Una delle mie fiabe preferite è La Bella Addormentata nel Bosco che molti ritengono l'elogio della passività della donna. Eppure così si toglie alla fiaba molto del suo significato nascosto.
Diverse fiabe raccontano il sesso ovvero di come stare attenti al predatore (Cappuccetto Rosso, Barbablù), raccontano di uno sposo animale (La Bella e la Bestia in primis) e non fa eccezione questa fiaba.
Il sesso per i bambini è un mistero, una scoperta e anche loro hanno una propria sessualità, anche i bambini toccano il proprio sesso.
Ovviamente si tratta di una cosa che non va vista con quella malizia tipica degli adulti.
E non starò qui a discutere, poiché merita un discorso a parte e più volte ne ho parlato, di quando un adulto invade con prepotenza la sessualità del bambino.
Si tratta di una cosa delicata e ovviamente una fiaba non può raccontare in maniera sfacciata la scoperta della sessualità.
Il mondo del bambino appartiene all'oscurità, al segreto, all'intimità. E' un mondo dove i mostri stanno lì nascosti.
Le fiabe non intendono spiegare cosa siano quei mostri, non intende dire cosa siano. Un bambino non capisce il significato della parola "rabbia", ma comprende la sensazione di "sputare fuoco", sa che cosa vuol dire.
Il mondo delle fiabe, così pieno di simboli, asseconda il mondo interiore del bambino e gli fa capire che quello che sta vivendo è importante.
Molte fiabe raccontano il punto di vista femminile, ma per i bambini più piccoli non c'è ancora una differenza sostanziale.
Per questo vedere le fiabe dal punto di vista adulto spesso le svilisce e trovo ingiusta questa moda di rendere le fiabe più adulte. Semmai si adattano le fiabe agli adulti, ma il più delle volte perdono quell'incanto iniziale. E' come se le stessero inaridendo.
Comunque adesso passiamo alla fiaba de La Bella Addormentata nel Bosco
di Millicent Sowerby, 1909
La versione più nota a noi è quella dei Grimm che finisce appunto col matrimonio tra il principe e Rosaspina e non compare l'orchessa, la madre del principe, come accade in quella di Perrault (potete leggerla qui)
Anzi si ha ancora prima una versione di Giambattista Basile ne Il Pentamerone con Talia, Sole e Luna del quale ne parlerò più avanti
di Warwick Goble
di Margaret Tarrant
La "maledizione" della fata dimenticata non è altro che l'arrivo del menarca, la prima mestruazione.
Si tratta di una cosa assolutamente naturale anzi di una cosa talmente antica come lo è la tredicesima fata che rappresenta la tredicesima luna, la Luna blu eppure in un mondo ideale sembra lo sconvolgimento.
La tredicesima fata parla di morte mentre la fata più giovane parla di un sonno. In realtà la sostanza non cambia perché con la puntura "muore" la bambina ovvero l'infanzia.
di Harry Clarke, 1922
di Nadezhda Illarionova
Come spesso accade non si possono ingannare gli oracoli e ciò che si fa per evitare che accadano in realtà porta al loro compimento.
Soprattutto è il padre a temere la maledizione nonostante l'intervento della fata più giovane e qui viene in mente i padri che vedono le figlie come le loro "bambine".
Spesso si parla nelle fiabe di fanciulle di 16 anni. Più o meno quella era l'età nella quale le ragazze diventavano donne ed è tramite un'altra donna, anziana per di più, che avviene il "fattaccio".
Lei non ha sentito l'editto perché sorda, ma soprattutto come potrebbe temere un editto simile?
E' una donna anziana, quindi una donna con esperienza.
di Nadezhda Illarionova
di Anne Anderson, 1935
di Margaret Tarrant, 1915
di Gustave Doré, 1867
di W. H. Margetson
di Edmund Dulac, 1910
di Christian Birmingham
di Millicent Sowersby, 1909
di Walter Crane, 1875
Sa che le mestruazioni fanno parte della donna, è qualcosa di ancestrale così come l'atto del filare (del quale ne ho parlato qui) ed è "sorda" a questo terribile editto che cerca di vietarle.
