mercoledì 29 gennaio 2014

Nel mondo del teatro con Il grande sogno di Maya (terza e ultima parte)

Scusate se in questi giorni non ho postato niente, ma sto lavorando a una cosa che riguarderà tutti voi.
Intanto ho ripescato questo post lasciato incompiuto.
Per chi non avesse letto le prime due parti (qui la prima parte e qui la seconda), da tempo mi sono accorta quanto nel manga Glass no kamen (conosciuto anche attraverso la trasposizione anime anni Il grande sogno di Maya), ci fossero delle indicazioni sul teatro.
Cercando di spoilerare il meno possibile, ecco ciò che ritengo importante.
In quest'ultima parte, il sogno di Maya di interpretare la Dea Scarlatta diviene più palpabile.
Cos'è la Dea Scarlatta? Per chi non la conosce si tratta di un'opera (fittizia) scomparsa dopo che la protagonista, Chigusa Tsukikage, rimane ferita in un incidente che le sfregia metà viso durante lo spettacolo.
Passano gli anni e lei trova due possibili candidate: Maya Kitajima e Ayumi Himekawa, rivale e coetanea.
Di cosa parla quest'opera? E' ambientato più di 600 anni fa in Giappone e c'è una guerra. Si vede apparire nel cielo la Dea Scarlatta, lo spirito del susino. Per fermare la guerra sarà coinvolto uno scultore ed ex brigante Isshin. Successivamente Isshin perde la memoria e sarà curato da Akoya. I due s'innamorano, ma lui non sa che Akoya è una delle forme della Dea Scarlatta e in più teme che acquistando la memoria, lui la perderà. Infatti tutto quello che deve fare è intagliare una statua votiva con il legno del susino.
Passiamo adesso al post. 
A differenza dei due precedenti post, in questo non ci saranno le pagine.
Motivo? Non erano segnate.



"Maya è difficile e tu lo sai, ma come sempre insisterai..."
Io insisto, ma la Miuchi è una zuccona.
Neanche a me vuole dire niente.



Volume 33

Presidente dell'Associazione Nazionale dello Spettacolo: (guardando la seconda versione di Lande dimenticate) Ho capito. L'intera sala funge da spettacolo... (...) Senza rendersene conto, anche il pubblico diventa parte dello spettacolo. (...) All'inizio gli spettatori sono stati gli ospiti del ricevimento che ha visto la discussione tra il barone e Stewart. Poi sono diventati i muri della stanza di Jane. In seguito gli osservatori nell'ombra della ragazza lupo Jane...
In questo modo gli spettatori non se ne andranno mai a spettacolo in corso perché ne fanno parte.

P.A.N.S.: (sempre riferendosi alla versione appena vista) Il pubblico è stato assimilato allo spettacolo. Attori e pubblico condividono le stesse scene, respirano la stessa aria, provano le stesse emozioni... Senza rendersene conto, gli spettatori hanno l'illusione di far parte del dramma! Niente di più efficace per sviluppare un senso di vicinanza e forte collaborazione... Diversamente dalle immagini di tv e cinema, il teatro è vivo. L'aria che respirano gli attori è la stessa che respira il pubblico. Lande dimenticate è uno spettacolo che dà il senso del reale.



Volume 35

Maya ed Ayumi vengono condotte dal Presidente dell'Associazione Nazionale dello Spettacolo nella vera valle dei susini, luogo che ha dato ispirazione ad Ichiren Ozaki per scrivere la Dea Scarlatta. Il mattino dopo, seguendo il suono di uno strumento (lo tsuzumi), trovano Chigusa Tsukikage provare le battute della Dea Scarlatta. 

Chigusa Tsukikage:



(dopo che Ayumi le ha chiesto se viene spesso a provare) Sì, Ayumi. Ogni giorno da quando sono arrivata... E' insolito, vero? Anche se un tempo l'ho interpretato a lungo, ogni giorno scopro qualcosa di nuovo in questo ruolo... I gesti, le espressioni, il mutamento del cuore della Dea Scarlatta... Un perfezionamento che certamente non avrà mai fine...
Ma voi avrete la vostra Dea Scarlatta. Non stancatevi mai di provare. Aspirate alla perfezione.

