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giovedì 17 marzo 2016

Intervista alle libraie di Momo

La notizia di una futura apertura della Libreria per ragazzi Momo (il nome prende dal libro omonimo di Michael Ende, già autore del celeberrimo La storia infinita) non mi era passata inosservata anche perché conosco da alcuni anni Sara Panzavolta, una delle libraie assieme ad Alice Keller e Veronica Truttero.
In più questa notizia era già stata accolta con gioia da alcune case editrici come la Topipittori, una delle case editrici specializzate per l'infanzia e che costituisce un'autentica gemma, un'eccellenza nell'editoria italian) con questo post dove le tre ragazze si raccontano.
Inoltre, da quando ho iniziato a fare corsi di illustrazione (prima con Simone Rea, poi con Morena Forza e Alessandra Fusi e infine, per ora, con Daniela Volpari), avevo interesse enorme di voler portare qui a Ravenna l'illustrazione, fare in modo che nella mia città potessero venire illustratori e fare corsi di illustrazione. Ma mi veniva detto che da sola era molto difficile, che sarebbe stato meglio cercare un'associazione al quale appoggiarmi e infine si è riaffacciato ancora nella mia vita il teatro.
Comunque conservo ancora questo sogno.
Quindi quando ho sentito di questa libreria, la mia gioia era a mille.


La Libreria è a Ravenna in via Mazzini, 36. Tra l'altro via molto conosciuta da me perché poco lontano c'era anche la Galleria Art Studio Em di Marcela Vrzalova dove nel 2004, a 21 anni, ho tenuto la mia prima mostra personale ed altre ancora.
Dico c'era perché purtroppo ora è chiusa.
Sabato 5 marzo, giorno dell'inaugurazione.
Arrivo puntuale e già c'è la folla. 
Non riesco molto a parlare con Sara e così parlo con Veronica ovvero di qualcosa che avevo pensato di realizzare a loro: un'intervista.
Le ho detto di questo mio blog, appunto Farfalle eterne, dove parlo anche di illustrazione e dei bambini e mi piacerebbe molto intervistarle.
Bene, dopo essermi ripresentata in un altro giorno, così per accordarci meglio, arriviamo a ieri.
Prima però vi lascio con alcune foto che ho realizzato alla libreria.












postazione cassa



dipinto di Marco Paci realizzato durante l'inaugurazione


















Ed ecco l'intervista. Veronica Truttero non c'era.
Alcune domande le ho fatte dopo aver letto ciò che hanno raccontato tipo al post dei Topipittori.
Tra parentesi trovate note mie.



Partiamo subito con una domanda secca. Perché una libreria di questo tipo?

Sara Panzavolta: Io sono cresciuta coi libri, lavoro per i bambini e nella didattica. Un libro è uno strumento per insegnare ai bambini.
Alice Keller: Ho frequentato molto le librerie. Le trovo un rifugio molto accogliente e mi è sempre piaciuto leggere, scrivere letteratura per l'infanzia. La sentivo più mia. Ho conosciuto Sara e Veronica, abbiamo potuto confrontarci sul come realizzare un progetto.



Avere una libreria di questo tipo, specifica per i ragazzi, vuol dire avere anche un certo tipo di mentalità tipo la scelta dei libri. Me ne potete parlare?

S.P,: Sì, la selezione è una delle caratteristiche principali delle librerie indipendenti, di quelle che ci contraddistinguono.
A.K.: In parte scegliamo i libri in cui crediamo molto e inoltre abbiamo pensato di ampliare il gusto e scegliendo tematiche che pensiamo essere importanti e utili per i nostri lettori. Non abbiamo molti personaggi seriali che si possono trovare dovunque tipo nei supermercati.



Immagino che aprire una libreria non vi basti. Avete dei progetti?

S.P.: Abbiamo pensato a questo luogo per realizzare laboratori per bambini, incontri con gli autori, mostre di illustrazione e visite guidate nelle scuole. L'abbiamo pensato come un luogo che sia spazioso e accogliente dove le persone possono togliersi il cappotto.



Avete pensato anche a libri che possano far presa agli adulti?

A.K.: Stiamo cercando piano piano di conoscere il nostro pubblico e così tutte le fasce d'età.



Quando avete girato per le librerie d'Italia e anche per il Salone di Montreuil (Fiera di illustrazione e libri per l'infanzia in Francia), vi si è aperto un mondo? 

