Nel post di questo blog si parlava di questa realtà-reality, delle vicende successe dove la tv si insinua come il dito di Tommaso nella ferita di Cristo (non sono cattolica, ma credo che il confronto ci stia).
Questo è il commento che io ho voluto mettere:
Adesso viviamo in un mondo in cui la connessione è veloce e istantanea. Anche adesso che ti sto scrivendo nonostante non ci siamo mai conosciuti di persona e nonostante io non sappia come sia la tua voce (la mia invece credo che tu l'abbia sentita:)).
Non esiste quasi più l'attesa, e tutte le sensazioni (piacere, angoscia) che essa può dare, e tutto è a disposizione di tutti.
Però questa cosa se da una parte è un bene (il sapere non è più a disposizione di pochi) da una parte è un male perché spesso non si approfonda e ci si accontenta di una spiegazione superficiale. Così, superficialmente, additiamo subito al mostro della situazione e pretendiamo di sapere cose che magari non ci appartengono.
La partecipazione verso un evento spesso può essere nocivo per una superficialità di fondo.
Comunque non mi sembra che le cose siano peggio di come erano anni o anche secoli fa. Solo che una volta le cose non erano evidenti e casi come quelli di Sarah Scazzi sarebbero subito stati insabbiati dalla gente del paese e mai più parlati.
E' nocivo pensare che la vita sia tutta dietro uno schermo e non pensare al rispetto per chi non c'è più.
Inoltre i fatti di cronaca nera attirano le persone perché molti in fondo si chiedono: "Ma allora anch'io sono come lui?" Sì, in fondo sì. Il lato oscuro, che non sempre è una cosa nociva, è una cosa presente in noi anche se spesso alcuni negano.
E' chiaro che però è il gesto a distinguerci: io posso voler vedere "morta" una persona, ma questa non fa di me un'assassina.
Anzi, più una persona è consapevole del suo lato oscuro, meno male fa.
E ora, scusa questo post prolisso, vorrei ricordare il finale del film cult La Montagna Sacra di Alejandro Yodorowsky dove mostra palesamente la finzione del film e invita tutti ad aprire la porta di casa per vivere perché la Vita, quella vera, ci aspetta sempre per prenderci la mano e condurci dove lei vuole. Diamole la mano.
Questo sarà un blog d'arte però l'attualità non va mai ignorata e di certo io non lo faccio anche se questo è il primo post in cui parlo dell'attualità e credo che ce ne saranno altri.
grazie per avermi citato
RispondiEliminae sono felice di averti in qualche modo ispirato a parlare anche di attualità nel tuo blog ;)
Mi sembrava doveroso citarti visto che è stato proprio il tuo post a dar inizio a questo post.
RispondiEliminaIo credo che la violenza e gli atti come quelli di cui si sente ultimamente sempre più spesso parlare alla TV ci siano sempre stati... solo che prima se ne parlava di meno, erano più tabù... Ma la violenza è nella natura umana... guarda le guerre... guarda i carceri... o anche solo gli esperimenti carcerari!... Cosa che fanno quasi paura, sì, ma in fondo attraggono, e sai perchè? Secondo me, perchè ci fanno sentire BUONI. Perchè se cè chi fa cose atroci ed è cattivo, allora noi siamo i buoni... e questo gratifica, in una vita dove siamo ricolmi di frustrazioni...
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