P.A.N.S.: (Chigusa ha chiesto a Maya ed Ayumi di assumere la forma di un albero. Maya è in una posizione molto statica mentre Ayumi assume una posizione molto complessa. Passano diversi minuti. La signora Tsukikage chiede allora al Presidente una sua opinione) La posizione di Ayumi era bella. ma difficile da mantenere a lungo. Purtroppo ha rivelato la fatica di un essere umano. Al contrario, Maya ha scelto una posa estremamente semplice e comune ma col passare del tempo è sembrata immedesimarsi sempre di più nell'albero e ne ha dato la sensazione.
Ma sul palcoscenico non starebbe immobile tanto a lungo. In questo senso mi è sembrata più rispondente la performance di Ayumi.

Maya ed Ayumi devono preparare quattro interpretazioni: vento, fuoco, acqua e terra ovvero i quattro elementi della Natura. E' questo l'addestramento per saper interpretare la Dea Scarlatta.

C.T.: (Ayumi ha appena finito la prova del vento) Ottimo. La lunga mobilità iniziale ha fatto risaltare il movimento. Con il piccolo gesto di scostare i capelli hai attirato gli occhi di chi guardava su quel punto. Un alito di vento che accarezza la nuca, un minimo movimento di spalle e collo, un'espressione ridotta al minimo... Un'interpretazione di alto livello che esclude il superfluo. Sei stata impeccabile.

C.T.: (Maya ha appena finito la sua immedesimazione del vento) Maya! Io vi ho detto interpretate il vento e non immedesimatevi nel vento! 
Un attore deve recitare! Recitare! Per chi? Per se stesso? Per il pubblico che viene a vedere il suo spettacolo! Senza un pubblico, recitare non ha senso! Non dovevi diventare il vento! Dovevi interpretare il vento!
Per questo avresti bisogno di studiare di più danza classica! Così saresti in grado di esibirti davanti ad un pubblico! i tuoi attuali movimenti non sono all'altezza di una professionista
Maya, ricorda bene le mie parole! Che cosa significa recitare? Diventare il personaggio, a prima vista può sembrare una cosa meravigliosa, ma in realtà è una grave mancanza perché si finisce per dimenticare che si sta recitando. Non si nota il pubblico e si ha solo la vaga consapevolezza interiore di essere se stessi, Per quanto uno sia bravo, se dimentica che sta recitando non è un attore. Ayumi ha interpretato il vento. Tu sei diventata il vento. Ayumi ha fatto l'attrice mentre tu hai solo cercato di diventare un vento mancato. La capisci la differenza, Maya?


Ayumi Himekawa:




(pensando) Diventare il vento... Maya... E' vero che i tuoi movimenti sono stati rozzi e infantili, ma... io non ci avevo pensato! La signora Tsukikage ha ragione... ma Maya ha colto più di me l'essenza del ruolo... l'essenza del ruolo...

M.K.: (pensando a quello che le ha detto la signora Tsukikage) Interpretare il fuoco senza diventare il fuoco. E' difficile! Come posso fare per esprimere il fuoco...?

Volume 36

C.T.: (a Maya dopo la sua prova del fuoco) Negli occhi della tua Oshichi mancava la follia d'amore! Fra una recitazione impeccabile e una recitazione affascinante c'è una bella differenza! Anche se non perfetta, una recitazione affascinante attira la gente! Perché ha un profumo autentico! E il pubblico lo sente!

Volume 37

A.H.: (dopo aver visto la prova dell'acqua di Maya) Lei recita d'istinto! Non si accorge nemmeno di quello che fa! E' stata a guardare la mia interpretazione sorridendo, nonostante io fossi la sua rivale! Come fa a essere così innocente? Non riesco a capacitarmene! Le mie interpretazioni non le danno alcun pensiero? No! Qui ti sbagli, Ayumi! Tu lo sai! Lei ama davvero recitare! Per questo quando assiste a un'interpretazione, ne è talmente assorbita che dimentica se stessa! Anche se si tratta della competizione per aggiudicarsi la Dea Scarlatta...
Lei comprende l'intima essenza del recitare! Come fa? Non ha nemmeno bisogno di grandi sforzi! E' dunque questo il suo talento?! (...) A ben guardare, la mia recitazione è frutto di tutti i miei sforzi e della tecnica acquisita! E poi... di quella trascurabile distinzione che può farmi spiccare sulla gente! Non è talento! Né tanto meno istinto!