S.P.: A me personalmente si è aperto un mondo nuovo al master dell'Accademia Drosselmeier. Personalmente già conoscevo qualcosa, ma il mio bagaglio si è ulteriormente arricchito e soprattutto questo è un mestiere dove non si conosce mai abbastanza.
A.K.: Io in realtà avevo già cominciato a scrivere per bambini. Ero già stata colpita da questo mondo. Il momento folgorante è stato quando ho presentato un soggetto assieme a Aurora Cacciapuoti, un'illustratrice e a Marta Casarini, un'altra scrittrice, alla Fiera di Bologna (sempre Fiera dell'illustrazione e libri per l'infanzia) l'anno prima di frequentare l'Accademia Drosselmeier.
Alla Fiera ho incontrato persone che lavorano per l'editoria ragazzi della Rizzoli come Beatrice Masini e l'Accademia poi mi ha dato degli appigli.



Vi racconto un aneddoto. Molte volte sono andate in librerie anche diverse e lo scenario è quasi sempre lo stesso. Chiedo al libraio "Dove sono i libri illustrati?" E il libraio non capisce. Allora chiedo "Dove sono i libri di illustrazione?" E il libraio mi chiede se voglio libri di fotografia, libri d'arte ecc... Allora, anche un po' spazientita, chiedo "Dove sono i libri per i bambini?" E il libraio alla fine mi indica il reparto, molte volte là in fondo. Che cosa mi potete dire voi che avete una libreria specializzata per l'infanzia e i ragazzi?

S.P.: E' vero che la letteratura per ragazzi sicuramente è di nicchia. In realtà sono opere dove dietro c'è un lavoro inimmaginabile e niente è lasciato all'improvvisazione. Aprire una libreria di questo tipo a Ravenna è far conoscere un mondo che merita di essere portato all'attenzione: purtroppo quando si dice "libro per bambini", sembra che lo si voglia sminuire.
A.K.: Non dimentichiamo che siamo in una regione fortunata. Per esempio abbiamo Nati per Leggere (associazione culturale di volontariato che si propone di leggere ad alta voce libri ai bambini in alcune strutture). Ci sono asili e scuole con biblioteche che sono molto fornite...
E' vero che questo tipo di editoria è una nicchia, ma siamo in una rete.



Sarà questo campo di editoria una nicchia eppure ci sono libri per ragazzi che rimangono sempre nella memoria e alcuni sono anche dei long-seller (libro che riesce a vendere anche a distanza di tempo e decenni, anche di secoli) come alcuni classici dell'infanzia come Il piccolo principe e Tom Sawyer. E questi libri diventano classici al pari di tanti altri classici come quelli di Pasolini (mi era capitato di vedere in quel frangente un libro su Pasolini)
Qual è il vostro libro preferito, a parte Momo, o anche autore? 

S.P.: Il mio autore d'infanzia preferito è Roald Dahl. Sarò banale ma ho letto quasi tutto di lui da Matilde a Le streghe. Lui parla dell'infanzia con la lingua dell'infanzia. 
A.K.: Da una parte ci sono libri che ho letto adesso e che adoro come L'isola del tempo perso di Silvana Gandolfi e Vacanze all'isola dei gabbiani di Astrid Lindgren così come poi ho letto Pippi Calzelunghe (libro per il quale la Astrid Lindgren è conosciutissima). Mi sono piaciuti questi libri perché mi sono immersa nella storia.



Avete qualcosa da dire ai lettori del blog?

S.P.: Leggete! Leggete tanto e leggete bene.
A.K.: Va' da Momo che ti passa (frase del libro Momo perché tutti quelli che parlavano con Momo, stavano immediatamente meglio e tutto si chiariva. Quindi quei personaggi hanno adottato questo slogan)



Bene, l'intervista è finita.
Gironzolo ancora un po' e alla fine decido di comprare Pippi Calzelunghe nell'edizione della Salani per il 70esimo anniversario dell'uscita del libro.
Quasi quasi non me ne volevo andare.
Questo è davvero uno di quei luoghi dove ti piacerebbe soggiornare, circondata non solo da libri ma anche da immagini e colore.
Ci si può davvero sentire al sicuro, confortati e risanati. Quindi...

Va' dalla Libreria Momo che ti passa.




ceramica di Milena Fugazzaro



qui il loro sito
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P.S.: Desidero sottolineare che anche se non è presente nelle foto, nella libreria c'è una mostra di illustrazione che i loro autori hanno voluto donare alla libreria. Questi infine saranno dati a coloro che hanno partecipato al crowfunding.

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