mercoledì 4 novembre 2009

Elogio alla diversità

Essere diversi.
Ormai differenziarsi dagli altri sta diventando un marchio: o ti guardano come se avessi commesso un peccato o un atto di coraggio.
Naturalmente dico l'uno l'altro anche se credo che sia l'atto di coraggio quello che si avvicina di più perché differenziarsi ADESSO sembra davvero un'impresa.
Come ho scritto qualche post fa, non ho la pagina di Facebook e lo dico apertamente. Mi guardano meravigliati. Un'anima pura, che non si è fatta contaminare da Facebook, così mi dicono.
Il bello è che poi quando chiedo il perché dovrei farmi la pagina Facebook, mi rispondono:

Perché ce l'hanno tutti!

Ma siamo matti? Devo sottostare a una cosa solo perché ce l'hanno TUTTI?!
Ma dove sono io in tutto questo? Dove?!

Credo che la diversità la si possa fiutare. Forse è proprio per questo che la mia carriera scolastica, fino alle superiori, non sia stata fortunata perché ero sempre "fiutata" come quella diversa e perciò rifiutata. Ci stavo male perché non capivo. Alle medie una mia professoressa mi parlò chiaramente e mi disse: "Elena, tu sei diversa dagli altri. Tu mostri le tue emozioni agli altri." Però nessuno mi aveva detto che non mi dovevo vergognare della mia diversità. Anche perché non è che volevo fare la "diversa", atteggiarmi per essere "diversa". E bisogna distinguere le due cose.

Come sempre, come è successo anche negli altri post, mi affido ad aforismi di autori più o meno famosi perché penso che loro meglio di me possono dire su questa cosa.

- Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze (Paul Valéry);
- Nel mondo non ci sono mai stati due opinioni uguali non più di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici. La qualità più universale è la diversità (Michel de Montaigne);
- Ricorda sempre che sei unico come tutti gli altri (Anonimo);
- Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita (Federico Fellini)
- Tu sei una persona diversa che vuol essere uguale. E questo, dal mio punto di vista, è considerato una malattia grave (Paulo Coelho);
- Non mi ero perso, è che avevo trovato destinazioni alternative (Anonimo);
- Il vero Io è quello che tu sei non quello che hanno fatto di te (Paulo Coelho);
- Nessuno può essere libero se costretto ad essere simili agli altri (Oscar Wilde).


Ognuno di noi è diverso dagli altri e naturalmente non sarò io a dirvi in che cosa dobbiate essere diversi. E a questo punto credo che voler essere diversi sia proprio un atto di coraggio.

Siate veri, siate orgogliosi di voi stessi.


Aggiornato e Modificato

2 commenti:

  1. Bé, sul tema della diversità ti posso capire benissimo. Anch'io molte volte sono stato guardato come persona strana solo perché non avevo gusti simili ai miei coetanei. Penso ad esempio allo sport. Ho sempre provato estrema indifferenza per qualsiasi tipo di sport, soprattutto per il calcio. E questo fatto a scuola, prima del Liceo, mi creava sempre dei problemi, perché quando dicevo che non trovavo niente di più noioso che guardare le partite di calcio, venivo guardato male e a volte pure deriso. Chissà se anche oggi succede così, o se i genitori educano meglio i loro figli a rispettare le diversità altrui...

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  2. Purtroppo ho i miei dubbi ed è un male perché rispettare le diversità altrui significa al contempo rispettare gli altri.
    Ormai non si può dire di una persona che ha personalità perché cos'ha di sè? E poi mi guardano come se fossi aliena e quando mi chiedono cosa faccio, allora credono che il mio (voler) essere artista giustifichi questa mia scelta e non capiscono che invece tutto ciò è alla portata di tutti.

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Grazie per i commenti

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