Ecco un racconto inventato al momento, tasto dopo tasto, per augurarvi un buon anno:
Gli anni passano, si trasformano. Li modello come creta, li taglio con le forbici e realizzo un collage.
Ma cosa faccio con i ricordi brutti? Sono tutti frastagliati. Ho provato a ritagliarli però si sfilacciano sempre come quelle stoffe coi fili che cadono per terra.
Provo a darli una forma precisa, ma non vogliono. Preferiscono restare così, preferiscono non essere ordinati, ma caotici e poi a guardarli bene, sono davvero brutti?
Provo a riguardarli, li guardo solo e non li giudico. Non li avevo mai visti in quello stato e anch'io non mi sono mai vista in quello stato.
Mi fanno da specchio mentre io li guardo.
A volte preferirei non guardare però poi vengo catturata.
Ero davvero io quella?! Che buffa!
Ma ho fatto davvero io quella smorfia?! Non mi sembrava
No! Sono venuta con gli occhi chiusi. E' venuta bene però, sembra che io stia concentrata su qualcos'altro. A cosa pensavo in quel momento?
Ho deciso di attaccarli, ma come creare una composizione? Come far sì che ogni singolo ritaglio sia un proseguimento dell'altro? Devo forse ripercorrere tutto l'anno? Ma i pensieri su quei momenti sono gli stessi di allora?
No, non sono gli stessi.
Ma quei ricordi sono brutti perché io li vedo brutti? A volte alcuni ricordi brutti non lo sono veramente anzi pochi possono essere considerati davvero brutti.
Ci sono stati momenti difficili. Hanno i bordi taglienti. Cosa faccio con questi? Li inserisco?
Guardo anche questi. Come vorrei non guardarli, come vorrei non pensare a quei giorni e faccio fatica a non giudicarmi.
Allora pensavo altre cose e quei pensieri sono gli stessi di adesso anche se meno intensi.
Guardo i momenti belli. I bordi sono lisci. Li riguardo anche da varie angolature per capire anche come creare una composizione. Davvero ero così felice? Non ci credo. Davvero sono io quella? Non pensavo di avere uno sguardo e un sorriso così luminosi.
Lì non pensavo.
La cosa strana è che spesso un giorno poteva avere assieme momenti di diverso tipo.
Bene, ora ho tutti i ritagli. La faccio la composizione o no?
Guardo bene la parete su cui mettere la composizione. E' completamente bianca e a destra c'è una finestra aperta con la tapparella totalmente alzata.
Ho appena visto una folata di vento. E' stata molto veloce e mi viene in mente un'idea: prendo i ritagli e li taglio a piccoli quadratini così da non far capire di che genere siano. Finita quest'operazione, li metto in una tovaglia, li mescolo, vado alla finestra e apro la tovaglia.
Eccoli volare assieme uniti.
Ecco la mia composizione.
Tanti cari auguri Alma...e buon cinema!
RispondiEliminaAuguri anche a te :)
RispondiEliminaTi auguro tante perle cinematografiche ancora da scoprire