Chi mi segue da tempo sa quanto ci tengo alla mia città Ravenna, a quanto mi fa piacere la candidatura per Ravenna Capitale della Cultura 2019, ma anche alla mia volontà di far conoscere una Ravenna diversa dallo stereotipo di città del mosaico anche se ne riconosco il valore.
Non solo per me, ma anche per tutti i miei concittadini (di nascita e/o di residenza) che non fanno mosaico.
Per chi mi segue da poco ecco link di post precedenti:
Ebbene, è stata una grande gioia sapere che ero stata convocata, assieme a tanti altri, alla riunione al Teatro Alighieri per presentare il programma e ancora più gioia è stata nel sentire che non verranno fatte distinzioni di realtà culturali e artistiche tanto che alla fine ho anche parlato al microfono esprimendo questo mio sentimento.
Alcuni si erano lamentati che la riunione era più sul teorico, ma io la considero come un primo passo di molti che ne verranno.
Ci hanno fatto compilare un foglio per attestare la nostra partecipazione e qualche minuto fa, attraverso una lettera, ho saputo che posso utilizzare il marchio di Ravenna Capitale 2019 a titolo gratuito per ogni attività culturale e artistica che io farò in modo da promuovere questa iniziativa.
Questo mi fa un enorme piacere e quindi ho intenzione di promuovere anche qui il programma
'MOSAICI di CULTURA: Creare nuove visioni per l'Europa'
Ravenna si candida a Capitale Europea della Cultura per il 2019 con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Prefetto di Ravenna, Provincia di Ravenna, Comuni di Rimini, Forlì, Cesena, Cervia, Lugo, Faenza e Comuni dell'area faentina, Russi e Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
Ravenna e le città della Romagna che ne sostengono la candidatura costituiscono un unicum territoriale, ovvero un vissuto di storia e storie, che si pone come esempio operativo per creare nuovi progetti di cultura a livello europeo.
In particolare, Ravenna ha generato in passato visioni artistiche che sono pietre miliari nella storia d'Europa e oggi, attraverso la metafora mosaici di cultura, vuole proporre nuove visioni per l'Europa.
Forte di un trascorso glorioso e di una tradizione civica che affonda le proprie radici in un capitale sociale tra i più elevati in Italia e nel panorama europeo, la città ha l’ambizione, grazie al Progetto Ravenna 2019, di stimolare un riequilibrio nel rapporto tra antico e contemporaneo, abbozzando un profilo di identità nel quale il passato viene reinterpretato in modo innovativo, senza nostalgie e senza retaggi puramente conservativi, ma come base storicizzata e fonte di ispirazione di un futuro da costruire.
Tutto questo attraverso la capacità di mettersi in discussione, partendo anche dalle criticità della città e del territorio, e tramite un percorso di analisi delle origini e del genius loci, al fine di ridefinire la propria identità e proiettarla nel futuro, trasformando l'intero territorio in una capitale innovativa e all’avanguardia.
I Temi della Candidatura:
Ravenna e la Visione: Ravenna si contraddistingue per la vocazione immaginifica che nei secoli ha alimentato suggestioni, atmosfere, ispirazioni da parte di artisti, poeti, scrittori, intellettuali (Dante, Wilde, Byron, D’Annunzio, Borges, Jung, Montale, Pascoli, Boccaccio, Botticelli, ecc.).
Ravenna e il Cambiamento: una città e un territorio che, partendo dalla consapevolezza della propria particolare identità, da sempre multiforme e in divenire, decidono di mettersi in gioco, al fine di definire se stessi in modo innovativo; al centro di questo processo si pone l’ambizione di articolare, proprio attorno al valore della cultura, una forte e specifica vocazione.
Ravenna e la Cultura Europea: Ravenna come motore di ricerca sulla cultura europea, una capitale della cultura che dia valore al fatto stesso di interrogarsi - e soprattutto di interrogare tutti i Paesi europei che rappresenterà per un anno - attraverso iniziative che stimolino risposte internazionali (artistiche ma non solo) alla domanda “Che cos’è la cultura?”, e più in specifico “Che cos’è la cultura europea?”. A tal fine si prospetta l'idea di una Casa Europea della Cultura (ma anche Officina, Laboratorio, Darsena...) quale luogo di incontro di pensatori, artisti, cittadini ravennati, romagnoli, italiani ed europei, un vero e proprio laboratorio permanente per la produzione/creazione di cultura nel futuro sociale e politico europeo.
Ravenna e il Mosaico infinito: la metafora del mosaico infinito rappresenta sia una declinazione del titolo Mosaici di cultura, che la vision ispiratrice del Progetto Ravenna 2019. Il mosaico è infinito perché lascia infinito spazio sia al generale che al particolare: non vuole avere bordi né confini, ed è pronto ad ampliarsi, accogliendo persone e idee nuove, senza mai chiudere frontiere; ed è infinito anche nel particolare, perché al suo interno non pone limiti al numero di tessere; è un mosaico in continuo movimento, capace di diventare sempre più ricco. Il mosaico è infinito perché è impossibile da saturare.
Inoltre nel sito di Ravenna&dintorni, il giornale che ha pubblicato la mia lettera, (andare
qui) esiste da tempo un forum dove diversi rappresentanti della cultura e dell'arte di Ravenna dicono la loro su Ravenna Capitale.
Insomma... IO SONO PER RAVENNA CAPITALE DELLA CULTURA 2019