Genzo (assistente della signora Tsukikage):


(Chigusa Tsukikage gli ha appena chiesto le sue impressioni sulle due interpretazioni dell'acqua) Vediamo... Lo Ryujin (nota: dio drago dell'acqua) di Maya è stato estremamente semplice, ma anche attraente. Ma per capacità espressiva, la Sirenetta di Ayumi gli è stata superiore.
C.T.: Dimmi allora, quale ti ha impressionato di più?
Genzo: Impressionato? Vediamo... Credo lo Ryujin di Maya.
C.T.: Maya è una ragazza interessante, vero? Lei sa come recitare d'istinto... L'interpretazione di Ryujin è stata essenziale! Maya sapeva che troppi movimenti avrebbero nuociuto al suo mistero e alla sua solennità! Così ha alzato le braccia solo una volta... In questo modo ha mostrato un gesto di grande minaccia esprimendo la grandezza e il potere di Ryujin!
Ayumi è meravigliosa! Nonostante sia così giovane, ha un tale carisma, una tale espressività, una tale distinzione. E' un'attrice sorprendentemente completa. E poi è così bella! E' un fiore impareggiabile. Basta il suo apparire sul palcoscenico perché lo sguardo di chiunque sia catturato da lei. Sembra essere nata per fare la protagonista. Ora come ora, Ayumi vince su ogni aspetto. Però Maya ha il dono di attrarre chi la guarda! E di lasciare in esso una forte impressione anche dopo che è calato il sipario...

Le quattro prove sono finite. Ora alle ragazze verrà consegnato il copione della Dea Scarlatta

Giornalisti:
Presto cominceranno le prove per la Dea Scarlatta.
Avrà meglio l'interpretazione minuziosa e calcolata di Ayumi Himekawa o quella istintiva e ispirata di Maya Kitajima?
Vedremo chiaramente quale delle due sarà la più adatta alla Dea Scarlatta.
Vincerà comunque la raffinata forza recitativa di Ayumi Himekawa. Anche solo per la sua bellezza. Non c'è interprete migliore per un personaggio dalla bellezza incomparabile!
Se così fosse, Chigusa Tsukikage non avrebbe mia preso in considerazione Maya Kitajima!
Già! E' vero.
E' vero che le è superiore per tecnica, ma Maya Kitajima talvolta ha dimostrato di avere una presenza scenica tale da superare Ayumi Himekawa. E' una ragazza piuttosto temibile! Tanto da essere stata definita, un tempo, rovinaspettacoli. Non vedo l'ora di vedere cosa sapranno fare le due ragazze.
Anch'io.

Volume 38

C.T.: Volete parlarmi dei vostri risultati nelle prove di oggi? A cosa avete lavorato? Ayumi?
A.H.: Ah... Io ho pensato a come interpretare le battute che lei ci ha consegnato ieri. Mi sono interrogata sulla voce del cielo, la voce della terra, su cosa significhi che l'albero è lo spirito o sulla forza come spirale della Dea Scarlatta... Ci ho pensato mentre camminavo per le montagne. Perché se non si capiscono le battute, non si può recitarle... 
C.T.: E dunque? Le hai capite?
A.H.: No, non ancora...
C.T.:  Capisco... E tu Maya?
M.K.: Anch'io... ho pensato alla Dea Scarlatta... a con quale stato d'animo avrebbe pronunciato quelle parole...
A.H.: (pensando stupita) Lo stato d'animo della Dea Scarlatta!
C.T.: E quindi?
M.K.: Ehm... Non l'ho ancora afferrato...
pag.126
C.T.: E la comprensione delle battute?
M.K.: Ehm... non ci ho nemmeno pensato. Figuriamoci comprenderle...
C.T.: Vuol dire che non hai pensato a niente?
M.K.: Già... mi scusi.
C.T.: Allora prova a rispondere... Cosa ti suggerisce la battuta iniziale "Chi mi sta chiamando?"
M.K.: Ehm... Penso che significhi esattamente quello che dice...
C.T.: Quello che dice?
M.K.: Immagino che sia chiamata da qualcosa...
C.T.: Qualcosa?
M.K.: Sì, qualcosa (Ayumi ride)
C.T.: E tu Ayumi?
A.H.: Chiamata dal mondo degli spiriti! Dall'odore del sangue del mondo degli uomini.
(seguono altre pagine con la signora Tsukikage che chiede il significato di altre battute, Maya sembra essere ingenua e Ayumi fa difficoltà a capire il senso delle battute)
M.K.: Ehm... veramente non saprei... Penso esattamente sia la voce del cielo e della terra.
C.T.: Come dice la battuta?
M.K.: Sì.
C.T.: Non ti poni nessun dubbio?
M.K.: No...
C.T.: Perché?
M.K.: Non so bene... solo perché sono le battute della Dea Scarlatta. Io penso che... la Dea Scarlatta sentisse la voce del cielo e la voce della terra (Ayumi non ride più)
C.T.: (a Maya) Vuol dire che non hai fatto nessun sforzo per capire le battute?
M.K.: Già... Ho solo pensato in che modo esprimerle.
(...)
A.H.: Io ancora... non sono riuscita a capire bene in che modo "lo spirito degli dei della terra" sia albero. E nemmeno come la forza diventi spirale...
C.T.: E' per farvelo capire che vi ho fatto interpretare i temi di vento, fuoco, acqua e terra, Ayumi. Tornate ad osservare la Natura.
C.T.: (a Genzo) Ayumi ha preso le battute come attrice. Maya come la Dea Scarlatta. Sta venendo fuori la differenza tre le due... Domani le prove saranno interessanti...

