lunedì 14 ottobre 2013

Kay Nielsen

La settimana è appena iniziata e già il mio pensiero va a giovedì pomeriggio poiché venerdì inizia per me un altro corso a Bologna dopo quello con Simone Rea a Macerata.
Quello di Simone si basava sull'acrilico mentre questo va allo stile.
Tra i materiali richiesti c'è anche di portare almeno tre references di illustratori che ci piacciono.
Ebbene, io adoro gli anni '20.
Adoro l'illustrazione di quell'epoca, la Golden Age dell'illustrazione.
Di Arthur Rackham ne avevo già parlato.
Ora tocca a Kay Nielsen, illustratore danese.




dalla fiaba Le dodici principesse danzanti





In polvere e crinolina: Felicia



In polvere e crinolina: Che terribile sogno


dalla fiaba A Oriente del Sole, a Occidente della Luna: riposo nella foresta


La storia di una madre





dalla fiaba La regina di ghiaccio: Kay e Gerda


dalla fiaba L'intrepido soldatino di stagno


dalla fiaba I cigni selvatici


dalla fiaba L'usignolo 
(qui altre illustrazioni)


Flora costruisce la casa estiva da Il vaso della rosa (?)


 Tu vedrai le tre principesse


Quello che più mi stupisce non è soltanto il colore magnifico e sontuoso così come le forme, ma soprattutto la relazione che ha il personaggio con il paesaggio circostante.
Il paesaggio diventa parte del personaggio, un suo elemento caratterizzante e in questo devo guardarlo, studiarlo perché vedete io faccio molto i personaggi, ma poi per quanto riguarda il paesaggio mi fermo, non so mai come affrontarlo.

A lui si deve l'immaginario dell'ultimo spezzone di Fantasia ovvero la Notte sul Monte Calvo assieme all'Ave Maria.









molte più immagini qui:





Inoltre un altro progetto era da fare ovvero La Sirenetta e siamo negli anni '40.
Sarebbe stata una sirenetta credo maggiormente interessante perché, se vedete l'immagine finale, è molto più fedele all'originale.
Anzi, da un documentario che ho visto sembrerebbe che ci fosse stato un finale ancora più tragico: la Sirenetta non si sarebbe trasformata in schiuma di mare.
Ma lasciamo che sia la sua arte a parlare.







Compare la nonna, figura fondamentale nella fiaba perché è lei a spiegare alla sirenetta il valore dell'anima e la sua assenza nelle sirene.
A dir la verità, quando da bambina ho letto la fiaba originale, mi è dispiaciuto subito che le sirene non avessero l'anima.
Poi, più grandicella, mi sono detta che forse le sirene non hanno bisogno di avere l'anima perché lo sono.
Vabbé, sto divagando. 
Continuiamo.




































Non so bene neanche se alcune sono messe perfettamente in ordine cronologico della storia.
E' anche interessante notare come il mondo subacqueo sia così pieno di colori.
In effetti Andersen parlava di un mondo ricco dove c'erano giardini sontuosi e i castelli erano fatti di conchiglie e quant'altro.


Beh, che dire.
Uno stile davvero meraviglioso.


Per vedere altre illustrazioni sulla Sirenetta vai qui e qui



P.S.: Guardando attentamente le sue illustrazioni, ho notato quanto ci siano sempre queste linee alte e dritte, paesaggi con molti dettagli e quanto i personaggi siano stilizzati.
Credo che lui sia stato una fonte ispirativa per Eyvind Earle, artista concettuale sul quale si è basato lo stile de La Bella Addormentata nel Bosco, il film della Disney 1959.

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