Pagine

lunedì 18 gennaio 2016

Lo Psychiatric Circus e l'impatto che possono avere le immagini

Leggendo il blog di Paolo Gambi vengo a conoscenza di questo manifesto, quello che vedete qui sopra.
Che cos'è il Psychiatric Circus?
Ecco cosa si può leggere dal loro sitoUn evento psicotico, un viaggio nella follia, un luogo in cui il senso delle cose è totalmente capovolto.

Nel manicomio del dottor Josef nulla è come sembra.

Non fidatevi di nessuno, perché qui trovano asilo solo i pazzi, e i pazzi, si sa, non conoscono regole. 

Un cast internazionale di artisti di altissimo livello, un gioco di incastri tra acrobatica al suolo e acrobatica aerea, verticalismo, contorsionismo, cabaret, fantasismo e tanta folle comicità per regalare agli spettatori risate di puro terrore.


Ci sono state polemiche su questo spettacolo da alcune associazioni dicendo che insultano i pazienti psichiatrici e che il matto (parola che odio) sia rappresentato come qualcosa di cui ridere.
Personalmente io non posso dire nulla dello spettacolo anche perché non sempre un'immagine racchiude quello che poi si intende (Basti pensare alla foto del bambino e dell'avvoltoio di cui non si è capito niente di ciò che si voleva dire).


Quindi non me la sento neanche di dire Abbasso lo spettacolo! Deve essere censurato! perché censurare qualcosa per partito preso è qualcosa che fa davvero orrore.
Lo spettacolo è vietato ai minori di 14 anni ma il manifesto è visibile per le strade (come potete vedere dal post di Paolo Gambi citato sopra) ed è questo quello che più mi crea dubbi.
E' chiaro che per pubblicizzare uno spettacolo, bisogna creare qualcosa che lo rappresenti ma mi chiedo se sia davvero necessario questa figura inquietante.
Molte volte si sottovaluta l'impatto che immagini terrorizzanti possano avere sui bambini e anche sulle persone emotivamente fragili.
Leggendo, alcuni hanno inteso questo spettacolo come un modo per esorcizzare le loro paure e alcuni hanno parlato di spettacoli simili all'estero dove gli adolescenti accorrono a frotte proprio per questo motivo.
Niente da dire su questo, ma un'immagine simile mentre stai passeggiando cosa può suscitare?
Tante volte si discute di ciò per esempio in merito a pubblicità sessiste o blasfeme o anche opere d'arte (vi ricordate quel caso del murales di Ravenna?)
Che cosa posso dire ai bambini riguardo a questo manifesto?
Chi è quell'uomo? Cosa vuole rappresentare?
Ai bambini non servono tante parole per spiegare un fatto. 
Per esempio, a qualcuno può infastidire un manifesto dove due uomini o due donne si baciano.
Che cosa puoi dire ai bambini?
"Vedi, si baciano perché si amano come io e (metti nome del partner)."
Non serve tanto metterci delle parole in più.
Che cosa rappresenta questo uomo del manifesto qui sopra?
A parte il fatto che non so quale parte abbia nello spettacolo, ma che cosa si può dire a un bambino se questo mi chiede chi sia?
Non si può neanche dire che rappresenta un uomo che sta male.
Nella mente di un bambino può rappresentare l'orco, l'uomo cattivo.
Si sa che nelle fiabe ci sono questi personaggi, ma alla fine vengono sconfitti.
Molte volte badiamo alle parole che si dicono e poco alle immagini che si trasmettono come se queste passano da un orecchio all'altro.
Quello che sto dicendo non si tratta di un voler censurare le immagini, ma di avere piena coscienza di esse, del potere che hanno.
Non possiamo essere fruitori passivi di quello che vediamo anche se spesso lo spettatore viene rappresentato come uno zombie.
Non dimentichiamo poi che il bambino è in pieno contatto col suo mondo interiore e quello che vede è vivo più che mai per lui.
Poi non so se come dicono quelle associazioni, offendono i pazienti psichiatrici anche se sono consapevole di questo stigma della malattia mentale e/o psichiatrica, uno stigma di vergogna, la sensazione di non essere capiti dagli altri perché è tutto nella tua testa, perché vieni preso per una barzelletta (qui potete sentire la difesa dell'autrice e organizzatrice dello spettacolo, Sandy Medini)
E poi ci sono quelli che dicono che siamo tutti matti. Dipende per cosa intendi con questa parola.


