sabato 24 dicembre 2011

Natale tutto l'anno


Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d'oro e d'argento”.

Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”.

Se comandasse il pastore
del presepio di cartone
sai che legge farebbe,
firmandola col suo bastone?
"Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallo."

Sapete che cosa vi dico,
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente.

Se ci diamo la mano,
i miracoli si faranno,
e il giorno di Natale
durerà tutto l'anno.

 
Gianni Rodari (Omegna, 1920 - Roma, 1980) è stato uno degli autori che mi hanno accompagnato durante l'infanzia. Aveva il dono della leggerezza e alcuni suoi libri me li ricordo come Il libro degli errori e La freccia azzurra ovviamente.
Era un uomo che parlava direttamente ai bambini. Sembrava quasi che lui stesso non fosse mai cresciuto un po' come Peter Pan.
Ecco cosa disse di lui Roberto Piumini, autore tra l'altro de Lo stralisco, un altro libro che ho molto apprezzato e che ne avevo già parlato qui.

La natura di Gianni Rodari è interessante:
barbe-capanne e orsi pescatori,
pantofole che crescono su piante
nuvole pazze e neve a colori,
monti in cammino e isole che vanno,
stelle di gatti e fulmini scagliati,
corse di tartarughe lunghe un anno,
cammelli saggi e nasi scambiati.
E mentre leggi, la tua mente ride,
danza e corre e vola qua e là,
immagina, partecipa, decide,
e inventa il gioco della libertà.
 
 
E' il mondo della libertà ed è ciò che vi auguro: sentirvi leggeri e liberi come bambini...



Peter Pan di Lele Luzzati, uno degli illustratori di Rodari

... non solo a Natale.


2 commenti:

  1. Imperdibile il libro di Rodari 'Grammatica della fantasia' che mi accompagnò un ventennio fa durante l'esperienza della scuola familiare (scuola in casa) con mio figlio, sino alle scuole medie.

    La fine degli anni sessanta furono forieri di grandi educatori, rappresentanti del libero pensiero nonché di una didattica volta alla libertà e quindi all'evoluzione del singolo individuo (unico possibile antidoto ai deleteri quanto disumanizzanti paradigmi socio-culturali che hanno invece poi portato alla massificazione e alla conseguente perdita di senso dell'esistenza da parte degli esseri umani).

    Colgo l'occasione per segnalare il testo di Ivan Illich (scaricabile gratuitamente in rete) 'Descolarizzare la società'.

    Un abbraccio, quale simbolo di gratitudine intima.

    ---------o0o-------

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Grazie per i commenti

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