Provate a immaginare un bramito che si staglia, che rompe l'atmosfera silenziosa. Beh, quel bramito non ci sarà più. Un bramito selvaggio, quella voce non ci sarà più!
E' notizia di ieri (e io l'ho letto oggi) che a Londra è stato ucciso il cervo rosso più grande allo stato brado a Londra. Questo cervo era chiamato l'Imperatore di Exmoor per il suo peso (300 libbre ovvero 136 kg) e per la sua notevole altezza (3 metri!): era l'animale più grande allo stato brado nelle Isole britanniche.
Ma ora lui non c'è più! E' stato ucciso da un bracconiere per farne un misero trofeo, per appenderlo chissà dove.
Come si può? E non parlo solo di lui ovviamente.
P.S.: Solo il primo è di Exmoor. Gli altri li ho messi perché parlavano appunto dei cervi rossi.
P.P.S.: Mi è arrivata poco fa questa e-mail del sito avaaz in questa pagina:
Pochi giorni per fermare l'estinzione
Un terzo degli animali e delle piante rischia l'estinzione: le balenottere azzurre, la barriera corallina, e una vasta gamma di altre specie. L'ondata di estinzione guidata dall'uomo ha raggiunto un tasso che non si registrava dalla scomparsa dei dinosauri risalente a 65 milioni di anni fa.
Ma c'è un piano per salvarli: un accordo globale per creare, finanziare e rafforzare aree protette che coprano il 20% dei nostri mari e delle nostre terre entro il 2020. Proprio ora 193 governi si stanno incontrando in Giappone per rispondere a questa crisi. Ma senza la pressione da parte dell'opinione pubblica, rischiano di non raggiungere l'accordo necessario per intraprendere le azioni coraggiose che possono evitare il collasso degli ecosistemi in tutto il mondo.
Questo vertice terminerà venerdì 29 ottobre: non abbiamo tempo da perdere. Costruiamo velocemente un appello globale per chiedere ai governi di salvare la vita sulla terra dalla corsa verso il declino. Firma la petizione sotto e sarà consegnata direttamente al vertice:
A tutti i partecipanti alla Convenzione per la Biodiversità:
Un terzo delle specie sulla Terra rischia l'estinzione. Vi chiediamo urgentemente di raggiungere un accordo per creare, finanziare e rafforzare la protezione del 20% degli oceani e delle terre entro il 2020. Solo un'azione immediata e coraggiosa può proteggere la ricca diversità del nostro pianeta.
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