C.T.: (guardando Ayumi e Maya fare una prova interpretando la Dea Scarlatta prima del segnale del suo risveglio) Sono una l'opposto dell'altra... Guarda Maya ha un'espressione indifesa... Con il passar del tempo, Ayumi comincia ad ascoltare schiettamente il suo cuore mentre Maya lo dimentica... 

Volume 39

C.T.: (dopo aver fatto camminare Maya ed Ayumi a piedi nudi su travi di legno con campanellini alle caviglie) Immagino sia chiaro che il modo di camminare di Ayumi ha un bel ritmo e quello di Maya è cacofonico. Il cigolare del pavimento ne è stato la dimostrazione. La Dea Scarlatta non è umana. Dovete cercare di migliorare anche la vostra andatura. Se si cammina come una persona normale, il pavimento cigola. Il modo di camminare, di muoversi, di parlare, l'atteggiamento, l'espressione non devono essere assolutamente gli stessi di una persona. Per quanto possiate comprendere la Dea Scarlatta con la testa e il cuore, sul palcoscenico poi dovete esprimerla. Il pubblico deve capire a colpo d'occhio di trovarsi di fronte alla Dea Scarlatta, lo spirito dell'albero di susino
La vostra recitazione deve convincere chi vi guarda.

A.H.: (pensando mentre guarda Maya che scende un torrente come la Dea Scarlatta goffamente ) Ecco! E' esattamente quello che pensavo. Anche se ha capito la Dea Scarlatta, non riesce a muoversi come lei. La sua capacità espressiva non ne è all'altezza. (...) Non ha mai affrontato un ruolo come questo! Anche se ha potuto comprendere il personaggio con la testa e con il cuore, non le è bastato per interpretarlo!
Esprimere una dea con un corpo di carne! Per questo ci vuole tecnica! Tecnica artistica! Ho trovato... il punto debole di Maya

(Dopo essere scesa goffamente saltando sulle rocce del torrente, Maya cade in acqua. Ayumi le porge la mano e Maya scappa dalla vergogna per la brutta figura. Gli attori della compagnia Unicorno e Tsukikage discutono sulla prova di Maya)
Maya si è comportata in modo diverso dalla valle dei susini.
Già. E' troppo difficile scendere le rocce di questo torrente mentre si recita.
Un adeguato addestramento fisico e capacità espressiva sono indispensabili.
Ayumi ha la preparazione di una danzatrice professionista! In balletto classico, danza moderna e giapponese tradizionale.
Salta agli occhi di tutti che quanto a forza espressiva Ayumi è superiore a Maya.
Per quanto il suo cuore si sia immedesimato nella Dea Scarlatta, il suo fisico rimane umano... Maya ha una rivale molto difficile...