Comunque non sottovalutiamo le immagini e l'impatto che hanno su di noi.
Anche su noi adulti che non siamo affatto immuni dalle immagini (e non parlo esclusivamente di questo manifesto) anche se si tende sempre di più alla razionalità, non sottovalutiamo il nostro mondo interiore dove le immagini hanno pieno controllo.
Un'immagine può davvero condizionarci, può davvero prendere un posto continuo nella nostra mente anche se magari razionalmente cerchiamo di evitare questo. E poi magari ritornare dopo diverso tempo.
Non sottovalutiamo il loro potere.



P.S.: Se avete visto lo spettacolo, ditemi pure come vi è sembrato. Io di certo non starò a dire a boicottarlo né mi metterò a oscurare il manifesto. Non è questo il mio modo di fare. 
Se poi anche voi volete condividere le vostre sensazioni a riguardo fatelo pure. Sempre senza arrivare alle polemiche.




Aggiornamento 21 gennaio 2015: A volte mi trovo dubbiosa nello scrivere i post, capire se possono avere un'importanza o no. Ed è così per un post che stavo scrivendo ovvero una specie di seguito a questo post e anche a quello dell'animazione basandomi su alcuni genitori che non fanno vedere film come Bambi perché contengono scene tristi come la morte di un personaggio.
Volevo appunto fare questo esempio per la questione del "Non si può edulcorare la realtà, far intendere che la vita sia tutta rose e fiori" e la morte è un aspetto naturale della vita con la quale prima o poi, il bambino dovrà confrontarsi.
Però poi mi sono chiesta se quello che stavo scrivendo era qualcosa di nuovo oppure stavo continuamente a ribadire le stesse frasi scritte qua.
Comunque può anche darsi che io mi stia sbagliando ed è probabile nel senso che questo manifesto, la sua immagine, non provochi un impatto così importante sui bambini.
E di sicuro, continuo a ribadire perché visto il clima che si è creato a questa faccenda, questo post di sicuro non dice di boicottare lo spettacolo anche perché non l'ho mai visto quindi non posso emettere un giudizio complessivo.
Del resto, continuo a ribadire di non sottovalutare l'impatto che hanno le immagini su di noi.

5 commenti:

  1. ho visto il manifesto in viale randi l'altro giorno tornando dall'ospedale...un manifesto del genere sicuramente incuriosisce

    RispondiElimina
    Risposte
    1. credo difficilmente lasci indifferente un manifesto del genere

      Elimina
  2. Sono arrivati anche da me. Da buon fifone sono rimasto a casa ahaha

    RispondiElimina
  3. Io non ho visto lo spettacolo, ma Maria Todesco ne ha scritto una recensione sul mio blog, se ricordi. Da quello che ho capito, uno degli scopi è far immedesimare gli spettatori nei pazienti del manicomio, infatti il direttore tratta tutti come se fossero dei "pazienti". Mi sembra un modo per dire che la mente di tutti noi ha dei recessi oscuri che possono farci paura, quindi tutt'altro che un modo per discriminare.
    Ma non ne posso essere sicura perché io non c'ero, quindi veniamo al discorso dell'immagine: sono d'accordissimo con la ragazza che ha commentato il tuo post su Facebook (mi pare si chiamasse Antonella) e anche secondo me tendiamo troppo ad edulcorare ciò che raccontiamo ai bambini. Le immagini paurose esistono, la paura esiste e prima o poi i bambini dovranno scoprire ed affrontare quest'emozione. Tenere nascosta la verità non porterà nessun beneficio, anzi renderà i bambini impreparati ad affrontare il mondo da soli non appena si troveranno ad acquisire un po' di indipendenza. Credo i genitori dovrebbero parlarne, spiegare che tutti abbiamo paura e aiutare i bambini ad affrontare la paura, invece di abituarli già da piccoli a nascondere la testa sotto la sabbia quando qualcosa li spaventa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Delle immagini paurose e di non edulcorare la verità ne parlerò più avanti. Già ne volevo parlare prima in seguito ad un post e dopo aver scritto questo post, di sicuro non mancherà

      Elimina

Grazie per i commenti