E' con profondo dispiacere che vi comunico che il regista Mario Monicelli a 95 anni si è suicidato gettandosi dal balcone dell'ospedale in cui era ricoverato per un tumore.
Io l'ho visto in un filmato che aveva mandato alla premiazione de "Lo Straniero" due o tre anni fa e nonostante l'età, posso dirvi che era perfettamente lucido. Non sembrava affatto quei vecchi rimbambiti di cui si parla tanto spesso e di cui spesso si burla. Possedeva un'acume invidiabile.
E così, nonostante la sua veneranda età, la sua morte mi dispiace assai come se accadesse a un giovane.
Addio maestro e grazie per averci regalato capolavori assoluti in cui raccontavi le contraddizioni degli italiani e non solo.
Ciao Mario!
P.S.: Intanto che ci sono, vorrei ricordare l'attore Leslie Nielsen, morto l'altra sera. Di una comicità diversa da quella che c'era nei film di Monicelli, però sempre genuina.
Aggiornamento 30 novembre: Vorrei dire un'ultima cosa. In giro leggo e sento la stessa frase che viene dopo che si sa quando uno si è suicidio ovvero "Che coraggio!". Nel caso di Mario Monicelli è come se si fosse fatto l'eutanasia da solo, ma, parlo del suicidio in generale, non chiamatelo coraggio perché non lo è! Una persona che medita il suicidio è già morta dentro e ci vuole molto più coraggio a restare in vita!
Aggiornamento 30 dicembre: Ho tolto dal titolo la parola "suicidio". Mi è sembrato molto irrispettoso anche perché nelle altre morti non ho mai messo nel titolo la causa della morte, quindi perché metterla per lui? E poi, cosa che dopo me ne sono accorta, mi sembrava troppo da notizia giornalistica fatta per colpire e cattturare il lettore. Chiedo scusa per quest'ultima cosa.
Aggiornamento 30 novembre: Vorrei dire un'ultima cosa. In giro leggo e sento la stessa frase che viene dopo che si sa quando uno si è suicidio ovvero "Che coraggio!". Nel caso di Mario Monicelli è come se si fosse fatto l'eutanasia da solo, ma, parlo del suicidio in generale, non chiamatelo coraggio perché non lo è! Una persona che medita il suicidio è già morta dentro e ci vuole molto più coraggio a restare in vita!
Aggiornamento 30 dicembre: Ho tolto dal titolo la parola "suicidio". Mi è sembrato molto irrispettoso anche perché nelle altre morti non ho mai messo nel titolo la causa della morte, quindi perché metterla per lui? E poi, cosa che dopo me ne sono accorta, mi sembrava troppo da notizia giornalistica fatta per colpire e cattturare il lettore. Chiedo scusa per quest'ultima cosa.