si smuovino e non solo per me, ma anche per tutti quelli che si sentono bloccati, per quelli che fanno arte e non, per tutti.
Vi ricordo anche, se non lo sapevate già o ve lo siete dimenticati, di questo concorso di scrittura su Aulonia. 
Trovate tutte le indicazioni sul post e anche il link del riassunto della storia finora raccontata (capirete poi il perché). E' stato realizzato apposta così che voi non abbiate scuse.
Avete tempo fino alla mezzanotte del 30 settembre.


Am aracmand ("Mi raccomando" in romagnolo)



Intanto ben ritrovati e ricordatevi "Libera le farfalle che hai dentro e creerai giardini immensi"



da I am a bunny di Richard Scarry




Una frase che ogni tanto ho bisogno anch'io di ricordare. 
A me stessa


mercoledì 26 agosto 2015

Semina come un Artista di Austin Kleon

Ieri pomeriggio ho comprato il secondo libro di Austin Kleon ovvero Semina come un Artista



Dopo il successo del suo primo libro Ruba come un Artista, letto anche quello e parlato brevemente in questo post verso la fine, ecco quello che sembra essere il proseguimento.
Infatti, come lui stesso scrive, se nel primo libro raccontava di come prendere il fascino dagli altri artisti, qui si parla di come affascinare gli altri.
In un certo senso, siamo facilitati: con Internet chiunque può condividere qualcosa, ma come ogni strumento, bisogna saperlo usare ma ancora di più bisogna superare delle nostre riserve.
Per esempio, una volta si parlava solo del progetto finito mentre ora anche il processo è degno di attenzione e di essere documentato.
Con questo libro, Austin Kleon vuole smentire l'immagine dell'artista duro e puro, quello che non accetta che la sua arte venga venduta, quello che conserva la sua arte e non la vuole condividere con nessuno.
Si può dire che l'arte si alimenta dell'arte.
Inoltre viene specificato di non provare un timore referenziale verso i geni e non fare più niente. L'importante è fare.
E poi di non aver paura di essere considerati dei dilettanti o amatoriali.
Se questo vi sconcerta un attimo, vi invito a leggere il libro perché queste parole poi le vedrete magari sotto una nuova prospettiva.

E a proposito di fare, ecco il mio ultimo disegno.




L'ho voluto fare per una mia cara amica (infatti è sua la foto)
A dire il vero non sapevo nemmeno cosa volevo fare. 
Ho lasciato che la mano andasse così come il colore.
Solo dopo mi sono accorta che c'è una strana torsione del corpo ovvero il volto è voltato verso la nostra sinistra, mentre il corpo è orientato verso la nostra destra.
Comunque alla fine l'ho lasciato così, con questa strana torsione del corpo.
Di solito, quando faccio qualcosa, soprattutto se è per qualcuno, sono ancora più critica verso me stessa.
Questa volta ho detto che andava bene così perché la cosa più importante in quel momento era fare. Soprattutto visto che non sto realizzando tutti i giorni come prima.



Ritornando al libro, ve lo consiglio altamente. Quello che ho scritto qui sul libro è solo una sua piccola parte.
Inoltre è di facile lettura, infatti ci ho messo davvero poco, e lo potrete continuare a leggere nel caso vi sentiate smarriti.

lunedì 24 agosto 2015

L'arte come chiave dell'Universo





La Notte Stellata di Van Gogh, 1889. 
Uno dei quadri più famosi al mondo.
Un giorno spero di poter vedere dal vivo questo capolavoro, per poter ammirare meglio i turbamenti del colore, le movenze...
Si può davvero dire che l'universo stia danzando.
Fantasia?
Non direi. Almeno non dopo aver visto questo video (nota: ci sono anche i sottotitoli italiani)






In sé il concetto non mi sorprende più di tanto nel senso dell'arte come un aspetto della scienza. Basti anche a pensare ai lavori di Vasilij Kandinsky e la sinestesia ovvero una stimolazione che associa due sensi contemporaneamente e nel caso del pittore russo la vista e l'udito. 
Mi chiedo se Van Gogh era consapevole di quanto veritiere e profetiche fossero state le sue sensazioni nel dipingere questo quadro.
Anche perché qui non si tratta solo dell'Universo, ma della percezione del cervello.
Si potrebbe parlare di come si vede e quindi basarci sulla meccanica dell'occhio, ma qui, così come per quello che riguarda il nostro corpo, si va al cervello.
Di Van Gogh si potrebbe parlare semplicemente di genio (Caparezza gli ha dedicato una canzone) ma a parte questo, che questo quadro fosse in qualche modo speciale, lo si poteva intuire anche senza sapere quello che viene spiegato nel video che di certo non ne toglie fascino, ma anzi credo che susciti ancora di più la curiosità come essere maggiormente consapevoli di qualcosa.
Anche magari non considerare la pittura non realistica come qualcosa di semplicemente fantastico e perciò non fattibile nella realtà.
E' anche per questo che mi piace la pittura come quella di Van Gogh: perché va oltre.


martedì 11 agosto 2015

Riassunto della storia di Aulonia

Allora...
Visto che mi è stato fatto notare che non tutti conoscono la storia di Aulonia, e questo potrebbe essere un deterrente nel partecipare al concorso, eccovi il riassunto della sua storia.



Pronti? Via!!!

Tutto incomincia con l'incontro casuale di un ragno che inavvertitamente cade su un fior di loto. Alla fine comprendono che in fondo loro due sono simili: il ragno tesse la rete della vita, dell'Universo, mentre il fior di loto è la sua corona. Il ragno allora rincuorato chiede se le può essere utile e il fior di loto gli risponde di tessere una cosa.

Si passa subito ad Aulonia che è nota come la bambina ragno.

Il suo compito è quello di districare i fili delle altre creature. I fili non sono altro che i loro componenti. Per esempio quando uno sta male, i fili sono tutti intrecciati.
Non sente la fame, non sente il freddo e per alcune cose è lontana alle sofferenze degli altri.
Il suo compito non le pesa però non può mai fermarsi e gli unici attimi di libertà li può avere nell'Araluen ovvero in uno stagno di ninfee dove lei si immerge.
Curiosa sempre di più, decide di cambiare gli occhi perché quelli che ha adesso non permettono di vedere in profondità così va dal Chirurgo (una creatura simile a lei ma lui usa i fili per cucire) anche se sa che dovrà staccarsi dal lavoro per diverso tempo.
Il Chirurgo, dopo averla sentita così risoluta, decide di fare l'operazione.
Per diverso tempo lei è consapevole di non avere gli occhi quando poi sente una voce in lei che le dice di lasciarla stare. Almeno per ora. 


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