martedì 5 gennaio 2010

Arte=creatività?

Arte e creatività...

Spesso sento persone che mi dicono che, visto che non possiedono alcun lato artistico, non possiedono quindi la creatività come se queste due cose (arte e creatività) fossero la stessa cosa. Personalmente però non la penso così.
Partiamo prima dalla creatività. Come si può ben notare 'creatività' deriva da creare che condivide in latino con crescere la radice KAR. In sanscrito (lingua ufficiale dell'India) KAR-TR è colui che fa (dal niente), il creatore (fonte:wikipedia)
La creatività è una cosa che accomuna animali (e non solo i Primati) ad uomini, bambini ad adulti. 'Creare' è qualcosa di universale perché accomuna anche i vari popoli. Anzi, credo che senza la creatività l'uomo non si sarebbe sviluppato poi così tanto nella storia dell'evoluzione però questo non basta.
Sin dall'inizio dai tempi, la creatività ha sempre portato l'uomo a trovare soluzioni ad ogni problema, ma cosa succede se l'uomo si crea domande?
Credo che il cercare ogni risposta al suo 'perché' sia stato determinante e il tentare di avvicinarsi al lato divino di tutto ciò che gli circondava, della Natura, abbia portato l'ominide ad un passo in più verso l'evoluzione.
Il sapere che attraverso i suoi gesti e le sue parole, l'uomo possa raggiungere una forma molto più alta, quasi divina...
Ed è qui che entra in gioco l'arte.

Secondo gli Antichi Greci, l'arte era rappresentata dalle muse:

Calliope, la Poesia Epica;
Clio, la Storia;
Erato, la Poesia Amorosa;
Euterpe, la Poesia Lirica;
Melpomene, la Tragedia;
Polimnia, il Mimo;
Talia, la Commedia;
Tersicore, la Danza;
Urania, l'Astronomia.

Queste nove Muse, anche se anticamente si dicevano che erano tre, erano figlie della Memoria, letteralmente, poiché discendevano appunto da Mnemosine, e l'Arte ha bisogno della Memoria. Non è un qualcosa che si possa distruggere nell'arco di pochi mesi, non è qualcosa che si assoggetta al Tempo e alle sue regole. Ma solo la Memoria non basta, l'Arte ha bisogno del divino. Infatti le nove Muse oltre ad essere figlie di Mnemosine, discendevano anche da Zeus, il più grande dio greco.

Ecco questa è una mia personalissima riflessione e mi rendo che ci saranno cose da dirne. Se anche voi volete condividere le vostre riflessioni su questa questione, ve ne sarei molto grata.

6 commenti:

  1. Secondo me arte e creatività non sono equivalenti... La creativita è un qualcosa che tutti, ciascuno a proprio modo, hanno... che non si può classificare nè catalogare... L'arte rappresenta invece l'etichetta che la società ha dato a una particolare forma di cratività...

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  2. Grazie mille Veggie per aver espresso il tuo parere.
    Per quanto riguarda la creatività sono d'accordo con te. Per quanto riguarda l'arte mi vedo purtroppo essere d'accordo con te perché è vero che la società designa tutto quello che è arte o no. Ma solo in parte sono d'accordo. Non so, voglio credere che l'arte sia qualcosa di più.

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  3. Bellissimo post Alma , intelligente , anche se il tema è estremamente complesso . Non so se hai letto la " Storia sociale dell'Arte " dell'Hauser ..se si come credo : fa niente ..se no : legglio ti arricchirà . Io desidero con umiltà aggiungere solo qualcosa sul Secessionismo Austriaco ..Bahaus ..quando si decise di dare alla produzione industriale e no un " valore aggiunto " e vennero creati dei capolavori artistici . Discriminare separando nettamente nell'animo umano la " Creatività " dall' " Arte " penso che sia cosa estremamente ardua , in quanto il confine è labile non netto , tra le due ,a mio modestissimo avviso ,insiste una terra di nessuno . Certo secondo la scaletta mitologica delle muse : solo chi si dedica ad una delle figlie di Memnosine è un artista , ma mi sovvien del povero Marsia invidiato , scuoiato da Apollo : cosa significa ? Non lo so amica mia , ne parlerei ore con te .
    Ciao
    Walter

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  4. Infatti io non voglio discriminare completamente la Creatività dall'Arte e mi rendo conto come questo tema sia complesso.
    La mitologia greca è piena di questi esempi e oltre a Marsia, mi viene in mente Aracne se vogliamo dare all'Arte un significato più ampio. Come dice il mito, Aracne sconfisse Atena nella sfida di tessere la tela. Inoltre nella tela c'erano anche i tradimenti di Zeus e tutte le debolezze degli dei. Così Atena trasformò Aracne in un animale che avrebbe tessuto la tela per sempre: il ragno appunto. Cosa significa? Per me ha significato sempre che anche se l'Arte ti può portare a una forma più alta, quasi divina, non potrai mai compararti a un dio, sarai sempre un essere umano. Poi questa è la mia interpretazione del mito, ma mi rendo conto che ce ne possono essere diverse.

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  5. Sul questo affascinante argomento riguardante la creatività e l'Arte ci sarebbe, come dici te, molto da meditare e da dire. Io partirei da alcune parole che Italo Calvino disse in un'intervista televisiva, e che ti trascrivo qui sotto. Sono pensieri che riguardano la creatività, appunto, l'immaginazione, la fantasia, e che bisognerebbe meditare attentamente.
    "Qualche anno fa si diceva 'L'immaginazione al potere', che sembrava uno slogan molto bello. Poi ripensandoci...il segreto è che l'immaginazione non prenda mai il potere, cioè non diventi parola d'ordine, non diventi programma obbligatorio. L'immaginazione, la fantasia, la creatività, di cui tanto si parla, devono contrapporsi a un elemento anche di routine, di limitatezza, di prevedibilità, che rende la vita vivibile. Guai se c'è solo il prevedibile, ma se tutto è fantasia non si tocca niente, non si realizza niente. Probabilmente, se abbiamo intorno uno scenario di grigi parallelepipedi, possiamo addobbarlo con bandierine, festoni, ali di farfalle. Se abbiamo intorno solo uno scenario di ali di farfalle, non viene fuori niente. Per questo sono un po' diffidente sul fatto della creatività dato come fine dell'educazione, come principio primo, del tipo: 'ogni cosa ogni lavoro deve essere creativo'. No, il lavoro deve essere esatto, metodico, fatto seguendo delle certe regole. Poi è su quello che può nascere la creatività, sennò è una specie di marmellata che non ha sostanza..."

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  6. Concordo perfettamente con Italo Calvino: la Creatività (in senso generale senza alcuna distinzione con l'Arte) per me è una forza rivoluzionaria, imprevedibile e in un certo senso anarchica quindi il volerla costringere in una gabbia, in qualcosa di prestabilito la impoverisce così come il volere che sia tutto.
    Sai, alla Creatività associo Pan, lui così vitale, così sanguigno...Sì mi viene in mente proprio lui.
    Adesso che ci penso, Pan vuol dire proprio tutto, ma credo che qui significhi una cosa diversa.

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Grazie per i commenti

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