Volume 41

Masumi Hayami: (Nel volume precedente si è assistito alla Dea Scarlatta di Chigusa Tsukikage, la sua ultima performance. Eisuke Hayami chiede a Masumi di raccontargli le sue impressioni) ...Innanzi tutto l'ambientazione naturale nella valle dei susini è stata meravigliosa. Non ci poteva essere scenografia migliore. Poi la musica...  Penso che, nella loro semplicità, le voci, il suono del flauto e del piccolo tamburo si adattassero alla perfezione a quel scenario naturale. L'eco della valle, poi, accresceva l'effetto arcano.
Il mormorio dell'acqua... Il fruscio delle cime degli alberi... Il colore del cielo al crepuscolo. Il fuoco a illuminare il buio della sera... E poi la nebbia... Il vento... Per questo dramma non ci poteva essere un palcoscenico di maggior effetto. E poi l'interpretazione dei  due soli attori è stata buona e di respiro. Tensione senza eccessi... Aspettativa... Anche la maschera che Chigure Tsukikage ha indossato per nascondere le cicatrici del volto è stata di effetto. Entrambi hanno abbondantemente espresso nel dramma la loro autentica forza artistica. Ma la cosa più bella è stata che il palcoscenico e il pubblico si sono fusi nella storia de La Dea Scarlatta in un'emozione irripetibile. E' stato proprio come se il pubblico fosse testimone di una storia e la condividesse assieme ai personaggi. E parliamo di un pubblico con una vastissima esperienza di spettacolo.

Volume 42

Ryuzo Kuronuma:



Sarà la vostra recitazione il ponte che porterà il pubblico nell'arcana valle dei susini. Se non sarete convincenti, non porterete mai il pubblico nella valle della Dea Scarlatta. Lo lascerete sulla riva opposta. (...) Nessuno di voi qui ha mai visto un tengu, Ryujin, uno spirito o una dea. Non crediamo all'esistenza di ciò che non vediamo con i nostri occhi! Ma se non crediamo a ciò che interpretiamo, come possiamo pretendere che lo faccia il pubblico?
Come potete interpretare esseri che non esistono nella realtà? Inventandoli. Per questo esiste l'immaginazione! Se li create, almeno voi potete crederci! Poi sul palcoscenico diventeranno reali! Date la precedenza all'immaginazione (...) Quello che volete interpretare, prima dovete immaginarvelo! Nella testa, nel cuore, dovete rivedere la sua immagine infinite volte! Quando l'avrete fatto, il passo successivo sarà usare l'immaginazione per renderlo reale! E questo si fa a una sola condizione!
(Ryuzo Kuronuma dice a  Maya di camminare su un pavimento bagnato come fosse la Dea Scarlatta, ma non ci riesce) Allora Kitajima, hai capito? Tu hai camminato come un essere umano. Il pubblico, che è sensibile, se ne sarebbe accorto! Espressività! E' questa la condizione.
(...) Fatevi l'immagine del vostro personaggio! Quello che immaginate, esprimetelo sul palcoscenico! E' l'espressività che convince il pubblico!

Volume 43

R.K.: (Maya ancora non riesce a capire il ruolo di Akoya, la fanciulla che è in realtà la Dea Scarlatta così chiede a Kuronuma di portarla in un posto all'aperto. Dopo Kuronuma le dice di abbracciare un albero) Allora, Kitajima? Hai parlato con l'albero?
M.K.: No...
R.K.: Ho capito. Allora non hai altra scelta che immaginare che cosa ha provato e come ha vissuto quest'albero! Esprimilo tu al posto suo attraverso la tua interpretazione ricorrendo all'immaginazione. Se la tua interpretazione risulterà persuasiva, chi la guarderà distinguerà l'animo dell'albero! Questa volta il tuo ruolo è quello di parlare per conto della Dea Scarlatta. Attraverso la tua interpretazione, dovrai trasmettere agli spettatori che cosa sente, pensa e cerca di fare lo spirito della Dea.

Volume 44

C.T.: (dopo aver assistito a una prova della Dea Scarlatta di Maya) E' stata migliore di quanto immaginassi. Naturalmente ci sono ancora delle imperfezioni da sistemare nell'interpretazione di Maya... Si nota ancora una certa rozzezza... Rappresenta un problema pure il fatto che i suoi sentimenti sono talmente intensi che gli altri attorno non riescono a starle dietro. Ma è solo che, anche durante le prove, lei cerca di vivere come Akoya. Che sorpresa scoprire che Maya mira a raggiungere l'autenticità della Dea Scarlatta!
P.A.N.S.: (guardando la prova di Ayumi) Guardate! Si è fermata! Grazie a quell'attimo di pausa, la sua figura ricorda proprio un susino. Se fosse durata di più, sarebbe risultata innaturale e se fosse stata troppo corta, non avrebbe dato agli spettatori il tempo di far lavorare l'immaginazione... I suoi tempi sono perfetti
Peter Hamil (fotografo francese e innamorato di Ayumi Himekawa)