La vecchina se ne sta in una torre, isolata da tutti. Tessere equivale comporre il filo del destino e lei, inconsapevolmente, la sta conducendo a quella via. E' una sorta di passaggio, come tra nonno e nipote.
Il destino si compie, la natura sta svolgendo il suo cammino.
Cosa succede adesso quando una ragazza ha le sue prime mestruazioni? Si crede già pronta alle sue prime esperienze sessuali soprattutto se consideriamo che l'età dello sviluppo è diminuita drasticamente. Qualche anno in realtà, ma nell'adolescenza possono sembrare secoli.
Le prime esperienze sono preziose, ma questo non vuol dire che deve svalutarsi, concedersi continuamente. La ragazza è ancora inesperta e corre, spesso per paura dell'inerzia.
Eppure ci vuole qualcuno che sappia essere in ascolto.
Tutto si addormenta, ma anche se si tratta di un sonno gelido come la morte in realtà, quasi in sotterraneo, il corpo si prepara. E' come una terra in inverno: sembra addormentata, quasi morta, in realtà si sta preparando al risveglio.
Un risveglio precoce, magari perché il raggio di sole arriva prima del tempo dovuto, porta il seme a sbocciare ma quel raggio di sole poi se ne va, il fiore viene sorpreso dall'inverno portandolo alla morte.
Passa un secolo, come viene detto dalla fata più giovane, e molti hanno provato ad entrare.
E' interessante notare che tutti del palazzo si addormentano tranne il re e la regina che se ne vanno.
La principessa viene chiamata Rosaspina per il riferimento alle spine che circondano il palazzo.
di Trina Schart Hyman
di Laura Barrett
E' addormentata, ma in realtà ha un potere enorme. Nell'oscurità spesso attiviamo risorse inaspettate e andiamo anche oltre il proprio corpo.
E' il mondo del sotterraneo, il mondo del silenzio e delle parole sussurrate.
E' il mondo della verità.
Solo un ragazzo riesce ad entrare nel bosco di rovi, un ragazzo che ha ascoltato le parole di un anziano, anch'esso testimone di un tempo passato.
di Helen Stratton, 1903
di Walter Crane, 1875
di John B. Gruelle, 1914
di Harry Clarke
di Arthur Rackham
Sappiamo tutti come i nonni sono importanti per i nipoti, persino fondamentali per una corretta crescita. Spesso i genitori sono impegnati in altre faccende, indaffarati e non hanno tempo e quando ce l'hanno il più delle volte sono stanchi che non hanno nessuna voglia di stare ad ascoltare il bambino e raccontare qualcosa.
Inoltre i nonni possiedono un sapere antico che va tramandato e questo anziano, che non è il nonno del principe ma è come se lo fosse, preoccupandosi anche per la sua sorte, dice al giovane di non ascoltare quello che dicono su quel castello, non è vero che c'è un orco che mangia i bambini.
Nell'adolescenza spesso i giovani si comportano in maniera quasi strafottente ma spesso lo fanno per paura, perché non sanno come comportarsi.
Molti prima di lui hanno tentato, ma sono stati afferrati dai rovi come mani e intrappolati fino a morire.
Il principe entra nel bosco (serie Briar Rose) di Edward Burne-Jones, 1871-1872
Hanno osato violare un tempio sacro senza conoscere la natura oppure comportandosi in modo ostinato quando era chiaro il rifiuto.
Il principe viene fatto entrare spontaneamente.
Ormai è giunto il tempo.
I cento anni sono passati e proprio per questo motivo, il principe viene fatto passare.
Ormai è giunto il tempo.
