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mercoledì 5 agosto 2015

Norma Jeane e Marilyn


di Richard Avedon, 1957




My name is Marilyn,
Marilyn Monroe,
the star,
Marilyn Monroe.
I was a child
without love
"Why me?"
I'm saying why me!
And every night,
I'm praying
to the moon and stars
and they say to me:
"Good night Norma,
Good night Norma Jeane.
Don't cry
ever again.
One kiss on your lips,
two kisses on your eyes.
Don't cry
my little child.
Don't cry
my little... child."




di Philippe Halsman per LIFE Magazine, 1949
(vedi altre foto sue su Marilyn qui verso la fine del post)




Non è la prima volta che dedico un post a Marilyn Monroe, anche scrivendo qualcosa di mio pugno come ho fatto qui e come ho fatto stavolta.
Sì perché le parole che avete appena letto le ho scritte io uno o due anni fa.
Anzi, non le ho nemmeno scritte ma sono comparse assieme alla melodia mentre vagheggiavo con la mente.
Più volte ho scritto della tenerezza che mi faceva, ma a furia di ripetere, a furia di far luce sul suo passato tragico, si rischia di suscitare pietà.
E' vero che si parla molte volte delle sue lacrime, della sua tristezza, della sua insicurezza proverbiale, ma se andate a cercare le sue frasi, magari scoprirete una donna sagace, ironica e diretta.


Non accettate le briciole. Ci hanno fatto donne, non formiche


Trova qualcuno che ti rovini il rossetto, non il mascara.


Arrendersi non significa sempre essere deboli. A volte significa essere forti abbastanza da lasciar perdere.


Fai in modo che la felicità sia il tuo unico vizio



Marilyn era una donna con sfaccettature diverse, anche contrastanti tra loro, ma è proprio questo il bello dell'essere umano.
Spero di non aver fatto errori nella poesia.
Una cosa: rileggendo poco fa il mio scritto, non mi sembrava giusto il non aver inserito il suo vero nome. Dopotutto Marilyn alla fine lo sentiva sempre più un personaggio, sempre più distante da lei.




di André de Denies



di  André De Dienes



di Eve Arnold



di Jack Cardiff



Credo che sia le lacrime sia la sua prorompente risata facciano parte di lei.
Non credo che in queste ultime foto faccia finta.


"Era fresca, bellissima, pura e molto commovente nella sua vulnerabilità"
Brigitte Bardot parlando sull'unico incontro, peraltro casuale, con Marilyn. Vedi qua il video




Più passano gli anni e più sono convinta che lei non si sia suicidata. O almeno che non sia tutto.
Chissà quando salterà fuori la verità inoppugnabile.




Qui potete leggere il suo tema natale


Aggiornamento 18 agosto 2015: ecco la poesia di Pier Paolo Pasolini scritta per lei

Del mondo antico e del mondo futuro
era rimasta solo la bellezza, e tu,
povera sorellina minore,
quella che corre dietro i fratelli più grandi,
e ride e piange con loro per imitarli,

tu sorellina più piccola,
quella bellezza l’avevi addosso umilmente,
e la tua anima di figlia di piccola gente,
non ha mai saputo di averla,
perché altrimenti non sarebbe stata bellezza.
Il mondo te l’ha insegnata,
così la tua bellezza divenne sua.
Del pauroso mondo antico e del pauroso mondo futuro
era rimasta sola la bellezza, e tu
te la sei portata dietro come un sorriso obbediente.
L’obbedienza richiede troppe lacrime inghiottite,
il darsi agli altri troppi allegri sguardi
che chiedono la loro pietà! Così
ti sei portata via la tua bellezza.
Sparì come un pulviscolo d’oro.
Dello stupido mondo antico e del feroce mondo futuro
era rimasta una bellezza che non si vergognava
di alludere ai piccoli seni di sorellina,
al piccolo ventre così facilmente nudo.
E per questo era bellezza,
la stessa che hanno le dolci ragazze del tuo mondo…
le figlie dei commercianti
vincitrici ai concorsi a Miami o a Londra.
Sparì come una colombella d’oro.
Il mondo te l’ha insegnata,
e così la tua bellezza non fu più bellezza.
Ma tu continuavi a essere bambina,
sciocca come l’antichità, crudele come il futuro,
e fra te e la tua bellezza posseduta dal Potere
si mise tutta la stupidità e la crudeltà del presente.
La portavi sempre dietro come un sorriso tra le lacrime,
impudica per passività, indecente per obbedienza.
Sparì come una bianca colomba d’oro.
La tua bellezza sopravvissuta dal mondo antico,
richiesta dal mondo futuro,
posseduta dal mondo presente,
divenne un male mortale.
Ora i fratelli maggiori, finalmente, si voltano,
smettono per un momento i loro maledetti giochi,
escono dalla loro inesorabile distrazione,
e si chiedono: “È possibile che Marilyn,
la piccola Marilyn, ci abbia indicato la strada?”
Ora sei tu, quella che non conta nulla, poverina, col suo sorriso,
sei tu la prima oltre le porte del mondo
abbandonato al suo destino di morte.






2 commenti:

  1. Dolcissima Marilyn. Anch'io non credo si sia suicidata.

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    Risposte
    1. Ci sono degli elementi che sono incongruenti. Per esempio uno è il fatto che ci fossero tante boccette di pastiglie sul comodino ma nessun bicchiere.

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Grazie per i commenti