William Shakespeare scrisse Amleto tra il 1600 e il 1602, consegnando così al mondo intero uno dei testi teatrali più significativi, non solo nel teatro, e rappresentati.
Ma quello su cui mi voglio focalizzare è l'assoluta modernità dei consigli che Amleto sta dando agli attori, all'inizio della seconda scena del terzo atto, su come interpretare i personaggi della rappresentazione teatrale L'assassinio di Gonzago che presenta molte somiglianze a ciò che il fantasma di suo padre, il re Amleto, gli ha confidato e scoprire se tutto ciò è vero.
(testo preso
qui)
Actors before Hamlet di Władysław Czachórski, 1872-1875
Amleto
(
Al primo attore)
La tirata, ti prego, devi dirla
come l'ho pronunziata io a te,
sciolta, in punta di lingua. Se la urli,
come fan tanti nostri attori d'oggi,
sarebbe come affidare i miei versi
alla bocca del banditore pubblico.
Non trinciar troppo l'aria con la mano,
così, gesticola invece con garbo;
giacché pure nel mezzo della piena,
della tempesta, e potrei dir nel vortice
della passione devi mantenere
sempre quel tanto di moderazione
che le dia una certa compostezza.
Ah, mi ferisce fino in fondo all'anima
quando ascolto un robusto giovanotto
imparruccato che riduce a brani
un discorso d'amore, lacerandolo,
per rintronar gli orecchi alla platea,
che capisce soltanto, la più parte,
oscure pantomime e gran baccano.
Metterei alla frusta quel gaglioffo
che ti fa un forzato Termagante,
e un Erode più Erode del reale.
Evitalo, ti prego.
Primo attore
Sì, vostro onore, ve lo garantisco.