domenica 21 settembre 2014

Un ricordo arcaico di infanzia

Avete dei ricordi d'infanzia che vi sembrano appartenere a un tempo molto più antico?
C'è questo mio ricordo di me e mia nonna materna che, crescendo, ha acquistato sempre più importanza per me.
All'apparenza può sembrare banale, ma ha in sé un significato molto profondo.
Potete immaginare come, avendo avuto nonne romagnole, e stando quasi sempre coi nonni materni, io abbia assistito tante volte e guardato mia nonna che cucinava. 
La vedevo fare la pasta in casa (ogni tanto faceva piegare anche a me i tortellini) ma c'era un atto che era quello che facevo sempre e mi piaceva un sacco.
Da un piatto con chicchi di riso, dividevo il riso buono da quello cattivo.
Ora, se vi piacciono le fiabe e le avete sempre lette, questo atto vi sembrerà familiare.
Infatti accadeva spesso nelle fiabe che al o alla protagonista veniva chiesta questa prova dalla vecchia.
Questa prova però era impossibile da ultimare perché di riso ce n'era un sacco.
E così succedeva che venivano fuori gli Aiutanti ovvero altre entità che prendevano il posto del bambino o bambina e lo ultimavano. 
Potevano essere animali umili come formiche o topi oppure oggetti come la bambola di Vassilissa.
Può essere riso o frumento o grano, sempre chicchi piccoli.
Ma cosa significa separare il buono dal guasto?
E qua mi affido a Donne che corrono coi lupi della Clarissa Pinkola Estés.
Ebbene, parlando appunto della fiaba di Vassilissa, spiega questo atto.
(...) Il frumento buono, quello toccato dalla ruggine, i semi di papavero e l'immondizia sono tutti resti di un'antica farmacopea. Queste sostanze sono usate come balsami, unguenti, infusioni e impiastri per trattenere altre medicine sul corpo. Come metafore, sono anche medicine per la mente; alcune nutrono, altre danno il riposo, alcune provocano languore e altre stimolano. Sono sfaccettature dei cicli Vita/Morte/Vita,. Baba Jaga non soltanto chiede a Vassilissa di separare questo da quello, di sapere la differenza tra cose dello stesso genere - come tra il vero amore e il falso amore o fra la vita che nutre e la vita distrutta - ma le chiede anche di distinguere una medicina dall'altra.
Come i sogni, che si possono comprendere a livello oggettivo ma trattengono comunque una realtà soggettiva, questi elementi di cibo/medicina sono una guida simbolica. Come Vassilissa, dobbiamo selezionare gli aspetti psichici curativi, selezionare per comprendere che il cibo per la psiche è anche medicina per la psiche e spremere la verità, l'essenza da questi elementi per trarne nutrimento (...)


Qualche giorno fa poi un amico mi ha inviato un video tratto dal film 8 e 1/2 di Federico Fellini e c'era un ricordo d'infanzia scatenato da delle parole senza senso ovvero Asa-Nisi-Masa.





Non avendo mai visto il film, ma lo farò, mi ritrovo davanti ad una scena che magari ho percepito diversamente da quello che era l'intento del regista.
Ecco, mi sembra quasi di ritrovare la stessa sensazione di me e i chicchi di riso, lo stesso ricordo arcaico, quasi mitologico.


Sempre ritornando al mio ricordo, non credo che mia nonna avesse intenzione di farmi capire ciò che intende la Estés (oppure non lo so). Immagino volesse condividere con me un momento, ma credo si tratti anche di un passaggio. Immagino che anche lei da bambina avesse fatto lo stesso e così ancora e ancora e ancora nel passato.
Un legame che si sta instaurando e la Donna Antica si sta risvegliando.



Avete anche voi dei ricordi simili?



Asa-Nisi-Masa! Asa-Nisi-Masa! Asa-Nisi-Masa!
(vai qui per leggere il significato junghiano legato al puer aeternus di 8 e 1/2)


P.S.: Ci sono altre fiabe dove la prova invece consiste di raccogliere tutto il riso o altro.
P.P.S.: Non ho trovato illustrazioni che possano raccontare questo atto però desidero condividere questa foto che, anche se non parla di separazione di cereali o di raccoglierli tutti, la trovo esemplare.


by Le Quang



Il legame per esempio tra Vassilissa e Baba Jaga è differente tra quello tra la strega e Hansel e Gretel.
Seppur terribili entrambi, Baba Jaga educa Vassilissa mentre invece la strega di Hansel e Gretel desidera distruggerli.
I due bambini non si rafforzano grazie a lei, ma come conseguenza di una volontà di sopravvivere.
Vassilissa è conscia del cammino che sta percorrendo.
E' come se fosse un'iniziata.


4 commenti:

  1. Mi hai fatto tornare la voglia di rivedere 8 e mezzo :)

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  2. Otto e Mezzo è il mio film preferito, l'ho visto oltre 25 volte e continuo a scoprire dettagli che non avevo notato: per me è il capolavoro di Fellini.

    lo consiglio però dopo i 40 anni, prima è abbastanza noioso e incomprensibile...

    per chi vuole vederlo è qua:
    https://www.google.com/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=otto+e+mezzo+fellini+streaming+site:cineblog01.eu

    bruno ;o)

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  3. Bel post, Alma :)
    Anch'io ho molti ricordi di questo tipo - "arcaici" li hai molto giustamente definiti - legati alla mia nonna materna. La mia stessa blog novel "Solve et Coagula" è basata in parte proprio su questi ricordi.

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  4. @ Marco Grande Arbitro Giorgio: a me invece ha fatto venir voglia di vederlo :D

    @ eumeme: Alcuni considerano 8 e mezzo il suo film più personale.
    Per quanto riguarda la noia e l'incomprensibilità se lo si vede prima dei 40 anni, ti dirò quando lo vedrò.

    @ Ivano Landi: Grazie mille Ivano. Eh, le nonne. Un tesoro inestimabile. Non mi stupisco di leggere che il blog novel sia basata su questi ricordi vista la presenza di un nostro caro lupo romagnolo ;)

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Grazie per i commenti

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