I cento anni sono passati e proprio per questo motivo, il principe viene fatto passare.
di Errol Le Cain
Eccovi una carrellata di immagini con prima la principessa e poi l'incontro e la scoperta della fanciulla.
di Edward Burne Jones (della serie Briar Rose)
idem, 1890
di Kinuko Craft, 2001
di Kinuko Craft
di Edward Burne Jones (non della serie Briar Rose)
di Maj Fagerberg
di Nadezhda Illarionova
di Viktor Vasnetsov
di Maxfield Parrish, 1912
di W. Heath Robinbson, 1921
di Thomas Ralph Spence
di John Collier, 1921
di Victor Gilbert
di Arthur Rackham, 1920
Il principe contemplerà la visione. Qualcosa di sacro è di fronte ai suoi occhi.
Lo stupore è indicibile: davvero quel rovo di spine preservava una tale bellezza?
di Gustave Doré, 1867
di Herbert Cole, 1906
di Gustaf Tenggren
di Henry Meynell Rheam, 1899
di John Duncan
di Edmund Dulac
di Toshiko Kato
di Edward Brewtnall
di Margaret Tarrant, 1915
di Josephine Wall
di Jessie Willcox Smith, 1911
di Wilhelm Jordan
di Jennie Harbour, 1921
di Emilio Freixas
di Walter Crane
I 100 anni sono finiti e lei è pronta per il risveglio.
Lei si risveglia così come la gente del castello e tutto quello che circonda come se lei rappresentasse la primavera.
di H. J. Ford
di Arthur Rackham
La natura riprende il suo corso.
di Frances McDonald, 1896
In quest'illustrazione vediamo accanto a Rosaspina un bambino e ricorda la versione di Basile
Infatti in questa versione, lei si chiama Talia e dà alla luce Sole e Luna.
Il punto è che li partorisce ancora addormentata!
Come lei li abbia, ve lo lascio indovinare.
I due bambini succhiano il seno (e nell'illustrazione vediamo che lei è a seno nudo) e uno di questi non trovandolo, succhia il dito dove lei si è punta risvegliandola togliendole la scheggia.
Bisogna però dire che non ci si deve confondere il mondo delle immagini con quello della realtà.
Per esempio, una delle fantasie sessuali delle donne più comuni è quella di essere possedute, ma questo non vuol dire che desiderano essere stuprate.
E con questo finisco il post, spero che non vi siate annoiati.
Agli occhi di un adulto lei può sembrare l'ennesima principessa che viene salvata, la solita damigella in pericolo eppure sotto la superficie nasconde simboli, allegorie...
Sotto la superficie si nasconde un mondo interiore.
Quindi è questa la versione da dire ai bambini, è da spiegare così la fiaba? Mai!
Sarebbe come privare al bambino di piacere di scoprire da sé.
Questa versione è per voi, ad incitarvi a leggere le fiabe senza pregiudizi.Sarebbe come privare al bambino di piacere di scoprire da sé.
Potreste scoprire dei tesori nascosti.
Ve lo auguro.
Molte delle illustrazioni che sono qui le ho prese in questo sito: SurLaLune fairytales.
Lo consiglio caldamente e molte volte mi sono affidata a questa fonte come con Raperonzolo.
Aggiornamento 8 settembre 2013:
Devo dire che una fonte inesauribile di immagini è Pinterest. Oramai se cerco delle illustrazioni, aggiungo su Google anche Pinterest.
Aggiornamento 24 settembre 2013:
Un fatto talmente importante da essere poi dimenticato (pure da me, sorry, anche se lo conoscevo) è che la regina, prima di avere Rosaspina, era sterile. La lieta notizia che presto avrebbe avuto una bambina le fu data da una rana.
Creatura spesso malvista (basti pensare a Il principe ranocchio) eppure potente e collegata all'esoterismo e alla magia. Inoltre appartiene all'acqua, simbolo dell'inconscio.
Nei sogni capita di vedere una rana che affiora da uno stagno. L'acqua dello stagno è inerte, ma vedere una rana fa capire che c'è vita. Inoltre la rana è come l'abbozzo di un feto.
Quindi, come il sonno di Rosaspina che non è altro un tempo di preparazione interiore, anche la sterilità non è altro che una preparazione interiore alla fertilità.
Aggiornato e Modificato
CHE BELLA RICERCA DI IMMAGINI!
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