(Ayumi ha notato che non la fotografa più come prima e gli chiede il motivo) Io non fotografo le bambole. Non scatto le foto a qualcosa che non ha un animo! Non mi interessa la sola forma della Dea Scarlatta!
Ayumi, tornerò di nuovo per fotografare la Dea Scarlatta viva!
A.H.: (pensando) Vorrebbe dire che la mia recitazione è priva d'animo... Che la mia è una Dea Scarlatta senz'anima?
Alcuni teatranti compagni di Ayumi: Ayumi! Magnifica interpretazione! La scena in cui hai saltato è stata spettacolare! Maya Kitajima non potrà mai eguagliarti! Già! Lei è in grado di diventare la Dea Scarlatta solo interiormente!
A.H.: (tra sé e sé) Interiormente?
Più di chiunque altro, lei ha afferrato l'intima natura della Della Scarlatta! A prescindere dalla ragione! La differenza tra lei e me sta proprio qui... E questo mi spaventa!

Volume 45

R.K. (Maya pronuncia le battute della Dea Scarlatta ma sono molto complesse e difficili per questo il regista la interrompe) Tu, mentre recitavi, pensavi che fossero battute difficili, vero? La tua interpretazione è superficiale! (...) La tua Dea Scarlatta non è ancora completa! Direi che, pur avendo afferrato qualcosa che si avvicina all'essenza fondamentale , non hai ancora capito appieno
Non hai ancora capito il significato delle parole della Dea, giusto? (Maya annuisce) Bé del resto, non lo capisco nemmeno io... Eppure se le ascolto svuotando la testa dal buon senso e dai pregiudizi, incomincio ad aver l'impressione di riuscire a intuirne vagamente il senso... Questo vuol dire che c'è ancora una distanza da colmare tra te e la Dea Scarlatta. Ogni battuta della Dea Scarlatta ha un certo peso! Non si può interpretarla contando solo sulla sensazione! Se non ne comprendi tu il senso è impensabile che tu possa persuadere gli spettatori. Tra la Dea Scarlatta che hai tu in testa e quella descritta nel copione, c'è una differenza dal punto di vista dello spessore (...) Intendo lo spessore come Dea. Sicuramente, ne ha uno più grande e profondo di quanto immagini.
Ho una cosa da dire anche a te, Sakurakoji. Non esagerare! La tua voglia di recitare con il massimo impegno trapela all'esterno ma non devi sforzarti eccessivamente! So che è la prima volta che reciti in un'opera di ambientazione storica ma non devi far troppo caso a questo aspetto! E' vero che Kei Akame, che sarà Isshin nel gruppo rivale, è un grande veterano dei drammi storici ma tu sarai quell'Isshin che Kei Akame non potrà mai interpretare. Devi pensarla così! Questa deve essere la tua forza! Ascoltatemi bene anche voi altri! Questa è una storia ambientata nel periodo delle corti del Nord e del Sud, circa 650 anni fa, ma non dovete pensare soltanto a interpretare degli uomini di quell'epoca! Prima di recitare un dramma di ambientazione storica, cercate di capire i sentimenti dei personaggi! Concentrate la vostra attenzione sulle emozioni!
(...) Uno spettacolo che si discosta dai sentimenti del pubblico è come un fiore ornamentale... E' semplice da guardare...! Gli spettatori non si sentiranno mai avvinti dalla storia raccontata! Dovete vivere la vita dei vostri personaggi! Questo è l'unico modo per trasmettergli la storia!
(Kuronuma porta Maya e Sakurakoji assieme a un altro attore, Tobe, in un bar e ordinano qualcosa) Ora provate qui. Recitate i dialoghi come appaiono al copione. E fatelo con naturalezza in modo che nessuno vi trovi strani, capito? (stupore dei ragazzi) Che c'è? Fate come se i vostri personaggi vivessero al giorno d'oggi.
Voglio vedere fino a che punto riuscirete ad essere spontanei... Se parlerete a mo' di recita, la gente attorno vi osserverà considerandovi dei tipi strani!
M.K.: (pensando) Recitare qui...? E' vero... Se saremo troppo teatrali, attireremo subito l'attenzione della gente...!

M.K.: (tra sé e sé mentre sta recitando come ha indicato Kuronuma) Che mi succede...? Le frasi mi escono con estrema naturalezza ... Con tale fluidità e facilità...

