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mercoledì 17 novembre 2010

Arthur Rimbaud e la Lettera del Veggente

Non è la prima volta che parlo di Arthur Rimbaud, poeta francese (1854-1891) e della sua lettera a Paul Demeny che diverrà poi la Lettera del Veggente (qui potete vedere quando l'ho citata la prima volta) e c'è un motivo perché lo richiamo continuamente: è un mio Maestro! Ovviamente nel senso che me lo sono scelto come Maestro.
Questa volta, per festeggiare anche i nuovi iscritti al mio canale Youtube dopo il video promo del mio canale, ho voluto realizzare un video in cui io realizzavo un disegno apposta e poi lo filmavo con un testo già esistente. Ho scelto il ritratto di Etienne Carjat e non solo perché è il suo ritratto più famoso, ma anche perché lì aveva 17 anni ovvero gli anni che circa aveva quando scrisse la Lettera. Solo che di questo ritratto sembra che ci siano migliaia di versioni nel senso che le sfumature siano diversissime tra loro quindi mi sono un attimo giostrata tra varie versioni, tra varie ombre del viso.





musica: Orient, extrait de L'Album d'un Voyager (1909)/6. L'oasis di Laure Favre-Kahn

In questa Lettera vengono descritte le aspirazioni e il tipo di poesia che intende fare.

Un'altra Lettera del Veggente è stata mandata a Georges Izambard, la sua guida e il padre sostituto dove scrive: Adesso, mi intestardisco il più possibile. Perché? Voglio essere poeta, e lavoro per rendermi veggente: voi non ci capireste niente, ed io non saprei come spiegarvi. Si tratta di arrivare all'ignoto mediante la sregolatezza di tutti i sensi. Le sofferenze sono enormi, ma bisogna essere forti, essere nati poeti, e io mi sono riconosciuto poeta. Non è colpa mia. È falso dire: Io penso: si dovrebbe dire mi si pensa. - Perdonate il gioco di parole.

Arthur Rimbaud rivoluzionerà la poesia e tutto ciò che ne seguirà.

 
Il prossimo post voglio dedicarlo a come Rimbaud ha, in un certo senso, rivoluzionato la mia vita dopo averlo "incontrato" sulla mia strada.

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