sabato 16 novembre 2013

Ravenna tra le città candidate per Capitale della Cultura 2019. Si festeggia!!!


Piazza del Popolo (la piazza principale) a maggio



E così la corsa per la candidatura per Capitale europea della Cultura 2019 continua.
Ieri è stata pubblicata la short-list delle sei città che adesso se la devono vedere.
Oltre a Ravenna, ci sono Siena, Perugia-Assisi, Lecce, Matera e Cagliari.
Da ventuno città a sei.
Le città escluse sono Aosta, Bergamo, Caserta, Erice, Grosseto, L’Aquila, Mantova, Palermo, Pisa, Reggio Calabria, Siracusa, Taranto, Urbino e Venezia.


Un tripudio di festa ieri e oggi tutti ad incontrarci al Comune.
E' bello vedere una città che si abbraccia.
E vedere che Ravenna sia in effetti un "mosaico di culture".
Il sindaco Fabrizio Matteucci apre l'intervento.
Si sono anche letti anche alcuni interventi e il primo è stato quello di Ouidad Bakkali, giovane assessora della Cultura di origine marocchina (infatti le prime parole sono state nella sua lingua d'origine).
Culture come quelle d'origine, culture come diverse forme d'arte...
Cultura come la ricchezza della diversità



Ovviamente si seguono le polemiche.
Alcuni hanno contestato l'esclusione di Venezia eppure uno degli intenti della Capitale di Cultura si tratta di promuovere città con una forte tradizione, che ne hanno un forte bisogno e Venezia è una delle città più famose al mondo.
Inoltre l'esclusione di città come Urbino, Bergamo, Mantova è stata davvero una sorpresa.
Grande sorpresa è stato l'inserimento di Cagliari, visto che ha presentato il dossier in extremis e anche Lecce.
Una rivale forte è senz'altro Matera così anche Siena, ma questo non vuol dire che la scelta non sia una sorpresa.
Si può dire che la scelta delle città è distribuita nell'Italia in maniera equilibrata. Ci sono due città del nord (Ravenna e Siena), una del centro (Perugia-Assisi), due del sud (Lecce e Matera) e un'isolana (Cagliari).
Non mi meraviglierei se qualcuno facesse polemica che non ci sia una dell'estremo nord
Adesso si tratta di accogliere le considerazioni dei giurati al dossier e di modificare i punti deboli.
Inoltre, uno degli aspetti fondamentali che si richiede è che il progetto sia a lungo termine ovvero che il tutto non si svolga solo in quell'anno e in quelli precedenti.

E poi ci sono anche i concittadini che non ci credono, che fanno ironia...
Ovviamente non si può obbligare tutti ad appoggiare ciò però se tutti loro fossero venuti oggi all'incontro.
Era tutto un abbraccio e non perché di convenienza, bensì perché ci abbiamo creduto fino in fondo e ci crediamo ancora.
Come è stato sottolineato da Alberto Cassani, ex assessore della Cultura e uno dei promotori di questa iniziativa, questa è una vittoria collettiva.
L'Open Call, i volontari V!RA che hanno seguito ogni aspetto (e dei quali sono stata parte anch'io all'inizio) tutti gli incontri fatti, i Brain Storming...
Questa è una vittoria per la città e per chi ci ha creduto.
Quindi un grazie va sentito a tutti anche a coloro che remano contro perché comunque Ravenna Capitale della Cultura 2019 si fa sentire.
E' peggio l'indifferenza.


Ed ora un po' di video











All'inizio dell'anno i membri della giuria andranno nelle città candidate e poi verso la fine del 2014 sarà eletta la Capitale europea della Cultura 2019.
Oggi ci si è incontrati per rivederci tutti e per ricordare a tutti noi l'impegno.
Da lunedì si continua per promuovere ancora di più questa rete, per continuare ancora nel collettivo.

Un grosso in bocca al lupo alle altre città.

Ovviamente, vi terrò informati.


P.S.: Sono andata a vedere nelle pagine delle altre città anche quelle non selezionate.

Posso immaginare la delusione di chi ha visto oggi sfumare ogni possibilità.

Lo sarei stata anch'io se Ravenna non fosse passata.

Comunque, desidero ricordare che TUTTA l'Italia merita di essere Capitale della Cultura.
Provate a chiederlo ai visitatori stranieri.
In quello che noi vediamo tutti i giorni, e che quindi non diamo così tanta importanza, loro vedono delle meraviglie.
Possiamo dire che l'Italia ha un posto d'onore all'Unesco per i beni.
Quindi, a tutte le città non selezionate, a tutte quelle che non si sono presentate e anche a tutte le città che sono passate, va il mio augurio perché grazie alla Cultura possiamo dire di essere orgogliosi di essere italiani.
Intanto, viva Ravenna e a tutti i ravennati, coraggio che ora ci rimbocchiamo le maniche e balliamo insieme!!!! 

P.P.S.: Rileggendo sempre le pagine delle città non selezionate, ho potuto vedere in molte un'onorevole compostezza soprattutto nel ricordare l'impegno preso e nella volontà di proseguire.
Ora, non è che lo dico perché tanto siamo dentro, ma già giorni prima della decisione finale ci si diceva tra di noi che se non fossimo passati, comunque si sarebbe proseguito.
E devo dire che in questo sta la vittoria principale: voler far crescere la propria città.


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