R.K.: (dopo che tutti e tre i ragazzi hanno recitato) Quali sono le vostre impressioni su queste prove?
Tobe: Bé... Sento di essere riuscito a recitare con molta semplicità. Mi sembra di aver colto i sentimenti del mio personaggio... battuta per battuta...
Yu Sakurakoji:


Anche a me pare di essere riuscito a immedesimarmi di più nel mio personaggio. Proprio come ha detto Tobe. E' come se avessi afferrato maggiormente i sentimenti di Isshin. Eppure abbiamo semplicemente spostato l'ambientazione nell'epoca moderna... Com'è possibile...?
R.K.: Ci siete arrivati! E' questo il punto! Qui la vostra recitazione risulta molto più realistica. Anche i tre personaggi dell'opera teatrale sono degli esseri umani che vivono la loro epoca chiamata Periodo delle Corti del Nord e del Sud. Naturalmente si tratta di un mondo diverso da quello di adesso... Bisogna giustamente considerare anche le caratteristiche di quell'epoca ma tutti e tre vivevano in quello che era il mondo attuale. Dovete capire questo! Non dico che sia da apprezzare solo la recitazione realistica, ma è sempre meglio che trascurare lo stato d'animo del personaggio che si deve interpretare e dare importanza solo alla forma. Così la vostra interpretazione risulterà persuasiva. Non vi chiedo di recitare alla stessa maniera sul palco, ma voglio che teniate ben presente ciò che avete provato oggi.
M.K.: (tra sé e sé) Finora ho cercato di recitare un personaggio sentendo che apparteneva ad un mondo lontano... Per questo non riuscivo a immedesimarmi completamente nella parte...!

R.K.: (girando per la città) Vediamo una moltitudine di linee nella vita quotidiana, ma in mezzo a uno spazio così enorme, composto da queste linee particolari, riusciamo a capire bene le loro caratteristiche e il modo in cui condizionano la psiche umana. Anche il palcoscenico è uno spazio artificiale. Cosa creare su quello spazio dipende dal lavoro congiunto tra gli attori e il regista. Ciò che voglio dire è che lo spazio è vivo. Quando ci si interviene con la creatività, lo spazio muta come un essere vivente!
Voi dovete acquisire familiarità con le caratteristiche e le influenze che può avere uno spazio perché gli attori hanno la possibilità di modificarlo grazie al loro atto che è la recitazione

Utako Himekawa




(ad Ayumi) Anche se prendi in mano un accendino, se ti comporti come fosse un barattolo di marmellata, esso sarà considerato tale! Il mondo del teatro è fatto così, lo sai! Se lascerai che l'illusione venga meno anche solo per un attimo, la maschera che porti s'incrinerà!

U.H. (tra sé e sé) Brava! Per la recitazione l'importante è l'intesa!

Volume 46

R.K.: (sta parlando di Maya) Per un'attrice qualunque emozione non è mai inutile. Un giorno, quando avrà assimilato questo shock, le servirà per la recitazione. Per ora è meglio che la lasci stare.
Qualunque avvenimento, per quanto sgradevole, doloroso o triste per un attore è un'esperienza preziosa. Custodiscila nel cassetto del tuo cuore! Un giorno ti sarà utile.

M.K.: (tra sé e sé) Qualunque esperienza è preziosa... Sì... I sentimenti che ho provato in quel momento si sono espressi tramite le parole di Akoya... Quell'amore ardente che mi scaturiva dal cuore... Akoya vive dentro di me...Il suo sentimento è il mio! Terrò cara quest'esperienza!
R.K.: Recita, Kitajima! Fa' tesoro di ogni esperienza che vivi...! Doneranno alla tua interpretazione un realismo impossibile da ottenere contando solo sull'immaginazione! Ognuna di esse sarà un arricchimento per la tua Dea Scarlatta...!

Volume 47

R.K.: (a Yu Sakurakoji) Una situazione difficile. a seconda di come si supera, a volte può aprire la strada per un successo inaspettato. Perciò proprio nei momenti di maggior difficoltà, bisogna pensare che si è presentata un'occasione unica. Mai rassegnarsi.

Volume 48

R.K.: (dopo aver visto le nuove prove e il cambiamento della recitazione di Maya e di Sakurakoji) Lei s'impegna sempre per assecondare il partner. Finora non si è mai trovata in una situazione inversa. L'unico difetto di Maya è che s'immedesima talmente nel suo ruolo che il partner finisce per perdersi, trascinato da lei. Perciò sul palcoscenico lui non ha altra scelta se non adattarsi a lei. Di conseguenza, anche se ha soltanto una parte insignificante, nel momento in cui entra in scena, Maya diventa la protagonista indiscussa! E' per questo che gli attori la tengono a distanza... Una volta è stata definita una rubascene! Ma il teatro non è fatto di una sola persona. E' importante scambiarsi la palla con i propri compagni. In che modo lanciarla, come riceverla, come rilanciarla...! In base a ciò anche la recitazione del proprio partner cambia. E' questo il fascino del teatro.

Hajime Onodera (regista della Compagnia Ondine della Daito Art Production e rivale di Kuronuma)


(dopo aver visto le prove del nuovo modo di recitare di Ayumi) Non ha fatto quei movimenti dinamici che ci aspettavamo ma ho avuto l'impressione che ora abbia una maggior misticità.


R.K.: (dopo aver scoperto che il luogo dello spettacolo è in uno spazio in mezzo alle macerie) In un luogo inusuale fino a che punto sarà persuasiva una recitazione che non conta su scenografia e illuminazione...? Le vostre abilità da attori verranno messe a dura prova.  Come starete in quel contesto? Anche questo fattore verrà esaminato. Avete capito?!


Volume 49

R.K.: (Dopo un "gioco" con una palla) Anche una semplice palla da baseball, se la immaginate come il prezioso tesoro di un re vi induce un comportamento rispettoso. Invece se diventa una bomba, genera in voi tensione e paura. Questo è il potere dell'immaginazione! Una rappresentazione teatrale è come un grande gioco d'imitazione. Possiamo creare un mondo che appartiene solo a noi, a nostro piacere! Tra le macerie nelle quali verrà ricavato il palcoscenico per La Dea Scarlatta questa volta non c'è niente ma c'è anche tutto...! Basta usare l'immaginazione! Dovete divertirvi a immedesimarvi nei vostri ruoli! Dovete divertirvi a fare seriamente dei giochi come i bambini!



E questi sono tutti i volumi usciti fino ad ora.
Perdonatemi per questa lunga attesa e se in questi giorni non posterò qualcosa. Non so quando.
Spero che la sorpresa che sto preparando vi piaccia.
Intanto ditemi voi di questo post.
Qui è Kuronuma a farla da padrone. Immaginazione ed espressività. Un attore ha bisogno di entrambe.
A voi la parola e chissà se Suzue Miuchi ci farà il dono immenso di mettere fine a questo manga senza tirarlo troppo per le lunghe e senza affrettare troppo.





5 commenti:

  1. Le illustrazioni in acquarello sono molto belle :) Anche se nei manga i volumi anatomici si perdono sempre quello degli abiti al contrario è più credibile e curato.

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  2. Lo sai che io adoro i manga... Delle letture che, apparentemente, possono sembrare infantili, in realtà nascondono sempre storie complesse e molto profonde... e gli scambi di battute di questo manga ne sono la dimostrazione.

    P.S.= Aspetto la sorpresa, sono proprio curiosa...!!

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  3. @ Robbin: è vero sono molto belle e se hai visto gli altri due link, ne troverai degli altri.

    @ Veggie: lo so benissimo quanto adori i manga :) E non li ho mai considerati infantili. Alcuni sono stupidi, in senso sia buono sia cattivo. Alcune hanno trame viste e riviste e sono alla stessa stregua dei libri. Stessa cosa per i fumetti di ogni parte del mondo e i libri illustrati. Non li considero di serie B o peggio se la storia è buona e fatta bene. Per la sorpresa non ti preoccupare, ti farò senz'altro sapere ;)

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  4. Dovrei guardare tutta la serie e prendere appunti su tutte le riflessioni che mi si porrebbero... avrei materiale per il mio blog per anni! Sfortunatamente non ho così tanto tempo, ma cercherò di guardare qualche puntata.

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  5. Innanzitutto, grazie per essere venuta.
    Troverai due serie animate, quella venuta da noi negli anni 80 e quella del 2005 non ancora arrivata. In più c'è OAV.
    Il fatto è che per quanto riguarda il mondo del teatro, nel manga è sviluppato molto meglio.

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Grazie per i commenti

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